Scusa il ritardo, Lola, ma l'uscita del martedì mi distrugge
, quindi ho rimandato la prova ad oggi
... solo che marito ha scelto giusto questa giornata per fare l'idraulico
(e a me è toccato assisterlo
). Ma bando alle ciance...
Ho fatto la prova acidificando l'acqua, scaldandola a circa 65°, versando il cetilico e frullando per bene con il blendia, fino a che mi è sembrato tutto ben amalgamato. Il risultato (1A, nella foto),
a riposo, è un'acqua semi-trasparente color latte (si intravede il cucchiaino), senza residui granulosi, ma con un deposito superficiale più denso, che, rigirato, si miscela di nuovo al contenuto, rendendolo più opaco (il cucchiaino non si vede più). Il tutto, comunque, è completamente liquido e non ha assolutamente niente di viscoso.
Non contenta del risultato, ho preparato un secondo becher (1B, nella foto), stessa temperatura, solo che ho frullato di meno (più o meno come avevo fatto con il latte disciplinante, per il quale avevo seguito la regola del frullare poco per non disturbare la formazione del reticolo gelloso). Poi ho messo il becher in un bagno freddo e ho continuato a mescolare. Man mano che si raffreddava, notavo la formazione dei famosi "pallini", come da foto successiva (fatta dopo agitazione), che tali sono rimasti, dispersi nel contenuto trasparente (il cucchiaino si vede benissimo).
Dovendo constatare se il raffreddamento troppo improvviso fosse il responsabile, ho preparato un terzo becher (1C, nella foto), cambiando, però, la temperatura, tenuta a 55°. Dopo la leggera frullatura (come nel precedente) ho continuato a mescolare fino a raffreddamento, SENZA bagno freddo, ottenendo non più dei pallini ma delle scagliette più irregolari, disperse in un'acqua leggermente meno trasparente della prova precedente.
Secondo me, il raffreddamento veloce ha fatto si che il cetilico si solidificasse in maniera più regolare (pallini), mentre il lento raffreddamento ha dato origine ad aggregati più disomogenei (scagliette).
Ho concluso la prova riscaldando di nuovo questi ultimi 2 becher a temperatura più alta.
- Il primo becher l'ho frullato tantissimo, poi bagno freddo, ed ho ottenuto il medesimo risultato del becher 1A (omogeneo).
- Il secondo l'ho frullato di meno, niente bagno freddo, mescolato a mano fino a raffreddamento, ho ottenuto un liquido non più trasparente, ma con ancora tanti aggregati non disciolti.
... l'ho scaldato di nuovo, frullato tanto, mescolato fino a raffreddamento, ottenendo finalmente lo stesso risultato omogeneo degli altri becher.
L'unico inconveniente di tanto frullare, però, è che il prodotto rimane completamente liquido (perlomeno, in concentrazione all'1%)... conserverò i becher, e, se interessa, riferirò tra qualche giorno se qualcuno si addensa un po' di più.
Mi rimaneva un'ultima prova: usare acqua non acidificata, per vedere se si fossero presentati gli stessi inconvenienti... ma, con sorpresa, non c'è stato alcun problema di puntini o aggregati! Ho fatto 2 prove anche qui, scaldando entrambi i becher a circa 80° .
- Primo becher l'ho frullato tantissimo, poi bagno freddo.
- Secondo becher frullato di meno, niente bagno freddo, mescolato a mano fino a raffreddamento.
Se ritieni che queste prove non c'entrino niente con il tuo balsamo, potresti spostare tutto nel topic del cetilico, magari