I vostri problemi di pelle e trattamenti fai da te
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NickAngel97 ha scritto: ↑27/03/2024, 17:35
La domanda è: perché cosí tanti grassi?
Stasera guarderò la maschera di Laneige con occhi diversi.
Torno a riferire le sensazioni dopo averla testata qualche altra volta. È piuttosto diversa dalle creme e i gel spignattati che ho provato.
Ma quelle formule vengono da un'unica fonte, può essere che il formulatore sia lo stesso e che quello sia il suo stile formulistico. sarebbe interessante invece vedere quanti grassi ci sono nelle creme che vuoi imitare.
...perchè io VI VEDO
"Dovrei mettere all'ingresso del forum avete presente quei metal detector tipo negli aeroporti? Quando suona, faccio lasciare giù la scatoletta di bicarbonato e faccio passare solo senza."
Ne ho viste anche altre, Capa, e avevano ancora più grasso di queste Sono creme che devono sembrare vuote, quando le spalmi è come spalmarsi di acqua, di niente assoluto. Si spalmano e sono già assorbite ancor prima di aver finito, e spariscono istantaneamente del tutto, come se non avessi messo niente di niente sul viso.
Mi pare troppo strano, sono creme leggerissime e tutto tranne che unte... Anche in quel file che ti avevo mostrato le formule erano più o meno là come percentuale di grasso. Non capisco...
Lola ha scritto: ↑27/03/2024, 18:46
E magari è gommosa, che non si riesce a prelevare col dito.
Nel senso che una quota grassa importante ci smolla l'emulsione che sarebbe troppo dura da prelevare se i grassi fossero pochi? Ecco perché forse la mia ultimissima crema si fa fatica a tirare su dal vasetto
Altra cosa che non capisco in parte: perché 1 g di Aristoflex regge una quantità di grassi >10%, ma 0.5 g di Aristoflex NON reggono il 5% di grasso e l'emulsione si separa? Questo significa forse che la capacità gelificante ed emulsionante del polimero non è direttamente dipendente dalla dose di polimero usata?
Perchè è sempre stato così. Non dimezzi l'emulsionante se dimezzi i grassi da emulsionare. Tanto più se il nostro "emulsionante" è in realtà un emulsiogellante, che quindi ha bisogno di creare quel network di acqua addensata nella quale il grasso rimane intrappolato in micelle più o meno grandi, a seconda della vera capacità di emulsionare che ha la sostanza che abbiamo scelto.
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NickAngel97 ha scritto: ↑27/03/2024, 15:51
Quello su cui c'è da ragionare è: perché le fanno proprio col dimethicone e mai con altri grassi?
In un'altra formula che ho letto (e che ora non ritrovo più) usavano lo 0,4 di aristoflex avc e come grasso principale un trigliceride, il triethylhexanoin, all' 8-10% più altri grassi in quantità minori.
NickAngel97 ha scritto: ↑27/03/2024, 15:51
Quello su cui c'è da ragionare è: perché le fanno proprio col dimethicone e mai con altri grassi?
In un'altra formula che ho letto (e che ora non ritrovo più) usavano lo 0,4 di aristoflex avc e come grasso principale un trigliceride, il triethylhexanoin, all' 8-10% più altri grassi in quantità minori.
Può essere che abbiano usato un solubilizzante per far stare in piedi l'emulsione. Però, se usi il solubilizzante, non hai la trasparenza.
Sapete peró cosa vi devo dire? Che queste emulsioni sono bellissime sul momento, ma alla lunga si sente la mancanza delle cere, quella sensazione di confort e di godurioso che ti dà il cetilstearilico proprio ti manca. Però le cere non sono il massimo quando fa caldo... adesso ancora ci piacciono tanto, ma quando saranno 40 gradi non so quanta voglia ne avremo dei cerosi.
NickAngel97 ha scritto: ↑29/03/2024, 12:01
Può essere che abbiano usato un solubilizzante per far stare in piedi l'emulsione. Però, se usi il solubilizzante, non hai la trasparenza.
Da qualche altra parte ho letto che per migliorare la qualità e la stabilità dell'emulsione abbiamo due strade: aggiungere un solubilizzante che tende a sbiancare e opacizzare l'emulsione oppure aggiungere un emulsionante lipofilo (e facevano l'esempio del sorbitan stearato e del metilglucosio sesquistearato) ottenendo maggiore viscosità e anche un aspetto più simile al gel. Questo dovrebbe spiegare l'emulsionante ceroso in piccola quantità che si trova nelle formule commerciali.
Nordia ha scritto: ↑29/03/2024, 16:12
Interessante, io pensavo al ceteareth-25
Addirittura Possiamo accontentarci del polisorbato, direi
Neutrogena usa l'olivem per avere quell'effetto gel che dice onda, e trasparentizza di più del sesquistearato. Però le micelle d'olio in controluce le vedi proprio, ciò significa che sono parecchio grandi (ovviamente non riuscirò mai a farvele vedere in foto con i miei mezzi, ma ci provo ). Nella Clinique le micelle non si vedono.
Vedete quei puntini che sembrano brillantini? Eccole là...
Neutrogena però non usa l'aristoflex avc. Lo usano solo Clinique (in formula c'è un ceroso che non riesco ad individuare?) e Laneige (che associa il distearato). In Laneige non vedo micelle, nemmeno puntandoci sopra la torcia del telefono.
Già che ci sono, vi lascio le sensazioni dopo aver usato 3 volte la maschera. Stesa in quantità maggiore di una normale crema, si lascia massaggiare piacevolmente e poi si asciuga completamente. La pelle resta lucida a specchio (la famosa glass skin che va tanto di moda) ma senza la minima traccia di unto e leggermente appicicosa. La mattina, la pelle è morbida, idratata e rivestita da un sottile film che si rimuove facilmente col detergente.
Come maschera notte la trovo abbastanza piacevole ed anche efficace, ma di giorno non credo userei una crema fatta in questo modo.
Neutrogena e Clinique si stendono e spariscono completamente. Neutrogena assomiglia ad un gel di sepigel (che appunto è) spalmato e basta. Clinique ha un tocco più ricco e più siliconico, Neutrogena è più leggera e più fresca, nonostante la differenza sia poca. Entrambe si assorbono immediatamente lasciando la pelle asciutta e bella opacizzata. Dopo qualche ora tendono a ritornare un po' fuori, soprattutto sulla zona del naso, perché la fase grassa è importante. La cosa più bella di queste emulsioni è proprio la freschezza che dura ore e ore una volta spalmate... Ad ogni modo, questo topic non nasce come progetto di un prodotto specifico, ma è proprio per studiare e capire questo tipo di emulsione. Capire come è strutturata e perché è strutturata così, e come riescano le aziende ad ottenere determinati effetti.
onda_adriatica ha scritto: ↑29/03/2024, 17:36
Come maschera notte la trovo abbastanza piacevole ed anche efficace, ma di giorno non credo userei una crema fatta in questo modo.
Anche te senti la mancanza delle cere in quantità apprezzabile, vero?
Le emulsioni a caldo sono le più belle di tutte a livello di spalmabilità e di confort, se solo non avessero il difetto di budinare (ecco perché le mie creme emulsionate a caldo hanno il carbomer ridotto al minimo sindacale, ché già ci pensano le cere a budinare, e hanno sempre uno smontante forte dentro, in modo da avere una consistenza morbida, un po' più densa di una crema da dispenser) e quello di non essere evanescenti...
Per il budinamento c'è sempre il trick di usare un 1-2% di ottil dodecanolo, un po' fa.
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