Sapone "scientifico": il sale nel sapone
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Re: Sapone "scientifico": il sale nel sapone
Riguardo al sale nel sapone, ho recentemente letto un libro che ne parlava "La sagra degli antichi saponi -Lavare e lavarsi ecologicamente", di Giovanni Damiani (prof di chimica ambientale all'Università della Tuscia).
Domani se riesco ne cito qualche pezzettino a proposito, forse può essere interessante per il topic.
In soldoni dice quel che si è detto fin qui, e cioè che l'aggiunta di sale (si parla soprattutto di sapone a caldo, se non ricordo male) rende il sapone più duro, bianco e meno attaccabile da muffe. Dà anche una spiegazione chimica, se non sbaglio, sulla quale però meglio non mi pronunci (lascerò a voi l'onore) viste le mie scarse conoscenze in materia
Dà anche alcune ricette (più che altro "vintage") di saponi "salati".
Aggiorno domani!
Domani se riesco ne cito qualche pezzettino a proposito, forse può essere interessante per il topic.
In soldoni dice quel che si è detto fin qui, e cioè che l'aggiunta di sale (si parla soprattutto di sapone a caldo, se non ricordo male) rende il sapone più duro, bianco e meno attaccabile da muffe. Dà anche una spiegazione chimica, se non sbaglio, sulla quale però meglio non mi pronunci (lascerò a voi l'onore) viste le mie scarse conoscenze in materia
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Re: Sapone "scientifico": il sale nel sapone
Aggiorno anch'io per dirvi che sto usando una delle saponette col sale. Appena ho il confronto con la stessa senza sale riferisco anch'io.
Comunque attenzione allo sbriciolamento: la scorsa settimana (mercoledì), io e il resto della Compagnia abbiamo fatto un sapone col sale e il 36% di acqua (di sale ne abbiamo messo il 5% ma non si è sciolto tutto e poi abbiamo filtrato la soluzione di soda prima di aggiungerla ai grassi, così non ci siamo portati dietro granelli di sale).
Giovedi sera era ancora troppo molle per essere tagliato (succede quando si mette più acqua del canonico 30%) e l'ho lasciato lì fino a domenica sera (non ho potuto tagliarlo prima perchè non ero a casa); beh... il malefico si sbriciolava mentre lo tagliavo!
Di solito uso un coltello grande per tagliarlo, ma si rovinava troppo, quindi ne ho usato più piccolo e con la lama più sottile ma si è sbriciolato lo stesso sui bordi delle fette.
Non so se si sarebbe sbriciolato lo stesso se lo avessi affettato venerdi o sabato... dovrei rifare un esperimento per capirlo!
Comunque attenzione allo sbriciolamento: la scorsa settimana (mercoledì), io e il resto della Compagnia abbiamo fatto un sapone col sale e il 36% di acqua (di sale ne abbiamo messo il 5% ma non si è sciolto tutto e poi abbiamo filtrato la soluzione di soda prima di aggiungerla ai grassi, così non ci siamo portati dietro granelli di sale).
Giovedi sera era ancora troppo molle per essere tagliato (succede quando si mette più acqua del canonico 30%) e l'ho lasciato lì fino a domenica sera (non ho potuto tagliarlo prima perchè non ero a casa); beh... il malefico si sbriciolava mentre lo tagliavo!
Di solito uso un coltello grande per tagliarlo, ma si rovinava troppo, quindi ne ho usato più piccolo e con la lama più sottile ma si è sbriciolato lo stesso sui bordi delle fette.
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Re: Sapone "scientifico": il sale nel sapone
Eccomi qua!
Allora Damiani parla nello specifico di saponi a caldo, cito dal libro:
“La spiegazione chimica dell’efficacia dell’aggiunta del sale nella fase finale è semplice. Il sapone che si è formato dalla reazione tra grassi ed alcali è un sale in una certa misura dissociato in acqua, in condizioni di equilibrio. E’ quindi presente una aliquota indissociata, ed un’aliquota con la molecola grassa che ha perso per dissociazione l’atomo di sodio con la sua carica positiva e resta col gruppo carbossilico finale con una carica elettrica negativa (vedi la parte destra della reazione).
C17 H33 -COONa ↔ C17 H33 -COO- + Na+ :
l’aumento della concentrazione di ioni sodio sposta l’equilibrio verso la forma indissociata a sinistra della reazione. Nella forma ionizzata (vale a dire con cariche elettriche nella molecola) il sapone è –e rimane– in gran parte sciolto in acqua e pertanto non è separabile da questa; l’apporto di ioni Na+ del sale da cucina, per effetto chiamato dello “ione in comune”, sposta l’equilibrio di dissociazione in acqua del sapone sodico verso la sua forma indissociata, vale a dire solida, separabile facilmente, solidificabile ulteriormente man mano che si asciuga all’aria.”
Una nota di colore: pare che una volta chi saponificava in casa, ovviamente a digiuno dei perché e percome chimici, il sale alla fine della saponificazione a caldo lo aggiungesse “per benedizione” o “contro l’invidia” (fare il sapone era oggetto di invidia da parte del vicinato). Recentemente, chi ha provato a rifare queste vecchie ricette (che sono veramente “strane”, al posto di indicare le quantità di soda o sale in grammi si indicano i gradi baumé..) omettendo il sale convinto si trattasse solo di superstizione, ha ottenuto un sapone semiliquido o comunque troppo molle, molto soggetto all’ammuffimento.
Allora Damiani parla nello specifico di saponi a caldo, cito dal libro:
“La spiegazione chimica dell’efficacia dell’aggiunta del sale nella fase finale è semplice. Il sapone che si è formato dalla reazione tra grassi ed alcali è un sale in una certa misura dissociato in acqua, in condizioni di equilibrio. E’ quindi presente una aliquota indissociata, ed un’aliquota con la molecola grassa che ha perso per dissociazione l’atomo di sodio con la sua carica positiva e resta col gruppo carbossilico finale con una carica elettrica negativa (vedi la parte destra della reazione).
C17 H33 -COONa ↔ C17 H33 -COO- + Na+ :
l’aumento della concentrazione di ioni sodio sposta l’equilibrio verso la forma indissociata a sinistra della reazione. Nella forma ionizzata (vale a dire con cariche elettriche nella molecola) il sapone è –e rimane– in gran parte sciolto in acqua e pertanto non è separabile da questa; l’apporto di ioni Na+ del sale da cucina, per effetto chiamato dello “ione in comune”, sposta l’equilibrio di dissociazione in acqua del sapone sodico verso la sua forma indissociata, vale a dire solida, separabile facilmente, solidificabile ulteriormente man mano che si asciuga all’aria.”
Una nota di colore: pare che una volta chi saponificava in casa, ovviamente a digiuno dei perché e percome chimici, il sale alla fine della saponificazione a caldo lo aggiungesse “per benedizione” o “contro l’invidia” (fare il sapone era oggetto di invidia da parte del vicinato). Recentemente, chi ha provato a rifare queste vecchie ricette (che sono veramente “strane”, al posto di indicare le quantità di soda o sale in grammi si indicano i gradi baumé..) omettendo il sale convinto si trattasse solo di superstizione, ha ottenuto un sapone semiliquido o comunque troppo molle, molto soggetto all’ammuffimento.
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Re: Sapone "scientifico": il sale nel sapone
Grazie Biancospina, molto interessante! anche la parte folcloristica
Della spiegazione scientifica ci ho capito il giusto, aspettiamo il riscontro di Tagliar per capire se "sapone duro" vuole dire solo più consistente oppure non bavoso!
Comunque con questa spiegazione non riesco a spiegarmi l'effetto del sale nel sapone disciolto in acqua:
se se ne aggiunge molto l'effetto è quello descritto nel libro, il sapone si dissocia dall'acqua e dalla glicerina e si aggruma (è la pratica del lavaggio del sapone con il sale per il marsiglia);
però se d'altra parte se ne aggiunge poco, l'effetto è quello di aiutare la pasta di sapone a disciogliersi maggiormente in acqua, i rilavorati fatti così vengono lissi lissi che è una bellezza non si vedono per niente i grumi di sapone di partenza.
Della spiegazione scientifica ci ho capito il giusto, aspettiamo il riscontro di Tagliar per capire se "sapone duro" vuole dire solo più consistente oppure non bavoso!
Comunque con questa spiegazione non riesco a spiegarmi l'effetto del sale nel sapone disciolto in acqua:
se se ne aggiunge molto l'effetto è quello descritto nel libro, il sapone si dissocia dall'acqua e dalla glicerina e si aggruma (è la pratica del lavaggio del sapone con il sale per il marsiglia);
però se d'altra parte se ne aggiunge poco, l'effetto è quello di aiutare la pasta di sapone a disciogliersi maggiormente in acqua, i rilavorati fatti così vengono lissi lissi che è una bellezza non si vedono per niente i grumi di sapone di partenza.
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Re: Sapone "scientifico": il sale nel sapone
Piccolo OT: se a qualcuno dovesse interessare storia e folklore della detergenza di una volta e in particolare del sapone il libro è interessante da leggere, come ricettario no, un po’ troppo confuso (o forse solo troppo complicato..) almeno per i miei gusti .
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Re: Sapone "scientifico": il sale nel sapone
Tagliar, l'unica "controindicazione" dell'acqua in più messa per sciogliere il sale è che il sapone non si può sformare il giorno dopo o ci sono altre precauzioni da prendere? (stagionatura più lunga, ad esempio, per espellere l'acqua in più)
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Re: Sapone "scientifico": il sale nel sapone
A me non sembra che sia necessario più tempo per la stagionatura, però non ho mai verificato "scientificamente" la cosa, ovvero non ho mai fatto dei confronti in merito.
Comunque l'acqua aumentata serve per avere la pasta più fluida per fare le decorazioni (swirl e quant'altro) con più facilità, quindi si presume che uno usi una ricetta ricca di grassi saturi che tende ad addensarsi in fretta (altrimenti avrebbe poco senso aumentare l'acqua) e questi sono comunque saponi che sono pronti all'uso prima di quelli fatti con più insaturi.
Comunque l'acqua aumentata serve per avere la pasta più fluida per fare le decorazioni (swirl e quant'altro) con più facilità, quindi si presume che uno usi una ricetta ricca di grassi saturi che tende ad addensarsi in fretta (altrimenti avrebbe poco senso aumentare l'acqua) e questi sono comunque saponi che sono pronti all'uso prima di quelli fatti con più insaturi.
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Re: Sapone "scientifico": il sale nel sapone
Scusate se mi sono perso qualche pezzo di discussione ...Vati ha scritto: i rilavorati fatti così vengono lissi lissi che è una bellezza non si vedono per niente i grumi di sapone di partenza.
In pratica tu aggiungi sale alla polvere di sapone che metti a scaldare con l'acqua quando fai il rilavorato ?
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Re: Sapone "scientifico": il sale nel sapone
Anto, l'avevo detto nel topic dei rilavorati
http://lola.mondoweb.net/viewtopic.php? ... &start=120
preciso che metto il sale dopo aver disciolto a bagnomaria, non all'inzio.
Se dopo aver scaldato a bagnomaria si presentano sempre i grumi e la pasta non è liscia, aggiungendo un poco di sale il tutto si scioglie meglio, diventa molto più liquido. (anche se ammetto che c'è chi riesce a farne di perfetti anche senza sale, a me aiuta).
http://lola.mondoweb.net/viewtopic.php? ... &start=120
preciso che metto il sale dopo aver disciolto a bagnomaria, non all'inzio.
Se dopo aver scaldato a bagnomaria si presentano sempre i grumi e la pasta non è liscia, aggiungendo un poco di sale il tutto si scioglie meglio, diventa molto più liquido. (anche se ammetto che c'è chi riesce a farne di perfetti anche senza sale, a me aiuta).
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Re: Sapone "scientifico": il sale nel sapone
tagliar ha scritto:Comunque attenzione allo sbriciolamento..........
Giovedi sera era ancora troppo molle per essere tagliato (succede quando si mette più acqua del canonico 30%) e l'ho lasciato lì fino a domenica sera (non ho potuto tagliarlo prima perchè non ero a casa); beh... il malefico si sbriciolava mentre lo tagliavo!
Di solito uso un coltello grande per tagliarlo, ma si rovinava troppo, quindi ne ho usato più piccolo e con la lama più sottile ma si è sbriciolato lo stesso sui bordi delle fette.
Non so se si sarebbe sbriciolato lo stesso se lo avessi affettato venerdi o sabato... dovrei rifare un esperimento per capirlo!
Due sere fa ho rifatto questo sapone.
Ieri sera l'ho tolto dallo stampo e l'ho tagliato subito perchè, a differenza della scorsa settimana, mi sembrava sufficientemente solido per poterlo fare (anche se ho usato un filo di nylon e non un coltello): nessuno sbriciolamento!!
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Re: Sapone "scientifico": il sale nel sapone
Ottimo! Magari la prossima volta che saponifico (continuo a dimenticarmi di passare al Consorzio Agrario a comprare la soda, mannaggia!!!) ci provo anche io così poi vi so dire!
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Re: Sapone "scientifico": il sale nel sapone
Rifatto un sapone col sale, ma è stato impossibile da tagliare col coltello perchè si sbriciola.
Leggete qui.
Leggete qui.
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Re: Sapone "scientifico": il sale nel sapone
Inizio l'aggiornamento degli esperimenti.
Ricordo che i saponi A e B sono identici sia come ricetta, sia come quantità di sale aggiunto: l'unica differenza è che A è profumato, mentre B non lo è.
Come prima cosa ho provato A, con e senza sale: non posso dire che il sale abbia indurito questo sapone perchè anche senza sale era abbastanza duretto (ha fatto un po' di bava solo verso la fine).
Sono poi passata al sapone B, per ora quello col sale.
I primi giorni tutto bene, poi guardate che è successo:
Oltre ad essersi sbriciolato durante l'uso, vedete che rimane bianco solo sui bordi mentre l'interno è avorio?
Considerazioni: come mai questo fatto dello sbriciolamento e del colore è successo per B, mentre per A no?
Conclusioni: non metterò più sale nei miei saponi.
Se se ne mette poco per sbiancarlo, non serve a nulla: qui nel SAPONE TRICOLORE 2 l'ho messo al 2% ed è rimasto avorio.
Se se ne mette di più (fino a saturare la soluzione di soda) succedono cose strane come per il sapone B o come è successo qua
Ricordo che i saponi A e B sono identici sia come ricetta, sia come quantità di sale aggiunto: l'unica differenza è che A è profumato, mentre B non lo è.
Come prima cosa ho provato A, con e senza sale: non posso dire che il sale abbia indurito questo sapone perchè anche senza sale era abbastanza duretto (ha fatto un po' di bava solo verso la fine).
Sono poi passata al sapone B, per ora quello col sale.
I primi giorni tutto bene, poi guardate che è successo:
Oltre ad essersi sbriciolato durante l'uso, vedete che rimane bianco solo sui bordi mentre l'interno è avorio?
Considerazioni: come mai questo fatto dello sbriciolamento e del colore è successo per B, mentre per A no?
Conclusioni: non metterò più sale nei miei saponi.
Se se ne mette poco per sbiancarlo, non serve a nulla: qui nel SAPONE TRICOLORE 2 l'ho messo al 2% ed è rimasto avorio.
Se se ne mette di più (fino a saturare la soluzione di soda) succedono cose strane come per il sapone B o come è successo qua
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Re: Sapone "scientifico": il sale nel sapone
L'unica cosa che mi viene in mente è che in A c'è un po' più olio, dato che c'è l'olio dell'essenza, ma è strano lo stesso però
"salagadula magicabula bidibibodibibù fa la magia tutto quel che vuoi tu bidibibodibibù"
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Re: Sapone "scientifico": il sale nel sapone
Accc io ci speravo
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Re: Sapone "scientifico": il sale nel sapone
Anch'io!
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Re: Sapone "scientifico": il sale nel sapone
Io pure.
Ricapitolando, io ho fatto 8 saponi col sale.
In due (questi), al 2 e 3% di sale, non ho potuto notare nulla riguardo il bianco perchè li avevo colorati, ma non ho notato neppure che fossero più duri di analoghi senza sale.
Ho poi fatto i due saponi A e B di questo topic, di cui B è disastroso.
Nel SAPONE TRICOLORE 2 (qui) l'ho messo al 2% ed è rimasto avorio (non l'ho ancora provato in quanto a durezza, ma dovrebbe già essere duro di suo, vista la ricetta).
Un altro non pubblicato, ma di cui avevo parlato qui sopra (messaggio del 14 febbraio), fatto col 36% di acqua e sale a saturazione della soluzione di soda, è rimasto abbastanza bianco ma, tagliato dopo 4 giorni, si è sbriciolato.*
Un altro ancora, sempre fatto col 36% di acqua e sale a saturazione della soluzione di soda (messaggio del 23 febbraio), non si è sbriciolato durante il taglio (però l'ho tagliato col filo di nylon) e sul colore non posso dire nulla perchè molto colorato, anche se sembra che il poco bianco sia davvero bianco.*
L'ultimo qua (35% di acqua e sale a saturazione della soluzione di soda) si è sbriciolato al taglio col coltello, per cui sono passata al filo di nylon (sul colore non si può dire nulla, visto lo scherzetto dovuto alla polvere di latte e/o polvere di yogurth).*
*tutti questi non li ho ancora provati perchè ancora troppo presto.
Diciamo che, tirando le somme, sono più i pasticci che il sale combina nel sapone che i benefici, che ho notato solo sulla questione dello sbiancamento (e nemmeno sempre).
Ricapitolando, io ho fatto 8 saponi col sale.
In due (questi), al 2 e 3% di sale, non ho potuto notare nulla riguardo il bianco perchè li avevo colorati, ma non ho notato neppure che fossero più duri di analoghi senza sale.
Ho poi fatto i due saponi A e B di questo topic, di cui B è disastroso.
Nel SAPONE TRICOLORE 2 (qui) l'ho messo al 2% ed è rimasto avorio (non l'ho ancora provato in quanto a durezza, ma dovrebbe già essere duro di suo, vista la ricetta).
Un altro non pubblicato, ma di cui avevo parlato qui sopra (messaggio del 14 febbraio), fatto col 36% di acqua e sale a saturazione della soluzione di soda, è rimasto abbastanza bianco ma, tagliato dopo 4 giorni, si è sbriciolato.*
Un altro ancora, sempre fatto col 36% di acqua e sale a saturazione della soluzione di soda (messaggio del 23 febbraio), non si è sbriciolato durante il taglio (però l'ho tagliato col filo di nylon) e sul colore non posso dire nulla perchè molto colorato, anche se sembra che il poco bianco sia davvero bianco.*
L'ultimo qua (35% di acqua e sale a saturazione della soluzione di soda) si è sbriciolato al taglio col coltello, per cui sono passata al filo di nylon (sul colore non si può dire nulla, visto lo scherzetto dovuto alla polvere di latte e/o polvere di yogurth).*
*tutti questi non li ho ancora provati perchè ancora troppo presto.
Diciamo che, tirando le somme, sono più i pasticci che il sale combina nel sapone che i benefici, che ho notato solo sulla questione dello sbiancamento (e nemmeno sempre).
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Re: Sapone "scientifico": il sale nel sapone
L'unica percentuale da me provata era al 2-3%, e non avevo notato diversità sulla consistenza, mentre per il colore non avevo fatto caso perchè al tempo non sapevo che potesse schiarire.
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Re: Sapone "scientifico": il sale nel sapone
Ho fatto solo il primo senza sale, in tutti gli altri l'ho sempre aggiunto al 5% (in un paio anche il 6/7).
Alcuni sono rimasti molli, altri duri senza dare i problemi di sbriciolamento che ho letto.
Mi ha sbiancato (moderatamente) l'ultimo al latte, ma è rimasto comunque un color avorio, non bianco. In più ho fatto tutto a freddo, sui 35 gradi, probabilmente se avessi lavorato a 45 sarebbe scurito di più.
Ho usato per tutti l'acqua al 38% e per alcuni ho aspettato anche 3 giorni prima di tagliare.
Gli ultimi due che ho fatto, latte e variegato, sono rimasti mollissimi per una settimana, nonostante avessi una ricetta relativamente semplice.
Per la schiuma non ho notato differenze tra quelli con e quello senza, magari cambierà al termine della stagionatura.
Noto però che quasi nessuno fa bava.
I prossimi proverò a farli senza sale per capire quanto influisce effettivamente sulla durezza.
Alcuni sono rimasti molli, altri duri senza dare i problemi di sbriciolamento che ho letto.
Mi ha sbiancato (moderatamente) l'ultimo al latte, ma è rimasto comunque un color avorio, non bianco. In più ho fatto tutto a freddo, sui 35 gradi, probabilmente se avessi lavorato a 45 sarebbe scurito di più.
Ho usato per tutti l'acqua al 38% e per alcuni ho aspettato anche 3 giorni prima di tagliare.
Gli ultimi due che ho fatto, latte e variegato, sono rimasti mollissimi per una settimana, nonostante avessi una ricetta relativamente semplice.
Per la schiuma non ho notato differenze tra quelli con e quello senza, magari cambierà al termine della stagionatura.
Noto però che quasi nessuno fa bava.
I prossimi proverò a farli senza sale per capire quanto influisce effettivamente sulla durezza.
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Re: Sapone "scientifico": il sale nel sapone
Ma senza tante menate ci mettete il 5% di burro di cacao e avete un sapone bello duro che non si sbriciola nè si gonfia e che non fa bava manco a pregarlo in ginocchio.
...perchè io VI VEDO
"Dovrei mettere all'ingresso del forum avete presente quei metal detector tipo negli aeroporti? Quando suona, faccio lasciare giù la scatoletta di bicarbonato e faccio passare solo senza."
"Dovrei mettere all'ingresso del forum avete presente quei metal detector tipo negli aeroporti? Quando suona, faccio lasciare giù la scatoletta di bicarbonato e faccio passare solo senza."