Tagliar, scusa ma a me continua a non essere chiaro un punto: tu metti in dubbio le polveri in sé?
Se ti venisse sottoposta una crema cementificata con il 10% di lpd white, con foto dimostrativa dell'effetto soft focus, a te andrebbe bene ugualmente?
Perché la questione, secondo me , non sta tanto nel verificare l'effetto in sè, che a quelle percentuali è garantito, ma nel capire come ottenerlo in modo non punitivo!
Siccome qualcosa mi dice che il nostro San Tommaso vuol giunger alla conclusione che i filler tanto amati sono inutili ( più che San Tommaso, penso a tagliar come alla Roberta Bruzzone delle polveri, una filler killer insomma!
), direi che l'assunto che un effetto soft focus non esista può essere demolito solo mettendo alla prova le polveri stesse, non le emulsioni.
In altri termini, l'eventuale fallimento di una crema spacciata nel forum per soft focus non significa che i filler non funzionano, significa solo che la formulazione si è rivelata inefficace.
Eccomi dunque a provare la mia tesi: ho recuperato una vecchia prova base fatta solo di ciclopentasiloxane, dimethicone crosspol e 'ronaflair efx' combinato con 'ronaflair balance red', il minimo sindacale, con rapporto polvere/silicone 0,5:10
Rapida dimostrazione fatta in condizioni alluvionate con luce pessima, sonno e cellulare.
La mia mano prima dell'applicazione
La mia mano dopo, leggermente colorata di rosso grazie al balance.
Aumentando la dimensione sarà evidente come la pelle risulta più omogenea e uniforme, il graffio attenuato, i pori scomparsi, l'effetto quasi plastificato tanto che la foto sembra senza fuoco; sgranandola vedrai che non è così e, anzi, sarà chiaro -paradossalmente - che è proprio questo l'effetto che le polveri promettono; quel che vale per la mano vale per la faccia, e dal vivo la resa è persino migliore.
Beninteso: l'effetto permane anche quando il silicone si è volatilizzato; lo specifico perché sarebbe facile dire che la resa è dovuta al silicone.
Ti assicuro peraltro che migliorando le percentuali, studiando bene polveri e esteri e, nel caso specifico, i siliconi, il risultato sarà un prodotto sorprendente (ho fatto, ripeto, molte prove e se non fosse superfluo potrei fare foto in tutte le condizioni di luce).
Ora, è chiaro che il sistema che io utilizzo è una base per primer (quelli commerciali, non a caso, si servono degli stessi filler ottici di cui disponiamo noi spignattatori) ma il dato è proprio questo: i filler o funzionano o non funzionano.
E siccome funzionano, la questione va dirottata su altri obiettivi: quali sono i limiti di utilizzo nelle emulsioni, cosa è legittimo aspettarsi e, soprattutto, cosa possiamo inventarci per ottimizzare il loro impiego?
Insisto sul fatto che una crema fluida, quella che io chiamerei lozione, permette l'inserimento di dosi di filler più alte delle creme da vasetto, le quali finiscono per impaccare.
Dovrei avere una prova, idratante a effetto soft focus, da qualche parte con risultati incoraggianti: se la trovo e ha retto vi aggiorno.
Infine, aggiungo foto del composto onde evitare che si pensi io stia barando
Il carattere di un uomo è il suo destino. Eraclito