Corso di fotografia per spignattatori
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Corso di fotografia per spignattatori
Iniziamo a sfatando un mito: la fotografia non riproduce mai la realtà, ma ne da solo la visione che il fotografo (o la macchina fotografica in molti casi) ne ha in quel momento (le creme color topo insegnano ).
Fotografia vuol dire disegnare con luce, quindi cercheremo come prima cosa di imparare a controllarla.
L'ideale è ovviamente sempre scattare con molta luce; in casa non ne avete sicuramente abbastanza fidatevi: un flash semiprofessionale equivale a una lampadina da 3-4000W e per certe foto se ne usano anche 6 o 7.
Il massimo che possiamo avere noi come fonte luminosa è il sole: quindi quando potete scattate sempre all'aperto, evitando però le ore centrali della giornata perchè il sole dal'alto tende ad appiattire le foto; l'ideale sarebbe fare le foto in giornate con il cielo coperto: in questo modo la luce sarà meno “dura” e la foto uscirà con una migliore omogeneità di colori. Quando questo non sia possibile cercate di avere quanta più luce possibile in casa (non mischiate però neon/alogene/incandescenza) e scattate SEMPRE con il flash (in effetti un paio di eccezzioni ci sono ma le vedremo a suo tempo).
Le compatte sono macchinette fantastiche ma purtroppo non sono molto intelligenti (o meglio credono di esserlo fin troppo): vengono infatti, per semplificare la vita a chi le usa, tarate per scattare paesaggi o ritratti.
Quando si scatta a cose con colori diversi tendono a “forzare” i colori in modo innaturale e anche ad esssre ingannate sulla quantità di luce necessaria per la foto.
Come evitare questo problema?
Senza stravolgere le impostazioni base (e scattare totalmente in manuale) cerchiamo di usare la compatta al meglio delle sue possibilità.
Innanzi tutto dimenticatevi le impostazioni automatiche di bilanciamento del bianco: infatti a meno di avere macchine molto costose normalmente non funzionano.
Nel menu della vostra compatta dovrebbe esserci la possibilità di scegliere le impostazioni di bilanciamento del bianco adatte alla luce principale che illumina la scena (ricordate che l flash equivale al sole): se c'è allora fatelo! Ovvero dovreste avere la possibilità di scegliere fra luce diurna, ombra, incandescenza, neon.
Ogni macchina ha le impostazioni in posti diversi quindi cercate sul manuale.
Siccome a volte si deve scattare da molto vicino si userà la funzione “macro”: qui il flash sembrerebbe dare più problemi che altro, infatti a distanza ravvicinata “brucia” la foto rendendo i bianchi sparatissimi e tutti i colori eccessivamente luminosi.
Senza flash la foto non viene un granchè visto che la luce non basta mai e ovviamente essendo una compatta il flash non è regolabile; abbiamo un trucchetto per ingannarlo e scattare ugualmente bene si chiama diffusore.
Ne vendono da tutti i prezzi (si parte dai 15-20€ sui vari siti di aste) ma noi ce lo faremo in casa in meno di 1 minuto e con una spesa praticamente nulla: ritagliate un pezzetto di carta da forno della misura della lampada del flash e con un pezzetto di nastro adesivo trasparente fissatelo davanti alla stessa facendo attenzione di non coprire eventuali forellini dei sensori.
Questo trucco permettera alla luce di venire diffusa meglio rendendola più omogenea e meno intensa e evitando l'effetto sparata. Se il flash risultasse ancora troppo violento aggiungete un secondo pezzetto di carta da forno.
Se invece lo scatto avviene da distanza veramente ridotta l'ombra dell'obbiettivo darà sicuramente fastidio. A questo punto conviene disabilitare il flash e, magari con l'aiuto di qualcuno, illuminare da un lato il soggetto con un faretto (può andare bene uno di quelli da 10-15€ alogeni da 200/500W dei bricocenter ricordandosi però che scaldano parecchio), altrimenti usate una lampada da tavolo: l'ideale sono quelle a braccio snodato con l'attacco per lampadine a vite tradizionale, con un paio di euro vi comprate una lampadina a faretto o riflettore (sono delle lampadine con la parte frontale piatta e quella posteriore argentata per concentrare la luce su un cono stretto).
Gli spignatti hano un vantaggio enorme rispetto ad altri tipi di soggetti non si muovono (o per lo meno non dovrebbero ). Quindi potete permettervi di scattare con tempi lunghi.
Impostate (se potete) la sensibilità della macchina (è espressa in gradi ISO) sul numero più basso possibile e compratevi un cavalletto (quelli da tavolo per compatte costano pochi euro dai cinesi) oppure ancora megli fatevelo in casa totalmente eco-bio e nuovamente a costo quasi 0:
prendete un sacchettino di stoffa (l'ideale sono quelli del riso da 5Kg circa 35/40cm x 15/20cm) e lo riempite di grano/riso/lenticchie/fagioli; non serve sia pienissimo poi lo cucite o chiudete con delle spille da balia facendo in modo che il contenuto non possa sfuggire, a questo punto lo mettete su una superficia piana e appoggiandoci la macchina sopra avrete un appoggio stabile e la possibilità di inclinare spostare la macchina a piacimento.
Poi scattate le foto con il timer per l'autoscatto.
Così facendo eviterete le vibrazioni e i movimenti involontari della macchina, e questo unito alla bassa sensibilità impostata farà si che foto risultiano più definite e incise. Finito di scattare potete usare il ripieno del cavalletto per prepararvi qualche buona ricetta
Fotografia vuol dire disegnare con luce, quindi cercheremo come prima cosa di imparare a controllarla.
L'ideale è ovviamente sempre scattare con molta luce; in casa non ne avete sicuramente abbastanza fidatevi: un flash semiprofessionale equivale a una lampadina da 3-4000W e per certe foto se ne usano anche 6 o 7.
Il massimo che possiamo avere noi come fonte luminosa è il sole: quindi quando potete scattate sempre all'aperto, evitando però le ore centrali della giornata perchè il sole dal'alto tende ad appiattire le foto; l'ideale sarebbe fare le foto in giornate con il cielo coperto: in questo modo la luce sarà meno “dura” e la foto uscirà con una migliore omogeneità di colori. Quando questo non sia possibile cercate di avere quanta più luce possibile in casa (non mischiate però neon/alogene/incandescenza) e scattate SEMPRE con il flash (in effetti un paio di eccezzioni ci sono ma le vedremo a suo tempo).
Le compatte sono macchinette fantastiche ma purtroppo non sono molto intelligenti (o meglio credono di esserlo fin troppo): vengono infatti, per semplificare la vita a chi le usa, tarate per scattare paesaggi o ritratti.
Quando si scatta a cose con colori diversi tendono a “forzare” i colori in modo innaturale e anche ad esssre ingannate sulla quantità di luce necessaria per la foto.
Come evitare questo problema?
Senza stravolgere le impostazioni base (e scattare totalmente in manuale) cerchiamo di usare la compatta al meglio delle sue possibilità.
Innanzi tutto dimenticatevi le impostazioni automatiche di bilanciamento del bianco: infatti a meno di avere macchine molto costose normalmente non funzionano.
Nel menu della vostra compatta dovrebbe esserci la possibilità di scegliere le impostazioni di bilanciamento del bianco adatte alla luce principale che illumina la scena (ricordate che l flash equivale al sole): se c'è allora fatelo! Ovvero dovreste avere la possibilità di scegliere fra luce diurna, ombra, incandescenza, neon.
Ogni macchina ha le impostazioni in posti diversi quindi cercate sul manuale.
Siccome a volte si deve scattare da molto vicino si userà la funzione “macro”: qui il flash sembrerebbe dare più problemi che altro, infatti a distanza ravvicinata “brucia” la foto rendendo i bianchi sparatissimi e tutti i colori eccessivamente luminosi.
Senza flash la foto non viene un granchè visto che la luce non basta mai e ovviamente essendo una compatta il flash non è regolabile; abbiamo un trucchetto per ingannarlo e scattare ugualmente bene si chiama diffusore.
Ne vendono da tutti i prezzi (si parte dai 15-20€ sui vari siti di aste) ma noi ce lo faremo in casa in meno di 1 minuto e con una spesa praticamente nulla: ritagliate un pezzetto di carta da forno della misura della lampada del flash e con un pezzetto di nastro adesivo trasparente fissatelo davanti alla stessa facendo attenzione di non coprire eventuali forellini dei sensori.
Questo trucco permettera alla luce di venire diffusa meglio rendendola più omogenea e meno intensa e evitando l'effetto sparata. Se il flash risultasse ancora troppo violento aggiungete un secondo pezzetto di carta da forno.
Se invece lo scatto avviene da distanza veramente ridotta l'ombra dell'obbiettivo darà sicuramente fastidio. A questo punto conviene disabilitare il flash e, magari con l'aiuto di qualcuno, illuminare da un lato il soggetto con un faretto (può andare bene uno di quelli da 10-15€ alogeni da 200/500W dei bricocenter ricordandosi però che scaldano parecchio), altrimenti usate una lampada da tavolo: l'ideale sono quelle a braccio snodato con l'attacco per lampadine a vite tradizionale, con un paio di euro vi comprate una lampadina a faretto o riflettore (sono delle lampadine con la parte frontale piatta e quella posteriore argentata per concentrare la luce su un cono stretto).
Gli spignatti hano un vantaggio enorme rispetto ad altri tipi di soggetti non si muovono (o per lo meno non dovrebbero ). Quindi potete permettervi di scattare con tempi lunghi.
Impostate (se potete) la sensibilità della macchina (è espressa in gradi ISO) sul numero più basso possibile e compratevi un cavalletto (quelli da tavolo per compatte costano pochi euro dai cinesi) oppure ancora megli fatevelo in casa totalmente eco-bio e nuovamente a costo quasi 0:
prendete un sacchettino di stoffa (l'ideale sono quelli del riso da 5Kg circa 35/40cm x 15/20cm) e lo riempite di grano/riso/lenticchie/fagioli; non serve sia pienissimo poi lo cucite o chiudete con delle spille da balia facendo in modo che il contenuto non possa sfuggire, a questo punto lo mettete su una superficia piana e appoggiandoci la macchina sopra avrete un appoggio stabile e la possibilità di inclinare spostare la macchina a piacimento.
Poi scattate le foto con il timer per l'autoscatto.
Così facendo eviterete le vibrazioni e i movimenti involontari della macchina, e questo unito alla bassa sensibilità impostata farà si che foto risultiano più definite e incise. Finito di scattare potete usare il ripieno del cavalletto per prepararvi qualche buona ricetta
Ultima modifica di ercolinux il 09/09/2010, 15:03, modificato 2 volte in totale.
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Lucertola Pigra ha scritto:Ercolinux ti adoro!
Adesso devi spiegarci però cosa vuol dire bilanciare il bianco in relazione alla luce esterna.
Ci vuole un po' di teoria:marmar ha scritto: sisi spiegatemi il bilanciamento del bianco e tutte le altre cose
per convenzione il colore delle luce viene misurato come la temperature che serve ad un corpo nero per emetterla: si parte da 1000K (sono gradi Kelvin) per le candele per arrivare 2000-3000K per le lampadine domestiche per arrivare a 8-10000K per il cielo nuvoloso fino a 18000K per il cielo sereno. Tanto per complicarsi la vita qualcuno ha pensato bene di definire come luce calda (immaginate una scena illuminata da delle candele o un tramonto sul mare) quella a temperatura bassa e luce fredda (le lampade da dentista a piena potenza, o il sole riflesso sulla neve) quelle ad alta temperatura.
I nostri occhi compiono un azione di correzione automatica: se io guardo un foglio alla luce di una candela o su una spiaggia a mezzogiorno lo vedrò sempre bianco, la macchina fotografica invece no: a mezzogiorno lo farà bianco alla luce delle candele arancione.
Il bilanciamento del bianco serve alla macchiana fotografica appunto per correggere gli "errori" introdotti dalla temperatura colore e quindi fare in modo che un foglio bianco sia bianco comunque con qualsiasi luce.
Ad ogni modo se cercate sul manuale della macchina fotografica c'è sicuramente un capitolo dedicato. Purtroppo ogni macchina è diversa per le impostazioni
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Sul fatto che ogni fotocamera abbia le sue istruzioni non ci piove.
Adesso ti faccio un esempio che più terra terra non si può:
per bilanciare il bianco per averlo bianco alla luce della candela, che devo fare? Farlo virare verso il blu, per esempio?
Cioè, da che parte "deve andare" il bianco, a seconda delle condizioni dli luce, perchè la foto me lo restituisca sempre bianco invece che arancione/verde/blu/a quadretti?
O sto scrivendo un'emerita cazz*ta?
Ah, Ercole, rispondi pure con calma..... Hai tutto un quarto d'ora per renderci tutte edotte!
Adesso ti faccio un esempio che più terra terra non si può:
per bilanciare il bianco per averlo bianco alla luce della candela, che devo fare? Farlo virare verso il blu, per esempio?
Cioè, da che parte "deve andare" il bianco, a seconda delle condizioni dli luce, perchè la foto me lo restituisca sempre bianco invece che arancione/verde/blu/a quadretti?
O sto scrivendo un'emerita cazz*ta?
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si esatto, ma lo farà la macchina in automatico se selezioni le impostazioni corrette (oppure se vuoi fare una foto artistica vai al contrario: se bilanci per luce diurna e scatti a incandescenza verrà sul rossiccio come se fosse al tramonto, viceversa se scatti per per incadescenza in pieno sole verrà sul blu (e se scurisci la foto verrà l'effetto notte al chiaro di luna usata nei film - dove molte delle scene in notturno son girate all'aperto e in pieno sole )Lucertola Pigra ha scritto:Sul fatto che ogni fotocamera abbia le sue istruzioni non ci piove.
Adesso ti faccio un esempio che più terra terra non si può:
per bilanciare il bianco per averlo bianco alla luce della candela, che devo fare? Farlo virare verso il blu, per esempio?
Il bianco deve andare dalla parte opposta a quella del colore della luce come detto prima, ma ti basta selezionare l'impostazione corretta e la macchina farà tutto da solaLucertola Pigra ha scritto: Cioè, da che parte "deve andare" il bianco, a seconda delle condizioni dli luce, perchè la foto me lo restituisca sempre bianco invece che arancione/verde/blu/a quadretti?
O sto scrivendo un'emerita cazz*ta?
Lucertola Pigra ha scritto: Ah, Ercole, rispondi pure con calma..... Hai tutto un quarto d'ora per renderci tutte edotte!
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Il mio problema con le compatte non è tanto sui colori, quanto sul fuoco delle riprese ravvicinate: praticamente la mia stramaledetta macchinetta fa una faticaccia a mettere a fuoco da distanza molto ravvicinata, pur con la funzione macro inserita e spesso non riesco a fare la foto nitida.
Tanto per capirci, hai presente le foto di occhi truccati che ci sono qui sul forum, tipo questa? Ecco, io non riesco a farle così nitide!!
Ho qualche speranza con una compatta o dovrei proprio cambiare macchina?
Tanto per capirci, hai presente le foto di occhi truccati che ci sono qui sul forum, tipo questa? Ecco, io non riesco a farle così nitide!!
Ho qualche speranza con una compatta o dovrei proprio cambiare macchina?
Ultima modifica di tagliar il 09/02/2011, 8:49, modificato 1 volta in totale.
“Siate felici e se qualche volta la felicità si scorda di voi, voi non vi scordate della felicità” (R. Benigni)
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Quello dell'occhio non è una vera foto macro ma è un ritaglio di una foto più grande presa da maggior distanza. Nessun macro da compatta ha una simile profondità di campo. Oppure è scattata con una reflex e un grandangolo macro
La messa a fuoco da vicino dipende molto dalla macchina (la mia compatta ad esempio arriva a 5cm minimo altre fanno 10-15cm). Ti consiglio se è una di quelle con il display grande dietro di fare così: metti a fuoco approssimativamente (nel senso che prova a far mettere a fuoco alla macchina) poi lentamente avvicinati o allontanati dall'oggetto fino a quando non lo vedi ben nitido.
Spostati proprio di poco, perchè in modalità macro la profondità di campo (la distanza minima e massima dall'obbiettivo perfettamente a fuoco) è di pochi millimetri. Tutto questo fallo possibilmente con la macchina su un cavalletto.
Non potrai ovviamente avere a fuoco in modo macro in un barattolo di crema sia il bordo davanti che quello dietro...
La messa a fuoco da vicino dipende molto dalla macchina (la mia compatta ad esempio arriva a 5cm minimo altre fanno 10-15cm). Ti consiglio se è una di quelle con il display grande dietro di fare così: metti a fuoco approssimativamente (nel senso che prova a far mettere a fuoco alla macchina) poi lentamente avvicinati o allontanati dall'oggetto fino a quando non lo vedi ben nitido.
Spostati proprio di poco, perchè in modalità macro la profondità di campo (la distanza minima e massima dall'obbiettivo perfettamente a fuoco) è di pochi millimetri. Tutto questo fallo possibilmente con la macchina su un cavalletto.
Non potrai ovviamente avere a fuoco in modo macro in un barattolo di crema sia il bordo davanti che quello dietro...
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che macchina hai?tagliar ha scritto:Il mio problema con le compatte non è tanto sui colori, quanto sul fuoco delle riprese ravvicinate: praticamente la mia stramaledetta macchinetta fa una faticaccia a mettere a fuoco da distanza molto ravvicinata, pur con la funzione macro inserita e spesso non riesco a fare la foto nitida.
io ho questa
http://www.dpreview.com/news/0504/05042201canons2is.asp
che non è esattamente una macchina del cavolo, ma con il macro non sono mai riuscita a farla andare d'accordo.
Le ho provate tutte, anche a fare come ha spiegato ercolinux, ma proprio va in tilt la macchina: al centro c'è un rettangolo che diventa verde quando è a fuoco, e giallo se non è a fuoco.
Quando la uso in macro, anche a distanze non proprio bassissime (non so, 20 cm) si piazza sul giallo e continua a cercare di mettere a fuoco senza mai fermarsi
Poi ho questa
http://www.nikon.com/about/news/2002/e2000.htm
una macchinetta molto più fetente e molto più vecchia, ma con il macro non ho mai avuto problemi.
passo le notti
nero e cristallo
a sceglier le carte
che giocherei
a maledire certe domande
che forse era meglio
non farsi mai
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Per la messa a fuoco difficoltosa il problema può essere di contrasto. Le macchine digitali mettono a fuoco cercando di massimizzare il contrasto nell'area di messa a fuoco. Se fotografiamo un oggetto uniforme (crema, tovaglia, muro, pelle) non trovano abbastanza differenze fra i vari punti per riuscire a scattare. Se dovesse essere così si può cercare di aggirare l'ostacolo cercano di mettere a fuoco il bordo del vasetto, oppure ponendo un oggetto contrastante (che so un cucchiaino nella crema o un fiore sul bordo).
@vale66 la tua canon è una bridge camera e sfrutta per la messa a fuoco un principio simile a quella di una reflex scegliendo un area centrale ristretta. per fare bene le macro usa la messa a fuoco manuale con la tecnica dell'avvicinamento che spiegavo sopra). E' la tecnica usata dai professionisti.
La Nikon invece per assurdo pur essendo "meno bella" ha un sistema di messa a fuoco leggermente diverso che è meno sensibile alla mancanza di contrasto perchè lavora sull'intera immagine quindi da qualche parte un punto buono prima o poi lo trova (anche se magari mette a fuoco 1cm troppo avanti o troppo indietro).
@vale66 la tua canon è una bridge camera e sfrutta per la messa a fuoco un principio simile a quella di una reflex scegliendo un area centrale ristretta. per fare bene le macro usa la messa a fuoco manuale con la tecnica dell'avvicinamento che spiegavo sopra). E' la tecnica usata dai professionisti.
La Nikon invece per assurdo pur essendo "meno bella" ha un sistema di messa a fuoco leggermente diverso che è meno sensibile alla mancanza di contrasto perchè lavora sull'intera immagine quindi da qualche parte un punto buono prima o poi lo trova (anche se magari mette a fuoco 1cm troppo avanti o troppo indietro).
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Infatti non è una compatta ma una reflex.ercolinux ha scritto:Quello dell'occhio non è una vera foto macro ma è un ritaglio di una foto più grande presa da maggior distanza. Nessun macro da compatta ha una simile profondità di campo. Oppure è scattata con una reflex e un grandangolo macro
Non si vede bene che col cuore.
L'essenziale è invisibile agli occhi (A.De Saint-Exupery)
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infatti con alcune macchine il problema lo avevo risolto (dovevo fotografare della pagine di libri antichi) mettendo una penna di fianco alla pagina.ercolinux ha scritto:Per la messa a fuoco difficoltosa il problema può essere di contrasto. Le macchine digitali mettono a fuoco cercando di massimizzare il contrasto nell'area di messa a fuoco. Se fotografiamo un oggetto uniforme (crema, tovaglia, muro, pelle) non trovano abbastanza differenze fra i vari punti per riuscire a scattare. Se dovesse essere così si può cercare di aggirare l'ostacolo cercano di mettere a fuoco il bordo del vasetto, oppure ponendo un oggetto contrastante (che so un cucchiaino nella crema o un fiore sul bordo).
metteva a fuoco la penna e automaticamente anche la pagina.
guarda, io ho provato (senza risultati) anche a fotografare oggetti molto contrastati (una coccinella, ferma, su un muro bianco).@vale66 la tua canon è una bridge camera e sfrutta per la messa a fuoco un principio simile a quella di una reflex scegliendo un area centrale ristretta. per fare bene le macro usa la messa a fuoco manuale con la tecnica dell'avvicinamento che spiegavo sopra). E' la tecnica usata dai professionisti.
Ho provato sia con autofocus che manuale.
In manuale qualcosa riesci a fare, spostando la macchina come hai spiegato tu. In autofocus, anche se ha ben due funzioni (autofocus e superautofocus, o qualcosa di simile) è assolutamente impossibile.
E secondo me con il passare degli anni è molto peggiorata...
Comunque nel frattempo ho preso una reflex.
Adesso sono in ufficio, ma stasera a casa mi studio con calma tutto il messaggio.
Grazie!
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Riporto un attimo il discorso sul bilanciamento del colore:
una volta messo a posto il bianco, anche gli altri colori si bilanciano di conseguenza, o bisogna fare un bilanciamento per ognuno di essi?
Ercole, ti adoro ancora di più. Fai sembrare tutto estremamente facile.
una volta messo a posto il bianco, anche gli altri colori si bilanciano di conseguenza, o bisogna fare un bilanciamento per ognuno di essi?
Ercole, ti adoro ancora di più. Fai sembrare tutto estremamente facile.
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Pensa che le 3 macchine d'epoca le ho prese girando tra i mercartini dell'usato pagandole in tutto meno di 100€...ciupy86 ha scritto:Si piacerebbe molto anche a me vedere le foto delle tue macchinette.
Condivido con te la passione per la fotografia, io sono un'amante principalmente delle macro. Le adoro. Purtroppo però dato che sono ancora studentessa non posso ancora permettermi una macchinetta come si deve, una bella reflex, però prima o poi....
La folding addirittura la davano come non funzionante e invece va benissimo (in effetti è un po' particolare da usare),
Per le macro purtroppo hai ragione ci vuole una reflex con dei signori obbiettivi
Comunque stasera se ho 10 minuti faccio le foto alle macchine e le posto
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Vi metto una selezione di foto fatte in vari momenti e con varie tecniche (ma tutte con la reflex):
Questa a video rende pochino ma stampata ha una serie di sfumature arancio/rosse nel fuoco molto belle. Giusto per farvi capire come si controlla la luce: qui lo sfondo era completamente illuminato (erano circa le 7 di un pomeriggio estivo)
edit by Lola: le foto sono state cancellate da imageshack
Pure qui il controllo della luce fa molto: scattata dal basso in alto in casa con come sfondo un soffitto bianco ma pochissima luce ambientale
edit by Lola: le foto sono state cancellate da imageshack
Questa a video rende pochino ma stampata ha una serie di sfumature arancio/rosse nel fuoco molto belle. Giusto per farvi capire come si controlla la luce: qui lo sfondo era completamente illuminato (erano circa le 7 di un pomeriggio estivo)
edit by Lola: le foto sono state cancellate da imageshack
Pure qui il controllo della luce fa molto: scattata dal basso in alto in casa con come sfondo un soffitto bianco ma pochissima luce ambientale
edit by Lola: le foto sono state cancellate da imageshack
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photoshop?!?
Esci da queesstooo pooostt
ehmm essendo utente GNU/Linux ed amante dell'opensource tendo ad usare solo software aperto
Scherzi a parte: uso gimp per correggere eventuali difetti in ripresa o per migliorare il crop.
Inoltre scattando solo in raw uso o ufraw per lo sviluppo da raw a tiff. Per un concorso fotografico ho fatto un ritratto ad una ragazza e ho corretto le solite piccole imperfezioni della pelle.
Ho fatto anche qualche fotomontaggio o qualche ritocco più forte, ad uso estemporaneo: magari scherzi o simili. Però non mi piace il ritocco spinto della foto, quello che la stravolge completamente (anche se a volte si ottengono risultati interessanti)
Esci da queesstooo pooostt
ehmm essendo utente GNU/Linux ed amante dell'opensource tendo ad usare solo software aperto
Scherzi a parte: uso gimp per correggere eventuali difetti in ripresa o per migliorare il crop.
Inoltre scattando solo in raw uso o ufraw per lo sviluppo da raw a tiff. Per un concorso fotografico ho fatto un ritratto ad una ragazza e ho corretto le solite piccole imperfezioni della pelle.
Ho fatto anche qualche fotomontaggio o qualche ritocco più forte, ad uso estemporaneo: magari scherzi o simili. Però non mi piace il ritocco spinto della foto, quello che la stravolge completamente (anche se a volte si ottengono risultati interessanti)
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Se cerchi su internet ci sono un sacco di tutorial ben fatti (in particolare su youtube). Comunque il fotoritocco correttivo è molto questione di sensazioni/esperienza: si va a tentativi non esiste una ricetta da applicare visto che ogni foto è diversa dalle altre...kyko ha scritto:anch'io ho gimp...... ma non lo so usare
Visto che pare siate sopravvissuti al primo polpettone fotografico, adesso parliamo di colori.
Come mai quella bella crema rosa porcello è diventata grigio topo? O quel tonico verde acqua sembra un campione di petrolio?
Se abbiamo seguito i consigli sull'impostazione delle luci molto probabilmente abbiamo solo sbagliato a scegliere lo sfondo.
Le macchine fotografiche come detto nell'altro post, hanno la tendenza a correggere i colori per semplificarci la vita, ma così facendo in realtà ce la complicano.
Un pizzichino di teoria: la pelle umane caucasica, le foglie illuminate dal sole e la facciata di un palazzo di cemento hanno 2 cose in comune: la prima è quella di essere statisticamente i soggetti più fotografati dai proprietari di compatte, la seconda, che è quella che interessa di più, è che la loro luminosità è pari a quelle di un grigio al 18% (detto grigio medio).
Le macchine fotografiche quando lavorano in automatismo tentano sempre di portare il soggetto al centro dell'esposimetro ad essere luminoso come un grigio medio. Questo fa si che quando scattiamo una foto alla neve ad esempio non risulti bianca ma appunto grigia/azzurra.
Non potendo (e volendo) regolare la macchina manualmente cerchiamo di minimizzare questo difetto. Se scattiamo su uno sfondo bianco con l'oggetto da fotografare
medio/piccolo e un po' dencentrato la foto tenderà a renderlo scuro, se scattiamo con uno sfondo nero tenderà a schiarirlo.
Quindi come comportarci? Iniziamo a scegliere sfondi possibilmente neutri e con luminosità simili allo spignatto (bianco per colori tenui, nero per colori scuri, grigio un po' per tutto), ricordandoci che la macchina cercherà comunque di schiarire le aree grandi troppo scure e scurire quelle troppo chiare.
Se siamo fortunati la nostra macchina permette di effettuare la staratura intenzionale dell'esposimetro (è sempre rappresentata da un “+/-”). Stariamo di -0,5 / -1 quando fotografiamo cose scure e di +0,5 / +1 se fotografiamo cose molto chiare.
Quando invece usiamo uno sfondo colorato (che diciamocelo è la cosa più facile da aver in casa) cerchiamo di selezionare dalla ruota dei colori un colore contrastante.
Se scattate a una crema rosa usate sfondi azzurri ad esempio. Vale la regola di scegliere dalla ruota i colori dello sfondo che siano almeno 3 caselle più a destra o più a sinistra. Se vi spostate verso i colori freddi di sfondo la crema tenderà a risultare con una tonalità più calda e viceversa.
Un ultimo trucchetto: vi piace quell'effetto da rivista di alta modo del barattolo di crema “sospeso” in un mondo di colore uniforme di cui non si vede la fine?
E' molto più semplice di cosa si creda riprodurlo per gli oggetti piccoli. Si tratta in pratica di creare un “limbo”.
Per farlo ci basterà un foglio di carta da disegno di grande formato (in rapporto all'oggetto da fotografare) di norma con un A3 si fanno i barattolini da crema fino a 250-300ml senza problemi.
Prendente una sedia, fissate alla spalliera il foglio in modo che che il nastro non si veda e che appoggi dolcemente sulla seduta coprendola tutta. Mi raccomando non fate pieghe dove passa da verticale ad orizzontale deve restare morbida.
Appoggiate il vostro spignatto a un terzo circa dal bordo esterno della seduta, mettete la macchina sul cavalleto e e scattate senza flash e zoomando in modo che non si veda la sedia o il bordo del cartoncino (questo è un altro dei casi in cui è meglio non usarlo)
La libertà è solo la possibilità di essere migliori