Il tutto è nato un po' di mesi fa, ormai, dal fatto che mi mancava l'ascorbyl glucoside per replicare il siero alla vitamina C di Lola e non avevo nessun ordine da fare nell'immediato; perciò, prendendo spunto dalla campionatura di un attivo contenente vitamina C in silicone, che Lola aveva inserito nel siero, mi è frullata nel cervello l'insana idea di provare ad usare un siffatto composto nello stesso modo nel quale usavo la soluzione estemporanea di acido L-ascorbico, il cosiddetto tonico alla vitamina C.
Sulla base di questa premessa, ho iniziato a vedere se tra i brevetti ci fosse qualcosa di simile... e l'ho trovato


La formula, chiaramente, non è farina del mio sacco, ed io, trovandomi per caso tutti gli ingredienti (Alita, ho l'emulsionante siliconico grazie a te, ma sto ancora aspettando che tu pubblichi la formula del fondotinta


Cyclopentasiloxane 25,4
Makigel 3..... (Silica dimethyl sililate)
Abil EM 90 3..... (Cetyl PEG/PPG-10/1 Dimethicone)
Dimethicone 350 5,5
Propylene glycole 7,6
Glicerina 45
Acido L-ascorbico 10,5
Il procedimento prevede di mixare a freddo i siliconi, l'emulsionante siliconico e la silica idrofobica, fino ad avere un bel composto liscio ed omogeneo.
In un becher a parte preparare la fase con i polioli e l'acido ascorbico, facendo scaldare a circa 90°. Mescolare fino a dissolvimento della polvere, far raffreddare e poi unire mixando alla fase oleosa, ottenendo un'emulsione poliolio-in-olio. Naturalmente, non essendoci acqua non è previsto il conservante. Grazie a questo metodo brevettato, cito testualmente
Ho preparato il gel il 26 maggio. Questo era il suo aspetto appena fatto... la vitamina C viene dissolta con successo nella fase di polioli, che è anche ben incapsulata dalle componenti oleose presenti nella composizione della presente invenzione. Poiché la solubilità dell'ossigeno nei polioli o nei componenti oleosi è molto più bassa che nell'acqua, il sistema emulsionante della presente invenzione protegge estremamente la vitamina C dall'ossigeno e pertanto lo rende più stabile. Inoltre, la composizione dell'invenzione è essenzialmente priva di acqua, per evitare l'ossidazione catalizzata da tracce di ioni metallici (cioè, ione ferro, ione rameico) spesso presenti nell'acqua in tracce.

Per tutto il 1° mese che l'ho usato, il gel è rimasto bianco come il primo giorno, segno che, effettivamente, la vitamina C era ben stabilizzata dall'emulsione e non si era degradata

... tutto ciò, grazie, principalmente, all'assenza totale di acqua... infatti... una parte della composizione dell'esempio 1 è stata mantenuta a temperatura ambiente (20-25°) per tre mesi, quindi il contenuto di vitamina C è stato analizzato di nuovo. Il risultato non ha mostrato alcuna degradazione della vitamina C. Un'altra parte della composizione dell'esempio 1 è stata conservata in una bottiglia completamente riempita e chiusa. questa bottiglia è stata conservata in un forno a una temperatura di 45°. per 4 mesi. La composizione è stata analizzata dopo la fine di questo trattamento. Il contenuto di vitamina C era ancora il 97,1% del contenuto originale, il che significa che il suo degrado è inferiore al 3%. I campioni sopra menzionati erano ancora stabili e non era stata osservata alcuna separazione, ruvidità e cambiamento evidente del colore.
... poi, però, l'arrivo anticipato di figlia e nipotina ha stravolto completamente la mia routine, facendomi dimenticare tutto... Si può facilmente vedere che la stabilità della vitamina C è molto sensibile al contenuto di acqua: un contenuto dell'1% di acqua nella composizione dell'esempio comparativo 1, a 50° dà un degrado del 6% dopo un mese, e questo degrado ha causato un evidente cambiamento di colore. Un contenuto del 5% di acqua nella composizione (esempio comparativo 2), dà un degrado del 14% dopo un mese.


Qualche giorno fa mi sono finalmente "svegliata", ricordando il mio esperimento, quindi sono andata a ripescarlo, almeno per constatarne l'aspetto: purtroppo l'emulsione è ingiallita


Considerazioni
Come ho detto prima, 2-3 anni fa ero solita preparare quotidianamente la soluzione di acqua (10ml) e acido ascorbico (0,1g), da applicare localmente sul viso per schiarire le lentiggini, e poi, il liquido che avanzava, lo spandevo sul dorso delle mani, che presentavano delle brutte macchie "di vecchiaia"


Chiaramente, chi mi conosce "bene"



Ho provato a varie riprese a reinserire questa routine nelle mie giornate, ma non ci sono mai riuscita


