come si capisce che un olio è irrancidito?
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Re: come si capisce che un olio è irrancidito?
Non posso che darti ragione quando lo associ all'olio di oliva, però appunto, a me non è mai capitato che andasse rancida nemmeno una bottiglia di olio di oliva che lascio in una seconda casa, ben chiusa d'accordo, ma che probabilmente rimane aperta per almeno 1-2 annetti...e di sicuro non ho la stessa cura nel pulirne i bordi ogni volta che lo uso...
è per quello che mi risulta "strano" che un olio poco più rancescibile dell'olio di oliva sia irrancidito così facilmente e così in fretta (io come oli "da tenere d'occhio" per ora ne tengo al massimo 2 contemporaneamente, proprio perchè sono ancora all'inizio, infatti ora che ho finito il rosa mosqueta ho solo germe di grano, e opterò solo per un olio "a rischio")...
anzi...a questo punto cercherò di stare attenta quando comincerò a fare ordini più sostanziosi di oli
è per quello che mi risulta "strano" che un olio poco più rancescibile dell'olio di oliva sia irrancidito così facilmente e così in fretta (io come oli "da tenere d'occhio" per ora ne tengo al massimo 2 contemporaneamente, proprio perchè sono ancora all'inizio, infatti ora che ho finito il rosa mosqueta ho solo germe di grano, e opterò solo per un olio "a rischio")...
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Re: come si capisce che un olio è irrancidito?
Beh ci sono molti fattori che influiscono sull'innesco del processo di irrancidimento, sicuramente quelli che hanno a che vedere sulla conservazione dell'olio che abbiamo detto prima, ma ancor prima dipende dalla carica di polifenoli presente nell'olio. Più è alta e più l'olio ritarderà l'irrancidimento. Il contenuto dei polifenoli varia a seconda dell'olio, della cultivar, delle condizioni meteo dell'annata e soprattutto dalla lavorazione in frantoio (anche un olio ottimo in partenza può venire irrimediabilmente rovinato se le temperature di lavorazione nell'impianto sono elevate o se sempre in fase di lavorazione rimane troppo a lungo esposto all'ossigeno, o ancora se viene lavorato in una tipologia di impianto inadatta). Quindi la risposta dovrebbe essere: dipende
Poi onestamente ho alcuni dubbi che un olio, magari di supermercato (che quindi viene messo in commercio quando ha già almeno un anno, cioè già vecchietto) e rimasto aperto per un paio d'anni non si sia rovinato.. credo che un naso un po' più allenato non sarebbe d'accordo Certo, è un processo che va per gradi che passano per numerose fantastiche nuances di noce e di grasso di prosciutto, ma insomma, il concetto è quello!
Ottima idea quella di comprare pochi olii delicati per volta
Poi onestamente ho alcuni dubbi che un olio, magari di supermercato (che quindi viene messo in commercio quando ha già almeno un anno, cioè già vecchietto) e rimasto aperto per un paio d'anni non si sia rovinato.. credo che un naso un po' più allenato non sarebbe d'accordo Certo, è un processo che va per gradi che passano per numerose fantastiche nuances di noce e di grasso di prosciutto, ma insomma, il concetto è quello!
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Re: come si capisce che un olio è irrancidito?
un naso un po' più allenato... insomma, non ci vuole la laurea per sentire la puzza di olio rancido ^^'
EDIT: quando è successo al mio mosqueta l'ho capito al volo, ed ero anche io vergine in materia!
EDIT: quando è successo al mio mosqueta l'ho capito al volo, ed ero anche io vergine in materia!
Ultima modifica di Veravidel il 18/08/2013, 19:48, modificato 1 volta in totale.
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Re: come si capisce che un olio è irrancidito?
dipende dal grado d'irancimento, tuttavia se è guasto lo capisci subito, il nome "irrancidito" rende proprio l'idea, non so come spiegartelo meglio che così
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Re: come si capisce che un olio è irrancidito?
@Veravidel voleva essere una battuta sperando (forse a torto!) di non essere sembrata fuori luogo semplicemente come dice pure JessicaMila è un processo che va per gradi e ci sono stadi in cui i difetti dell'olio sono lievi ma vengono comunque colti al volo da chi lavora nel settore (così come Lola lo capisce subito dalla "faccia" di una emulsione se si separerà o meno), mentre magari altre persone appunto meno allenate ( non saprei che altro termine usare..) a stanare subito il difetto se ne accorgeranno ad uno stadio un po' più avanzato, quando questo sarà un po' più marcato.
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Re: come si capisce che un olio è irrancidito?
Non so, però un conto è accorgersi dei primi stadi negli oli "stravaganti", però sono convinta che se l'olio di oliva che uso in cucina nella seconda casa stesse andando rancido me ne accorgerei...
penso che il 90% degli italiani non avrebbe problemi ad accorgersi...A me ad esempio è capitato di trovare un'oliera piena vecchiotta, con un olio che non sapeva assolutamente di rancido, magari non aveva l'odore dell'olio di oliva da 7 euro al litro, ma di certo non ti veniva l'idea di buttarlo.
Io in questo caso l'ho usato per ungere il tagliere, se deve irrancidire irrancidirà comunque è vero, ma almeno non me lo mangio...e il tagliere un olio qualsiasi da bere lo vuole in ogni caso
penso che il 90% degli italiani non avrebbe problemi ad accorgersi...A me ad esempio è capitato di trovare un'oliera piena vecchiotta, con un olio che non sapeva assolutamente di rancido, magari non aveva l'odore dell'olio di oliva da 7 euro al litro, ma di certo non ti veniva l'idea di buttarlo.
Io in questo caso l'ho usato per ungere il tagliere, se deve irrancidire irrancidirà comunque è vero, ma almeno non me lo mangio...e il tagliere un olio qualsiasi da bere lo vuole in ogni caso
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Re: come si capisce che un olio è irrancidito?
Il 90% degli italiani che usa olio extravergine di oliva compra quello del supermercato che di tutto "odora" (ma meglio sarebbe dire "puzza") tranne che di olio extravergine vero, o di qualità che dir si voglia.xxRasmusGirlxx ha scritto:penso che il 90% degli italiani non avrebbe problemi ad accorgersi...
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Re: come si capisce che un olio è irrancidito?
Magari! purtroppo la maggior parte degli italiani consuma abitualmente oli gravemente difettati, per non dire praticamente lampanti. Perfino i ristoranti servono spessissimo olii in pessimo stato.. ed è raro che qualcuno se ne lamenti, prima di tutto perché appunto è raro che l'olio sia così rancido da suscitare conati di vomito (ma salutare sicuramente non lo è), e poi perché mischiato con i sapori del cibo è più facile che non ce se ne renda conto (almeno non subito, poi magari "torna su" nelle ore successive e si dà la colpa alla cipolla ).xxRasmusGirlxx ha scritto: penso che il 90% degli italiani non avrebbe problemi ad accorgersi...
Per arginare il problema è da poco uscita una legge che obbliga i ristoranti ad utilizzare olio in bottiglie mono-dose e non ricaricabili (peccato però che così diventino un rifiuto non riciclabile ..) perché sennò era pratica comune rabboccare la bottiglia senza prima pulirla a dovere, e il risultato era un olio con difetto misto tendente al rancido spinto. Bleah!
Per lo stesso motivo le oliere sarebbe meglio usarle giusto per conservare l'olio con cui si ungono i taglieri!
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Re: come si capisce che un olio è irrancidito?
Stamattina volevo prepararmi una crema viso e preparando la fase B mi sono accorta che il mio olio di avocado iniziava ad abbandonarmi. Molto stupidamente (e lo so che è stata la cosa più stupida che potessi fare, ma non ca**iatemi che mi sento già una polla di mio) l'ho messo comunque in fase B e ho proceduto come se nulla di terribile potesse capitare.
Bene ora mi ritrovo con una crema che puzza terribilmente di insalatina (che ormai io associo all'olio rancido ma non ne sono ancora certa perchè per fortuna ho poca esperienza in questo senso).
Ovviamente non ho inserito alcuna fase C e mai me la spalmerò sul viso, ma mi chiedevo se potessi farla fuori come crema corpo nel giro di qualche giorno o se devo buttare senza alcuna pietà...
Bene ora mi ritrovo con una crema che puzza terribilmente di insalatina (che ormai io associo all'olio rancido ma non ne sono ancora certa perchè per fortuna ho poca esperienza in questo senso).
Ovviamente non ho inserito alcuna fase C e mai me la spalmerò sul viso, ma mi chiedevo se potessi farla fuori come crema corpo nel giro di qualche giorno o se devo buttare senza alcuna pietà...
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Re: come si capisce che un olio è irrancidito?
Io la butterei favetta, che piacere e che vantaggio ci possono essere nello spalmarsi una crema rancida e puzzona, sia pure sul corpo? Le creme ce le mettiamo per farci del bene, mica per sfruttarle ad ogni costo... È come se dicessi questo pollo è andato a male ma per non buttarlo me lo mangio lo stesso, per poi magari passare una settimana in bagno
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Re: come si capisce che un olio è irrancidito?
Farò così allora...e che mi serva di lezione!
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Re: come si capisce che un olio è irrancidito?
Ho degli oli ( JoJoba, mandorle, ricino) scaduti da qualche mese a cui al momento dell'acquisto avevo aggiunto delle gocce di antizanz, il loro odore non ha subito variazioni, volevo sapere se gli posso comunque continuare ad usare.
Inoltre ho un olio di semi di lino biologico baule volante, che fin dal momento dell'acquisto anche se tenuto in frigorifero ha un lieve sentore di pesce, volevo sapere se in base alla vostra esperienza lo posso ancora usare, soprattutto nel sapone, visto comunque che anche la rosa mosqueta sa un po di pesce ma comunque è buona.
E ancora, possiamo generalizzare ed affermare che per gli oli vale la legge della "sniffatina" e non quella della scadenza, ovvero in assenza di segni di irrancidimento l'olio si può ancora usare indipendentemente dalla scadenza?
Inoltre ho un olio di semi di lino biologico baule volante, che fin dal momento dell'acquisto anche se tenuto in frigorifero ha un lieve sentore di pesce, volevo sapere se in base alla vostra esperienza lo posso ancora usare, soprattutto nel sapone, visto comunque che anche la rosa mosqueta sa un po di pesce ma comunque è buona.
E ancora, possiamo generalizzare ed affermare che per gli oli vale la legge della "sniffatina" e non quella della scadenza, ovvero in assenza di segni di irrancidimento l'olio si può ancora usare indipendentemente dalla scadenza?
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- Grande Capa
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Re: come si capisce che un olio è irrancidito?
prima domanda: sì. hai allungato la loro durarta quindi non leggere l'etichetta e usali
seconda. l'olio di semi di lino puzza di suo, credo che sia normalissimo
terza: no, può succedere che un mandorle che sembra ancora buono alla prima scaldata per emulsionarlo ti irrancidisca in quel momento e poi inizi a puzzare per bene. se hai un olio non propriamente freschissimo, annusalo e casomai usalo per preparazioni a freddo.
In ogni caso non si dovrebbe mai arrivare a quei punti, non si devono avere molti olii vegetali e li si devono usare.
seconda. l'olio di semi di lino puzza di suo, credo che sia normalissimo
terza: no, può succedere che un mandorle che sembra ancora buono alla prima scaldata per emulsionarlo ti irrancidisca in quel momento e poi inizi a puzzare per bene. se hai un olio non propriamente freschissimo, annusalo e casomai usalo per preparazioni a freddo.
In ogni caso non si dovrebbe mai arrivare a quei punti, non si devono avere molti olii vegetali e li si devono usare.
...perchè io VI VEDO
"Dovrei mettere all'ingresso del forum avete presente quei metal detector tipo negli aeroporti? Quando suona, faccio lasciare giù la scatoletta di bicarbonato e faccio passare solo senza."
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Re: come si capisce che un olio è irrancidito?
sicuramente hai ragione. Ma molti italiani non possono permettersi per cucinare di usare oli che costano circa 10 euro al litro (questo è il prezzo, mi risulta, di un olio italiano, vero di alta qualità). In più il gusto di quasi tutti, anche il mio, non è cosi educato per distinguere nettamente la differenza, specialmente cotto. Confido che non siano cosi scadenti da essere dannosi.*Zoe* ha scritto:Il 90% degli italiani che usa olio extravergine di oliva compra quello del supermercato che di tutto "odora" (ma meglio sarebbe dire "puzza") tranne che di olio extravergine vero, o di qualità che dir si voglia.xxRasmusGirlxx ha scritto:penso che il 90% degli italiani non avrebbe problemi ad accorgersi...
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Re: come si capisce che un olio è irrancidito?
Grazie Lola, chiarissima come sempre
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Re: come si capisce che un olio è irrancidito?
Se si mette dell'olio rancido sui capelli che sono materia morta, che cosa succede?
Non voglio farlo, ma me l'hanno chiesto e non sapevo che dire.
Grazie.
Non voglio farlo, ma me l'hanno chiesto e non sapevo che dire.
Grazie.
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Re: come si capisce che un olio è irrancidito?
E tu rispondi che un olio rancido non si usa per nulla, se non (forse) per oliare dei cardini... col rischio però di sentirne la puzza.
“Siate felici e se qualche volta la felicità si scorda di voi, voi non vi scordate della felicità” (R. Benigni)
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Re: come si capisce che un olio è irrancidito?
I capelli forse non ne saranno danneggiati, ma chi può desiderare che la testa gli puzzi di rancido?
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Re: come si capisce che un olio è irrancidito?
La puzza non piace a nessuno, ma cercavo una risposta scientifica.
La materia morta, anche se attaccata al corpo, è poi tanto diversa dai cardini di una porta?
Con quell'amica ho già risolto, ho detto c he non lo so, ma la domanda è per me.
La materia morta, anche se attaccata al corpo, è poi tanto diversa dai cardini di una porta?
Con quell'amica ho già risolto, ho detto c he non lo so, ma la domanda è per me.
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Re: come si capisce che un olio è irrancidito?
Non so la risposta scientifica, ma quella logica per me e': i capelli, anche se "morti", assorbono, cosi' come un mobile di legno puzzerebbe se lo cospargessi di olio rancido. Il cardine della porta non assorbe nulla, ma c'e' il rischio che la puzza si senta comunque.
“You've gotta dance like there's nobody watching,
Love like you'll never be hurt,
Sing like there's nobody listening,
And live like it's heaven on earth.”
― William W. Purkey
Love like you'll never be hurt,
Sing like there's nobody listening,
And live like it's heaven on earth.”
― William W. Purkey