Hermitage Oils - recensioni sugli oli

Qui si parla di marche in generale, di prodotti specifici senza esaminare l'inci, di tempi di consegna...

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Serena
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Re: Hermitage Oils - recensioni sugli oli

Messaggio da Serena »

Ma quanto è bello leggerti biancospi' :heart:

comunque se la memoria non mi inganna l'alga è una parte consistente della struttura di secretions magnifiques di eld'o, rischia di essere pericolosa da usare
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biancospina
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Re: Hermitage Oils - recensioni sugli oli

Messaggio da biancospina »

ehm.. ho dovuto googlare questo profumo, coff coff
supposed to smell like blood, spit and sperm
[..] It smelled like a dead dogs body, that had fallen and died bleeding in a moldy pool of water - with milk poured in it
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beh direi che almeno per questa assoluta non siamo a questi livelli, anche se sono ancora abbastanza sotto choc.. ma del resto lo sono stata anche per l'ambragrigia quindi avrò fiducia e pazienza (forse :roll: )


Marti il neroli sì, scusa.
allora, presente le fialette aromi per dolci "gusto" fiori d'arancio? siamo anni luce, direi, (e meno male!) ma c'è una puntina di quell'odore (almeno nel primo che avevo preso, a dire il vero questo ultimo non l'ho ancora aperto!). Come hai ben snasato la "nota" dell'OE è molto più alta e agrumata.. quella più morbida, dolce e "bassa", quasi narcotica è tipica dell'assoluta.. dovendo fare una graduatoria direi neroli OE la più acuta (quasi di testa), assoluta marocchina la via di mezzo (non ho quella di hermitage ma appena finisco quella che ho provvedo :twisted: che non posso vivere senza :duro: ) e assoluta tunisina la "sensualona" con la nota più bassa, a memoria non dovrebbe contenerne ma nel mio cervello resto sempre convinta abbia un piccolo contenuto/affinità con l'indolo (per rimanere in tema di puzzosità :D: ), che però attenzione è una delle sostanze che rendono il gelsomino speciale e l'essenza naturale così difficile da ricreare artificialmente..

ps ahah incredibile anch'io un mesetto fa o giù di lì ho fatto la glysolyd della Paty e ci ho messo l'assoluta di lavanda, bel verdino vero?
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MissMartina
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Re: Hermitage Oils - recensioni sugli oli

Messaggio da MissMartina »

:eyes:
Di ciò che hai scritto ho capito un settimo :birra:

Io ho l'oe. E ti giuro che me la sono snasata fino allo svenimento :eyes: ci sento qualcosa che mi ricorda qualcos'altro :eyes: ed è acidulo...boooooo! Forse il sapore delle dita che hanno appena spremuto un limone, o meglio, quando ne maneggi la scorza per farci una torta e tocchi l'albedo, ma non sono sicura. Anche erba fresca ci sento.

Devo capire se mi piace. E dove ce lo posso tuffare che mica son tanto convinta del siero :?

La Glysolid è bellissima verdina :amour: e sembra di avere sempre le mani pulite con quell'odorino :amour:
Mi é venuta voglia di spignattare un detersivo per i panni :duro:

Grazie :heart:
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robys
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Re: Hermitage Oils - recensioni sugli oli

Messaggio da robys »

Io recensirò poco per volta, editando a ogni ripresa, perché vorrei trasmettere una impressione quanto più precisa delle note olfattive dei miei acquisti, per orientare il lettore.

Comincio con quello che ha meno familiarità con le nostre abitudini sensoriali, e che racchiude la strana magia di sviluppare esplorazioni inattese da una prima esplosione sgradevole.

Castoreum 1% synthetic: quella del castoreum è una nota che appartiene alla famiglia delle profumazioni animali, con una storia che da sola varrebbe un'enciclopedia. L'estrazione della profumazione naturale consiste nella infusione in alcool di una ghiandola del castoro, deputata alla secrezione della sostanza aromatica che trasmette informazioni, alle femmine, circa lo status del maschio. Naturalmente ho preso in considerazione l'acquisto non dell'assoluta bensì della molecola sintetica, ricostruita da Givaudan. Che non tradisce assolutamente le aspettative. Ascrivibile all'area delle note di fondo, la molecola di sintesi ha uno slancio iniziale che la farebbe classificare anche tra le note centrali. Con valore fortemente fissativo, questo castoreum trasmette quello che ci si attenderebbe da un esercizio di caccia animale: odore di pellame, odore di allevamento che va, però, via via appiattendosi in un sottofondo forestale, o più precisamente pluviale. È un genere di profumazione che si ama o si odia. L'accento caratteristico della prima respirazione, così cuoiato, va decantando in note leggermente rugginose. Io lo trovo straordinariamente 'patinato', vintage ma non antiquato. Odora di Marlboro, di tutto quell'immaginario un pò Western che sa di sangue e tabacco.

Civet synthetic: Siamo di nuovo nella famiglia di cui sopra. Protagonista, stavolta, lo zibetto, mite mammifero la cui ghiandola peri-anale secerne un liquido che ha il compito di segnalare ai rivali la presenza di un maschio, e informare le femmine del suo codice genetico. Di questa doppia valenza è, giocoforza, incaricata la profumazione, che non a caso conserva in sè un patrimonio olfattivo minaccioso e, al tempo stesso, seducente. La perfetta sintetizzazione della molecola di Hermitageoils permette di apprezzarne entrambe le funzioni.
Comsiderata una nota di fondo, questa profumazione rivoluziona in realtà la classica piramide olfattiva, perchè esordisce con una testa aspra e pungente, per poi ammorbidirsi in una base persistente e longeva. Il primo soffio è insopportabile: ha un marcato risvolto selvatico, che da una lato spinge le note ammoniacate della testa, dall'altro preme verso il basso, evaporando in una sorta di spruzzo fecale. Orrendo, nella descrizione, e orrendo nella percezione. Si tratta di uno di quegli odori che danno stordimento, se 'ascoltati' singolarmente. Ma la straordinarietà di questa profumazione, a metà tra il liquido seminale felino e una vampata escrementizia, (in tutto uguale all'assoluta), consiste nell'impossibilità, per chi la prova, di resistere alla tentazione di tornarvi. Perché questo concerto ferormonale ha in sè uno straordinario magnetismo, che emerge nello sbuffo di un bouquet legnoso, ambrato e persino talcato, alla fine. Tant'è che con le famiglie cipriate, e gran parte delle resine, si accorda perfettamente; le avvolge, le arrotonda e le potenzia, al punto di conferire alla profumazione finale un alone conturbante e fortemente onirico. Chiunque volesse cimentarsi con la profumeria non dovrebbe prescindere da questo acquisto.
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anto
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Re: Hermitage Oils - recensioni sugli oli

Messaggio da anto »

Per chi ama le "rose" non sottovalutate tra i sintetici lo stemone che ha appunto l'odore del gambo di rosa appena reciso.
E' una nota verde utilizzabile anche con molte note floreali.

Sul petitgrain invece vi dirò che il Bergamotier non mi ha molto convinto
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biancospina
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Re: Hermitage Oils - recensioni sugli oli

Messaggio da biancospina »

anto vedo che sei molto bergamottofilo :D:
prima il link all'azienda che fa pure marmellate e canditi di bergamotto :bam: (li voglio! :cry: )
com'è sto petitgrain bergamotier? non ti ha convinto questo di hermitage in particolare o proprio questo tipo di petitgrain?

@robys ti aspettavo al varco per lo zibetto :D: è da mo' che lo "punto" e non mi decido..
ne hai mai provato uno naturale? io sarei tentata, ma poi mi rifiuto per considerazioni etiche.. ma se tu confermi che questo sintetico ne è una riproduzione fedele e accurata.. :D:

marti se mi sono spiegata di cacca ignorami.. prendilo come un fiore agrumato o un agrume fiorato :eyes: , innanzitutto se non l'hai già fatto provalo sulla pelle e non snasare dalla bottiglietta :) e come abbinamento iper basic ti suggerirei di iniziare a provarlo col bergamotto, tanto per restare in tema..
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MissMartina
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Re: Hermitage Oils - recensioni sugli oli

Messaggio da MissMartina »

Nuuuu ti sei spiegata troppo bene, sono io che con note alte basse e bemolli proprio non mi trovo :maria:

Grazie della dritta! Il bergamotto CELLÒ :blob9:

:love:
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anto
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Re: Hermitage Oils - recensioni sugli oli

Messaggio da anto »

@Biancospina ... gli agrumi sono sempre un po' un circo.

Qui non mi convincono le note di testa più volatili ... sembra solvente puro. Poi il profumo è buono, caldo agrumato speziato legnoso.

E' lo stesso problema degli oli essenziali da buccia di agrumi.

Per spiegarmi: se hai una mini grattugia per gli agrumi con contenitore, grattugiando la buccia di un arancio ottieni un minimo di olio essenziale. Un tempo si usava un procedimento simile, molto manuale, e delle spugne che venivano semplicemente strizzate.

Adesso confronta quello che ottieni con molti oli essenziali in vendita e in mezzo c'è più che il mare ... l'oceano pacifico ...

Per il bergamotto darò una chance a questo il prox ordine

http://www.taliaessenze.com/asp/prodotto.asp?id=604

E' una azienda che ogni tanto ha dei prodotti interessanti e avendo 'drogato' un sacco di gente con le loro carte aromatiche dovrò fare un ordine a breve x i vari "anch'io le voglio!! " :roll:
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Re: Hermitage Oils - recensioni sugli oli

Messaggio da robys »

@biancospina: ho provato la pasta in alcool dello zibetto, quella, per intenderci, che si ricava dallo sgocciolamento della borsa ed è utilizzata in alta profumeria. Ci tengo a specificare che l'ho provata per ragioni legate all'industria alimentare e non per sadico piacere personale (alcuni sapranno che va di moda, adesso, la produzione di un caffè costosissimo che viene defecato dallo zibetto delle palme, dopo la fermentazione intestinale). La ricostruzione di hermitageoils è fedelissima. Devo avvertiti del fatto che la sola differenza tra le due consiste nello sviluppo olfattivo in alcool: nella ricostruita permane tutto tutto il bouquet, ma con note meno 'fiorite' della naturale, note che non possono riprodursi in quanto legate ai processi enzimatici alimentari dello zibetto. Permane il sentore animalesco e conturbante ed è un'eccezionale sostituta. Devo anche eticamente riferirti che la produzione, invece, della pasta naturale avviene con metodi che trovo eticamente inaccettabili, con legamento dell'animale, sfregamento della borsa anale e raccolta.
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Re: Hermitage Oils - recensioni sugli oli

Messaggio da biancospina »

@anto grazie.. in effetti c'è grande variabilità ma se sa di solvente.. mica tanto bene :?

@robys grazie pure a te.. sapevo del Kopi Luwak e delle condizioni (per me) totalmente inaccettabili sulla produzione del materiale di origine naturale.. per questo ero titubante.. bene, se la versione sintetica è accettabile alla prossima la proverò, grazie!
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Re: Hermitage Oils - recensioni sugli oli

Messaggio da Silvietta* »

Inizio a recensire, poi nel caso editerò.

O.e. orange 5 fold Brazilian
Mi è piaciuto subito. Non ho grandi termini di paragone (solo un o.e. di arancio di Fresholi) ma questo è tutta un'altra cosa. E' il profumo della buccia d'arancia scalfita con le unghie, il profumo che rimane sulle mani dopo averne sbucciata una. Buonissimo e persistente.

O.e. Lavender high altitude
Anche qui il termine di paragone è la lavanda di Fresholi. Questa è molto più veritiera, meno medicamentosa e balsamica, più fresca e fiorita, sembra di avere proprio i fiori sotto il naso. Mi piace.

O.e. Vetiver Java
Che odoraccio ragazzi :eyes: Non sapevo proprio bene cosa aspettarmi, però mi immaginavo qualcosa di molto forte e difficile, e così è. E' pesante, verde e terroso al primo impatto, poco dopo esce invece un odore legnoso e secco, quasi di legno e/o tabacco bruciati. Ovviamente da usare a dosi omeopatiche, dovrò fare parecchie prove.

O.e. Geranium egyptian
Sa di antizanzara, leggermente di citronella, con un fondo di camomilla abbastanza distinto. Non credevo, ma mi piace parecchio.
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pannina
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Re: Hermitage Oils - recensioni sugli oli

Messaggio da pannina »

Io ho preso la CO2 di carota pensando che colorasse un pochino di arancio - :roll: invece non colora niente di niente. :nonso: Qual esarà la ragione? L'hanno fatta con le foglie di carota forse? :roll:
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Re: Hermitage Oils - recensioni sugli oli

Messaggio da MissMartina »

La volevo prendere anche io...non per il profumo (a proposito, sa di carota?) Ma per eventuali proprietà. Strano :roll: :roll: :roll:
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Re: Hermitage Oils - recensioni sugli oli

Messaggio da e.a.poe »

pannina ha scritto:Io ho preso la CO2 di carota pensando che colorasse un pochino di arancio - :roll: invece non colora niente di niente. :nonso: Qual esarà la ragione? L'hanno fatta con le foglie di carota forse? :roll:
Non so che tipo di estratto sia ma brevemente qualche informazione sull'essenza di carota di cui s'ignora la finalità cosmetica. Innanzitutto la distillazione europea è solo in corrente di vapore e solo dei semi che danno una resa bassissima (circa l'1%). Nazione principe per la distillazione della carota è la Francia e luogo specifico storicamente la Provenza. Non tutti sanno che quando vengono citate come estrazione anche le parti verdi ci troviamo avanti ad un prodotto distillato nell'europa dell'est di scarso valore, cosiccome è di scarso valore il livello organolettico dell'essenza cinese o peggio americana (Stati Uniti). Risulta invece la migliore in assoluto la carota Ungherese a radice conica, con resa bassissima dei semi (0,15%) ed un tenore altissimo in carotolo, L-limonene, dauc asarone. Solitamente viene distillata in tutto il mondo (per ragioni di resa) la carota a radice cilindrica che però è decisamente meno buona. Il colore in ogni caso sarà un giallo pallidissimo, niente a che vedere con lo sfavillante colore della carota cui siamo abituati... e se questo colore è presente il prodotto deve insospettire.. la carota è una essenza di rinforzo per le note floreali, in particolare rende persistenti iris florentina e violetta, essenze naturali che hanno da sole scarsa persistenza. E' quindi importantissima se si vogliono fare profumi altisonanti! :)
E quante notti in bianco,
davanti a un cielo stanco,
il grido del silenzio,
che annaffia fogli di malinconia,
per diventare mare, diventare amore,
ed inventarmi accanto a te

(A.Errico - Il grido del silenzio)
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pannina
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Re: Hermitage Oils - recensioni sugli oli

Messaggio da pannina »

Erbacea Miss... non sento nulla che mi ricordi la carota dall'odore, a questo punto, visto che ero interessata in particolare al colore, mi chiedo se almeno avrà qualche funzione... :roll: grazie e.a poe
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Re: Hermitage Oils - recensioni sugli oli

Messaggio da ludovica66 »

L'estratto CO2 di hermitage oil proviene dai semi, quello arancione di Aromazone è estratto di radice.
Odio gli indifferenti.
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Re: Hermitage Oils - recensioni sugli oli

Messaggio da pannina »

Grazien Ludovica... non avevo trovato indicazioni sul sito di hermitage... me lo son perso!
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Serena
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Re: Hermitage Oils - recensioni sugli oli

Messaggio da Serena »

Secondo round. Non ditemi niente, me lo sto dicendo già da sola.

...

ma mica che mi vergogno, figuriamoci, mi dico da sola che HO FATTO BENISSIMO e ne voglio ancora! :maria:

Osmanthus Absolute: non ho memorie recenti di osmanto fresco da paragonare a questa assoluta, quel che posso dire è che è veramente ma veramente suadente. Non sa di fiori: sa di pesca, di tè al limone, di fieno, di cera delle candele appena fusa, di corda. Ha una resistenza notevole e sulla pelle dura quasi un'ora prima di affievolirsi ricordando decisamente l'albicocca. Dopo quasi due ore rimane un velo leggerissimo a metà tra il melone e l'anguria, è veramente curioso!

Amber Sweetie: chi riceve la newsletter di Hermitage probabilmente avrà strabuzzato gli occhi alla descrizione di questo OE quando è stato inserito in catalogo :D:
In controcorrente con l'entusiasmo veramente incontenibile del titolare del sito, a mio parere Amber Sweetie non è esattamente quel che definirei "un odore per tutti", perché è talmente aromatico che per nasi poco amanti del genere potrebbe risultare addirittura pungente ai limiti del fastidioso. A me è andata di culo e ne sono molto intrigata. Non lo capisco tanto per ora. E' complesso, mi riempie il naso e il petto, dura un sacco, devo passarci del tempo insieme prima di parlarne.
Edit 14 agosto: usato puro sulla pelle e inserito in uno shampoo. E' di uso difficile. Sulla pelle assume una sfumatura sgradevole, organica ma non in senso buono. Ho rischiato, e pazienza - non me la sono sentita di uscirci e l'ho quindi coperto - incrociando le dita - con una dose generosa di Messe de Minuit che è incensoso e agrumato, mi è andata di lusso perché si sono fatti bene a vicenda direi. Nello shampoo ho usato 20 gtt Amber Sweetie, 40 gtt Ethylene Brassylate, 15 gtt Dorinia SA E e 5 gtt Almond Bitter, il risultato non è dei migliori sinceramente, l'Amber Sweetie a mio parere ha un che di oliva che la rende "imponente", mi viene da paragonarla all'ylang ylang che conosco io, che è quello della Flora, che anche lui mi dà la sensazione di star masticando un'oliva quando lo annuso. Da usare in dosi molto ridotte e - da quel che ho capito da questi primi tentativi, secondo me è meglio darci dentro per pomparne le caratteristiche amare invece di cercare di addomesticarla addolcendola.

Bitter Almond: squisito, è amaretti liquidi in boccetta. Peccato abbia la durata del proverbiale gatto in tangenziale, non mi aspettavo ovviamente che fosse persistente da sé, devo provare a fissarlo con benzoino ed etilene brassilato o qualche altro muschio non troppo dolce. La cosa che mi ha sorpresa è che ha un fondo strano, come di canapa dell'idraulico, appena appena percettibile sulla pelle dove l'ho messo puro, ma c'è.

Oud 20% in etanolo: qui dovrei evitare di sbilanciarmi tanto nei pareri, dato che non conosco l'oud "puro" in altra forma che questa che vende Hermitage. E' effettivamente un bellissimo legno, molto persistente, cremoso, sandaloso, con tratti che mi ricordano il cuoio e una punta canforata che paradossalmente finisce per conferire una morbidezza stranamente cipriata. Per quel che costa la diluizione in etanolo (il prezzo dell'OE puro è da collasso, ma si sa) mi sentirei di consigliarla agli amanti della nota in sé, non sarà tirata dietro con la cerbottana ma suppongo che possa valerne il rischio - ripeto, non conosco la nota in purezza che da questa boccetta che ho vicino al pc, ma a giudicare dalla ricchezza dell'aroma e dalla persistenza di oltre un'ora, ed è solo una diluizione al 20%, per me è di buona qualità.

Copaiba Balsam: così da solo non mi fa particolarmente impazzire. E' piuttosto debole per essere un fissativo, c'è una parte balsamica che svanisce molto presto e un fondo come latteo-vaniglioso che mi ricorda il gelato alla panna sciolto :nonso: Ha però una bella coda morbida che mi ricorda un po' un tizzone che si spegne, penso abbia un suo bel perché per arrotondare senza dolcificare, mi segno qua come appunto personale che va provato insieme all'Amber Sweetie.
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Re: Hermitage Oils - recensioni sugli oli

Messaggio da biancospina »

Di già nuovo round??!
Io sto tenendo duro ma sono combattuta, che tra luglio-agosto non sono sicura se sarà possibile fare ordini. Non so se buttarmi subito e poi versare calde lacrime di coccodrillo per le finanze o se fare la brava pampina e tenere duro e versare sempre le solite calde lacrime di coccodrillo per l’occasione perduta e per non poter prendere più nulla fino tipo a settembre.. :roll:

Hai preso sua albicoccosità l’osmanto! Sono tre volte che lo metto nel carrello e poi lo tolgo perché tutto sommato ne ho ancora un goccetto e posso ancora risparmiarmi quei soldini..
Ma ovviamente la curiosità è per l’amber sweetie.. :D: in effetti alla prima lettura della newsletter ho fatto un discreto salto sulla sedia.. :lol: non ho molto idea di cosa aspettarmi in fondo, ma nemmeno a me così a naso ispira come “un odore per tutti”.. quando l’avrai snasata a sufficienza torna a riferire, eh!
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Re: Hermitage Oils - recensioni sugli oli

Messaggio da Stregonza »

Comincio con le mie, poco per volta:

Incense wood= il mio miglior acquisto. L'incenso "ecclesiastico" che adoro, la nota dominante in "Avignon", fumoso, ieratico, secco, mistico, alla fine arrotondato dal legno. Da mescolare assieme a Frankincense, decisamente piú "aspro" ma che assieme si sostengono e creano l'INCENSO senza alcun dubbio. Il Frankincense ha note balsamiche, sta molto bene col pino o la lavanda, é quasi "medicinale", lo vedrei anche abbinato alla menta, per esempio, o all'achillea. In fondo, termina quasi in erbaceo. Molto molto elegante.

cocoaCO2= un cioccolato pralinato con sentori caldi di noce! assolutamente gourmand. Rassicurante come un pasticcino al cioccolato appena sfornato, note di latte caldo zuccherato, una cucina profumata. Mette l'acquolina in bocca. La nota gourmand non é eccessiva, abbinata a una vaniglia bourbon ( tipo Vanillin) diventano ricordi che fanno bene all'umore. Ma anche da sola viene voglia di continuare ad annusarsi.

fever Tea= una nota assolutamente e francamente erbacea, molto forte e decisa. Non mi ricorda affatto il té, ma permette di modulare un bouquet in senso "verde". Essendo pulita e spigolosa, secondo me va dosata con estrema moderazione.

Corps d'Oranger= il neroli :amour: :amour: :amour: , i fiori bianchi e profumati della zagara, i boccioli... :cuori:
Da avere assolutamente per chi ama il neroli e per chi volesse riprodurre bouquet con questa componente floreale. Aromatica, dolce ma non stucchevole, fine e non appariscente ma accattivante. Tanto per non smentirmi, penso che la abbineró all'incenso per ricordarmi di Seville Á L'Aube ...e alla mirra.

Bois de Rose= il legno aromatico, delicatamente floreale, che importantizza e rende elegante una rosa che potrebbe essere banale. Rassicurante, rotondo, un profumo giá di per se stesso. Anche questo un must have. Si presta ad essere utilizzato come cuore o fondo.

Lilial= é uno dei floreali per eccellenza! il profumo del giglio bianco. Molto raffinato, non troppo persistente né invadente, secondo me dovrebbe essere incluso in ogni bouquet con componente floreale. Secondo me é nota di cuore. Sta bene con tutte le note fiorite, molto bene con gelsomino, meno bene con ylang ylang ( pareri personali). La rosa un pò lo spegne.
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