

Vi trascrivo, per ora, quelle più demodé e più impensabili per una cosmesi odierna, più qualcuna interessante per complessità e "modernità", poi aggiornerò

Carminio sopraffine d'Amsterdam
Si fanno bollire in una caldaia sei secchie d'acqua fiumana; nel momento che comincia a bollire vi si uniscono 2 libbre di cocciniglia mesteca in polvere fine; in capo a due ore di ebullizione vi si mettono tre once di nitro puro, e un istante dopo 4 once di sal d'acetosa. Dopo averla fatta bollire per altri dieci minuti, si leva la caldaia dal fuoco, e si lascia riposare ogni cosa quattr'ore. Si leva l'acqua di sotto al carminio per mezzo d'un sifone; e si spartisce quest'acqua in più caldaie; si tengono tre settimane sopra una tavola; in capo a qualche tempo vi si forma una pellicola di muffa che si toglie con una stecca di balena in cima alla quale è fermata una spugnetta. Si fa in seguito scolar l'acqua per lo sifone. Il sifone può esser prolungato fino al fondo della terrina, poiché il carminio vi stà così attaccato, che vi pare aderente. Il carminio seccato all'ombra par fuoco ed è tanto vivo che stanca la vista.
Rusma espilatorio degli harem
Si prendono due once di calce viva; si mescola questa con una mezz'oncia di orpimento (solfuro d'arsenico), e si fanno bollire in una libbra di ranno alcalino molto forte; per asciugarli, vi si infonde una penna, e quando le barbe di questa cadono, il rusma può dirsi ben preparato. Allora se ne strofinano quelle parti dalle quali si voglia togliere il pelo; poi si lavano con acqua calda. Questo espilatorio è d'una gran causticità, e attacca spesso il tessuto della pelle, quindi vuol essere usato colla più scrupolosa circospezione.
Ecco come si adopera negli harem della Turchia il rusma, che gli Arabi e i Persiani chiamano Nurei, nuret e nure.
Si variano le proporzioni della mescolanza secondo l'età delle persone che debbono usarne, secondo la natura della loro pelle e secondo il colore dei loro capelli; ora si mette un'oncia di orpimento sopra ott'once di calce viva, ora due once di orpimento sopra due once di calce; qualche volta tre once di orpimento sopra quindici once di quest'ultima sostanza. Questa terza mistura è la più efficace. Per temperarne la causticità pericolosa, vi si unisce un ottavo d'amido, o di farina di segale, se ne forma una pasta con un poco d'acqua tepida; si applica sulle parti villose, e vi si lascia stare per alcuni minuti; si ha cura di umettarla un poco, affinché non si secchi troppo presto, e si fa prova se il pelo si stacca facilmente e senza resistenza; ordinariamente par bruciato, e allora l'operazione è fatta.
Non bisogna usar mai del rusma che in picciolissima quantità imperciocché diversamente potrebbe occasionare una pericolosa infiammazione della pelle.
Tutte queste nozioni debbono far avvertito il compratore, e potranno esser stampate sulla carta che involge la scatola.
Polvere espilatoria del Laforest
Quantunque questo espilatorio sia poco stimato dai chimici, esso deve figurare in questa nota perché il profumiere entri in una via di rinnovazioni più felici.
Mercurio........................2 once
Orpimento in polvere........1 oncia
Litargirio in polvere..........1 "
Amido in polvere..............1 "
Passate ogni cosa per setaccio, e fatene con acqua di sapone una pasta per coprirne la parte da espilarsi. Sarà bene coprirla in seguito con un poco di pomata di chiocciole, per impedire l'irritazione della pelle.
Pomata di chiocciole
Prendete:
Cera bianca in grani.........1 oncia
Olio di mandorle dolci.......5 once
Acqua di rose.................8 "
Fate liquefar la cera coll'olio sulle ceneri calde; mettete questa mescolanza in un mortaio di marmo e lasciatela accagliare.
Appena accagliata agitatela col pestello per una mezza ora; in capo a questo tempo versatevi l'acqua di rosa. Questa composizione è eccellente contro l'irritazione della pelle.
Creta cosmetica del Bengala (Brevetto d'invenzione del 1825)
4 libbre di mandorle dolci ed amare
4 once di semi freddi
4 once di spermacete
4 once di cera vergine
4 once di sapone di cotenna di porco (maschio)
8 pinte d'acqua distillata
2 pinte di acqua di rose tripla
1 pinta di spirito di rosa
1 pinta di spirito di mandorle amare
1 oncia di essenza di vainiglia
1/2 oncia di essenza di rose
4 once tintura di belzoino
1 grosso di gomma adragante
Modo di fabbricarla
Si scaldano le mandorle, si sbucciano, poi si triturano in un molino, da dove si levano per pestarle quanto più sia possibile in un mortaio di marmo; quando siano ben peste si fa fondere lo spermacete e la cera vergine al bagno-maria, e quando queste due materie, son ben fuse, vi si unisca sapone purificato. Allorché tutto è ben disciolto, si versa questa mescolanza nelle mandorle e si continua a pestar con forza affinché tutte le materie si incorporino.
Quando non riman più alcun vestigio di bianco, si aggiugne l'essenza di rose, di vainiglia e di belzoino, e si scioglie a poco a poco la composizione con acqua stillata; poi vi s'unisca l'acqua di rose tripla, lo spirito di rose e lo spirito di mandorle, che debbono essere stati innanzi riuniti in un solo vaso; quando il liquido è esaurito, si prende un imbuto di vetro che si adatta ad un boccale, accomodando sull'imbuto un panno di cotone nuovo, in forma di filtro, per ricever la crema; quando tutto è filtrato, si passa la crema una seconda volta attraverso un pezzo di mosselina rada per trarne le più picciole particelle di mandorle. Finalmente si fa sciogliere un grosso di carminio in un mezzo grosso di gomma adragante, sciolta in un mezzo boccale d'acqua, finita la dissoluzione, si aggiunge alla crema per ottenerne un bel color di rosa.
Crema di Psiche per le labbra
Prendete:
Cera vergine............................1 oncia
Spermacete.............................1 oncia
Olio di mandorle dolci.................5 once
Balsamo della mecca..................1 grosso
Acetato di piombo in polvere.......1/2 grosso
Preparate ogni cosa come per la pomata rosata, e allorché la mistura sia calda unitevi il balsamo; quando poi sia fredda mettete l'acetato di piombo.