Olii essenziali da avere in casa

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Lorisson
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Messaggio da Lorisson »

Lola ha scritto:lorisson i modi per adulterare gli olii essenziali sono tantissimi, e non basta un foglio di carta a scoprirli ma analisi chimiche molto sofisticate. Inoltre gli OE hanno dei livelli di qualità, c'è la prima scelta e scelte inferiori, e speso chi li vende a basso prezzo non si preoccupa della qualità ma della quantità.
Questo lo capisco perfettamente, ma mi chiedo: se compro da un sito che dichiara un'esperienza decennale, una purezza del 100% "therapeutic grade", che non ha prezzi standard per tutti gli oli ma profondamente diversificati come è giusto che sia, e che infine "a naso" rendono bene... che altro devo verificare per avere una ragionevole sicurezza di non aver buttato i miei soldi?

Il sito è questo, se qualcuno lo conoscesse:
http://www.pennine-collection.co.uk
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Lola
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Messaggio da Lola »

Lorisson nonostante io abbia una quantità di olii essenziali notevole a casa mia (fai conto saranno più di 70) e abbia provato varie marche, sentendo profonde differenze tra l'una e l'altra, tanto che alcune mi hanno lasciata profondamente in dubbio sulla veridicità di quello che è dichiarato in etichetta, non posso dire di essere espertissima. Ma sono sicura di esserlo più di te. Olio essenziale significa poco o nulla, ti possono giurare sulla mamma che è puro e autentico, ma sulla qualità incidono tanti fattori: l'annata, magari con un clima poco adatto che ha reso le piante poco profumate o ha fatto prendere loro degli odori meno gradevoli del solito, la zona di provenienza, il modo in cui vengono distillate. ci sono differenze abissali nella qualità, che si riflettono nel prezzo. I migliori OE spuntano i prezzi più alti, quelli più scadenti prezzi inferiori. E sono i secondi che vengono venduti dai siti che badano soprattutto al prezzo. Olii di lavanda con un fondo poco convincente di rancido, neroli dal sentore di pesce, ylang ylang grevi e volgari, rose nauseabonde e grevi, arancio che odora più di aranciata che di buccia d'arancia, cannella con un fondo grasso e greve, ho sentito veramente di tutto. Come sai rconoscere a naso la qualità di un profumo da profumeria in confronto allo stesso in formato imitazione, se avessi sufficiente esperienza negli OE sapresti subito distinguere la qualità dall'approssimazione. Ad esempio mi hanno fatto annusare dell'OE prodotto nel bolognese da piantagioni di lavanda autoctone l'anno scorso. Era stata una primavera piovosissima, e la lavanda non aveva quasi odore. Tu pensi che abbiano buttato via tutto il raccolto? No, l'hanno distillato lo stesso, ed è venuto fuori un OE che sapeva di lavanda sì, ma poco e non era buona. questo intendo per scadente. Dipende in ogni caso dall'uso che ne vuoi fare, se è per aromaterapia, peruso interno, o per profumare. Nell'ultimo caso, se il tuo naso li giudica buoni, puoi prenderli tranquillamente.
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dolcefondente
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Messaggio da dolcefondente »

Lola per noi alle prime armi con gli olii essenziali è davvero difficile capire la qualità di ciò che compriamo, io prima di pochi mesi fa non avevo mai sentito l'odore del tea tree o non sapevo neanche cosa fosse l'ylang ylang.

Più in generale come facciamo a capire la 'qualità' di un fornitore?
come tu ci hai insegnato a leggere l'inci di un cosmetico-dermatologicamente testato-con studi chimici e pratici del risultati e bla bla
come capiamo che tipo di materia prima abbiamo davanti??
sono molto preoccupata sulla sicurezza delle materie prime che compro!
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Lola
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Messaggio da Lola »

Ti faccio un altro esempio. I miei si sono messi a comprare un sacco di cibarie negli hard discount (siamo in periodo di crisi...) mi decantano lo yoghurt che costa niente ed è buonissimo, ne mangio uno (era gusto mela) che sapeva di shampoo campus tanto era forte l'aroma (ovviamente sinetico) niente di tutto ciò era dichiarato in etichetta. Io non li ho più mangiati. Anche i formaggi li prendevano lì, il latteria sembrava sempre quello, c'era scritto mon tasio sopra e ti assicuro che sapeva di formaggio vecchio, aveva odore di rancido. ho smesso di mangiare formaggi, ovviamente non in silenzio, mi lamentavo e chiedevo com'era possibile che non sentissero la differenza di sapore :oo: Risposta: ma è sempre monta sio. Risposta mia: sarà anche mon tasio ma o è conservato male o fa parte di qualche linea di produzione a costo inferiore con latte scaduto (e sappiamo che queste cose le fanno, e parliamo di alimenti).
Adesso, se adulterano tutto anche la salsa di pomodoro, come mai siamo disposti a credere ad alti standard qualitativi in cambio di prezzi ridicolmente bassi quando non si tratta neanche di prodotti alimentari ma cosmetici, dove non ci sono i NAS a vigilare? Vi rendete conto?
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dolcefondente
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Messaggio da dolcefondente »

Certo Lola, cosi come se io mangio la pizza mi rendo conto se la mozzarella è di bufala come ho chiesto o se mi hanno messo la pasta filante, ma riesco a fare la differenza perchè ho esperienza.

Invece con le materie prime è tutto nuovo e non saprei neanche dargli un valore economico ad ogni singola materia prima

Per me che questo campo è nuovo
grazie a questo forum, quindi a te, che so perchè oe di rosa costa per 2ml 20 euro e la lavanda costa notevolmente meno.
Sono iscritta a questo forum da un anno e mezzo, mi collego ogni giorno ma ancora non ho letto tutto il forum e quindi tutti gli eventuali consigli che avrai già dato.
Ovviamente mi fornisco da chi ho sentito più volte sul forum sperando di non sbagliare :)
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paracelso
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Messaggio da paracelso »

Lorisson ha scritto: Questo lo capisco perfettamente, ma mi chiedo: se compro da un sito che dichiara un'esperienza decennale, una purezza del 100% "therapeutic grade", che non ha prezzi standard per tutti gli oli ma profondamente diversificati come è giusto che sia, e che infine "a naso" rendono bene... che altro devo verificare per avere una ragionevole sicurezza di non aver buttato i miei soldi?

Il sito è questo, se qualcuno lo conoscesse:
http://www.pennine-collection.co.uk
io , a priori, diffiderei profondamente di chi vanta un presunto "therapeutic grade" degli oli essenziali che vende...
potrebbe anche avere dei "buoni" oli ( quelli in confezione sigillata da più di 1 kg probabilmente li compra e li rivende da qualche fornitore industriale senza metterci le mani )..... ma commercialmente usa argomenti da cioccapiatti...
Paracelso -
stufo di bufale cosmetiche - http://www.nononsensecosmethic.org
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Messaggio da Lorisson »

Lola, intanto grazie della risposta esauriente, l'argomento mi interessa molto. Non ho mai detto di intendermi di oli essenziali, per l'amor del cielo, ci manchebbe... La mia era semplicemente una domanda provocatoria per cercare di capirne di più, appunto. E tirando le somme mi sembra di capire che non possiamo fidarci delle etichette come generalmente facciamo per i prodotti alimentari (di cui, ecco, forse posso vantare un po' più di esperienza). Però a questo punto mi viene in mente un parallelismo trasversale col vino: è verissimo che ci sono annate ed annante, e per i prodotti più pregiati ad un naso ed un palato allenato le differenze saltano subito all'attenzione. Ma è altrettanto vero che per la fascia di mercato "consumer" esistono anche degli standard che devono e vengono di anno in anno rispettati e replicati. Se un anno c'è stato meno sole e più pioggia avremo molta uva ma con una concentrazione zuccherina più bassa, e quindi un tenore alcolico più basso, che dovrà essere corretto durante la lavorazione con dei concentrati. Questo perché devo offrire al cliente sempre più o meno lo stesso vino. E ripeto, più o meno.
Ora dico, qui non siamo un'associazione di sommelier, come non siamo un accademia del profumo. Tanto di cappello per chi sa riconoscere ed apprezzare un olio di alta qualità, ma credo che per la maggior parte di noi (ed io per primo, da profano) sia già tanto se riesce ad entrare in possesso di un prodotto non adulterato volgarmente, che abbia note olfattive gradevoli e che rispecchi le blande proprietà terapeutiche che deve avere (che tanto lo sappiamo che gli OE non fanno miracoli..). Se poi non abbiamo fatto l'affare della nostra vita comprando del barolo Pio Cesare del 1964 al prezzo di una boccia di lambrusco di Scandiano poco male. Avremo avuto quello per cui abbiamo pagato.
Fila il mio discorso?
Quindi, alla luce di quanto sopra, possiamo fidarci di una scrupolosa ispezione delle etichette o siccome il mondo è pieno di farabutti non possiamo fare altro che affidarci alla provvidenza? :twisted:

Paracelso, grazie anche a te, quando ho visto che mi hai quotato nel tuo intervento mi sono emozionato da morire: sei il mio mito, qui dentro... e poi... "cioccapiatti", slang emiliano... :cin:
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orchid
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Messaggio da orchid »

Lola ha scritto:sì certo che ne fanno parte. Perchè?
Quindi non vuole dire che l'olio non é puro?? o in giro si trova anche solo la melaleuca nuda e cruda :mah:
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Lola
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Messaggio da Lola »

Lorisson hai centrato il problema, e il paragone alimentare, anzi vinicolo, mi sembra più che calzante. Non stiamo parlando tanto della differenza tra annate dello stesso vino, ma proprio di vini diversi. Se ti è mai capitata la sventura di assaggiare vino in cartone, sì è vino, sì non avvelena (forse, la scritta "contiene solfiti" mi fa sempre una certa impressione) ma siamo anni luce lontani da qualsiasi bottiglietta anche di media qualità. Se il tuo primo contatto con un certo OE non ti può dare metro di paragone, fidati di chi ne ha annusati e provati diversi e ti dice che ci sono grosse differenze specialmente nel comportamento che nel tempo la nota olfattiva ha sulla pelle. Meglio una quantità inferiore di boccette in casa ma di buona qualità (l'ottima qualità non si ottiene attraverso i canali a noi noti, andrà a finire alla profumeria fine). Se trovi un OE a 5-6 euro ci può stare il risparmio, a tre euro è decisamente troppo poco.
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Lorisson
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Messaggio da Lorisson »

Lola, sono pienamente d'accordo, non posso pensare di comprare un profumo "copycat" in una bancarella e sperare che abbia la stessa resa olfattiva e durata di quello originale pagato il quadruplo.
Però sono altrettanto convinto che a volte, soprattutto in Italia, ci sia una vaga tendenza ad approfittarsi del consumatore poco accorto, che non avendo una buona diversificazione dell'offerta paga in erboristeria 15 euro per 10 ml di lavanda pensando che sia un prezzo onesto. Ripeto, sono un neofita assoluto, ho sniffato solo gli oli essenziali di 3 o 4 produttori, non faccio testo, quindi può anche darsi che finora abbia sempre comprato delle ciofeche.
Però se mi fossi sempre fidato del primo prodotto che trovavo sarei ancora dietro a fare sapone con l'olio di cocco da 40 euro al chilo... più conveniente fare il bagno nel latte d'asina... :roll:

Poi basta, non merito e non voglio l'ultima parola su questo argomento, ed il mio punto di vista l'ho esposto già adeguatamente, grazie della pazienza.
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oroincensoebirra
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Messaggio da oroincensoebirra »

Io - qualche mese fa, ancora ignara - avevo preso degli oli essenziali della NYL (di una farmacia a via del Corso) che mi sembravano molto buoni, come profumo (anche se a ripensarci forse un po' fintini).
Ora però li trovo assai sospetti: l'oe di vaniglia costava tipo sei euro (ed era dichiarato "puro"), ho comprato una boccetta di acido ialuronico della stessa marca che era conservato con imidazyl urea, e l'oe di garofano ha letteralmente corroso la pompetta di gomma, che si è sfaldata nella bottiglietta. A questo punto non so se utilizzarli o no.
Invece mi sono parsi buoni e affidabili (ma ovviamente è solo una sensazione) gli oe dell'aromoteca: una gamma di prezzi credibile e degli odori - alcuni molto buoni e alcuni meno - che non sanno di finto: fra l'altro ho notato che se da una parte è fondamentale avere i tester, dall'altra rischiano di non rispecchiare l'odore del oe - che essendo chiuso e meglio conservato risulta più buono.

Avrei una domandina: ho fatto un profumo che per la prima volta trovo davvero gradevole: benzoino-patchouli-geranio-pompelmo. IL benzoino però si è seccato: ormai non scende più dalla boccetta e devo prelevarlo con un bastoncino. Conviene che continui così, o posso diluirlo in un po' di alcol?
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Lola
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Messaggio da Lola »

Non è precipitato, è addensato. Conviene scaldarlo a bagnomaria e scioglierlo in alcool se si userà per preparazioni acquose o in olio se si userà solo ed esclusivamente per preparazioni anidre oleose.
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shiva
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Messaggio da shiva »

ecco cosa ho letto in merito all'olio essenziale di lavanda..quello che dice lola è vero...dunque immagino che queste indicazioni possano servire per distinguere un olio essenziale che abbia le caratteristiche della lavanda..??.
Analisi quali-quantitativa
Per riconoscere e caratterizzare un olio essenziale non è tuttavia sempre possibile considerare un solo costituente perchè può rappresentare un elemento poco specifico per la sua caratterizzazione. Ci si basa invece sulle caratterizzazioni organolettiche , sulla determinazione di alcune costanti chimico-fisiche ( densità, punto di ebollizione , solubilità, attività ottica ecc) . Dato che l’olio essenziale di Lavanda è otticamente attivo , è possibile riconoscere le sofisticazioni
Gli ingredienti che lo caratterizzano sono il Linaloolo e l’acetato di linalile ma molti fattori ambientali come la temperatura , la quantità d’acqua , l’altitudine, i fertilizzanti, la distribuzione geografica e non ultima l’instabilità genetica , possono variarne la composizione . Il contenuto in olio essenziale oscilla tra 1,5-2% sul fresco per i lavandini e di circa 1% per la Landula vera ed è caratterizzato dalla presenza di oltre 150 componenti molti dei quali presenti solo in tracce . Il caratteristico profumo delicato e persistente della lavanda vera ( Lavandula angustifolia) è legato soprattutto alla presenza di numerose sostanze di natura alcolica (linalolo, lavandulolo, terpinen-4-olo, nerolo, geraniolo ecc.) e ai loro esteri per lo più acetici ( es.acetato di linalile). La composizione degli oli essenziali di Lavanda è da tempo nota e codificata dalla “ Association Francaise de Normalisation” che riporta le percentuali dei componenti che caratterizzano l’olio essenziale di Lavanda:
Limonene…………………………...max 0,5%
Eucaliptolo ( 1,8 cineolo) ….……....max 1,5%
Canfora……………………………..max 0,5%
Linalolo………………...compreso tra 25-38%
Acetato di linalile ……...compreso tra 25-45%
Terpinene-4-olo………..compreso tra 2-6%
Lavandulolo…………………..……min. 0,3%
Apple88
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Messaggio da Apple88 »

Accidenti, l' argomento è controverso e anche io mi sono spesso posta il problema del rapporto qualità prezzo !

Seguendo il ragionamento, sono stata una grande furbona a pensare di aver fatto una mossa intelligente a comprare o.e. da siti on line alla metà del prezzo che pagavo in erboristeria ... e mi riferisco anche al negozio ebay postato da Lorisson , the pennin collection .

Per quanto riguarda gli o.e. , è una materia troppo sofisticata per me per saper riconoscere una sola da una buona sostanza... ma un pò più facile per me è comprendere questo discorso rispetto agli oli vegetali : in erboristeria è facilissimo trovare una boccettina di argan da 30 ml a 20 euro , o dell' olio di avocado da 100 ml a 15 euro e cose così ... ma succede anche per oli più "volgari" come quello di cocco e quello di mandorle.
In molti casi penso che ci sia la furbata bella e buona ... se un olio è puro e pressato a freddo , è sempre quello , pensavo .
Ma allo stesso tempo , ho trovato nella grande distribuzione oli pregiati come l' argan e il jojoba a prezzi più bassi di quelli di siti di materie prime come behawe , e la qualità scadente per me era tangibile !

In sostanza, a me è parso di capire empiricamente che il prezzo non è mai un punto di riferimento unico assolutamente valido : oli dal prezzo moderato ma non stracciato come quelli di Behawe si sono rivelati eccellenti , oli parecchio costosi si sono rivelati allo stesso livello o peggiore, oli a prezzi ridicoli scadenti .

Quindi rimane il fatto che - riferendosi a noi profani - bisogna approcciarsi agli acquisti senza "paraocchi" , cercando di essere il più critici e attenti possibile , e purtroppo con una buona possibilità di andare incontro a fregature se si vuole risparmiare ad ogni costo !

Certo adesso sono in crisi , perchè ho paura di rischiare prendere un o.e. molto costoso - sola , quando a questo punto preferisco rischiare di prenderne uno economico- sola :firu: :D: non so se ho reso quello che intendevo dire !

Probabilmente è stato detto mille volte , ma c'è da qualche parte un mini elenco o simile di marchi assolutamente affidabili ? :oops:
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Messaggio da anto »

Sull'online inglese a me non dispiace questo

http://www.kobashi.co.uk/

E' associatoo all'Aromatherapy Trade Council (cerca il sito) non sarà chissà che garanzia ma meglio di nulla e gli OE mi sembravano buoni.

Resta il fatto che, come dice Lola, a parità di purezza e genuinità un OE può rivelarsi migliore "a naso" dell'altro.
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Messaggio da Lola »

E resta il fatto che la composizione è utile ma non troppo. Spiego: come sapete oltre agli olii essenziali veri autentici esistono anche i ricostruiti (solo per essenze di grande costo) in cui prendono la composizione del vero OE e miscelando nelle stesse proporzioni i costituenti principali ottengono... un prodotto completamente diverso che della rotondità e della soavità dell'OE vero non ha se non molto poco. Il nostro naso se ne accorge subito (specialmente per la rosa, avevo una ricostruita che è andata a finire in cestino, e mi era costata 9 euro 10 ml, non è che la regalavano). Sono i costituenti in tracce, di cui alcuni leggo non acora scoperti del tutto, che contribuiscono pesantemente al risultato olfattivo finale.
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Messaggio da Apple88 »

Lola ma per le proprietà , vale lo stesso discorso ?

cioè, se parliamo di nobiltà della profumazione, chiaramente possono esserci infinite variabili tra produttori diversi , e affinando il proprio naso possiamo riuscire a riconoscere uno veramente pregevole da uno scadente ...

ma se io prendo per esempio l' o.e. rosmarino per le proprietà purificanti , diciamo per fare un massaggio al cuoio capelluto , si rischiano meno fregature o anche le proprietà vanno di pari passo con la sensazione olfattiva ?

Mi spiego da cani... quello che vorrei chiedere è se è più difficile trovare un o.e. eccellente dal punto di vista della purezza della fragranza, o uno veramente "efficace" ( per quanto so che gli o.e. non sono comunque miracolosi...)

E se utilizzo un o.e. pagato una cifra modesta che olfattivamente è così così , è probabile che sia anche acqua fresca dal punto di vista delle proprietà ?
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Messaggio da Lorisson »

Se a qualcuno interessa ho trovato un bell'articolo riguardo ai presunti gradi degli oli essenziali. E' in inglese me ne vale la pena, e la fonte sembra attendibile.
http://www.cropwatch.org/Therapeutic%20 ... rected.pdf
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meredith
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Messaggio da meredith »

Non so se posto nella sezione giusta, ma non ho trovato altri topic adatti e non volevo aprirne uno nuovo. Mi sono accorta oggi che alcuni o.e acquistati da behawe ad aprile scadono questo mese ! Putroppo mi hanno anche mandato dei doppioni, e non solo di o.e ma anche proteine della seta con la stessa scadenza!
Per cui mi chiedo, passato novembre devo buttare via tutto o c'è un margine di tempo tollerabile dopo la scadenza?
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Messaggio da Lorisson »

Tieni tutto al fresco e all'asciutto, nel limite del possibile, e se non noti cambiamenti visivi od olfattivi non dovrebbero esserci problemi. Se poi cerchi "rititolazione" in questo forum capirai che può essere che le tue sostanze potrebbero anche già essere "scadute"... :)
Certo che però i venditori potrebbero essere un po' più accorti nella gestione del magazzino...
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