ma persino dalla capa (che è tanto bella e tanto brava)
DOSI:
- acqua distillata: 1 litro
- ammoniaca al 7÷8%: 50 ml
- alcool isopropilico: 150 ml
- detersivo per pavimenti: 20 ml
- silicone antischiuma (opzionale): quanto basta, un nonnulla
(Lo so lulù58: non fa cento, ma cento grammi ti bastano giusto per i finestrini della macchina, e poi qui sono millilitri.
No, tagliar: le percentuale del sodio lattato non c’è perché non c’è proprio il sodio lattato)
PREPARAZIONE
Fate un bel brodone (come dice la capa, che è tanto bella e tanto brava) e avete risolto il problema.
Molto consigliabile è il “metodo gigetta”:
Se versate prima il detersivo e poi ci versate sopra l’acqua, rischiate che faccia schiuma; non è un problema, ma poi dovete aspettare che la schiuma si acquatti, allora meglio mettere il detersivo per ultimo.
NOTE:
Le dosi non sono tassative, potete andare a occhio, a naso, a sentimento, o anche a c@##o di cane, l’unico ingrediente che richiede un po’ di cura è il detersivo: se ne mettete troppo rischiate che vi faccia troppa schiuma o che vi lasci qualche residuo; dovete provare con il detersivo che avete.
Potete fare come si fa in cucina: un po’ più di questo e un po’ meno di quello a seconda dell’ispirazione del momento.
L’ammoniaca che trovate al supermercato, se non è quella profumata, è quasi sempre al 7÷8%; potete usare quella industriale al 25÷30% (se ce l’avete o la trovate) ma allora diminuite la dose a 20 ml; non è che se ne mettete di più esplode, ma la puzza potrebbe togliervi il respiro; fate attenzione alla cosiddetta “ammoniaca profumata” perché è più diluita (di solito è intorno al 3%): è per questo che puzza di meno, non certo per il “profumo”.
Il silicone antischiuma non lo mette nessuno perché nessuno ce l’ha e nessuno vuole comprarlo: potete tranquillamente farne a meno, serve solo a ridurre la schiuma se dovete travasare il preparato da un contenitore a un altro, ma nell’uso pratico è irrilevante.
Ovviamente non è consigliato a chi soffre di patologie respiratorie, specialmente asma e allergie, ma chi ne soffre sa già che deve evitare l’ammoniaca, se non anche l’alcool.
USO:
Per i vetri, spruzzate a piacimento e passate con un panno (asciutto) uno straccio (pure asciutto) o anche la carta da cucina (asciutta anche lei) come ha fatto Nordia
Se vedete che restano aloni, aspettate un momento: spesso spariscono da soli con l’evaporazione del (fantasmagorico) prodotto, se avete voglia di faticare (io non ce l’ho) potete ripassare con lo stesso panno per farli sparire come ha fatto la capa (che è tanto bella e tanto brava, ma lei ha usato l’alcool rosa)
Per altre superfici, potete anche usare un panno inumidito con il (fantasmagorico) prodotto, ma fate prima a spruzzare e passare il panno.
Per sporco rimarchevole, spruzzate in abbondanza, aspettate qualche secondo senza guardarlo (se si accorge che lo guardate, poi non funziona per farvi dispetto) e quindi passate il panno per rimuovere il tutto.
Funziona su tutte le superfici lavabili, non attacca le plastiche, ma fate attenzione perché alcune superfici verniciate con vernici particolarmente scrause potrebbero non gradire troppo.
Su quel grazioso grasso rinsecchito e appiccicaticcio della cappa è la morte sua (del grasso, voglio dire).
DOMANDE E RISPOSTE
D: Da dove viene la ricetta? Te la sei inventata tu?
R: No, era la formula originale del Glassex (per chi se lo ricorda) prima che cominciassero a tagliare i costi sulla base del fatto che al consumatore medio interessa solo che abbia un bel colore e puzzi di lupanare, ma che pulisca davvero non interessa a nessuno; questo è solo (parecchio) più concentrato dell’originale
D: Posso usare l’alcool rosa al posto dell’alcool isopropilico?
R: Sì, ma aumenta un po’ la dose, e tieni presente che pulisce un po’ meno e potrebbe lasciare un’ombra di alone, ma comunque niente che non sparisca con una ripassata dello stesso panno (come è successo alla capa, ma la capa è tanto bella e tanto brava)
D: Se uso l’alcool rosa, di quanto devo aumentare la dose?
R: A occhio e croce del 20.487%, ma anche il 20.531% va bene
D: Ma se ci sono l’alcool e l’ammoniaca, a che serve metterci anche il detersivo?
R: Come mi ha insegnato la capa (che è tanto bella e tanto brava) qui il detersivo non serve tanto per pulire, quanto per rendere il (fantasmagorico) prodotto più bagnante e favorire la spandibilità
D: Ho un po’ di tensioattivi rancidi e muffiti: posso usarli al posto del detersivo per pavimenti?
R: Certo che sì, ma ovviamente adatta la dose e cerca di usare quelli più cattivi
D: Io invece ho un avanzo della passata di pomodoro che mi regalò mia suocera per il matrimonio nel 1972 e nel frattempo ha sviluppato forme di vita aliena: posso usarla per sostituire l’alcool isopropilico?
R: Temo che il risultato non sarebbe lo stesso
D: Ma perché il detersivo deve essere per i pavimenti? Non posso usare “Pippiolino Aloe e Avocado per i tuoi capi più fini”? C’ha pure l’aloe...
R: I detersivi per pavimenti sono fatti per lasciare pochi residui: nessuno/nessuna sciacqua i pavimenti dopo aver passato il mocio (quelli/quelle che lo fanno stanno in strutture protette controllati/controllate a vista dal personale medico)
D: Quale detersivo sarebbe più adatto fra “LezzosoPuzzoso multifloreale” e “BellePiastrelle fragranza infernale”?
R: È una questione di gusti: se usi “LezzosoPuzzoso”, ti sa ti scanfarda; se usi “BellePiastrelle”, ti sa di baldracca
D: Posso profumarlo con la fragranza “Cloaca di Java” di SmellFashion? Ha un profumino buonissimo di cocco e aringa che mi fa impazzire. Ne metterei appena un 70%
R: Forse sarebbe meglio ridurre un po’ la dose
D: Mi pare di capire che non ti piacciono i profumi, mi sbaglio?
R: Che cosa te lo fa pensare?
D: Posso usare l’acqua di condensa del condizionatore o quella dell’asciugatrice?
R: Sì, l’unica cosa da tenere presente è che l’acqua sarebbe bene avesse meno residuo fisso possibile, ma se vivete in una zona dove l’acqua è particolarmente dolce potete usare anche quella del rubinetto. Per l’acqua del condizionatore, sapete già dei possibili problemi igienici, vero?
D: Posso sostituire l’acqua distillata con un idrolato di scarola?
R: Nessuno te lo vieta, ma perché mai una persona sana di mente vorrebbe fare una cosa simile?
D: Se ci metto un bel po’ di Relax'rides di Aroma-Zone, mi nasconde i graffi sui vetri?
R: Temo di no
D: Ma io i vetri li pulisco lappandoli otto volte con sette bacinelle, sei preparati, e cinque panni diversi: se uso questo (fantasmagorico) prodotto, poi non so più come passare le giornate
R: Continua pure con il tuo metodo, e che il cielo ti benedica; ma non hai mai pensato di trovarti un hobby meno frustrante?
D: Visto che è così tanto egobbìo, non sarebbe meglio metterlo in una bottiglia di plastica riciclata?
R: No, guarda: non è egobbìo manco un po’
D: Ma perché sta in “Trattamenti per il corpo”?
R: Non me la sono sentita di consigliarlo come struccante, anche se magari funzionerebbe pure
D: Da dove viene quel nome assurdo? “Berkex” è veramente ridicolo
R: Il nome è stato ufficialmente approvato da quel notorio miscredente di NickAngel97
Quindi il nome non si discute.
EDIT
Mi accorgo solo ora che qualcuno o qualcuna ha aggiunto questo proprio qui sopra:
La poco gentile autrice di questa improvvida aggiunta non ha nemmeno avuto la buona creanza di firmarsi (avete presente quando la capa, che è tanto bella e tanto brava, scrive "Edit by Lola" per indicare correttamente l'intervento esterno?)
Io non mi assumo nessuna responsabilità, la formula originale l'ho indicata, e qui non si capisce se sono grammi, once, millilitri, o pollici cubici, senza contare che non solo non fa cento e nemmeno mille (fa settecentouno) ma quale persona sana di mente si metterebbe mai a misurare 574 qualcosa di acqua per fare un detersivo? e poi l'acqua dovrebbe essere distillata.
Ma poi dico, alla capa gli viene lo stranguglione se si parla di millilitri (e non ha tutti i torti, ovviamente) e poi tollera questa mostruosità?
Edit by Lola: è la ricetta che sta nel mio spruzzatore, è in grammi. E' in proporzione alla ricetta originale. Forse.