Sfida: effetto "soft focus" finzione o realtà?

[tagliar]

E' da un po' che medito questa cosa e oggi Solaria mi ha dato l'input con questa frase:

Vedere l'effetto soft focus è praticamente un atto di fede.

http://lola.mondoweb.net/viewtopic.php? ... 1&start=80

Chiamatemi miscredente , ma non credo all'effetto soft focus

Premettendo che:
- ho avuto il permesso della capa per questa sfida
- non ho mai provato nulla che millantasse questo effetto per poter dire che non esista (infatti dico che non ci credo, ma sono pronta a cambiare idea)

vorrei proporre alle spignattatrici, che invece sono pronte a giurare che questo effetto è visibile, di convincermi con un loro spignatto.

L'ideale sarebbe provare la stessa crema con e senza la polverina miracolosa per poter fare un confronto, però sono aperta a qualsiasi proposta.

Giurin giuretta che sarò sincera e se vedrò un effeto soft focus lo ammetterò.

Dopo queste premesse, chi accetta la sfida?

[Lupotto]

Io seguo con molta attenzione. Non posso provare nulla perchè l'unica polvere che ho a casa è il TnO2 ed un mix di TnO2 e un color carne base (mix di argille e pigmenti) con cui faccio il fondo ed il correttore che usa la madre. Non posso essere utile, vero?
Nella crema viso alla vit. F ricordo che Lola disse che secondo lei faceva un lieve effetto soft focus, dovuto probabilmente alla quantità più elevata di emulsionanti cerosi, opachi.

[Paty]

Cara Tagliar, sul mio viso non noto nessuna differenza pur avendo provato creme formulate dagli esperti del forum.
Ho dedotto quindi che ho una pelle troppo giovane per apprezzarne gli effetti.
Sono curiosa di leggere gli esiti della sfida

[tagliar]

Paty, io sono più vecchia di te, anche se non ho ancora rughe che invece mi capita di vedere in donne della mia età... al massimo se non vedrò nulla dirò che è perché sono ancora troooooppo giovane!!

[La Marghe]

Ciao tagliar, io non ho mai avuto il piacere di vedere l'effetto soft focus. uso le polverine magiche perché aiutano molto a rendere le creme più piacevoli e perché spero che pelli con discrimine più accentuate possano vedere qualche differenza. Ma si vedranno davvero. Boh.

[MissMartina]

Io si Tagliar.
Su mamma, zie (che utilizzano Suprema), Ludovica66 (che credo abbia provato proprio Suprema davanti a me) e anche su me stessa (ma non ricordo con quale dei mille intrugli che spignatto, mi pare anche con Suprema).
Non serve a nulla fare un doppio check con medesima crema con e senza polveri magiche.
Bastano un viso pulito, magari a fine giornata, e buoni specchio e luce. Te ne accorgi subito.

[Alseide]

Anche io mi associo a Tagliar, mi è capitato di provarne un paio ma onestamente non noto differenze.

[robys]

Come tagliar mi sono trovato anche io a ragionare sul l'effetto soft focus, e per trovare delle risposte ho deciso, mesi fa, di provare tutti i filler reperibili su GC, nessuno escluso.
Le conclusioni cui sono giunto rendono giustizia a tagliar come a missmartina, perché per inquadrare l'effetto softfocus bisogna prendere in considerazione diverse variabili, da cui dipende l'utilità o la totale inutilità di quelle polveri.
Tralasciando il fatto che non tutti i filler nascono con obiettivo soft focus, si deve osservare però che tutti lavorano meglio in sinergia, e persino per questi sarebbe il caso di pianificare una cascata sulla base delle loro indicazioni, cosa che deve essere presa in seria considerazione ai fini dell'esperimento, se miriamo a studiarne l'efficacia.

Tornando a noi, è evidente a tutti che i filler, sfregati direttamente sulla pelle, producono un effetto coprente e/o di deviazione della luce inoppugnabile. Il problema della loro efficacia non è dunque delle polveri, ma del loro impiego.

E più esattamente nasce quando le inseriamo in un'emulsione, per due ragioni: primo perché, disperse in 100 gr di prodotto, non possiamo aspettarci miracoli con un impiego inferiore al 3% del peso complessivo della ricetta. Secondo, perché questo impiego -già modesto- può essere riferito solo a quei filler composti da miche, dal momento che gli altri daranno risultati apprezzabili solo a percentuali maggiori.

È chiaro che in uno spignatto fatto in casa riuscire a inserire 3 gr di polveri, senza ottenere un pastone, è impresa non facile e, comunque, non senza compromessi; per farlo dobbiamo avere una fase grassa importante, il che già costringe a scelte forzate, e orientarsi su polveri che abbiano una dimensione media inferiore ai 5/7 μm, se vogliamo evitare che la crema presto o tardi si impacchi. Le polveri che contengono miche, ovvero quelle che più si prestano a un effetto softfocus visibile in emulsione, hanno una dimensione maggiore, per cui è già rischioso tenersi sul 2%.

Non mi sorprende, dunque, che la 'suprema' di missmartina riesca a promuovere un effetto migliorativo, otticamente parlando, perché, calcoli alla mano, contiene più del 2% di filler, e non a caso entrambi i filler impiegati sono rivestiti da miche o da titanio biossido.
Se si fossero utilizzati filler diversi, quel due per cento sarebbe stato un vero 'atto di fede'.
Ma è anche vero che missmartina aggiunge ancora uno 0,15 di titanio biossido che il suo lavoro lo fa a prescindere e che la sua fase grassa non è certo povera.
Missmartina converrà, però, che se per notare gli effetti dobbiamo dotarci di specchio e buone luci, come suggerisce a tagliar, siamo forse lontani da quello che può definirsi un risultato soddisfacente.

Da un filler ottico io pretendo che faccia il suo dovere soprattutto quando le luci sono pessime, quando sono sbattuto e non devo orientare la faccia a est per ingannare gli interlocutori.
Tanto vale, allora, usare una buona bb cream.

La conclusione a cui sono giunto, dunque, è che queste polveri, eccezion fatta per prodotti anidri, danno un effetto visibile -se composti da miche- a partire dal 3%, altrimenti almeno a partire dal 5%.
L'ideale sarebbe inserirli, a percentuali discrete, in lozioni studiate ad arte, ovvero creme molto fluide (effetto siero), gelificate con sola xantana, emulsionate con abil care e un buon disperdente (una buona dose di pge 10 laurate, ad esempio), dalla fase grassa generosa ma asciutta, principalmente costituita da siliconi volatili e di media densità (ma gli spignattatori saprebbero come aggirare l'ostacolo) che ne favoriscano la spandibiltà e l'adesività senza appesantire, utilizzate come veri e propri complementi da make up.
(Tengo a specificare che quanto scritto sopra è ragionato e provato nei dettagli, non sparato a caso.)

Un esperimento andrebbe fatto in questo senso, a mio avviso, altrimenti tagliar non potrebbe che avere ragione e si finirebbe per tracciare conclusioni approssimative.

Sempre che non si voglia considerare l'estremo (il massimo dei peccati cui confesso d'essermi abbandonato) ovvero lo studio di straordinari primer con dispersione dei filler in cyclopentasiloxane e dimethicone/vinyl dimethicone crosspol, che trasformano senza tema di smentita il viso di chiunque.
Ma questo so già essere un peccato da scomunica!

[MissMartina]

Robys
Specchio e luci a fine giornata perché sarà buio e non si vedrebbe nulla

Grazie per gli spunti e le riflessioni che ne verranno!

[tagliar]

Gente, il mio intento non era quello di farvi sperimentare, ma quello di farmi provare quello che già producete e che dite ha effetto soft focus.
Se poi nel frattempo volete anche sperimentare, ben venga, però già ora producete (a vostro dire) creme con questo effetto... non volete metterle alla prova da parte del San Tommaso della situazione?

[robys]

Tagliar, scusa ma a me continua a non essere chiaro un punto: tu metti in dubbio le polveri in sé?
Se ti venisse sottoposta una crema cementificata con il 10% di lpd white, con foto dimostrativa dell'effetto soft focus, a te andrebbe bene ugualmente?
Perché la questione, secondo me , non sta tanto nel verificare l'effetto in sè, che a quelle percentuali è garantito, ma nel capire come ottenerlo in modo non punitivo!

Siccome qualcosa mi dice che il nostro San Tommaso vuol giunger alla conclusione che i filler tanto amati sono inutili ( più che San Tommaso, penso a tagliar come alla Roberta Bruzzone delle polveri, una filler killer insomma! ), direi che l'assunto che un effetto soft focus non esista può essere demolito solo mettendo alla prova le polveri stesse, non le emulsioni.
In altri termini, l'eventuale fallimento di una crema spacciata nel forum per soft focus non significa che i filler non funzionano, significa solo che la formulazione si è rivelata inefficace.

Eccomi dunque a provare la mia tesi: ho recuperato una vecchia prova base fatta solo di ciclopentasiloxane, dimethicone crosspol e 'ronaflair efx' combinato con 'ronaflair balance red', il minimo sindacale, con rapporto polvere/silicone 0,5:10

Rapida dimostrazione fatta in condizioni alluvionate con luce pessima, sonno e cellulare.


La mia mano prima dell'applicazione


La mia mano dopo, leggermente colorata di rosso grazie al balance.

Aumentando la dimensione sarà evidente come la pelle risulta più omogenea e uniforme, il graffio attenuato, i pori scomparsi, l'effetto quasi plastificato tanto che la foto sembra senza fuoco; sgranandola vedrai che non è così e, anzi, sarà chiaro -paradossalmente - che è proprio questo l'effetto che le polveri promettono; quel che vale per la mano vale per la faccia, e dal vivo la resa è persino migliore.
Beninteso: l'effetto permane anche quando il silicone si è volatilizzato; lo specifico perché sarebbe facile dire che la resa è dovuta al silicone.

Ti assicuro peraltro che migliorando le percentuali, studiando bene polveri e esteri e, nel caso specifico, i siliconi, il risultato sarà un prodotto sorprendente (ho fatto, ripeto, molte prove e se non fosse superfluo potrei fare foto in tutte le condizioni di luce).

Ora, è chiaro che il sistema che io utilizzo è una base per primer (quelli commerciali, non a caso, si servono degli stessi filler ottici di cui disponiamo noi spignattatori) ma il dato è proprio questo: i filler o funzionano o non funzionano.
E siccome funzionano, la questione va dirottata su altri obiettivi: quali sono i limiti di utilizzo nelle emulsioni, cosa è legittimo aspettarsi e, soprattutto, cosa possiamo inventarci per ottimizzare il loro impiego?
Insisto sul fatto che una crema fluida, quella che io chiamerei lozione, permette l'inserimento di dosi di filler più alte delle creme da vasetto, le quali finiscono per impaccare.
Dovrei avere una prova, idratante a effetto soft focus, da qualche parte con risultati incoraggianti: se la trovo e ha retto vi aggiorno.

Infine, aggiungo foto del composto onde evitare che si pensi io stia barando

[Solaria]

Ho trovato davvero molto interessanti le tue spiegazioni Robys. Hanno portato chiarezza ad alcune mie domande che non trovavano risposta.
Grazie!

[robys]

Grazie a te, solaria, e un bacione a missmartina

[Lola]

Aggiungo che dell'effeetto soft focus si accorgerà maggiormente chi ha una pelle con più rughe (ma non troppe e troppo profonde) e discromie. Chi ha la pelle bella non puó notare grandi differenze.
Inoltre tutto questo effetto letteralmente scompare sotto il trucco, quindi va bene nel caso non ci trucchiamo quasi mai come faccio io.

[Australopiteco]

mi inserisco alla richiesta di tagliar, alle dettagliate spiegazioni di robys e aggiungo un commento alla suprema di miss martina.
Non offro confronti fra filler né sui prodotti commerciali
(che non usavo né uso) né su ricette personalizzate, e non esibiro' foto perciò non potete fare altro che stare in fiducia:ho in uso la suprema di miss martina, che, GIURO, su di me (tipicamente una pelle matura seppure in buone condizioni) fa la differenza, questa differenza la vedo anche in condizione di luce pessima ( quella dell'ufficio ) tanto che non vi stratifico né fondotinta né cipria.

[lulù58]

tutto questo effetto letteralmente scompare sotto il trucco, quindi va bene nel caso non ci trucchiamo quasi mai come faccio io.

quindi, in sostanza, chi si trucca farebbe miglior uso delle polverine inserendole in un fondotinta (la BB mousse, ad esempio, già ne contiene) e nella cipria!?

[MissMartina]

Secondo me no nel fondotinta, lí lavorano TiO2 e pigmenti sostanzialmente.
Nella cipria si, mi riferisco a quelle correttive della grana della pelle, non le normali opacizzanti.
Le affini alle BB cream, ovvio che si. La BB in se dovrebbe controllare idratazione e protezione solare nello specifico (oltre che i colori della pelle).

[Francesco.]

Ma questo topic poi si potrebbe spostare sulle basi dello spignatto?
E' molto didattico ed interessante e sarebbe bene non perderlo e tenerlo sempre fruibile ed a portata di mano.

Detto questo, continuate che sta diventando interessantissimo.
Io non ho mai davvero studiato tutti i filler e le polverine "magiche", ma avevo giusto intenzione di mettermi seriamente a provarle in svariate condizioni, in purezza, in emulsioni, ed il latti e sieri.

Appena avrò qualche risultato per mano aggiornerò questo messaggio con le mie impressioni sui prodotti.


Tanta stima ed ammirazione per Robys.

[simona1971]

Rimango sempre a bocca aperta quando leggo le spiegazioni di Robys

Io avevo fatto la crema All day di Ludovica ed avevo scritto sotto questo commento:

Io ho voluto fare una prova, ho fatto questa crema sostituendo gli emulsionanti usati con l' Abil Care e Tinovis Ade e per le polveri invece mi piace l'effetto sulla pelle con GC-Sphere 3A+Ronaflair® "M-Sphere e ho sostituito il Ronaflair® "Boroneige® SF-15 (che non ho) con Ronaflair® "Softshade"
un filler ad effetto soft focus ed opacizzante. Diciamo che è piacevolissima da spalmare e con un tocco asciutto dopo l'applicazione.
(Ricordo che avevo sostituito anche il propylheptyl caprylate con il cetiol ultimate)

oggi ribadisco che:
L'effetto soft focus in questa crema non l'ho mai notato,ma al tatto è setosa e lascia la pelle liscia e morbidissima,quindi il merito è anche dei filler? Per me si.
Poi il vero effetto soft focus lo devo ricercare nel fondotinta nella cipria nel correttore, lì è strettamente necessario,nella crema no.
Ancora tanti complimenti per Robys

[MissMartina]

Simo, i fondotinta e soprattutto i correttori devono coprire, nascono per quello
Tutte le altre lettere dell'alfabeto doppie (ad esclusione della A) fanno qualcos'altro e sono altro (pure migliore del fondotinta secondo me).

Se si vuole formulare con i soft focus una emulsione colorata e sufficientemente coprente/correttiva, secondo me bisogna evitare di concentrarsi su formule di fondotinta commerciali classici perché la coprenza di questi ultimi vanifica l'evidenza del soft focus.