Tocoferile acetato, tocoferolo, vitamina E
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A tutto quello che vuoi, ma sul momento; è un olio pesante, e nelle preparazioni acquose (gel) non si mescola bene. Nelle creme invece nessun problema, ma ne dovrai mettere poco perchè altrimenti si separano se si aggiunge troppa quota oleosa.
Da sola la vitamina E acetata non va bene, se la applichi sul viso è troppo densa, se la applichi sulle labbra le secca invece che idratarle. Ma negli spignatti, ovvero in mix con le altre sostanze, dà il meglio di sè.
Ti consiglio di provare il "pronto soccorso per labbra screpolate" che trovi nella sezione spignattamenti, e di mettere la tua vitamina in qualsiasi spignatto che fai, crema o olio. Ha ottime capacità emollienti, è pure antiossidante sulla pelle. Miracoli non ne fa, come del resto neanche il tocoferolo puro, ma è una gran bella sostanza, e a parte nelle cose acquose dove ovviamente non ci può stare va benissimo dappertutto.
Da sola la vitamina E acetata non va bene, se la applichi sul viso è troppo densa, se la applichi sulle labbra le secca invece che idratarle. Ma negli spignatti, ovvero in mix con le altre sostanze, dà il meglio di sè.
Ti consiglio di provare il "pronto soccorso per labbra screpolate" che trovi nella sezione spignattamenti, e di mettere la tua vitamina in qualsiasi spignatto che fai, crema o olio. Ha ottime capacità emollienti, è pure antiossidante sulla pelle. Miracoli non ne fa, come del resto neanche il tocoferolo puro, ma è una gran bella sostanza, e a parte nelle cose acquose dove ovviamente non ci può stare va benissimo dappertutto.
Ultima modifica di Lola il 26/10/2010, 9:45, modificato 1 volta in totale.
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"Dovrei mettere all'ingresso del forum avete presente quei metal detector tipo negli aeroporti? Quando suona, faccio lasciare giù la scatoletta di bicarbonato e faccio passare solo senza."
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Conversando con un medico (cardiologo, no dermatologo) mi ha detto che la vitamina e risulta dannosa per la pelle, a meno che non sia accoppiata con la vitamina c. Da sola, invece di ridurre i radicali liberi, farebbe il contrario. Sosteneva che si tratta di una scoperta degli ultimi due anni. Sinceramente sono rimasta perplessa, anche perchè la metto nelle mie creme e non vorrei fare danni, qualcuno sà qualcosa?
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Per esperienza so che quando la assumevo la mia pelle era visibilmente più bella, unghie e capelli più forti e crescevano in fretta.
Nessun dottore mi ha mai detto di non prenderla, anzi visto che a seguito della assunzione della E avevo avuto una significativa riduzione dei noduli al seno fui incoraggiata a continuare prenderla ogni tanto, certo rispettando le dosi....
Da un paio di anni però stanno facendo una guerra spietata contro la E, non la sto più prendendo, nel dubbio...
Nessun dottore mi ha mai detto di non prenderla, anzi visto che a seguito della assunzione della E avevo avuto una significativa riduzione dei noduli al seno fui incoraggiata a continuare prenderla ogni tanto, certo rispettando le dosi....
Da un paio di anni però stanno facendo una guerra spietata contro la E, non la sto più prendendo, nel dubbio...
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va bè guerra spietata era un modo di dire perchè lessi diversi articoli secondo cui la Vitamina E favorisce l'insorgere di alcuni problemi, e in alcuni casi aumenta la mortalità.
http://www.zadig.it/news2001/med/0412-1.htm
http://www.articleset.com/salute_articl ... ortale.htm
http://italiasalute.leonardo.it/news.asp?id=8771E ha un rischio piu' alto di sviluppare il cancro ai polmoni. Lo afferma uno dei piu' ampi studi realizzati su vitamine e salute negli Stati Uniti. I medici hanno monitorato lo stato di salute di piu' di 77.000 uomini e donne per un periodo di piu' di 4 anni e hanno scoperto che una serie di vitamine non proteggono contro il cancro ai polmoni, mentre la vitamina E aumenta leggermente il rischio di contrarre la malattia. Lo studio dimostra che prendendo 400mg di vitamina E per 10 anni aumenta il rischio di cancro al polmone del 28%. .
http://www.zadig.it/news2001/med/0412-1.htm
http://www.partecipasalute.it/cms_2/node/59Dopo i risultati discordanti sugli effetti antiossidanti della vitamina E indagati da diversi studi negli ultimi anni, arriva ora la notizia che eccessive dosi di vitamina E possono aumentare il rischio [Probabilità che l'evento accada in un intervallo di tempo prefissato.] di morte.
http://www.articleset.com/salute_articl ... ortale.htm
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vorrei comprare la vitamina e dalla farmacia vernile (tocoferolo).
per ora la userei solo nel burrocacaoe per conservare gli olii, al limite aggiungendola ogni tanto a qualche crema che ho.
è meglio in forma liquida o in polvere? c'è qualche differenza di percentuale cambiando il veicolo in cui è dispersa?
per ora la userei solo nel burrocacaoe per conservare gli olii, al limite aggiungendola ogni tanto a qualche crema che ho.
è meglio in forma liquida o in polvere? c'è qualche differenza di percentuale cambiando il veicolo in cui è dispersa?
se spignatti il tocoferolo è utilissimo, non fartelo mancare.littlefive ha scritto:è meglio in forma liquida o in polvere? c'è qualche differenza di percentuale cambiando il veicolo in cui è dispersa?
ti conviene prenderla liquida (che poi è densissima), gli attivi in polvere sono sempre una rottura da incorporare alle creme. genericamente sono piu' concentrati.
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Tocoferolo in polvere
Vi sottopongo un piiiiiiccolo problema (alias quando chi non ci capisce niente di chimica dovrebbe farsi dei corsi a tappe forzate per non far danni...).
Avevo letto una discussione Lola-Urbani-Pietro circa il tocoferile acetato e Lola ventilava la possibilità di reperire in commercio il tocoferolo puro (al 50%) in polvere. Vero. C'é e non é nemmeno difficile metterci su le zampe.
Non potendo spalmarmi d'olio (naturale o sintetico che sia) il musetto causa brillamento della pelle con lampione, mi sono detta, da ignorante, piglio il tocoferolo in polvere e poi vedo.
Chiedo al farmacista un ciccino di polvere, giusto un sospetto, ed egli tosto e lesto me lo procura (circa un cucchiaio = 3 euro. Ammappete!); quindi gli chiedo come inserirlo nelle creme che acquisto, ossia a freddo (io non m'azzardo a chinarmi su fornelli e fornelletti: son già negata per la trasformazione delle materie in alimenti digeribili, figuratevi il resto...). Nun ce lo sa. Mi dice di provare a mescolarne un pizzico sul palmo insieme ad una perlina di crema e vedere l'amalgama. Ho visto. Gnente amalgama.
Mi rivolgo a voi tutte (Capa&esperti) per sapere se ho buttato 3 euro e ho fatto la figura della scema+scema o vi è una speranza laggiù, in fondo, da qualche parte, forse.
Grazie!!!
Chiara
Avevo letto una discussione Lola-Urbani-Pietro circa il tocoferile acetato e Lola ventilava la possibilità di reperire in commercio il tocoferolo puro (al 50%) in polvere. Vero. C'é e non é nemmeno difficile metterci su le zampe.
Non potendo spalmarmi d'olio (naturale o sintetico che sia) il musetto causa brillamento della pelle con lampione, mi sono detta, da ignorante, piglio il tocoferolo in polvere e poi vedo.
Chiedo al farmacista un ciccino di polvere, giusto un sospetto, ed egli tosto e lesto me lo procura (circa un cucchiaio = 3 euro. Ammappete!); quindi gli chiedo come inserirlo nelle creme che acquisto, ossia a freddo (io non m'azzardo a chinarmi su fornelli e fornelletti: son già negata per la trasformazione delle materie in alimenti digeribili, figuratevi il resto...). Nun ce lo sa. Mi dice di provare a mescolarne un pizzico sul palmo insieme ad una perlina di crema e vedere l'amalgama. Ho visto. Gnente amalgama.
Mi rivolgo a voi tutte (Capa&esperti) per sapere se ho buttato 3 euro e ho fatto la figura della scema+scema o vi è una speranza laggiù, in fondo, da qualche parte, forse.
Grazie!!!
Chiara
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Allora il tocoferolo che hai tu è 50% tocoferolo, 50% silice. Liposolubile. Il prezzo a cui te l'ha fatto è un vero autentico furto ovviamente.
A freddo in una crema, tipicamente olio in acqua quindi a fase esterna acquosa non può sciogliersi, il farmacista dovrebbe ripassare un po' di teoria
Neanche a freddo nell'olio si scioglie, questo l'ho provato io. Fai una cosa: prendi un olio possibilmente poco grasso e resistente al calore (jojoba è ottimo) mettine un po' in un bicchiere a bagnomaria, versaci la tua vitamina E, mescola e scalda. Non garantisco che si sciolga proprio tutta ma abbastanza lo farà. Usa quell'olio per rimpolpare le tue creme.
p.s: ma proprio un ativo liposolubile dovevi prenderti se hai la pelle tanto grassa?
Fatti una cipria a base d'amido che risolverai velocemente il tuo problema.
A freddo in una crema, tipicamente olio in acqua quindi a fase esterna acquosa non può sciogliersi, il farmacista dovrebbe ripassare un po' di teoria
Neanche a freddo nell'olio si scioglie, questo l'ho provato io. Fai una cosa: prendi un olio possibilmente poco grasso e resistente al calore (jojoba è ottimo) mettine un po' in un bicchiere a bagnomaria, versaci la tua vitamina E, mescola e scalda. Non garantisco che si sciolga proprio tutta ma abbastanza lo farà. Usa quell'olio per rimpolpare le tue creme.
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"Dovrei mettere all'ingresso del forum avete presente quei metal detector tipo negli aeroporti? Quando suona, faccio lasciare giù la scatoletta di bicarbonato e faccio passare solo senza."
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forse la rilettura degli interventi di Pietro in questo post e altre discussioni del genere di vari anni fa in altri forum tra me Pietro e Vittorio va tradotta in modo sintetico e chiaro:
IL TOCOFERILE ACETATO SULLA PELLE NON FA praticamente NULLA ( se non ungerla ) E "PRATICAMENTE" NON ESPLICA ALCUNA ATTIVITA' ANTIOSSIDANTE. punto.
A spanne il rapporto di efficacia antiox tra tocoferolo e la sua forma acetata è 1 a 100, ammesso che si realizzino le condizioni di deacetilazione enzimatica ( che non sono poi garantite).
Quindi un semplice olio vegetale che abbia al suo interno 200 mg/litro ( 0,01% ) di tocoferolo si comporta in termini di apporto di protezione antiossidante come ( se non meglio ) di un prodotto neutro con l'1% di tocoferil acetato al suo interno.
In farmacopea la vit E acetata è considerata correttamente vitamina ( con meno unità, visto il peso della componente acetata ) in quanto per via orale il legame si puo' rompere , ma in cosmesi ..."praticamente" non funziona.
Volendo lavorare al top poi, se proprio devo spignattare, cercherei delle miscele di tocotrienoli un po' piu' efficaci del tocoferolo nella sua forma std.
IL TOCOFERILE ACETATO SULLA PELLE NON FA praticamente NULLA ( se non ungerla ) E "PRATICAMENTE" NON ESPLICA ALCUNA ATTIVITA' ANTIOSSIDANTE. punto.
A spanne il rapporto di efficacia antiox tra tocoferolo e la sua forma acetata è 1 a 100, ammesso che si realizzino le condizioni di deacetilazione enzimatica ( che non sono poi garantite).
Quindi un semplice olio vegetale che abbia al suo interno 200 mg/litro ( 0,01% ) di tocoferolo si comporta in termini di apporto di protezione antiossidante come ( se non meglio ) di un prodotto neutro con l'1% di tocoferil acetato al suo interno.
In farmacopea la vit E acetata è considerata correttamente vitamina ( con meno unità, visto il peso della componente acetata ) in quanto per via orale il legame si puo' rompere , ma in cosmesi ..."praticamente" non funziona.
Volendo lavorare al top poi, se proprio devo spignattare, cercherei delle miscele di tocotrienoli un po' piu' efficaci del tocoferolo nella sua forma std.
Paracelso -
stufo di bufale cosmetiche - http://www.nononsensecosmethic.org
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- Grande Capa
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Jamie, se uno cerca nel tocoferile acetato le caratteristiche del tocoferolo sbaglia, non sono così intercambiabili. Se hai sbagliato sostanza... vuol dire che non avevi studiato a sufficienza.
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ma infatti io avevo comprato prima il solo tocoferolo, proprio perché avevo letto svariate discussioni al riguardo. poi alla fine ho approfittato dell'ordine e ho preso pure l'acetato, perché comunque ho visto che è presente in moltissime ricette e mi sono detta che avrà un suo perché...Lola ha scritto:Jamie, se uno cerca nel tocoferile acetato le caratteristiche del tocoferolo sbaglia, non sono così intercambiabili. Se hai sbagliato sostanza... vuol dire che non avevi studiato a sufficienza.
in fin dei conti la mia era una battuta.
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Io non sono per niente d'accordo con questa affermazione, i riferimenti bibliografici rintracciati mi conducono a conclusioni diverse per cui la valutazione sul tocoferile non ritengo debba essere così tranciante:paracelso ha scritto: IL TOCOFERILE ACETATO SULLA PELLE NON FA praticamente NULLA ( se non ungerla ) E "PRATICAMENTE" NON ESPLICA ALCUNA ATTIVITA' ANTIOSSIDANTE. punto..
Studio n. 1)
Protective Effects of Topical Alpha-Tocopherol Acetate on UVB Irradiation in Guinea Pigs: Importance of Free Radicals
Y. SARAL, B. UYAR, A. AYAR1, M. NAZIROGLU2,
Fırat University, Faculty of Medicine, Department of Dermatology, 1Department of Pharmacology,
2Department of Physiology, Faculty of Veterinary Medicine, Elazıg, Turkey
Received April 14, 2001
Accepted October 5, 2001
Summary
Reactive oxygen species can be generated by daily exposure of the skin to ultraviolet light and may cause some
subchronic and chronic skin disorders. The aim of this study was to investigate a possible preventive role of
α-tocopherol acetate (ATA) on ultraviolet B (UVB) induced peroxidation by assessing lipid peroxide (LPO) levels and
activity of reactive oxygen scavenging enzymes including glutathione peroxidase and superoxide dismutase (SOD) in
guinea pigs. ATA was topically applied to the skin for three weeks before a single dose of 0.9 J/cm2 UVB irradiation on
the skin and lipid peroxide levels and antioxidants in plasma, skin and liver and erythrocytes were determined after
decapitation. Topical application of ATA prevented the UVB irradiation-induced reduction of scavenging enzyme
activities in skin and erythrocytes. In conclusion, we suggest that topical applications.
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Studio n.2)
Topical α-Tocopherol Acetate in the Bulk Phase: Eight Years of Experience in Skin Treatment
GIORGIO PANIN a , RENATA STRUMIA b , FULVIO URSINI c
a Hulka s.r.l. Rovigo, Italy b Unit of Dermatology, University Hospital S. Anna, Ferrara, Italy c Department of Biological Chemistry, University of Padova, Padova, Italy
Copyright 2004 New York Academy of Sciences
KEYWORDS
α-tocopherol acetate (bulk phase) • skin diseases • topical vitamin E • skin
ABSTRACT
Abstract: Clinical practice in dermatology indicates that α-tocopherol acetate is beneficial in xerosis, hyperkeratosis, asteatotic eczema, atopic dermatitis, superficial burns, cutaneous ulcers, onychoschizia and, in general, skin diseases in which an inflammatory process is activated. The positive effect results from the combination of biological activity, the absence of adverse reactions, and the physical effect of the α-tocopherol acetate oil. The viscosity of this oil in bulk phase accounts for a remarkable moisturizing effect and minimization of transepidermal water loss. This effect combines well with the antioxidant capacity of α-tocopherol released from the ester, and the recently emerging effect on reprogramming of gene expression.
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Studio n.3)
Antioxidants prevent UV-induced apoptosis by inhibiting mitochondrial cytochrome c release and caspase activation in Spodoptera frugiperda (Sf9) cells
Manjari Mohan1, 2, Tarvinder K. Taneja2, 3, Sudhir Sahdev1, Krishnaveni Mohareer1, Rasheedunnisa Begum3, Mohammad Athar2, Nand K. Sah3 and Seyed E. Hasnain, , 1, 3, 4
1 Laboratory of Molecular and Cellular Biology, Centre for DNA Fingerprinting and Diagnostics, Hyderabad-500076, India
2 Department of Medical Elementology and Toxicology, Jamia Hamdard, New Delhi-110062, India
3 Eukaryotic Gene Expression Laboratory, National Institute of Immunology, Aruna Asaf Ali Marg, New Delhi-110067, India
4 Jawaharlal Nehru Centre for Advanced Scientific Research, Jakkur, Bangalore-560004, India
Received 28 October 2002;
revised 20 January 2003;
accepted 27 February 2003. ;
Available online 4 June 2003.
Abstract
Oxidative stress has been shown to be associated with apoptosis (programmed cell death) in a number of cell systems. We earlier reported in vitro cultured Spodoptera frugiperda (Sf9) cells as a model system to study oxidative stress induced apoptosis (J Biosciences 24 (1999) 13) and the inhibition of UV-induced apoptosis by the baculovirus antiapoptotic p35 protein that acts as a sink to sequester reactive oxygen species (Proc Natl Acad Sci USA 96 (1999) 4838). We now show that UV-induced apoptosis in Sf9 cells, is preceded by the release of mitochondrial cytochrome c into the cytosol and consequent activation of Sf-caspase-1. The inhibitory effect of different antioxidants including scavengers of oxygen radicals such as butylated hydroxyanisole (BHA), alpha tocopherol acetate, benzoate and reduced-glutathione (GSH) on ultra violet B (UVB)-induced apoptosis in cultured Sf9 cells was assessed. Both, cytochrome c release as well as Sf-caspase-1 activation was inhibited by pre-treatment with antioxidants such as BHA and alpha tocopherol acetate, suggesting that these antioxidants inhibit apoptosis by acting quite upstream in the apoptosis cascade at the mitochondrial level, as well as downstream at the caspase level.
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Studio n.4)
Kinetics of permeation and metabolism of α-tocopherol and α-tocopheryl acetate in micro-Yucatan pig sin
Auteur(s) / Author(s)
RANGARAJAN Meera (1) ; ZATZ Joel L. (1) ; STATE Rutgers-The (1) ;
Affiliation(s) du ou des auteurs / Author(s) Affiliation(s)
(1) University of New Jersey. Department of Pharmaceutics, College of Pharmacy, 160 Frelingbuysen Road, Piscataway, NJ 08854-8020, ETATS-UNIS
Résumé / Abstract
The objective of this research was to investigate the permeation and merabolism of α-tocopheryl acetate (α-TAc) and α-tocopherol (α-T) from solution and emulsion formulations and to delineate the kinetics of such metabolism. Simple formulations containing α-TAc and α-T were applied to fresh, viable micro-Yucatan skin dermatomed to a thickness of 250-300 μm, as a finice dose in a flow-through diffusion system. The experiments were stopped at time intervals of 2, 6, 12, and 24 hours. At the end of each time interval, the amounts removed by washing, retained in the stratum corneum (SC), and penetrated into the viable skin and receptor were determined by a validated HPLC method. Receptor concentrations were below the limit of detection, α-TAc underwent metabolism in pig skin to the active antioxidant α-T. The metabolite appeared as early as two hours after application. The extent of metabolism was highest at 6-12 hours after application. No metabolism was detected in the stratum corneum. Delivery of α-T from isopropyl myristate (IPM) solution was more efficient than utilization of α-TAc from the same solution. Approximately 1.5% of α-T yielded the same viable skin concentration as 5% α-TAc. Topical application of α-tocopherol or its prodrug acetate was capable of enhancing the overall antioxidant apacity of pig skin. The hydrolytic pathway of α-TAc leading to the active antioxidant α-T could possibly be saturable.
Revue / Journal Title
Journal of cosmetic science ISSN 1525-7886 CODEN JCSCFC
Source / Source
Congrès
Annual Scientific Meeting of the Society of Cosmetic Chemists, New York , ETATS-UNIS (07/12/2000)
2001, vol. 52, no 1, pp. 67-88 (27 ref.), pp. 35-50
Così a spanne ne deduco che il tocoferolo è sì più attivo, ma che studi scientifici e pratica clinica degli anni recenti hanno riconosciuto attività positiva al tocoferile acetato.
Ho trovato riscontro anche in un recente articolo (27 febbraio 2009) uscito su lapelle.it, il quale autore Prof. Pietro Santoianni tra l'altro scrive:
L'alfa-tocoferolo e' tuttavia instabile e la sperimentazione in campo di dermocosmesi funzionale ha portato all'accertamento che l'acetato e altri esteri stabili possono essere convenientemente utilizzati. Il tocoferolo acetato e' assorbito e convertito a tocoferolo libero; riduce il danno da UV applicato prima dell'irradiazione dell'UVB o anche dopo, (svolgendo un ruolo nella eliminazione di fotoprodotti). Tuttavia alcuni recenti studi hanno dimostrato che il tocoferolo acetato e' metabolizzato con notevole lentezza dalla cute, (cioe' e' deacetilato molto lentamente)
L'articolo completo qui
Ultima modifica di Laura il 25/03/2009, 12:32, modificato 1 volta in totale.
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x Laura
Grazie, bello potersi finalmente confrontare su opinioni diverse e ben documentate.
Ovviamente ho anch'io molte ricerche che supportano l'uso del Tocoferil Acetato ed altri ( succinati, nicotinati ecc.. ) tutte molto interessanti... ma purtroppo molto spesso "pro domo sua" e senza precisi riscontri documentali ( piene di frasi tipo " gli enzimi DOVREBBERO ecc. ecc. ) ....
A parte le ricerche che postai qualche anno fa del SCCP e quelle postate da Pietro, credo che la cosa piu' semplice che puoi fare è prendere un po' di olio di borraggine fresco e non addittivato.
Lo dividi in parti uguali in 2 bottigliette uguali, in una metti l'1% di tocoferil acetato nell'altra lo 0,1% di tocoferolo puro.
Le lasci chiuse alla finestra qualche giorno e poi ci risentiamo
Grazie, bello potersi finalmente confrontare su opinioni diverse e ben documentate.
Ovviamente ho anch'io molte ricerche che supportano l'uso del Tocoferil Acetato ed altri ( succinati, nicotinati ecc.. ) tutte molto interessanti... ma purtroppo molto spesso "pro domo sua" e senza precisi riscontri documentali ( piene di frasi tipo " gli enzimi DOVREBBERO ecc. ecc. ) ....
A parte le ricerche che postai qualche anno fa del SCCP e quelle postate da Pietro, credo che la cosa piu' semplice che puoi fare è prendere un po' di olio di borraggine fresco e non addittivato.
Lo dividi in parti uguali in 2 bottigliette uguali, in una metti l'1% di tocoferil acetato nell'altra lo 0,1% di tocoferolo puro.
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Paracelso -
stufo di bufale cosmetiche - http://www.nononsensecosmethic.org
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Paracelso, è stato proprio grazie alle informazioni tue e di BioPietro che mi è piaciuto indagare sul tocoferile, e io sono d'accordo sull'ampio spettro anche discordante dei dati scientifici, e sono d'accordo che il tocoferolo sia più antiossidante del tocoferile (ma nessuno studio che ho rintracciato nega in assoluto l'attività antiossidante del tocoferile, anzi la rileva), quello che contesto decisamente è il giudizio negativo in assoluto perchè non giudico gli studi fatti carta straccia, anzi vi ripongo una buona quota di fiducia e la possibilità di sviluppare la mia capacità critica; e se mi devo riferire alla mia esperienza personale con il tocoferile applicato sulla pelle, la trovo solo positiva (lo uso in caso di bruciature, eritemi, abrasioni et similia), ma la mia testimonianza conta meno di zero ai fini dello stabilire un dato oggettivo.paracelso ha scritto:.. credo che la cosa piu' semplice che puoi fare è prendere un po' di olio di borraggine fresco e non addittivato.
... in una metti l'1% di tocoferil acetato nell'altra lo 0,1% di tocoferolo puro.
Riconoscerai che volendo potremmo "demolire" ogni ingrediente cosmetico, di ognuno potremmo trovare dati discordanti, persino l'estratto di liquirizia usato come notissimo lenitivo antinfiammatorio riporta almeno uno studio in cui è stata riscontrata attività irritativa a suo contatto
Personalmente farei sparire dalla produzione cosmetica il puzzoso olio di mandorle al quale non riesco a riconoscere alcuna qualità, perchè usarlo quando ce ne sono di più pregiati? Ma non è così che si procede, mi pare.
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- esimio cosmetologo
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io non voglio assolutamente demolire qualunque ingrediente cosmetico, ma quando circolano markettate senza supporto scientifico e logica, come quella che per anni ha convinto cosmetologhi anche preparatissimi ad usare il tocoferil acetate, almeno nel forum , mi piace sollevare i dovuti dubbi....
Allo stato tel quel la funzionalità antiossidante è quasi nulla, sulla pelle la storia del pathway enzimatico che poi libera tocoferolo puro non ha grandi riscontri scientifici seri, al contrario si sa che se ne libera pochissimo....ma qui sta il punto il tocoferolo puro è così "buono" che ne basta poco per vederne gli effetti positivi.
il fatto che dalla vit E acetata si possano liberare quantità anche piccole di tocoferolo, lo rende comunque una molecola "attiva" ma la contestazione che sollevai a chi spignatta era sostanzialmente quella di non sprecare soldi per il tocoferil acetato quando si poteva usare il tocoferolo puro.
Per la cosmesi industriale la stabilizzazione del cosmetico con tocoferolo puro è comunque un bel problema per cui è stato comodo per anni mettere percentuali alte di tocoferil acetate , sapendo benissimo che la sua efficacia era dell'ordine di 1 a 100 sul tocoferolo puro, oggi che sono commercializzate ottime miscele antiossidanti stabilizzate basate sul tocoferolo puro, francamente anche a livello industriale vedo sempre meno prodotti con l'acetato....
incollo anch'io la mia ricerca
"
Vitamin E acetate is often used rather than vitamin E as an ingredient of skin care products and dermatological preparations, because it lacks the free phenolic OH group. However, because of this the acetate as such is biologically inactive. In spite of this intrinsic inactivity, the skin is protected against the harmful effects of sunlight after topical application of vitamin E acetate. Therefore it is supposed that hydrolysis takes place in the skin and that the reaction product, the radical scavenger vitamin E, is responsible for the protection observed.
In this in vivo study with the rat, we have investigated the hydrolysis of RRR-α-tocopheryl acetate (vitamin E acetate) in the epidermis in relation to UV radiation protection. (As a measure of protection, we used the UV-induced binding of 8-methoxypsoralen to epidermal biomacromolecules.)
After a period of 5 h from a single application of vitamin E acetate, hydrolysis into free vitamin E was not observed. No protection was found at this time point, corresponding with the absence of vitamin E.
After treatment for 5 days, consisting of one topical application daily, the percentage of acetate present in the stratum corneum which was hydrolysed into free vitamin E was less than 1%, whereas the corresponding value for the viable layer of the epidermis was about 5%.
The hydrolysis of vitamin E acetate in the epidermis proceeded very slowly. As a result, the absolute amount of free vitamin E, found in the total epidermis after treatment for 5 days with the acetate, was only a few times higher than the normal level. Yet, this very small amount of free vitamin E proved to be sufficient for maximal protection in this animal model.
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Allo stato tel quel la funzionalità antiossidante è quasi nulla, sulla pelle la storia del pathway enzimatico che poi libera tocoferolo puro non ha grandi riscontri scientifici seri, al contrario si sa che se ne libera pochissimo....ma qui sta il punto il tocoferolo puro è così "buono" che ne basta poco per vederne gli effetti positivi.
il fatto che dalla vit E acetata si possano liberare quantità anche piccole di tocoferolo, lo rende comunque una molecola "attiva" ma la contestazione che sollevai a chi spignatta era sostanzialmente quella di non sprecare soldi per il tocoferil acetato quando si poteva usare il tocoferolo puro.
Per la cosmesi industriale la stabilizzazione del cosmetico con tocoferolo puro è comunque un bel problema per cui è stato comodo per anni mettere percentuali alte di tocoferil acetate , sapendo benissimo che la sua efficacia era dell'ordine di 1 a 100 sul tocoferolo puro, oggi che sono commercializzate ottime miscele antiossidanti stabilizzate basate sul tocoferolo puro, francamente anche a livello industriale vedo sempre meno prodotti con l'acetato....
incollo anch'io la mia ricerca
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Vitamin E acetate is often used rather than vitamin E as an ingredient of skin care products and dermatological preparations, because it lacks the free phenolic OH group. However, because of this the acetate as such is biologically inactive. In spite of this intrinsic inactivity, the skin is protected against the harmful effects of sunlight after topical application of vitamin E acetate. Therefore it is supposed that hydrolysis takes place in the skin and that the reaction product, the radical scavenger vitamin E, is responsible for the protection observed.
In this in vivo study with the rat, we have investigated the hydrolysis of RRR-α-tocopheryl acetate (vitamin E acetate) in the epidermis in relation to UV radiation protection. (As a measure of protection, we used the UV-induced binding of 8-methoxypsoralen to epidermal biomacromolecules.)
After a period of 5 h from a single application of vitamin E acetate, hydrolysis into free vitamin E was not observed. No protection was found at this time point, corresponding with the absence of vitamin E.
After treatment for 5 days, consisting of one topical application daily, the percentage of acetate present in the stratum corneum which was hydrolysed into free vitamin E was less than 1%, whereas the corresponding value for the viable layer of the epidermis was about 5%.
The hydrolysis of vitamin E acetate in the epidermis proceeded very slowly. As a result, the absolute amount of free vitamin E, found in the total epidermis after treatment for 5 days with the acetate, was only a few times higher than the normal level. Yet, this very small amount of free vitamin E proved to be sufficient for maximal protection in this animal model.
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Paracelso -
stufo di bufale cosmetiche - http://www.nononsensecosmethic.org
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Eppure a me nemmeno questa ricerca risulta essere così tranciante in negativo nei confronti del tocoferile, e mi riferisco al passaggio:paracelso ha scritto: incollo anch'io la mia ricerca
The hydrolysis of vitamin E acetate in the epidermis proceeded very slowly. As a result, the absolute amount of free vitamin E, found in the total epidermis after treatment for 5 days with the acetate, was only a few times higher than the normal level. Yet, this very small amount of free vitamin E proved to be sufficient for maximal protection in this animal model.The results show that vitamin E acetate acts as a prodrug, which very slowly releases minute amounts of active vitamin E.
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A mio avviso le doti del tocoferile acetato sono semplicemente diverse dal tocoferolo, e l'attività antiossidante ridotta, sì ma prolungata è solo una fra queste.
...perchè io VI VEDO
"Dovrei mettere all'ingresso del forum avete presente quei metal detector tipo negli aeroporti? Quando suona, faccio lasciare giù la scatoletta di bicarbonato e faccio passare solo senza."
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