Il "Sapone di un Tempo" è un sapone naturale ottenuto dalla saponificazione degli acidi grassi presenti nell'olio di cocco e nell'olio di oliva. Non vi è alcuna traccia di grassi animali o industriali. Le proprietà sono ricavate da estratti fitoterapeutici e prodotti biologici. I profumi ed i colori sono totalmente naturali.
Dalla confezione:
Sapone di un tempo all'argilla: astringente e rinfrescante indicato per pelle normale e grassa
PAO 6 mesi
Sapone naturale all'olio di cocco
Ci sono tantissime profumazioni(aloe, propoli, sandalo, cocco, rosa, zolfo, anche un sapone struccante e molte altre. )
pagato 85 centesimi (ma li ho visti anche a 1,50...differenza di prezzo irrisoria, ma che disonestà!!!!)
Ultima modifica di larossa. il 07/06/2007, 22:46, modificato 1 volta in totale.
Li vendono anche da me in erboristeria, e non ricordo quanti decenni fa ( ) comprai quello struccante ma poi mai più ripreso (nè altri) perchè bruciava da morire gli occhi e seccava tremendamente la pelle! Io lo farei testare a chi li produce e scrive le cavolate in etichetta...
Ma non doveva avere dentro anche olio di oliva? Sapone trito e ritrito, fatto con lo stampino come milioni di altri, cocco saponificato con soda e potassa (per renderlo meno duro). La poca glicerina aggiunta è molto di meno di quella che ci sarebbe stata nel sapone se avessero saponificato l'olio integrale e non solo i suoi acidi grassi. Ma dove siamo finiti, anche in una cosa naturale e quasi artigianale come fare il sapone ci si deve rivolgere alla trasformazione chimica spinta per poi ottenere un risultato che si avvicina ma peggio al prodotto fatto normalmente senza tanti giri nei laboratori! Deprimente e sgrassante.
...perchè io VI VEDO
"Dovrei mettere all'ingresso del forum avete presente quei metal detector tipo negli aeroporti? Quando suona, faccio lasciare giù la scatoletta di bicarbonato e faccio passare solo senza."
) comprai quello struccante ma poi mai più ripreso (nè altri) perchè bruciava da morire gli occhi e seccava tremendamente la pelle! Io lo farei testare a chi li produce e scrive le cavolate in etichetta... 
