Come pulire la cera d'api?
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Re: Come pulire la cera d'api?
si, ma prima del filtraggio la mia era quasi nera
ora dopo la bollitura con l'acqua è di sicuro un pochino più rigida, tagliandola in effetti s'è crepata, cosa che prima non faceva!
ora non voglio più vedere la cera grezza e l'apicoltore per almeno un paio d'anni
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Re: Come pulire la cera d'api?
sono emozionata..
ho finalmente anche io il mio chilo tondo tondo di cera d'api (spero di opercolo come avevo chiesto).
E' bellissima, profumatissima, giallina e con uno strato sotto, tutto nero
L'amica del paesello che me l'ha procurata ha detto che un primo procedimento lo ha fatto l'apicoltore.
Ora mi sa che lo devo rifare per recuperare tutta la parte gialla ed eliminare tutto il nero (che poi dovrebbero anche essere api defunte, miele, e forse un po' di propoli, ma....)
Spero di non buttare troppi bicchieri, pentolini, contenitori.. ih ih ih !! ciao
p.s.
operazione effettuata.. neanche con troppi danni..
ho fuso solo un pezzetto di cera per provare, e tutta la parte nera dalla quale ho ricavato ancora qualcosa.... ma era meglio che la facessi tutta..
Ho utilizzato per il bagnomaria uno stampo usa-e-getta, che naturalmente ho eliminato...
.. nel mio attuale avatar, la fotina della cera d'api .. ciaooo
ho finalmente anche io il mio chilo tondo tondo di cera d'api (spero di opercolo come avevo chiesto).
E' bellissima, profumatissima, giallina e con uno strato sotto, tutto nero
L'amica del paesello che me l'ha procurata ha detto che un primo procedimento lo ha fatto l'apicoltore.
Ora mi sa che lo devo rifare per recuperare tutta la parte gialla ed eliminare tutto il nero (che poi dovrebbero anche essere api defunte, miele, e forse un po' di propoli, ma....)
Spero di non buttare troppi bicchieri, pentolini, contenitori.. ih ih ih !! ciao
p.s.
operazione effettuata.. neanche con troppi danni..
ho fuso solo un pezzetto di cera per provare, e tutta la parte nera dalla quale ho ricavato ancora qualcosa.... ma era meglio che la facessi tutta..
Ho utilizzato per il bagnomaria uno stampo usa-e-getta, che naturalmente ho eliminato...
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Linda
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- novellino
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Re: Come pulire la cera d'api?
Non ho capito una cosa: ad inizio del topic pensavo che la cera andasse semplicemente scaldata a bagnomaria e poi filtrata per togliere lo sporco, mentre da questo post mi sembra di capire che alla cera venga aggiunta l'acqua direttamente, giusto? Questo viene fatto per ripulire la cera dalle parti idrosolubili (e quindi non ci sarebbe solo il filtraggio)?Ornellina ha scritto:Vi posto le foto della pulizia della cera.
EDIT by tagliar: non quotare un intero messaggio comprese le foto... basta il solo inizio così si capisce a cosa ti riferisci
Qual'è il sistema più corretto? Nel caso fosse quello dell'acqua insieme alla cera, al momento della separazione delle 2 fasi, devo prima togliere quella acquosa prima di filtrare? Se sì, come fate?
Quando si filtra la cera, si può colarla direttamente su carta da forno o la devo riscaldare di nuovo (come ho visto in un video)?
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Re: Come pulire la cera d'api?
Sei la seconda che parla di filtrare, io non ho capito dove l'avete letto La cera va messa nell'acqua e fatta sciogliere, dopodiché devi solo aspettare che si raffreddi e si solidifichi, in modo da poterla togliere. La cera rimane a galla, l'acqua sporca rimane sotto.
Sulla pagina inferiore del blocco di cera ci sarà ancora propoli e cose varie, quindi raschi con un coltello e fine del lavoro
Edit: vedo ora che Gk parla di filtrarla, ma è un altro metodo il suo Io mi trovo benissimo sciogliendola in acqua e non filtro nulla, anche perché penso che se si filtra si rimescola di nuovo il miele e lo sporco, che altrimenti resterebbero nell'acqua.
Sulla pagina inferiore del blocco di cera ci sarà ancora propoli e cose varie, quindi raschi con un coltello e fine del lavoro
Edit: vedo ora che Gk parla di filtrarla, ma è un altro metodo il suo Io mi trovo benissimo sciogliendola in acqua e non filtro nulla, anche perché penso che se si filtra si rimescola di nuovo il miele e lo sporco, che altrimenti resterebbero nell'acqua.
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Re: Come pulire la cera d'api?
Anche io ho fatto a bagnomaria e poi l'ho filtrata, ma a secco.
Ho voluto provare con un solo pezzetto di cera, per vedere se veniva bene.
Devo dire che mi sembra venuta perfetta, ma forse perché era sporchiccia solo intorno e aveva uno stratone nero ben definito da eliminare (io prima ho eliminato quello - è quello che si vede ancora in foto, nel mio avatar - e poi ho sciolto a secco e filtrato con garza/calzino).
Poi è stato semplice, nel versarla, metterla in un contenitore largo di plastica, dalla quale l'ho tolta e successivamente l'ho appiattita con un matterello, fra due fogli di cartaforno.
Infine ho spezzettato la lastra.
In parte l'ho messa anche nei formaghiaccio di silicone.. Carina anche a semisfera, ma meglio utilizzare meno utensili possibili, visto che si incera tutto
Ora però mi avete fatto pensare che per l'eventuale miele da far sciogliere ed eliminare, forse è proprio meglio il metodo del bagnomaria in acqua .. d'altronde è così che ha fatto anche l'apicoltore che mi ha dato la cera.
Non che un po' di miele dentro le creme faccia male, anzi, ma mi viene in mente che potrebbe ammuffire, col tempo..
grazie sempre per gli spunti..
Ho voluto provare con un solo pezzetto di cera, per vedere se veniva bene.
Devo dire che mi sembra venuta perfetta, ma forse perché era sporchiccia solo intorno e aveva uno stratone nero ben definito da eliminare (io prima ho eliminato quello - è quello che si vede ancora in foto, nel mio avatar - e poi ho sciolto a secco e filtrato con garza/calzino).
Poi è stato semplice, nel versarla, metterla in un contenitore largo di plastica, dalla quale l'ho tolta e successivamente l'ho appiattita con un matterello, fra due fogli di cartaforno.
Infine ho spezzettato la lastra.
In parte l'ho messa anche nei formaghiaccio di silicone.. Carina anche a semisfera, ma meglio utilizzare meno utensili possibili, visto che si incera tutto
Ora però mi avete fatto pensare che per l'eventuale miele da far sciogliere ed eliminare, forse è proprio meglio il metodo del bagnomaria in acqua .. d'altronde è così che ha fatto anche l'apicoltore che mi ha dato la cera.
Non che un po' di miele dentro le creme faccia male, anzi, ma mi viene in mente che potrebbe ammuffire, col tempo..
grazie sempre per gli spunti..
Linda
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Re: Come pulire la cera d'api?
Infatti, senza l'acqua togli solo la roba solida, e inoltre sprechi un sacco di cera nel filtraggio.Lindy13 ha scritto:
Ora però mi avete fatto pensare che per l'eventuale miele da far sciogliere ed eliminare, forse è proprio meglio il metodo del bagnomaria in acqua ..
Poi se rimane miele ti cambia anche il punto di fusione, rimane più morbida, tutte cose che nelle creme magari si notano poco, ma se fai rossetti, burrocacao e simili possono fare parecchia differenza...
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- Grande Capa
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Re: Come pulire la cera d'api?
Ma io non riesco a capire: a meno che non abbiate in mano degli scarti di davvero pessima qualità, che vi frega se è perfettamente liscia o se ha due puntini marroni? Non è mica obbligatorio filtrarla, sembra che invece tutti quelli che scrivono in questo topic pensino che sia un passaggio fondamentale da farsi. Io non l'ho mai fatto.
...perchè io VI VEDO
"Dovrei mettere all'ingresso del forum avete presente quei metal detector tipo negli aeroporti? Quando suona, faccio lasciare giù la scatoletta di bicarbonato e faccio passare solo senza."
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Re: Come pulire la cera d'api?
Ho paura di fare una domanda terribilmente stupida, per cui mi scuso in anticipo!
Ma quando parlate di cera da pulire intendete solo quella comprata direttamente dall'apicoltore, o per esempio anche la cera vergine di az è da pulire?
seconda domanda (se è off topic scusatemi tantissimo e eliminatela, ma non so dove metterla) la cera d'api vergine va bene dappertutto, o in alcuni casi è meglio usare quella sbiancata?
Abbiate pietà, sto cercando di organizzare il mio primo ordine
Ma quando parlate di cera da pulire intendete solo quella comprata direttamente dall'apicoltore, o per esempio anche la cera vergine di az è da pulire?
seconda domanda (se è off topic scusatemi tantissimo e eliminatela, ma non so dove metterla) la cera d'api vergine va bene dappertutto, o in alcuni casi è meglio usare quella sbiancata?
Abbiate pietà, sto cercando di organizzare il mio primo ordine
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Re: Come pulire la cera d'api?
Solo quella presa dall'apicoltore di solito è da pulire, ma si vede a occhio
Gialla o bianca cambia solo il colore finale della,preparazione, ovvio che se vuoi che la cold cream ti risulti bianca non puoi usare quella gialla
Gialla o bianca cambia solo il colore finale della,preparazione, ovvio che se vuoi che la cold cream ti risulti bianca non puoi usare quella gialla
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Re: Come pulire la cera d'api?
Allora come primo ordine mi butto su quella gialla, grazie
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Re: Come pulire la cera d'api?
Riprendo questo topic perchè dopo averlo letto un paio di volte non sono sicura di aver capito l'importanza di questa pulitura. Io ho un blocco da un kg, abbastanza di un giallo molto intenso con qualche puntino scuro ma solo sul sottile strato in fondo. Per il resto non mi sembra particolarmente impura e soprattutto ha un profumo meraviglioso che vorrei rimanesse nelle mie preparazioni. Per cui a meno che non ci siano dei residui talemente invadenti non è necessaria esattamente come dice Lola?
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Re: Come pulire la cera d'api?
Infatti, tienila com'è
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Re: Come pulire la cera d'api?
Benissimo grazie mille!!
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Re: Come pulire la cera d'api?
Ciao ragazze!! Sono stata recentemente alle prese con la cera ed è stato uno sfacelo ma molto istruttivo!
Ho chiesto a due apicoltori della cera grezza, tramite i miei genitori che li conoscono (sono due ditte diverse però) e ho ricevuto due cose ben ben diverse che però mi sono messa subito a purificare (con buona pace di mia mamma che si sta ancora lamentando adesso del fatto che le uso la cucina per trafficare... e dove vuoi che vada? )
se può essere utile a qualcuno, questi sono i miei discutibili risultati passo passo con le mie impressioni (se faccio qualche cappella vi prego di smentirmi!):
Passo 1. Questa granaglia appiccicosissima è ciò che mi ha dato il primo apicoltore. Profuma di miele in maniera paradisiaca, fa venir voglia di mangiarla, peccato che ci sono dentro scorie di vario genere ed api morte
Ma il profumo era da 10+ e sicuramente era piena zeppa di principi attivi che con la purificazione ho perso.
Passo 2. Ho buttato il pastone in un pentolino (purtroppo potevo usare solo quello..) ed è venuta questa roba, ancora sporchissima ma come vedete è diventata di un bellissimo colore dorato. Il profumo è sceso da 10 a 8 diciamo... e tante scorie sono ancora lì dentro. Purtroppo in un pentolino piccolo ci stava poca cera, quindi ho potuto fare solo dischi sottili, in cui le scorie non sono riuscite bene a separarsi e tutto il blocco è rimasto sporchissimo. La gran parte dello sporco l'ho grattata con un coltello, questo era il salvabile che poi ho ripassato in pentola
Passo 3. Profumo diminuisce, perdo altra acqua color miele ma meno intenso di prima.Con la cera sciolta, con un bicchierino di plastica prendevo solo la parte "buona" più superficiale e la versavo negli stampini. Contengono ancora impurità ma non mi interessa, ho provato anche a bollirla di nuovo e a formare fogliettini sottilissimi di cera pulitissima ma poi selezionare solo le parti perfettamente pulite è un lavoro infame e che non serve a granché... il profumo naturale della cera scende a circa 4-5 (come intensità che percepisco, è soggettivo ma rende l'idea...)
Per le mie cose questa cera la ritengo pulita! Anche perchè poi quando faccio i burrocacao ho notato che nel mix di cere e burri, il residuo rimanente si separa PERFETTAMENTE e resta sul fondo, quindi basta non prendere l'ultima parte di olio.... magari mi si sballano un po' i calcoli degli ingredienti, ma nulla di grave direi
Anzi, dato che quella cera grezza in granuli mista a miele mi piace un sacco, gli ultimi due burri li ho fatti direttamente con quella, eliminando il residuo, e sono venuti perfetti e morbidissimi.
Poi c'è la cera dell'apicoltore 2 che era molto molto diversa. Intanto me l'ha data in un blocco già fatto e praticamente pulito ma invece di rossiccia era marrone (foto). Il profumo era quasi assente, anzi non sapeva neanche di cera... al che sospettavo fosse una bufala sintetica ma quello è un apicoltore!!...
Purificandola ha perso ancora del colore rossiccio ed è diventata più grigia, infine, cercando di renderla ancora più pulita, è diventata grigio topo ma pulitissima.
Ho cercato informazioni perchè il colore strano e l'assenza di profumo (anzi un odore sgradevole, non naturale) mi avevano convinta fosse paraffina, invece a quanto leggo su questo thread forse è solo una cera di nido...!!!!!
Infine questa è la "cera d'api naturale del ferramenta da pochi euro al chilo" che il mio papino mi regalò due annetti fa per i primi burri... ovviamente senza alcuna scoria ed inodore. Più dura da scheggiare e odore assente. Per carità funzionava... ma ora che ho la vera cera d'api la differenza la sento eccome! Più densa, effetto meno oleoso e in generale una texture migliore e poi almeno non rischio di intossicarmi
Prossima volta provo con le garze anche io, perchè sto lavoro della cera mi ha fatto diventare matta
Ho chiesto a due apicoltori della cera grezza, tramite i miei genitori che li conoscono (sono due ditte diverse però) e ho ricevuto due cose ben ben diverse che però mi sono messa subito a purificare (con buona pace di mia mamma che si sta ancora lamentando adesso del fatto che le uso la cucina per trafficare... e dove vuoi che vada? )
se può essere utile a qualcuno, questi sono i miei discutibili risultati passo passo con le mie impressioni (se faccio qualche cappella vi prego di smentirmi!):
Passo 1. Questa granaglia appiccicosissima è ciò che mi ha dato il primo apicoltore. Profuma di miele in maniera paradisiaca, fa venir voglia di mangiarla, peccato che ci sono dentro scorie di vario genere ed api morte
Ma il profumo era da 10+ e sicuramente era piena zeppa di principi attivi che con la purificazione ho perso.
Passo 2. Ho buttato il pastone in un pentolino (purtroppo potevo usare solo quello..) ed è venuta questa roba, ancora sporchissima ma come vedete è diventata di un bellissimo colore dorato. Il profumo è sceso da 10 a 8 diciamo... e tante scorie sono ancora lì dentro. Purtroppo in un pentolino piccolo ci stava poca cera, quindi ho potuto fare solo dischi sottili, in cui le scorie non sono riuscite bene a separarsi e tutto il blocco è rimasto sporchissimo. La gran parte dello sporco l'ho grattata con un coltello, questo era il salvabile che poi ho ripassato in pentola
Passo 3. Profumo diminuisce, perdo altra acqua color miele ma meno intenso di prima.Con la cera sciolta, con un bicchierino di plastica prendevo solo la parte "buona" più superficiale e la versavo negli stampini. Contengono ancora impurità ma non mi interessa, ho provato anche a bollirla di nuovo e a formare fogliettini sottilissimi di cera pulitissima ma poi selezionare solo le parti perfettamente pulite è un lavoro infame e che non serve a granché... il profumo naturale della cera scende a circa 4-5 (come intensità che percepisco, è soggettivo ma rende l'idea...)
Per le mie cose questa cera la ritengo pulita! Anche perchè poi quando faccio i burrocacao ho notato che nel mix di cere e burri, il residuo rimanente si separa PERFETTAMENTE e resta sul fondo, quindi basta non prendere l'ultima parte di olio.... magari mi si sballano un po' i calcoli degli ingredienti, ma nulla di grave direi
Anzi, dato che quella cera grezza in granuli mista a miele mi piace un sacco, gli ultimi due burri li ho fatti direttamente con quella, eliminando il residuo, e sono venuti perfetti e morbidissimi.
Poi c'è la cera dell'apicoltore 2 che era molto molto diversa. Intanto me l'ha data in un blocco già fatto e praticamente pulito ma invece di rossiccia era marrone (foto). Il profumo era quasi assente, anzi non sapeva neanche di cera... al che sospettavo fosse una bufala sintetica ma quello è un apicoltore!!...
Purificandola ha perso ancora del colore rossiccio ed è diventata più grigia, infine, cercando di renderla ancora più pulita, è diventata grigio topo ma pulitissima.
Ho cercato informazioni perchè il colore strano e l'assenza di profumo (anzi un odore sgradevole, non naturale) mi avevano convinta fosse paraffina, invece a quanto leggo su questo thread forse è solo una cera di nido...!!!!!
Infine questa è la "cera d'api naturale del ferramenta da pochi euro al chilo" che il mio papino mi regalò due annetti fa per i primi burri... ovviamente senza alcuna scoria ed inodore. Più dura da scheggiare e odore assente. Per carità funzionava... ma ora che ho la vera cera d'api la differenza la sento eccome! Più densa, effetto meno oleoso e in generale una texture migliore e poi almeno non rischio di intossicarmi
Prossima volta provo con le garze anche io, perchè sto lavoro della cera mi ha fatto diventare matta
"Noi non ereditiamo il mondo dai nostri genitori, ma lo prendiamo in prestito dai nostri figli"
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- novellino
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Re: Come pulire la cera d'api?
Ciao, ho letto con interesse i post scritti e poichè ho un'apicoltura mi sento in dovere di farvi presente che la cera d'api da utilizzare per uso cosmetico è ESCLUSIVAMENTE quella di opercolo, che può variare di colore e profumazione a seconda del tipo di miele immagazzinato (molto chiara quella di acacia ed altri mieli, più scura quella di castagno, ecc...).
Il problema molto grave è dato dal fatto che la cera del nido viene fusa dagli apicoltori dopo circa 4-5 anni di vita del telaino (la cera di opercolo ha al massimo una decina giorni di vita), il che vuol dire che ha subito 4-5 anni di trattamenti sanitari (obbligatori per legge) per trattare le patologie a cui sono soggette le api e i cui residui RIMANGONO NELLA CERA......e qui mi fermo ma potrei anche continuare.....
Morale della favola.....la cera che si acquista in ferramenta è una SCHIFEZZA PERICOLOSA, destinata ad usi diversi da quelli cosmetici !!!
Il problema molto grave è dato dal fatto che la cera del nido viene fusa dagli apicoltori dopo circa 4-5 anni di vita del telaino (la cera di opercolo ha al massimo una decina giorni di vita), il che vuol dire che ha subito 4-5 anni di trattamenti sanitari (obbligatori per legge) per trattare le patologie a cui sono soggette le api e i cui residui RIMANGONO NELLA CERA......e qui mi fermo ma potrei anche continuare.....
Morale della favola.....la cera che si acquista in ferramenta è una SCHIFEZZA PERICOLOSA, destinata ad usi diversi da quelli cosmetici !!!
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- Grande Capa
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Re: Come pulire la cera d'api?
Grazie, osservazione utilissima. Che tipo di trattamenti sanitari si fanno alle api?
...perchè io VI VEDO
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- utente avanzato
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Re: Come pulire la cera d'api?
purtroppo le api sono soggette a malattie e, piange il cuore a dirlo, difficilmente sopravvivono in natura senza il contributo dell'uomo.
ci sono quindi dei trattamenti sanitari ammessi, non mi risulta che siano anche obbligatori però. non vorrei essere imprecisa, perchè segue mio marito la parte sanitaria.
ci sono diverse possibilità, per elencare i primi che mi vengono in mente: l'acido ossalico in gocciolato o in sublimato, timolo con eucalipto mentolo e canfora, l'acido formico, l'amitraz...
la cera viene acquistata in fogli e poi messa nell'arnia perchè le api la costruiscano, quindi il foglio centrale è cera "vecchia"sciolta, filtrata e stampata, le cellette sono di nuova cera prodotta dalle api. Nelle cellette le api vivono, stivano miele, polline e covata e puliscono bene bene dopo averle svuotate e prima di riempirle nuovamente.
il problema può essere che nel polline, ma anche nel miele, resta traccia dei pesticidi e di tutte le altre schifezze usate in agricoltura (si, anche il diserbo che date al vostro orticello o aiuola). per esempio, ci sono programmi di controllo della qualità dell'aria che si basano sulle analisi del polline.
Un altro problema è dovuto al fatto che il foglio centrale è cera vecchia e non è possibile "purificarlo" dai pesticidi anni 70 e meraviglie del genere.
la soluzione è di adottare fogli bio, come facciamo noi, che sono controllati ed hanno residui bassissimi. il problema è che costano 4 o 5 volte i fogli normali e che l'anno scorso erano difficili da trovare.
che altro....
non voglio neanche pensare che ci sia ancora chi usa gli antibiotici, vietati da tempo
Citro: la prima è sporchissima, devi pulirla ancora. la seconda ha proprio un brutto colore.... io grigia non l'ho mai vista, però può dipendere dal tipo di fioritura che c'è nella tua zona.
ci sono quindi dei trattamenti sanitari ammessi, non mi risulta che siano anche obbligatori però. non vorrei essere imprecisa, perchè segue mio marito la parte sanitaria.
ci sono diverse possibilità, per elencare i primi che mi vengono in mente: l'acido ossalico in gocciolato o in sublimato, timolo con eucalipto mentolo e canfora, l'acido formico, l'amitraz...
la cera viene acquistata in fogli e poi messa nell'arnia perchè le api la costruiscano, quindi il foglio centrale è cera "vecchia"sciolta, filtrata e stampata, le cellette sono di nuova cera prodotta dalle api. Nelle cellette le api vivono, stivano miele, polline e covata e puliscono bene bene dopo averle svuotate e prima di riempirle nuovamente.
il problema può essere che nel polline, ma anche nel miele, resta traccia dei pesticidi e di tutte le altre schifezze usate in agricoltura (si, anche il diserbo che date al vostro orticello o aiuola). per esempio, ci sono programmi di controllo della qualità dell'aria che si basano sulle analisi del polline.
Un altro problema è dovuto al fatto che il foglio centrale è cera vecchia e non è possibile "purificarlo" dai pesticidi anni 70 e meraviglie del genere.
la soluzione è di adottare fogli bio, come facciamo noi, che sono controllati ed hanno residui bassissimi. il problema è che costano 4 o 5 volte i fogli normali e che l'anno scorso erano difficili da trovare.
che altro....
non voglio neanche pensare che ci sia ancora chi usa gli antibiotici, vietati da tempo
Citro: la prima è sporchissima, devi pulirla ancora. la seconda ha proprio un brutto colore.... io grigia non l'ho mai vista, però può dipendere dal tipo di fioritura che c'è nella tua zona.
Sono una piccola ape furibonda
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- novellino
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Re: Come pulire la cera d'api?
Dunque....cerco di fare un pò di chiarezza sintetizzando poichè questo non è un forum di apicoltura....
- I trattamenti sanitari sono OBBLIGATORI e sono quelli indicati nel post precedente, senza i quali le api sono destinate ad ESTINGUERSI nel giro pochissimo tempo; le ASL rilasciano i registri dove si devono annotare i trattamenti e dall'anno scorso sono scattati i controlli a sorpresa....
- I fogli cerei nuovi acquistati da mettere nel nido (vedi post precedente) vengono prodotti dalla fusione dell'opercolo e dei fogli vecchi del melario (che non hanno subito trattamenti.....ci mancherebbe altro.....c'è il miele che mangiamo!!), mentre i fogli vecchi sciolti del nido vengono venduti per fare cera per mobili o quella che troviamo dal ferramenta (la schifezza di cui parlavo)
Detto ciò....passo a quanto può interessare le "spignattatrici"
In assoluto il top dei top è riuscire ad avere quello che Citro definisce "granaglia appicicosissima" perchè trattasi di opercolo di cera appena "disopercolata". Tanto per farvi capire quando disopercolo di tanto in tanto ne metto un pò in bocca, la ciuccio e sputo la cera....una libidine !!
METODO MIGLIORE PER PULIRE LA CERA:
se abbiamo la granaglia di cui sopra, prima sciacquarla sotto acqua corrente tiepida per togliere il miele. Procedere quindi come da post di Ornellina (3/5/2011), che non ha fatto il passaggio del filtraggio perchè la sua cera era già pulita.
Se invece così non fosse quando è completamente sciolta filtrarla utilizzando un gambaletto (quello che usiamo noi donne sotto i pantaloni). Attenzione a non bruciarvi !!!
Il liquido così ottenuto e perfettamente pulito va subito messo, per esempio, in vaschette di alluminio. A raffreddamento avvenuto la cera si sarà solidificata separandosi dall'acqua.
Consiglio: poichè andrà poi spezzettata usare vaschette larghe e basse così da fare strati sottili di liquido
- I trattamenti sanitari sono OBBLIGATORI e sono quelli indicati nel post precedente, senza i quali le api sono destinate ad ESTINGUERSI nel giro pochissimo tempo; le ASL rilasciano i registri dove si devono annotare i trattamenti e dall'anno scorso sono scattati i controlli a sorpresa....
- I fogli cerei nuovi acquistati da mettere nel nido (vedi post precedente) vengono prodotti dalla fusione dell'opercolo e dei fogli vecchi del melario (che non hanno subito trattamenti.....ci mancherebbe altro.....c'è il miele che mangiamo!!), mentre i fogli vecchi sciolti del nido vengono venduti per fare cera per mobili o quella che troviamo dal ferramenta (la schifezza di cui parlavo)
Detto ciò....passo a quanto può interessare le "spignattatrici"
In assoluto il top dei top è riuscire ad avere quello che Citro definisce "granaglia appicicosissima" perchè trattasi di opercolo di cera appena "disopercolata". Tanto per farvi capire quando disopercolo di tanto in tanto ne metto un pò in bocca, la ciuccio e sputo la cera....una libidine !!
METODO MIGLIORE PER PULIRE LA CERA:
se abbiamo la granaglia di cui sopra, prima sciacquarla sotto acqua corrente tiepida per togliere il miele. Procedere quindi come da post di Ornellina (3/5/2011), che non ha fatto il passaggio del filtraggio perchè la sua cera era già pulita.
Se invece così non fosse quando è completamente sciolta filtrarla utilizzando un gambaletto (quello che usiamo noi donne sotto i pantaloni). Attenzione a non bruciarvi !!!
Il liquido così ottenuto e perfettamente pulito va subito messo, per esempio, in vaschette di alluminio. A raffreddamento avvenuto la cera si sarà solidificata separandosi dall'acqua.
Consiglio: poichè andrà poi spezzettata usare vaschette larghe e basse così da fare strati sottili di liquido
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- Grande Capa
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Re: Come pulire la cera d'api?
Ma scusassero, non erano le api che facevano la cera? Perchè dobbiamo mettergliela noi?
...perchè io VI VEDO
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