Produciamo il sego in casa (metodo a secco)
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Produciamo il sego in casa (metodo a secco)
Come anticipato ieri in una mia precedente discussione "Primo sapone Sego Cocco e Argan", sono passato dal mio macellaio, precedentemente avvisato, il quale mi ha fatto la gradita sorpresa di darmi il grasso intorno al rognone.
Un'ovale grosso come un pallone da rugby di grasso compatto senza nervi, che mi ha tagliato davanti e dal quale ha estratto il rognone, e mi ha dato tutto il resto.
Avevo letto che questo è il miglior grasso per produrre il sego, sicuramente è quello più "pulito", senza nervi , cartilagini o pelle dura quindi sicuramente quello che richiede il minor lavoro di preparazione.
Premetto che non sono un'esperto in materia di produzione del sego, questa è la quarta volta che mi cimento.
Il procedimento letto su google, facendo una ricerca con i termini in inglese, dato che in italiano mi sono scorso pagine e pagine, senza trovare nulla. Così un povero disgraziato volesse cimentarsi, magari trova finalmente del materiale.
Cercando sul sito, non ho trovato una descrizione abbastanza dettagliata e magari con qualche foto del procedimento, e dato che tante di voi quando parlo di sego, accennano che vorrebbero prima o poi provare, non mi costa niente approfittando della lavorazione, farne un piccolo resoconto con qualche consiglio.
Cominciamo dalla materia prima:
Il grasso al macellaio è bene chiederglielo prima, in modo tale che magari quando preparano la carne, lo mettano da parte e lo tengono nella cella frigorifero.
La prima volta l'ho richiesto al volo e lo ha preso dal secchione degli scarti e magari con un pò di sange di qualche pezzo di carne e il fatto di aver preso caldo, è risultato in fase di preparazione e successivamente di odore un pò forte.
Cominciamo dai primi attrezzi:
Un tagliere possibilmente in legno grezzo (le cose da tagliare generalmente scivolano meno).
Un buon coltello; per buono intendo che tagli molto bene. Sono banditi i coltelli a seghetta (avete mai visto un macellaio che usa un coltello a seghetta?) possono andar bene al massimo per tagliare una bistecca cotta.
La necessità di tagliare bene è data dal fatto che è necessario (a meno che non vi diano il grasso del rognone) pulirlo da pezzetti di carne rimasti attaccati, qualche parte di cartilagine da eliminare e nervetti vari, quindi se non taglia veramente bene vi impazzite.
Cominciamo la lavorazione:
Prima cosa, tagliare il grasso in pezzi il più piccolo possibile, ciò ne facilita lo scioglimento.
Prendere dal frigorifero un pezzo di grasso per volta da taglaiare, dato che quandio si scalda tende ad ammorbidirsi e quindi il tagliarlo, risulta più difficoltoso.
Finito di tagliare il grasso mettiamo la pentola sul fuoco, magari sul fornello più grande così il calore è più diffuso, ma con il fuoco veramente al minimo (vedete che il minimo che si ottiene ruotando la manopola da una parte può essere comunque alto, conviene fare il minimo ruotando il pomello verso il lato che spenge e verificare la fiamma) e copriamo inizialmente con un coperchio, in modo che il calore vada a scaldare anche il grasso in superficie che è più distante dal calore.
Quando il coperchio è ben caldo, togliamolo e cominciamo a girare più che altro per verificare che non si attacchi.
Poco dopo iniziarà a sciogliersi e non sarà neanche più necessario girarlo.
Vedete che "il bollire" dell'olio è una cosa appena percettibile, si vedono piccolissime bollicine che salgono, non date gas a menetta e pazientate.
IL procedimento ha una durata che dipende dalla quantità di grassi, diciamo che se stiamo lavorando un chilo e qualcosa di più, ci vorrà poco meno di un'ora.
Nel tempo il grasso andrà a diminuire di volume sciogliendosi, e aumenterà il liquido.
Si formerà durante il processo, una schiumetta superficiale.
, fino ad arrivare a piccolissimi pezzi di colore bruno.
Qusto è il momento di spengere il fornello, togliere il grosso dei residui solidi e quindi filtrare.
Questo è il risultato:
A questo punto lasciare raffreddare, quindi mettere in frigo se pensiamo di non utilizzarlo a breve.
Una volta raffreddato, ecco come appare (la foto non è molto a fuoco, sorry)
Forza Lole non vi resta che cimentarvi, coraggio!
L'odore anche questa volta in fase di poduzione è paragonabile alla cottura di una fettina, neanche una bistecca!
Questa sera mi tocca l'altra metà; sono a posto per quattro/cinque sfornate da mezzo chilo!
Un'ovale grosso come un pallone da rugby di grasso compatto senza nervi, che mi ha tagliato davanti e dal quale ha estratto il rognone, e mi ha dato tutto il resto.
Avevo letto che questo è il miglior grasso per produrre il sego, sicuramente è quello più "pulito", senza nervi , cartilagini o pelle dura quindi sicuramente quello che richiede il minor lavoro di preparazione.
Premetto che non sono un'esperto in materia di produzione del sego, questa è la quarta volta che mi cimento.
Il procedimento letto su google, facendo una ricerca con i termini in inglese, dato che in italiano mi sono scorso pagine e pagine, senza trovare nulla. Così un povero disgraziato volesse cimentarsi, magari trova finalmente del materiale.
Cercando sul sito, non ho trovato una descrizione abbastanza dettagliata e magari con qualche foto del procedimento, e dato che tante di voi quando parlo di sego, accennano che vorrebbero prima o poi provare, non mi costa niente approfittando della lavorazione, farne un piccolo resoconto con qualche consiglio.
Cominciamo dalla materia prima:
Il grasso al macellaio è bene chiederglielo prima, in modo tale che magari quando preparano la carne, lo mettano da parte e lo tengono nella cella frigorifero.
La prima volta l'ho richiesto al volo e lo ha preso dal secchione degli scarti e magari con un pò di sange di qualche pezzo di carne e il fatto di aver preso caldo, è risultato in fase di preparazione e successivamente di odore un pò forte.
Cominciamo dai primi attrezzi:
Un tagliere possibilmente in legno grezzo (le cose da tagliare generalmente scivolano meno).
Un buon coltello; per buono intendo che tagli molto bene. Sono banditi i coltelli a seghetta (avete mai visto un macellaio che usa un coltello a seghetta?) possono andar bene al massimo per tagliare una bistecca cotta.
La necessità di tagliare bene è data dal fatto che è necessario (a meno che non vi diano il grasso del rognone) pulirlo da pezzetti di carne rimasti attaccati, qualche parte di cartilagine da eliminare e nervetti vari, quindi se non taglia veramente bene vi impazzite.
Cominciamo la lavorazione:
Prima cosa, tagliare il grasso in pezzi il più piccolo possibile, ciò ne facilita lo scioglimento.
Prendere dal frigorifero un pezzo di grasso per volta da taglaiare, dato che quandio si scalda tende ad ammorbidirsi e quindi il tagliarlo, risulta più difficoltoso.
Finito di tagliare il grasso mettiamo la pentola sul fuoco, magari sul fornello più grande così il calore è più diffuso, ma con il fuoco veramente al minimo (vedete che il minimo che si ottiene ruotando la manopola da una parte può essere comunque alto, conviene fare il minimo ruotando il pomello verso il lato che spenge e verificare la fiamma) e copriamo inizialmente con un coperchio, in modo che il calore vada a scaldare anche il grasso in superficie che è più distante dal calore.
Quando il coperchio è ben caldo, togliamolo e cominciamo a girare più che altro per verificare che non si attacchi.
Poco dopo iniziarà a sciogliersi e non sarà neanche più necessario girarlo.
Vedete che "il bollire" dell'olio è una cosa appena percettibile, si vedono piccolissime bollicine che salgono, non date gas a menetta e pazientate.
IL procedimento ha una durata che dipende dalla quantità di grassi, diciamo che se stiamo lavorando un chilo e qualcosa di più, ci vorrà poco meno di un'ora.
Nel tempo il grasso andrà a diminuire di volume sciogliendosi, e aumenterà il liquido.
Si formerà durante il processo, una schiumetta superficiale.
, fino ad arrivare a piccolissimi pezzi di colore bruno.
Qusto è il momento di spengere il fornello, togliere il grosso dei residui solidi e quindi filtrare.
Questo è il risultato:
A questo punto lasciare raffreddare, quindi mettere in frigo se pensiamo di non utilizzarlo a breve.
Una volta raffreddato, ecco come appare (la foto non è molto a fuoco, sorry)
Forza Lole non vi resta che cimentarvi, coraggio!
L'odore anche questa volta in fase di poduzione è paragonabile alla cottura di una fettina, neanche una bistecca!
Questa sera mi tocca l'altra metà; sono a posto per quattro/cinque sfornate da mezzo chilo!
Ultima modifica di mstefano il 27/08/2012, 8:41, modificato 5 volte in totale.
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Re: Produciamo il sego in casa (metodo a secco)
grazie, sei molto bravo a fare i tutorial
ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi
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Re: Produciamo il sego in casa (metodo a secco)
Il metodo che ho imparato io (ma non l'ho mai fatto, quindi non garantisco) è simile, ma prevede l'aggiunta di un 10% di acqua leggermente salata nella pentola. Questa dovrebbe servire per far meglio precipitare eventuali impurità e togliere quel po' di odore che potrebbe restare. Dopo essere stata in frigo, dovrebbe essere facile staccare il disco di sego e far colare via l'acqua rimasta sotto. Comunque molta di quest'acqua evapora durante la cottura, quindi non ce ne sarà quanta ce n'era all'inizio. Il disco poi va asciugato sotto e congelato fino al momento di usarlo
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Re: Produciamo il sego in casa (metodo a secco)
Si Galatea, quello è il metodo "wet", come dicono gli inglesi, però preferisco questo, è meno laborioso, non c'è da far bollire nulla quindi meno vapore che in questo periodo basta il caldo ed in ultimo, come descriveva il tipo dal quale ho appreso il metodo, non si richia eventuale irrancidimento per umidità residua.
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Re: Produciamo il sego in casa (metodo a secco)
E' vero, ma sai, per chi ha il naso schizzinoso può essere meglio fare tutto il possibile per evitare residui odorosi di carne
Una volta ho avuto in regalo un pezzo di sapone di sego, e sinceramente a me dava fastidio l'odore. Non so che metodo sia stato usato, ma mi ha fatto passare la voglia di provarci
Una volta ho avuto in regalo un pezzo di sapone di sego, e sinceramente a me dava fastidio l'odore. Non so che metodo sia stato usato, ma mi ha fatto passare la voglia di provarci
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Re: Produciamo il sego in casa (metodo a secco)
Di solito nella sezione inci dei prodotti commerciali i saponi con sodium tallowate (sego) sono criticati perchè scadenti e ad alta probabilità di essere irritanti, non vedo perchè il sego fatto in casa dovrebbe fare la differenza.
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Re: Produciamo il sego in casa (metodo a secco)
Perché irritanti, Laura? Non è un grasso come altri, come lo strutto ad esempio?
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Re: Produciamo il sego in casa (metodo a secco)
I saponi fatti con grassi animali sono aggressivi e ancor meno affini alla cute di quelli fatti con olii vegetali, è uno dei fondamentali della disamina della cosmesi
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Re: Produciamo il sego in casa (metodo a secco)
@Laura
Sono approdato alla produzione del sapone, dopo aver provato un paio di saponette fatte da produttori di saponi da barba (ottimi i saponi sia da barba che le saponette).
Proprio grazie alle caratteristiche di queste, dato che ho la pelle secca, mi sono deciso a cimentarsi nella produzione, sperando di fare anche meglio. Il sego è considerato da sempre uno dei migliori elementi base per fare il sapone, certo che se si cerca su google molti siti magari gli danno contro perchè povere bestie etc....
Ma in altri contesti è considerato invece un ingrediente fondamentale, tutti i miei saponi da barba lo contengono, e mai avuto alcun tipo di problema.
All'estero pure viene ben considerato:
Da millersoap:
The following fats (for soapmaking) are listed in the order of their desirability: Tallow, lard and their
combinations, olive oil, other vegetable oils.
Poi per carità, non è indispensabile.
Sono approdato alla produzione del sapone, dopo aver provato un paio di saponette fatte da produttori di saponi da barba (ottimi i saponi sia da barba che le saponette).
Proprio grazie alle caratteristiche di queste, dato che ho la pelle secca, mi sono deciso a cimentarsi nella produzione, sperando di fare anche meglio. Il sego è considerato da sempre uno dei migliori elementi base per fare il sapone, certo che se si cerca su google molti siti magari gli danno contro perchè povere bestie etc....
Ma in altri contesti è considerato invece un ingrediente fondamentale, tutti i miei saponi da barba lo contengono, e mai avuto alcun tipo di problema.
All'estero pure viene ben considerato:
Da millersoap:
The following fats (for soapmaking) are listed in the order of their desirability: Tallow, lard and their
combinations, olive oil, other vegetable oils.
Poi per carità, non è indispensabile.
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Re: Produciamo il sego in casa (metodo a secco)
Penso che quello che ha trovato Laura si riferisca a saponi fatti con grassi di scarto belli ossidati ... e se va bene ... sono solo ossidati
In un paese vicino al mio funzionava un saponificio e quando incrociavi i camion che andavano a scaricare il grasso dovevi chiudere i finestrini dell'auto e infilare il naso sotto alla maglietta per non star male ...
Con Tagliar e Landre usiamo spesso lo strutto deodorizzato e i saponi sono moto delicati.
Ho provato anche una saponetta artigianale in Sicilia fatta con il sego e anche quella l'ho trovata molto delicata.
Un problema ci può essere lavorando in casa saponi fatti con solo sego perchè in questo caso servirebbe un procedimento marsiglia per essere sicuri di non avere grasso libero che poi si ossida.
In un paese vicino al mio funzionava un saponificio e quando incrociavi i camion che andavano a scaricare il grasso dovevi chiudere i finestrini dell'auto e infilare il naso sotto alla maglietta per non star male ...
Con Tagliar e Landre usiamo spesso lo strutto deodorizzato e i saponi sono moto delicati.
Ho provato anche una saponetta artigianale in Sicilia fatta con il sego e anche quella l'ho trovata molto delicata.
Un problema ci può essere lavorando in casa saponi fatti con solo sego perchè in questo caso servirebbe un procedimento marsiglia per essere sicuri di non avere grasso libero che poi si ossida.
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Re: Produciamo il sego in casa (metodo a secco)
Ho letto i topic in INCI e mi sembra d'aver capito che l'aggressività non necessariamente era da imputare ai grassi animali... ma quello che vorrei approfondire era questa "non affinità" con la cute di cui parla Laura, perché a me, così a senso, sembra un paradosso, visto che noi siamo animali tutto sommato, e non capisco perché dovremmo avere maggiore affinità coi grassi vegetali... volevo sapere se esistono, che so, studi o altro da cui risulti questa mancata affinità.
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Re: Produciamo il sego in casa (metodo a secco)
@anto
Come funziona il procedimento marsiglia?
Il secondo sapone che ho fatto, avendo lavorato dopo qualche giorno del grasso che non era stato tenuto in frigo ma nel bidone degli scarti e che aveva preso un odore di bistecca un pò troppo forte, è 100% sego e con soda senza sconto, al quale ho aggiunto una fragranza neroli, col risultato che puoi immaginare (spalmato nel tetrapack del latte più che versato).
Come funziona il procedimento marsiglia?
Il secondo sapone che ho fatto, avendo lavorato dopo qualche giorno del grasso che non era stato tenuto in frigo ma nel bidone degli scarti e che aveva preso un odore di bistecca un pò troppo forte, è 100% sego e con soda senza sconto, al quale ho aggiunto una fragranza neroli, col risultato che puoi immaginare (spalmato nel tetrapack del latte più che versato).
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Re: Produciamo il sego in casa (metodo a secco)
@Galatea, sono i sottoprodotti dell'ossidazione dei grassi animali ad essere irritanti secondo me ...
@mstefano
In casa pare sia una mezza follia da fare e io non ho la formula giusta.
Trovi qualcosa su Promiseland spiegato da Zago e qualcosa qui spiegato da Lakura
In breve lavori in eccesso di soda e di acqua mentre saponifichi (un mastro saponaio saprà in realtà dosarla ad occhio senza eccedere più di tanto) e poi lavi via tutte le impurezze e l'eccesso di soda con lavaggi di acqua e sale
Non hai più nè soda in eccesso nè grassi non saponificati nè impurezze.
Il sistema è nato proprio perchè i primi saponi si facevano con grasso di pessima qualità.
Il tuo 100% sego con soda senza sconto non è "reale" .
O hai soda in eccesso o hai grasso non saponificato. In ogni caso il sapone presenterà "impurezze".
@mstefano
In casa pare sia una mezza follia da fare e io non ho la formula giusta.
Trovi qualcosa su Promiseland spiegato da Zago e qualcosa qui spiegato da Lakura
In breve lavori in eccesso di soda e di acqua mentre saponifichi (un mastro saponaio saprà in realtà dosarla ad occhio senza eccedere più di tanto) e poi lavi via tutte le impurezze e l'eccesso di soda con lavaggi di acqua e sale
Non hai più nè soda in eccesso nè grassi non saponificati nè impurezze.
Il sistema è nato proprio perchè i primi saponi si facevano con grasso di pessima qualità.
Il tuo 100% sego con soda senza sconto non è "reale" .
O hai soda in eccesso o hai grasso non saponificato. In ogni caso il sapone presenterà "impurezze".
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Re: Produciamo il sego in casa (metodo a secco)
Grazie Anto, così penso anch'io, quelli e forse le schifezze che magari adoperano per "raffinare" questi grassi putridi. Bleah
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Re: Produciamo il sego in casa (metodo a secco)
Il sego è sempre sego, che lo si usi massivamente nell'industria o che lo si prelevi in piccole porzioni dal macellaio sotto casa, è sempre un grasso che saponificato dà un sapone bianco-duro di qualità scadente, ed è da considerare che probabilmente porterà tutte le tracce della cattiva alimentazione dell'animale, cioè antibiotici e pesticidi.
Galatea per quanto riguarda l'affinità, mi riferisco al fatto che il sapone in generale può non essere il massimo per la pelle per pH basico e problema dei sali insolubili irritanti che può depositarvi, il sapone fatto con grasso animale è più scadente quindi amplificare i problemi.
Infine non c'entra niente che siamo tutti animali, quello che più dobbiamo osservare è l'affinità con la fisiologia della pelle.
Galatea per quanto riguarda l'affinità, mi riferisco al fatto che il sapone in generale può non essere il massimo per la pelle per pH basico e problema dei sali insolubili irritanti che può depositarvi, il sapone fatto con grasso animale è più scadente quindi amplificare i problemi.
Infine non c'entra niente che siamo tutti animali, quello che più dobbiamo osservare è l'affinità con la fisiologia della pelle.
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Re: Produciamo il sego in casa (metodo a secco)
Grazie Anto, speriamo che la differenza in eccesso o in difetto, sia minima
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Re: Produciamo il sego in casa (metodo a secco)
Tiro su questo topic per chiedere se con il metodo di mstefano qualcuno è riuscito a sciogliere il lardo (intendo il grasso sottocutaneo del maiale) senza doverlo friggere e farlo arrivare a puzzare, temo rovinandolo senza possibilità di ritorno.
Mi spiego meglio: ho molto lardo a disposizione e mi scoccia enormemente che venga buttato via, e per trasformarlo in salumi è troppissimo.
Ne farei sapone da bucato/detergenti per la casa perché l’idea di lavarmi con grasso di maiale mi disgusterebbe non poco, quindi l’eventuale maggior aggressività dovuta al grasso di origine animale e all’eventuale uso futuro di idrossido di potassio per ottenere un detergente liquido non sarebbe un problema appunto perché non sarebbe destinato alla pelle.
Vengo al punto: se per lo strutto (fatto con il grasso della cavità addominale del maiale) non c’è problema perché è poco fibroso e si scioglie in tempi relativamente brevi, con il lardo invece sono andata al manicomio e dopo 5 dico 5 ore di bagnomaria non sono riuscita a cavare molto. Non si è sciolto!
Ho provato allora a metterlo su fiamma diretta, ma bassa, senza che la situazione migliorasse molto, in compenso il grasso sfrigolava e sapeva di soffritto di maiale , dopo un quarto d’ora ho sventolato bandiera bianca per questo primo esperimento, ma resta il fatto che ho chili di lardo in attesa di uno scopo nella vita!
Qualcuno per caso è riuscito nell’impresa o forse è lo zio del mio ragazzo che ha i maiali di amianto??
Grazie a chi mi risponderà!
Mi spiego meglio: ho molto lardo a disposizione e mi scoccia enormemente che venga buttato via, e per trasformarlo in salumi è troppissimo.
Ne farei sapone da bucato/detergenti per la casa perché l’idea di lavarmi con grasso di maiale mi disgusterebbe non poco, quindi l’eventuale maggior aggressività dovuta al grasso di origine animale e all’eventuale uso futuro di idrossido di potassio per ottenere un detergente liquido non sarebbe un problema appunto perché non sarebbe destinato alla pelle.
Vengo al punto: se per lo strutto (fatto con il grasso della cavità addominale del maiale) non c’è problema perché è poco fibroso e si scioglie in tempi relativamente brevi, con il lardo invece sono andata al manicomio e dopo 5 dico 5 ore di bagnomaria non sono riuscita a cavare molto. Non si è sciolto!
Ho provato allora a metterlo su fiamma diretta, ma bassa, senza che la situazione migliorasse molto, in compenso il grasso sfrigolava e sapeva di soffritto di maiale , dopo un quarto d’ora ho sventolato bandiera bianca per questo primo esperimento, ma resta il fatto che ho chili di lardo in attesa di uno scopo nella vita!
Qualcuno per caso è riuscito nell’impresa o forse è lo zio del mio ragazzo che ha i maiali di amianto??
Grazie a chi mi risponderà!
The world was discovered in perfume's wake. M. Aftel
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Re: Produciamo il sego in casa (metodo a secco)
Non ho idea se esistano metodi per scioglierlo... ma da cuoca ti dico che la vedo molto improbabile. L'ho preparato in cucina in ogni modo possibile e immaginabile, ma non l'ho mai visto sciogliersi del tutto... diventa traslucido, sicuramente trasferisce il sapore, ma non si scioglie.
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Re: Produciamo il sego in casa (metodo a secco)
Grazie Galatea,
maledetto lardo! speravo di sbagliare io qualcosa!
E se provassi a metterlo in pentola a pressione? (ma poi mi sa che ci dovrei aggiungere un po' d'acqua?) e poi una volta ben caldo (pentola a pressione o no) lo metto nel torchio! e vediamo chi la vince
maledetto lardo! speravo di sbagliare io qualcosa!
E se provassi a metterlo in pentola a pressione? (ma poi mi sa che ci dovrei aggiungere un po' d'acqua?) e poi una volta ben caldo (pentola a pressione o no) lo metto nel torchio! e vediamo chi la vince
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Re: Produciamo il sego in casa (metodo a secco)
Ciao. Io ho usato solo sego bovino, però potresti provare col maiale. Ho usato questa ricetta di Lileath e mi sono trovata bene
http://lola.mondoweb.net/viewtopic.php? ... ia#p332503
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