


L'INCI del prodotto in questione è questo: Aqua, Cetyl Alcohol, Behenamidopropyl Dimethylamine, Orbignya Oleifera Seed Oil, Hydrolyzed Keratin, Hydrolyzed Sericin, Lactic Acid, Parfum, Tocopherol, Hexyl Cinnamal, Benzoic Acid, Phenoxyethanol, Dehydroacetic Acid, Ethylexylglycerin.
Dopo aver fatto un po' di prove, per arrivare ad avere la stessa consistenza e lo stesso effetto dell'originale (di cui figlia mi aveva lasciato un piccolo campione), questa è la semplicissima formula a cui sono arrivata:
Acqua 95,1
BD conditioner 0,75 (Behenamidopropyl dimethylamine)
Acido lattico 80% 0,45* (se si dispone di acido lattico al 90% ne serviranno 0,4g)
Alcool cetilico 1
Olio di cocco 0,7
Alfa tocoferolo 0,2
Cheratina sol. 25% 0,6
Proteine idrolizzate della seta 0,5
Salvacosm PC 0,7
Fragranza Opium 7 gtt
pH 4.5
*La dose giusta di acido lattico all'80% sarebbe dovuta essere di 0,3g, ma, dopo varie prove, l'ho portata a 0,45g per avere un pH finale pari a 4.5 senza ulteriori aggiunte finali che potrebbero far perdere densità al latte.
Questa è la giusta consistenza a cui fare riferimento... spero che dalla foto si capisca bene



Procedimento
Dato che a chiunque l'abbia riprodotto è venuto totalmente liquido (compresa me, l'unica volta che ho deciso di realizzarne 500g


Pesare tutto l'occorrente in modo da averlo già pronto, ciotola per ciotola. La fase grassa, sia pur minima, va pesata nel becher principale, adatto a contenere la totalità dello spignatto finito, mentre, in un becherino, vanno pesati in un unico brodone tutti gli attivi della fase C. Ora che è tutto pronto, si può procedere

Scaldare l'acqua a 100°, aggiungere il lattico, unire il BD conditioner e frullare fino a trasparenza.
Versare la fase acquosa, ancora calda, nel becher principale contenente la fase grassa. Frullare al massimo della velocità per pochi secondi, fino a dissolvimento dell'alcool cetilico e sbiancamento dell'emulsione.
Passare il becher in un bagno freddo e rigirare continuamente fino a raffreddamento, con molta molta delicatezza, lentamente,, per non "disturbare" la formazione del reticolo di cristalli liquidi. Questo è il punto clou della preparazione: se notate un sia pur leggero ispessimento, vuol dire che il latte, ad addensamento completato (già il giorno dopo, ma anche a distanza di qualche giorno), avrà la sua giusta consistenza, simile a quella di uno yogurt da bere (o di un succo di frutta).
A questo punto potete unire, poco per volta e sempre mescolando delicatamente, la fase C, dopodichè il latte va lasciato "in pace" (ogni tanto davo giusto una leggera mescolatina per valutarne la consistenza).
Consiglio di non far passare troppo tempo prima di aggiungere gli attivi, pena lo smollamento del latte che non riuscirebbe più a riaddensarsi (sempre per via dei famosi cristalli


Considerazioni e recensione d'uso
Come si può immaginare guardando la formula, il risultato è un latte solo leggermente viscosizzato, quel tanto che basta per non farlo scivolare subito dalle dita. Di conseguenza, essendo quasi tutta acqua, il suo effetto sul capello è molto blando, non certo strong. Però devo riconoscere che, questa che pensavo essere una debolezza del prodotto, forse è invece il suo punto di forza, perlomeno per il tipo di capello a cui è destinato.
Dato che figlia non è ancora qui, l'ho provato io, con molto scetticismo



I capelli rimangono puliti, niente affatto pesanti o unti, quindi, per quanto mi riguarda, lo userò anch'io più che volentieri, visto il suo effetto "invisibile"

Spero che questa volta mia figlia ne sarà soddisfatta, visto che l'ho riprodotto "su misura" per lei


EDIT: Il latte disciplinante è usato con soddisfazione da figlia, che lo usa principalmente sulle punte, ma, con soddisfazione ancor maggiore, dalla mia nipotina seienne, che ha i capelli lunghi fino al fondo schiena ed ha l'abitudine di portarli sciolti, con somma disperazione di chiunque debba pettinarla

