Pesantezza e diffondibilità degli olii (tabelle comparative)
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Re: Pesantezza e diffondibilità degli olii (tabelle comparat
allora ragazzi/e, scusate l'assenza, ma da quando lavoro al pc 4 giorni a settimana i miei occhi reggono solo venerdì e we! (maledetto astigmatismo+miopia!)
adesso ricontrollo l'indirizzo nel link postato originale, così se non è stato modificato da qualche mod rimane in ordine per chi passerà dopo!
risposte
1) io non ho office, ho solo libreoffice, quindi è probabile che la mia "pesantezza" sia dovuta al fatto che libreoffice ha dovuto far girare un documento doc, e che quindi sia più laborioso, soprattutto nella grafica.
comunque se l'idea può essere quella di creare un google doc modificabile quindi da tutti, per me va bene, anzi, se qualcuno che ha più tempo e destrezza di me vuole provvedere a trasferirlo/convertirlo ha la mia autorizzazione.
Io purtroppo non ho più tutto il tempo libero (ne avevo fin troppo da disoccupata -.-) di prima, quindi non mi parrebbe giusto vincolare la progressione di questo "progetto" alla mia disponibilità.
2) i colori:
quelli rossi li aveva inseriti fin dall'inizio sushi, sono proprio i termolabili, io ho semplicemente "copiato" il colore anche nella pagina della densità. Mi sembra più chiaro e diretto, che colorare solo nella pagina della composizione.
I blu invece sono gli oli che ho aggiunto io, li ho evidenziati con un colore differente perché non ho ben chiaro qual'è il criterio per considerarli termolabili...(cosa che prima o poi avrei indagato).
alcuni è palese che non lo saranno, ma ho voluto lasciare "traccia" delle mie aggiunte fino a quando non avessi studiato questo criterio.
Le mie ulteriori modifiche sono state quasi solamente additive (dove ho trovato valori differenti da quelli indicati li ho aggiunti, dove il range si ampliava l'ho semplicemente ampliato, e dove sono comparse differenti distribuzioni in base alla parte vegetale "spremuta" della stessa pianta, ho dedotto qual'era quella "generica" confrontando le distribuzioni e gli altri dati), le uniche modifiche vere e proprie sono state:
- spostare gli oli e i burri in base alla loro distribuzione.
Come vedete l'Olio di Cocco l'ho inserito tra i Burri, perché la sua composizione ha più senso inserirla in quello schema, mentre il Burro di Mango come potete vedere non è nella sezione Burri (come l'aveva inserito Sushi, se non ricordo male), per comodità l'ho inserito tra gli oli, data la presenza di più insaturi degli altri burri.
- cambiare i nomi degli acidi grassi, sinceramente non so se ho cambiato anche quelli originariamente inseriti da Sushi, ma ad un certo punto mi sono accorta di aver usato due nomenclature diverse per gli acidi grassi, sia IUPAC, sia comune, alla fine ho optato per la comune: nella maggior parte nomi più corti.
E in questo caso spero di non aver fatto troppi pasticci nella differenziazione fra Linolenic C18:3n3 e ϓ-Linolenic C18:3n6, perché in alcuni articoli non venivano differenziati quando indicati...
nel preparare questa tabella, mi sono resa conto però, che in alcuni articoli era presente anche l'indicazione della "viscosità" dell'olio, mi è sembrato un dato interessante, anche se non sempre presente, e soprattutto indicato a diverse temperature.
Però a questo punto può essere molto più interessante procedere all'esperimento che proponeva Isottina...voi che dite?
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1) io non ho office, ho solo libreoffice, quindi è probabile che la mia "pesantezza" sia dovuta al fatto che libreoffice ha dovuto far girare un documento doc, e che quindi sia più laborioso, soprattutto nella grafica.
comunque se l'idea può essere quella di creare un google doc modificabile quindi da tutti, per me va bene, anzi, se qualcuno che ha più tempo e destrezza di me vuole provvedere a trasferirlo/convertirlo ha la mia autorizzazione.
Io purtroppo non ho più tutto il tempo libero (ne avevo fin troppo da disoccupata -.-) di prima, quindi non mi parrebbe giusto vincolare la progressione di questo "progetto" alla mia disponibilità.
2) i colori:
quelli rossi li aveva inseriti fin dall'inizio sushi, sono proprio i termolabili, io ho semplicemente "copiato" il colore anche nella pagina della densità. Mi sembra più chiaro e diretto, che colorare solo nella pagina della composizione.
I blu invece sono gli oli che ho aggiunto io, li ho evidenziati con un colore differente perché non ho ben chiaro qual'è il criterio per considerarli termolabili...(cosa che prima o poi avrei indagato).
alcuni è palese che non lo saranno, ma ho voluto lasciare "traccia" delle mie aggiunte fino a quando non avessi studiato questo criterio.
Le mie ulteriori modifiche sono state quasi solamente additive (dove ho trovato valori differenti da quelli indicati li ho aggiunti, dove il range si ampliava l'ho semplicemente ampliato, e dove sono comparse differenti distribuzioni in base alla parte vegetale "spremuta" della stessa pianta, ho dedotto qual'era quella "generica" confrontando le distribuzioni e gli altri dati), le uniche modifiche vere e proprie sono state:
- spostare gli oli e i burri in base alla loro distribuzione.
Come vedete l'Olio di Cocco l'ho inserito tra i Burri, perché la sua composizione ha più senso inserirla in quello schema, mentre il Burro di Mango come potete vedere non è nella sezione Burri (come l'aveva inserito Sushi, se non ricordo male), per comodità l'ho inserito tra gli oli, data la presenza di più insaturi degli altri burri.
- cambiare i nomi degli acidi grassi, sinceramente non so se ho cambiato anche quelli originariamente inseriti da Sushi, ma ad un certo punto mi sono accorta di aver usato due nomenclature diverse per gli acidi grassi, sia IUPAC, sia comune, alla fine ho optato per la comune: nella maggior parte nomi più corti.
E in questo caso spero di non aver fatto troppi pasticci nella differenziazione fra Linolenic C18:3n3 e ϓ-Linolenic C18:3n6, perché in alcuni articoli non venivano differenziati quando indicati...
nel preparare questa tabella, mi sono resa conto però, che in alcuni articoli era presente anche l'indicazione della "viscosità" dell'olio, mi è sembrato un dato interessante, anche se non sempre presente, e soprattutto indicato a diverse temperature.
Però a questo punto può essere molto più interessante procedere all'esperimento che proponeva Isottina...voi che dite?
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Re: Pesantezza e diffondibilità degli olii (tabelle comparat
augusten ha scritto: Qua potete trovare il foglio: https://docs.google.com/spreadsheets/d/ ... sp=sharing
faccio solo un appunto riguardo alla "trasposizione" dei grafici.
Per mantenere la legenda equivalente, purtroppo ho dovuto modificare a mano tutti i colori...
cosa che penso sia da fare con qualsiasi programma (ora capite perché, oltre al problema pc non ho fatto i grafici di tutti gli oli eh??? ).
I grafici, vengono generati automaticamente con lo stesso ordine di colori, ma quando un olio non ha un tipo di acido grasso, non viene considerato in legenda...ergo scala tutta la scala cromatica!
Ovviamente questo non implica che siate obbligati a fare questo lavoro (leggermente ossessivo, concordo) per forza, ma è per segnalarvi la cosa. In questo caso la differenza tra gli oli non è più così fortemente "visiva", perché potrebbe indurre in errore se non si confrontano i grafici legenda per legenda.
Purtroppo ho cercato come realizzare un unico grafico "multitorta", cioè con tante torte, ma una legenda sola...però non ho proprio idea di come si faccia (sempre che si possa con office!)
EDIT: come non detto! è successo solo con il ricino! non capisco come mai con tutti gli altri abbia mantenuto la legenda...e col ricino no!
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Re: Pesantezza e diffondibilità degli olii (tabelle comparat
Ma sarebbe possibile indicare un certo valore di densità a partire dal quale definire un olio pesante, medio, leggero o leggerissimo? Cioè: c'è un valore "di confine" che mi dice che un determinato olio è per esempio leggerissimo, e non leggero? Anche solo indicativamente...Non so se mi sono spiegata. Come faccio a dire, che so, che l'ottil dodecanolo (densità 0,840) è leggerissimo e non leggero, o viceversa?
O mi sono persa dove lo si spiega?
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Re: Pesantezza e diffondibilità degli olii (tabelle comparat
ma sono distinzioni a nostro uso e consumo, non è mica legge.
...perchè io VI VEDO
"Dovrei mettere all'ingresso del forum avete presente quei metal detector tipo negli aeroporti? Quando suona, faccio lasciare giù la scatoletta di bicarbonato e faccio passare solo senza."
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Re: Pesantezza e diffondibilità degli olii (tabelle comparat
No, certo, ma volevo comprare un olio leggerissimo, visto che non ne ho, e mi sono resa conto di non sapere tra quali oli potrei scegliere.
Si può fare una distinzione generale basandosi sulla densità (del tipo, che so, da 0,830 in su sono considerabili oli leggeri, da 0,830 in giù invece leggerissimi), oppure posso solo leggermi tutti i topic sui singoli oli cercando lì una definizione circa la leggerezza/pesantezza di quel determinato olio?
Si può fare una distinzione generale basandosi sulla densità (del tipo, che so, da 0,830 in su sono considerabili oli leggeri, da 0,830 in giù invece leggerissimi), oppure posso solo leggermi tutti i topic sui singoli oli cercando lì una definizione circa la leggerezza/pesantezza di quel determinato olio?
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Re:
Intanto ti ringrazio sushi, questo tuo intervento mi è stato utilissimo e mi ha chiarito abbastanza le ideesushi ha scritto:La scelta del TIPO di grasso dipende solo dal tipo di pelle. Se la pelle è secca farai una cascata che avrà la maggior parte di oli pesanti e qui non è tanto importante la composizione dell'olio. Invece se la pelle è grassa con tendenza acneica è meglio scegliere oli con una densità più bassa e che allo stesso tempo hanno una percentuale bassa di acido oleico.
Ma nel caso di creme per pelli grasse, con diciamo 6-8% di grassi, ha senso fare questo ragionamento? Cioè, dovendo mantenermi in quella percentuale di grassi, non posso scegliere molti oli e un olio di cartamo lo userò diciamo all'1%, in questo caso la sua composizione influirà sul risultato finale?
Marianna
"Action matters. Our thoughts, as far as good they can be, are false pearls until they turns out into actions. Be the change you want to see in the world." Gandhi
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Re: Pesantezza e diffondibilità degli olii (tabelle comparat
ma nella tua cascata ci sono molti esteri che l'acido oleico non ce l'hanno, quindi il tuo problema non si pone. Non facciamo cosmesi omeopatica quindi quello che è presente in tracce funziona poco o nulla, sia nel bene che nel male.
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Re: Pesantezza e diffondibilità degli olii (tabelle comparat
L'olio di rosa mosqueta con densità 0,925 come lo devo considerare? Medio o pesante?
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Re: Pesantezza e diffondibilità degli olii (tabelle comparat
medio.
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Re: Pesantezza e diffondibilità degli olii (tabelle comparat
Secondo me, come ha già detto Lola e Sushi, non possiamo basarci solo sulla triade
Olio leggero
Olio medio
Olio pesante
Non solo perché dipenderà dal produttore e dalla annata, ma anche dal tipo di pelle che abbiamo, dal clima, etc. Credo che la bellissima tabella di Sushi sia l’opportunità per ragionare in senso di fisiologia cutanea e non solo in senso reologico del prodotto finito.
L’acido linoleico è tra le sostanze più importanti per la "qualità" delle ceramidi, in particolare di un tipo chiamato CER EOS o ceramide 1. Sembrerebbe avere due importanti funzioni:
1- manterrebbe più “morbido” il cemento intercorneocitario (la componente grassa che si trova tra i Corneociti e che si forma a partire dallo strato granuloso dai Corpi di Odland). In questo modo lo strato corneo appare meno rigido e risponderà meglio alle sollecitazioni ambientali.
2- L’acido linoleico farebbe inoltre da “collante” chimico tra le lamelle lipidiche.
L’acido oleico e il palmitico effettivamente sembrerebbero alterare la concentrazione di Calcio extracellulare. Gli ioni calcio sono importanti perché una loro modifica dentro e fuori la cellula può indurre dei fenomeni infiammatori..
Quindi non guardiamo solo l’aspetto della densità, ma anche della sua composizione in funzione alla pelle.
Olio leggero
Olio medio
Olio pesante
Non solo perché dipenderà dal produttore e dalla annata, ma anche dal tipo di pelle che abbiamo, dal clima, etc. Credo che la bellissima tabella di Sushi sia l’opportunità per ragionare in senso di fisiologia cutanea e non solo in senso reologico del prodotto finito.
L’acido linoleico è tra le sostanze più importanti per la "qualità" delle ceramidi, in particolare di un tipo chiamato CER EOS o ceramide 1. Sembrerebbe avere due importanti funzioni:
1- manterrebbe più “morbido” il cemento intercorneocitario (la componente grassa che si trova tra i Corneociti e che si forma a partire dallo strato granuloso dai Corpi di Odland). In questo modo lo strato corneo appare meno rigido e risponderà meglio alle sollecitazioni ambientali.
2- L’acido linoleico farebbe inoltre da “collante” chimico tra le lamelle lipidiche.
L’acido oleico e il palmitico effettivamente sembrerebbero alterare la concentrazione di Calcio extracellulare. Gli ioni calcio sono importanti perché una loro modifica dentro e fuori la cellula può indurre dei fenomeni infiammatori..
Quindi non guardiamo solo l’aspetto della densità, ma anche della sua composizione in funzione alla pelle.
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Re: Pesantezza e diffondibilità degli olii (tabelle comparat
A chi può essere utile, ho creato questo pdf con i vari pesi specifici dei grassi che più mi interessavano (SG = specific gravity) a 20-25° C. Per alcune cere la temperatura di riferimento era fuori range, ma l'ho indicata lo stesso.
Sono tutti i più comuni ingredienti in vendita nei siti fornitori noti (a parte qualche olietto esotico).
Le composizione in acidi grassi degli oli/grassi non le ho indicate perchè reperibili sul sito Soapcalc.
http://www.file-pdf.it/2015/04/27/densi ... cere-2.pdf
Sono tutti i più comuni ingredienti in vendita nei siti fornitori noti (a parte qualche olietto esotico).
Le composizione in acidi grassi degli oli/grassi non le ho indicate perchè reperibili sul sito Soapcalc.
http://www.file-pdf.it/2015/04/27/densi ... cere-2.pdf
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Re: Pesantezza e diffondibilità degli olii (tabelle comparat
@ Alejandro
Quindi , sarebbe bene, si fare una cascata con le diverse famiglie per avere un continum (come spiega Lola) ma allo stesso tempo bisognerebbe scegliere per ogni famiglia l'olio che è più indicato per il proprio tipo di pelle.....giusto? Forse bisognerebbe anche sceglierli differenti a livello di quantità di acidi.....mi spiego meglio, prendiamo 1 olio per famiglia, ognuno con differente percentuale di acido oleico, linoleico ecc..., tenendo conto di andare ad avere la % più alta in ciò di cui più necessità la nostra pelle.....un'altra cascata dentro la cascata. Idea mia, magari sbaglierò
Quindi , sarebbe bene, si fare una cascata con le diverse famiglie per avere un continum (come spiega Lola) ma allo stesso tempo bisognerebbe scegliere per ogni famiglia l'olio che è più indicato per il proprio tipo di pelle.....giusto? Forse bisognerebbe anche sceglierli differenti a livello di quantità di acidi.....mi spiego meglio, prendiamo 1 olio per famiglia, ognuno con differente percentuale di acido oleico, linoleico ecc..., tenendo conto di andare ad avere la % più alta in ciò di cui più necessità la nostra pelle.....un'altra cascata dentro la cascata. Idea mia, magari sbaglierò
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Re: Pesantezza e diffondibilità degli olii (tabelle comparat
Secondo me é proprio così che bisogna fare. Una pelle acneica vorrà qualcosa di diverso da una pelle secca o matura.
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Re: Pesantezza e diffondibilità degli olii (tabelle comparat
il sacha inchi, è leggero medio o pesante
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Re: Pesantezza e diffondibilità degli olii (tabelle comparat
densità 0.9260-0.9285 g/ml, quindi pesante
è l'unico riscontro che ho trovato, QUI... può essere attendibile?
EDIT del 9/02/2017: dal link sono scomparse le info
Comunque, dalla tabella postata qualche messaggio fa da ros&nn6, si evince che è un olio medio con densità 0,918, dato che è nettamente più in linea con i messaggi successivi, in cui Isottina, Silvia e Lola, che lo hanno, ne parlano come di un medio
è l'unico riscontro che ho trovato, QUI... può essere attendibile?
EDIT del 9/02/2017: dal link sono scomparse le info
Comunque, dalla tabella postata qualche messaggio fa da ros&nn6, si evince che è un olio medio con densità 0,918, dato che è nettamente più in linea con i messaggi successivi, in cui Isottina, Silvia e Lola, che lo hanno, ne parlano come di un medio
Ultima modifica di lulù58 il 09/02/2017, 11:26, modificato 1 volta in totale.
"... sei un essere speciale ed io avrò cura di te..."
Franco Battiato La cura
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Re: Pesantezza e diffondibilità degli olii (tabelle comparat
se non l'hai ancora comprato, non vedo perchè prenderlo visto che non è una materia prima di base e non la usa nessuno, se ce l'hai già, allora lo tocchi e lo sai senza chiedere se è leggero o pesante.
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Re: Pesantezza e diffondibilità degli olii (tabelle comparat
Sulla pelle si comporta come un olio medio e mi ha sorpreso che non abbia quasi per nulla odore.marinella59 ha scritto:il sacha inchi, è leggero medio o pesante
Wikipedia dice che, per composizione, è solo comparabile all'olio di lino. Beh, spalmandolo sulla pelle non lo avrei mai detto, per fortuna.
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Re: Pesantezza e diffondibilità degli olii (tabelle comparat
Dici che è inodore Isottina? Com'è possibile.. il mio ha un forte odore e addirittura quando lo inserisco nelle creme mi è quasi impossibile coprire l'odore. Finché è per me, no problem, ma se devo regalare la crema diventa un problema. Che siano gli omega contenuti a dare l'odore?
Ho cercato il Topic apposito per confrontare il mio caso, ma non lo ho trovato
(A me non sembra un olio pesante..!)
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𝓛𝓾𝓶𝓸𝓼 𝓽𝓸 𝓼𝓱𝓮𝓭 𝓵𝓲𝓰𝓱𝓽 𝓸𝓷 𝓮𝓿𝓮𝓻𝔂𝓽𝓱𝓲𝓷𝓰
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Re: Pesantezza e diffondibilità degli olii (tabelle comparat
Sì anche il mio è bello odoroso, e non lo trovo pesante. Ma forse quello che abbiamo noi è meno raffinato, come si sa gli oli non sono tutti uguali.
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