Emmm mi sembrava ovvio che non si congela il barattolo intero di una crema, ma si fan dei cubetti di ghiaccio da usare li per li come con il gel ai semi di lino!!!!
Se si congela per evitare i conservanti credo valga lo stesso principio dei cibi congelati appena si scongelano si usano.
Quello che mi chiedo è: il freddo brucia come il caldo, quindi se esistono sostanze sensibili alle alte temperature a rigor di logica ce ne dovrebbero esistere anche alle troppo basse?
@cownik mi spieghi questa cosa dei cibi e dei cristalli di ghiaccio?
congelare la crema viso?
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I miei due centesimi.
Quando congeliamo un pezzo di carne, o qualsiasi altro alimento, accade che l'acqua contenuta all'interno delle cellule si cristallizza, l'insieme delle molecole assume cioè una struttura ordinata, aumentando di dimensioni e distruggendo le cellule stesse. Le fanno esplodere, in pratica (scusate l'espressione grossolana, ma io con la chimica sono fermo dai tempi del liceo...). Ciò significa che, sì, la carne si conserva a lungo (ho sentito di gente che al servizio di leva ha mangiato carne argentina degli anni trenta...), ma di certo le caratteristiche organolettiche e tattili ne risentono. Questa sarebbe la teoria, nella pratica mi viene da pensare per analogia che le nostre emulsioni, sistemi già di per sé delicati, subiscano degli "sconvolgimenti strutturali" non da poco, a partire dai polimeri che abbiamo gonfiato d'acqua durante la gelificazione. Per non parlare poi di certi ingredienti attivi idrosolubili... Mettiamo anche il caso che la nostra crema non si smolli, che ci resta dentro? Io personalmente eviterei, optando al limite come già detto per il frigorifero.
Inoltre, ma di questo non sono sicuro perché non ricordo più dove lo lessi, durante la fase si scongelamento l'attività batterica prima sopita subisce un'accelerazione. Questo sarebbe il motivo per cui non si può congelare due volte un'alimento, e dopo averlo scongelato in genere occorre cuocerlo...
Quando congeliamo un pezzo di carne, o qualsiasi altro alimento, accade che l'acqua contenuta all'interno delle cellule si cristallizza, l'insieme delle molecole assume cioè una struttura ordinata, aumentando di dimensioni e distruggendo le cellule stesse. Le fanno esplodere, in pratica (scusate l'espressione grossolana, ma io con la chimica sono fermo dai tempi del liceo...). Ciò significa che, sì, la carne si conserva a lungo (ho sentito di gente che al servizio di leva ha mangiato carne argentina degli anni trenta...), ma di certo le caratteristiche organolettiche e tattili ne risentono. Questa sarebbe la teoria, nella pratica mi viene da pensare per analogia che le nostre emulsioni, sistemi già di per sé delicati, subiscano degli "sconvolgimenti strutturali" non da poco, a partire dai polimeri che abbiamo gonfiato d'acqua durante la gelificazione. Per non parlare poi di certi ingredienti attivi idrosolubili... Mettiamo anche il caso che la nostra crema non si smolli, che ci resta dentro? Io personalmente eviterei, optando al limite come già detto per il frigorifero.
Inoltre, ma di questo non sono sicuro perché non ricordo più dove lo lessi, durante la fase si scongelamento l'attività batterica prima sopita subisce un'accelerazione. Questo sarebbe il motivo per cui non si può congelare due volte un'alimento, e dopo averlo scongelato in genere occorre cuocerlo...
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Qui si parla di cibo, ma è utile ugualmente per il topic.
http://www.guidaconsumatore.com/aliment ... sigli.html
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