Riporto qua sotto i passaggi salienti:
...si opera mettendoci più soda di quella che serve in modo ma essere certi che tutta la massa grassa sia saponificata al 100%.
Si mette quindi il grasso, una pari quantità d'acqua e della soda in leggero eccesso e si fa bollire per 5 - 6 ore. Poi si ferma il riscaldamento e si lascia decantare. Il giorno dopo ci sarà il sapone solido in superficie e l'acqua con le schifezze nel fondo. Si getta il fondo e si tiene il sapone. Si aggiunge una pari quantità di salamoia (acqua in cui è stato sciolto il 15 - 20% di sale da cucina) e si fa bollire per altre 4 ore. Si ferma tutto e si aspetta il giorno dopo. Si butta l'acqua con il sale e le residue schifezze e si ricomincia per il terzo giorno consecutivo.
Al quarto giorno si preleva il sapone migliore dl mondo e senza più alcali liberi o altre porcherie ma solo purissimo sapone e basta. Ci si può, a questo punto, aggiungere quello che si vuole
Ecco qua la mia ricetta iniziale:
Olio d'oliva 60% - 360 g
Olio di cocco 15% - 90 g
Olio di palma 10% - 60 g
Strutto 10% - 60 g
Olio di ricino 5% - 30 g
Totale grassi: 600 g
Acqua: 800 g
NaOH con eccesso 3%: 90 g
A fine processo:
Olio d'oliva al 5% dei grassi iniziali: 30 g
OE lavanda e anice stellato per 30 ml totale
Si comincia:
Prima cottura.
Scaldo i grassi sul fuoco e preparo la soluzione di soda, quando lo strutto è tutto fuso ci metto la soluzione di soda senza curarmi delle temperature, tanto il tutto deve arrivare ad ebollizione e bollire per 4 - 5 ore.
Durante l'ebollizione

A fine cottura, dopo 5 ore.
C'è una massa opalescente biancastra e molto densa e sotto si vede una parte più traslucida e fluida, ma non ci sono segni della separazione che sostiene Zago.

Nel frattempo è mezzanotte e me ne vado a dormire.
La mattina dopo nella pentola c'è un ammasso compatto con sotto una parte appena più fluida, il tutto è bianco opaco:

Passo alla seconda cottura:
Recupero tutto quello che c'è nella pentola, lo peso, peso pari quantità di acqua, ci aggiungo il 15% di sale e di nuovo sul fuoco a bollire.
Dopo un po' di tempo in effetti i fiocchi di sapone cominciano ad affiorare, mentre sotto c'è un liquido giallino e trasparente:

Sapone in ebollizione:

A fine della seconda cottura (3 ore) nella pentola c'è questo:

Recupero i fiocchi con la schiumarola, sono bianchi e molto secchi, e una volta freddi si sbriciolano tra le dita

Nella pentola è rimasto un liquido trasparente, il cui pH è oltre 10 (le mie cartine oltre non misurano)
Nel frattempo s'è fatto mezzogiorno.
Nel pomeriggio peso i fiocchi, peso pari quantità di acqua, sale al 15% e procedo per una terza cottura per altre 3 ore.
Alla fine della terza cottura (altre 3 ore) i fiocchi sono ancora più bianchi

Non aspetto che si raffreddino, li prelevo con la schiumarola, ci aggiungo l'olio d'oliva come surgrassante, gli oli essenziali e metto nello stampo.
Il sapone comunque non si può versare: è una massa granulosa e decisamente compatta che deve essere schiacciata nello stampo.
Mi sarebbe servito qualcosa con cui pressare bene il sapone una volta messo nella cassetta di legno, tipo una piastra che entrasse a misura, ma non avevo nulla, e infatti la superficie del sapone è rimasta molto irregolare.
Il mattino dopo l'ho estratto dallo stampo (asciuttissimo) e l'ho tagliato a fette con il tagliaformaggio ad archetto.


Ho ottenuto un sapone bianchissimo, durissimo, non particolarmente schiumoso (cosa che mi ha stupito, ma anche no perchè la salamoia dei lavaggi non si riesce a eliminare del tutto e probabilmente un po' di sale nel sapone è rimasto), forse un po' più deciso di un normale sapone a freddo ma non esageratamente, presumo in virtù del surgrassamento. Di certo è un metodo lungo e dispendioso e non credo che lo rifarò (la curiosità me la sono tolta). La resa del prodotto finale è un po' inferiore a quella del sapone a freddo, ma non di molto, direi di un 5% circa.