intanto si decide la percentuale e il tipo di untuosità che si vuole ottenere.
creme viso:
3-4% creme praticamente oil free
5-8% creme molto leggere per pelli grasse
10% creme medie
15% creme per pelli secche
creme corpo:
10-15% creme molto leggere
20% creme medie
20-25% creme molto emollienti
Non basta mescolare 4 grassi per ottenere una bella consistenza, mettendoli più o meno a caso, bisogna avere una strategia sull'effetto che si vuole ottenere.
In ogni composizione saranno presenti olii più leggeri e più pesanti (considerate fra i grassi anche il tocoferile acetato, e le cere come il cetil palmitato, il cetilstearilico, il cetilico), con un "effetto cascata" per migliorare la spalmabilità e la gradevolezza.
Quindi se voglio fare una crema leggerissima ad esempio, non mi limiterò a metterci olietti leggeri, otterrei un effetto troppo untuoso dopo poche ore (l'olietto leggero si assorbe subito, ma è estremamente diffondibile, quindi ha la tendenza a "tornare fuori").
Sulla mia piccola percentuale (supponiamo 6%) distribuirò un olio leggerissimo, uno leggero, uno pesante, un burro e magari una cera, che è molto poco diffondibile e mi mantiene la pelle meno lucida.
Ad esempio potrei fare così:
2% diottil carbonato (leggerissimo)
1% vinaccioli (leggero)
1% argan (medio)
0.5% karitè (burro)
1.5% cetil palmitato (cera)
In questo caso abbiamo fatto una cascata caratterizzata per la maggior parte dall'olio leggero e diffondibile.
Supponiamo di voler fare una crema corpo molto emolliente per gambe secchissime; percentuale 25%
olii scelti: caprilico caprico trigliceride, burro cacao, karitè, jojoba, tocoferile acetato, alcool cetilico.
jojoba 5% (leggero)
caprilico caprico 6% (medio)
tocoferile acetato 4% (grasso e poco scorrevole)
karitè 5% (burro leggero)
cacao 3% (burro grasso)
cetilico 2% (cera asciutta)
Come notate la distribuzione è più uniforme tra le percentuali; se aumento i burri avrò una crema più ricca ma al contempo che si asciuga presto, se diminuisco i burri e aumento gli olii liquidi avrò una crema più leggera ma la gamba resterà unta più a lungo. Se aumento le cere, avrò un effetto bianco più pronunciato ma la gamba asciutta (e meno idratata).
Per questo è fondamentale conoscere bene l'effetto delle sostanze pure sulla pelle, e pensare mentre si formula a che tipo di cosmetico si cerca di ottenere.
Ho trovato une bella immagine che lo mostra visivamente qui:
The final sensorial performance of emulsions mainly follows its gel rheology (thixotropy) and the composition of emollients according to spreading cascade (Figure 3). This principle (4, 5) helps to achieve elegant and aesthetic smoothness in cosmetic emulsions by balancing the gap between highly spreading emollients (green) and slowly spreading ones (red) and introducing medium rich emollients (blue).
Edit del 2024: ho trovato online un articolo che parla male di questo approccio (altro paese, altri modi di spignattare) però sono rimasta veramente sorpresa che la mia idea di cascata dei grassi, elaborata autonomamente a sentimento, sia diventato all'estero il "modo di vedere italiano" (la traducono con emollients cascading, figo!) ecco il link. https://gothicshollowlab.home.blog/2020 ... -blending/

Aggiungo osservazioni fatte ultimamente:
Mettere molti burri in una crema la rende densa (e si addensa moltissimo, divenendo quasi solida, sopo più di un mese, anche se all'inizio sembrava abbastanza liquida) e la rende asciutta sulla pelle; dopo spalmata se non ha grande percentuale di grassi lascia la pelle asciutta.
Se volete quell'effetto pelle nutrita e crema che si spalma bene senza asciugarsi prima di aver finito di spalmare togliete completamente i burri e fate una cascata solo con olii liquidi ed emulsionanti cerosi (sesquistearato, montanov o quello che volete, comunque solidi).