non è proprio così, la direttiva dei prodotti cosmetici dice, almeno quella pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale che io conosco , che si deve utilizzare per gli ingredienti la nomenclatura comune decisa dalla Commissione o mancando questa altre definizioni del ingrediente CTFA, farmacopea , Iupac , Einecs ecc. univoche.lucrezia73 ha scritto:ma si dai, una strizzata d'occhio alla nomenclatura filo-tedesca fa taaanto chimica d'avanguardia...paracelso ha scritto: Il fatto che il SODIUM CHLORIDE si sia trasformato "miracolosamente" in NATRIUM CHLORIDE
Non è che se a me piace il latino, l'arabo o il tedesco adotto un nome diverso da quello registrato nell'inventario europeo.
Altrimenti ognuno mette agli ingredienti il nome che gli pare, e vi avverto che a me piace il sanscrito.....
Quindi o il Natrium ( nome latino del sodio ) chloride ( se fosse il nome tedesco del sale da cucina ci sarebbe una e di troppo ) è diverso dal Sodium Chloride e non ha un altro nome ammesso dalla direttiva per essere correttamente denominato o per me, nell'inci riportato questa è una palese irregolarità.
Anche l'Hypochlorous acid non è incluso nell'inventario europeo, ma essendo la denominazione ufficiale e sistemica della sostanza il suo uso in etichetta per me è corretto.
Sulla storia dell'acqua elettrolitica e nanotecnologica ( ??? ) ci sarebbero molte altre cose da dire, ma preferisco prima approfondire il discorso con chi ne sa più di me....
A memoria il brevetto per la clorossigenazione elettrolitica dell'acqua ( non è elettrolisi dell'acqua , si formerebbe ossigeno e idrogeno, non acido ipocloroso ) a fini cosmetici è di Amuchina. 2 o 3 telefonate poi vi racconto.
invece la storia dei cluster del'acqua purtroppo mi ricorda troppo quella della memoria ( sempre dell'acqua ), pertanto ho un po' di pregiudizi in merito.....