Quali sono le ditte che testano sugli animali?

[Morganstrega]

Moraganstrega e nycosys ho cancellato i vostri topic perchè ripetitivi (REACH e Cina), imprecisi, fuorvianti, e perchè da oggi in Europa sono definitivamente aboliti i test animali sulle materie prime.

oh beh...
e ti pareva Laura...
chissà perchè me lo aspettavo..

perchè non fai decidere agli utenti dopo che hanno letto??
Cancelli informazioni utili senza dare la possibilità agli altri di
leggere e giudicare da soli!

Le mie informazioni erano serissime, per NULLA FUORVIANTI,
e per nulla ripetitive, e tu alludi giudizi che gli altri non
possono avere indipendentemente, visto che nessuno qui le ha scritte, ed è la
seconda volta che le cancelli..!!

LA mia era INFORMAZIONE, non c'era nulla di polemico o di errato!

vorrei sapere cosa ti disturba tanto dell'argomento...

[Laura]

Il fare da cassa di risonanza al cruelty free che non esiste, e su questo forum motivatamente mai diremo che esiste; fatevene una ragione e se lo volete affermare apritevi un vostro forum o blog.

[dadda87]

Ho letto tutto quello che avete pubblicato, compresi gli articoli dai link.
Quanta disinformazione c'era e sicuramente c'è ancora! Io ero la prima a cercare prodotti cosiddetti crueltry-free e con il simbolo ICEA del coniglietto..
Finalmente ho capito che l'unica cosa davvero importante è vedere DI COSA sono composti i vari cosmetici!

Mi resta un unico dubbio.. Dall'11/03/2013 posso essere tranquilla ad acquistare prodotti che vengono dall'UE, ma quelli che provengono da altri paesi? Nel momento in cui vengono commercializzati nei paesi dell'UE, devono comunque rispettare le nostre direttive o poiché sono "nati" in altri paesi, la legge non vale?

[Laura]

Tutto quello che da fuori viene distribuito/venduto in Europa deve rispettare la normativa europea e quindi non può essere testato su animali, però se acquisti da canali non controllati, per esempio acquisti via web da Svizzera o Cina, questa sicurezza la perdi.

[dadda87]

Perfetto, chiarissima.

[Laura]

Mi sono imbattuta in un link utile a chiarire la questione dei test animali sui cosmetici che le ditte europee o comunque con divieto di effettuare tali test volessero vendere sul mercato cinese, in pratica le ditte non sono affatto obbligate ad effettuare test ma devono sottostare al rischio che le stesse e direttamente autorità cinesi dispongano a campione i test su materie prime o prodotti finiti importati.
Il link non più disponibile al 10/3/2016, vi erano riportati i chiarimenti sulla questione di alcune ditte coinvolte, per esempio questo di Yves Rocher:
Risposta di Yves Rocher Italia sulla loro pagina Facebook:
Yves Rocher si è storicamente impegnata contro la sofferenza animale. Questi impegni sono stati riconosciuti nel marzo 2011 dalla BUAV (British Union for the Abolition of Vivisection). Nel dicembre 2011, la BUAV ha modificato i suoi criteri di certificazione e ha deciso di non riconoscere le aziende cosmetiche che esportano i prodotti in Cina.
Le autorità cinesi possono decidere, in taluni casi e di propria iniziativa, di testare loro stessi dei prodotti prima della commercializzazione sul loro territorio; ciò avviene indipendentemente dalla nostra volontà.
Continuiamo a sostenere, con convinzione, l’approccio della BUAV. Nell’attesa di un’evoluzione, abbiamo deciso di mantenere la nostra presenza in Cina, ma ci siamo impegnati a intrattenere contatti con le più alte autorità cinesi competenti, al fine di sensibilizzarle sull’argomento e di convincerle dell’affidabilità dei metodi alternativi presenti ad oggi sul mercato. Infatti, è nostra convinzione che il dialogo sia la migliore soluzione per far evolvere la mentalità, anche se si tratta di una battaglia che necessita di tempo. Ti assicuriamo che Yves Rocher continua e continuerà a lottare, con convinzione, contro la sofferenza animale.

[Joeyuzza]

Mi sembra un azione molto diplomatica. Il dialogo può essere più efficace di una rinuncia di commercialuzzazione. (A meno che questa non sia di massa). Grazie Laura.

[Lola]

Io penso che comunque se tu esporti in paesi in cui sai che ti testeranno il tuo prodotto ma dici non è colpa mia fai una bella azione pilatesca e non è molto diversa dalle ditte certificate che si fanno tanto belle perchè loro non sono responsabili dei test fatti in passato... una bella mano di vernice e via, siamo tutti cruelty free!

[Laura]

Più che altro è interessante chiarire che le ditte non sono costrette a rivolgersi a laboratori extraUE per ritestare tutto su animali, sia materie prime che prodotti finiti, alla diffusione della notizia sembrava così e sembrava che chiuso il "portoncino" dell'Europa si fosse spalancata la voragine cinese . Sono invece le autorità cinesi con strutture proprie che dispongono controlli a campione, probabilmente, come mi ha detto una voce autorevole, più per scoraggiare l'importazione di prodotti esteri e favorire la produzione interna, che per questioni di sicurezza e salubrità

[Flikke]

Grazie Laura, molto interessante e chiarificatore!

[paracelso]

Io penso che comunque se tu esporti in paesi in cui sai che ti testeranno il tuo prodotto ma dici non è colpa mia fai una bella azione pilatesca e non è molto diversa dalle ditte certificate che si fanno tanto belle perchè loro non sono responsabili dei test fatti in passato... una bella mano di vernice e via, siamo tutti cruelty free!

condivido al 100% aggiungerei che la spiegazione dei test fatti dal governo cinese di cui il produttore europeo poverino non sapeva nulla è una fesseria. I test vengono/venivano fatti in laboratori governativi e addebitati alla azienda , in fattura risulta chiaramente nella descrizione che si tratta di costi per eseguire i test.
Quindi quando l'azienda paga quella fattura non può far finta di non sapere.
Se non voleva che fossero fatti i test su animali bastava non pagare.
Novità: da quasi un anno il governo cinese ha modificato parzialmente l'obbligo di test cosmetici su animali ed i produttori cinesi di alcuni tipi di cosmetico, non sono più obbligati come in passato ad eseguire i test.
Con questa nuova norma i cinesi hanno bypassato il problema del bando europeo allineandosi alla formula USA: test su animali possibili ma non obbligatori, che "teoricamente" avrebbe proibito la commercializzazione di qualunque cosmetico cinese in UE.

Approfitto per fare pubblicità ad una mia petizione :
https://www.change.org/p/lav-lega-anti- ... lternativi

se pensate che sia OT cancellate.

[ilaria]

questo tema è molto ambiguo e complicato, ogni volta che scambio opinioni con alcuni convinti di sapere le liste dei buoni e dei cattivi mi stupisco di com possano esser così certi di dire l'assoluta verità...
comunque... tiro sui il topic per chiedere se ci sono aggiornamenti.
io credo di essermi fatta una panoramica a 360° abbastanza chiara pero' non ho ancora capito alcune cose:
1) la possibilità di usare in cosmetica materie testate per altri settori (alimentare, industriale..) di fatto diventa un modo di aggirare il divieto dei test, no?
2) aziende come mac presumibilmente non testano nulla per potersi garantire di far entrare i prodotti sia nei paesi no-test che in quelli in cui è consentito (tanto, tipo in cina, al massimo ci pensano le autorità cinese a testare i prodotti mac). ho capito giusto?
certo non testare ma vendere in paesi in cui sai che probabilmente te li testeranno non è comunque molto coerente...cruelty free, pero' sarebbe un po' diverso dal sostenere semplicemente che mac testa perché vende in cina...
3) e per le aziende europee che producono cosmetici made in china come funziona? siamo sicuri che si abbiano tutte le "garanzie" come se il cosmetico fosse fatto in ue?

[LaFra]

1. sì, esatto, è una delle scappatoie. Può essere visto come un modo per aggirare la legge però ricordiamoci che non esistono test in vitro per tutte le soglie tossicologiche.

2. non sono certa che te li testi la Cina i prodotti. Per i prodotti interni, fatti in Cina, direi che non c'è bisogno di test, per quelli importati dall'estero mi pare proprio di sì e non sono sicura che sia a carico dei cinesi o, piuttosto, dell'importatore. Cerco informazioni.

Edit: i cosmetici importati vanno testati su animali, quelli domestici no (o almeno non tutti). Alcune grandi aziende stanno cercando di spingere verso il divieto ai test: Link. Che il test lo faccia l'azienda produttrice o un'agenzia cinese, come dici tu, non fa tutta questa differenza.

3. in che senso aziende europee che producono made in china? Ci sono aziende cinesi che importano in Europa i loro prodotti. In questo caso ci deve essere una figura, interna all'UE, l'importatore, che garantisce la conformità al regolamento UE. Quindi in teoria, sì, i cosmetici prodotti in Cina sono sicuri come quelli prodotti all'interno dell'UE. In pratica dipende.

[ilaria]

da quello che han scritto laura e paracelso avevo inteso che è la cina a fare eventualmente test, anche perché vendere lo stesso prodotto testato per la cina e non testato per ue non riersco a capire come possa essere fattibile ... poi boh...puo' esser vero tutto ed il contrario di tutto per questo faccio fatica a credere a chi mi dice con assoluta certezza cose tipo "se ha certificazione icea lav vai tranquilla"...

per il discorso del made in china mi riferisco tipo ad elf, makeup revolution ecc, sui prodotto c'è scritto made in china ma non sono aziende cinesi (credo!). in questi casi che leggi funzionano???

[LaFra]

I test li può fare anche l'azienda produttrice ma in questo caso avrà un danno diretto alla sua reputazione che in qualche modo viene "nascosto" se i test li fanno i cinesi.
Nella documentazione informativa sul prodotto, non accessibile ai consumatori, bisogna indicare (tratto dal regolamento):
i dati concernenti le sperimentazioni animali effettuate dal fabbricante, dai suoi agenti o dai suoi fornitori relativamente allo sviluppo o alla valutazione della sicurezza del prodotto cosmetico o dei suoi ingredienti, inclusi gli esperimenti sugli animali effettuati per soddisfare i requisiti legislativi o regolamentari di paesi terzi.
Cioè, se vuoi venderlo in UE non puoi testarlo ma se lo vuoi vendere in Cina e quindi devi fare i test, devi dichiararlo. Dal punto di vista del regolamento è accettato perché non lo fai per vendere in Europa ma in un paese extra UE che richiede quei test e quindi ti devi adeguare alla sua regolamentazione.

Non ho mai comprato niente delle marche che citi, non le conosco. Se c'è scritto made in China vuol dire che è stato fatto in Cina e quindi importato. Ci deve essere, sulla confezione, il nome della persona responsabile in UE (l'importatore di cui parlavo sopra). Non è importante il paese in cui sono stati fatti i prodotti ma quello in cui sono venduti, quindi se viene venduto in Europa deve sottostare al regolamento europeo.

[Lola]

Aggiungo che qualsiasi ditta europea che per ipotesi dovesse far testare suoi prodotti per venderli sul mercato cinese sicuramente non si metterebbe ad organizzare un laboratorio all'uopo (illegale qui) ma si servirebbe di una ditta esterna.

[ilaria]

mm.. dunque... se compro in ue un prodotto di un'azienda che ha la produzione in cina in teoria posso star tranquilla sia sugli "standard di qualità" che sul discorso test animali. se compro prodotti cinesi o di altri paesi con normative diverse che in ue non sono venduti, tipo tramite ebay, non tanto.
..mi resta il dubbio sui prodotti makeup che vedo nei bazaar cinesi..ma credo valga lo stesso discorso dei vestiti venduti negli stessi bazaar, non si sa bene !!

comunque, anche da cio' che c'è scritto nel link di lafra, penso di aver intuito che la situazione così è troppo complicata ed insostenibile, da una parte per le pressioni animaliste e dall'altra per i costi. alla fine saranno proprio le dinamiche di mercato a dar indirettamente ragione agli animalisti: con il mercato globale non poter testare per alcuni paesi ma dover testare per altri è uno sbattimento che non conviene piu' a nessuno. o faranno una normativa comune o troveranno metodi "sotterranei" per gestire la faccenda...

[Laura]

Proprio in questi giorni ho letto sul forum di Zago che stanno testando sugli animali l'aloe nei suoi estratti (pianta intera, foglia, gel), sia per uso sia interno che esterno, anno 2015 e seguenti. Non sono test cosmetici ma va da sé che saranno utili anche per la cosmesi.

[SsilviaA]

È cambiato qualcosa?
In prima pagina vedo un "..fino al 2019..".