
L’allantoina si presenta sotto forma di polvere bianca finissima ed inodore.
Viene principalmente usata come idratante, disarrossante, anti-irritante, cicatrizzante, antiage.
In cosmesi è ampiamente utilizzata in creme viso o corpo, gel, tonici, detergenti, deodoranti, doposole e perfino prodotti per le labbra.
E’ compatibile con praticamente tutti gli attivi cosmetici che normalmente utilizziamo.
Non è termolabile se non a temperature elevatissime e può quindi essere scaldata tranquillamente fino ad almeno 80 gradi
Non ha grossi problemi di ph . Risulta stabile nel range ph 3-8 (alcuni produttori indicano 4-8)
A contatto con una base forte si decompone in acido ossalico e ammoniaca, quindi lo si sente a naso, semplicemente. In ogni caso il 99% dei nostri spignatti è sempre tenuto a pH acido, quindi è difficile che ci ritroviamo in quelle situazioni
Certo, non andremo a mettere allantoina in una crema depilatoria, o in un deodorante con il bicarbonato (che non è una base forte ma un minimo di reazione chimica potrebbe darla lo stesso), oppure in un sapone liquido (vero sapone).
SOLUBILITA’ DEL'ALLANTOINA
Essendo in polvere l’allantoina dovrà essere solubilizzata per svolgere la sua funzione.
Solubilizzare e disperdere sono due concetti differenti.
Per farla breve l’allantoina è solubilizzata se il solvente (tipicamente acqua) rimane trasparente e senza residui di polvere bianca sul fondo per almeno una settimana .
I dati di solubilità più comuni sono i seguenti:
Acqua 20°C ca. 0.4%
Acqua 75°C ca. 4.0%
Etanolo 20°C ca. 0.1%
5% Glicerolo in acqua 20°C ca. 0.8%
Glicole Propilenico 25°C ca. 0.3%
Sodium Lauryl Sulfate (30%) 20°C ca. 0.8%
50% Betaina (Trimetilglicina) in acqua c.a. 1,4%
Essendo idrosolubile non è solubile in oli o esteri di nessun tipo
Non vi tragga in inganno il dato della solubilità in acqua calda perché l’allantoina inserita in eccesso, una volta raffreddata l’acqua, ricristallizerà e precipiterà sul fondo.
In talune condizioni potrebbe creare cristalli filiformi, delle specie di capelli, duri come il vetro.
La polvere di allantoina non sciolta non è assorbita dalla pelle e quindi non ha alcuna funzione cosmetica .
In molti qui sul forum trovano più pratico disperdere l’allantoina in qualche sostanza liquida prima di inserirla nel prodotto che stanno facendo..
Può essere un buon sistema per facilitarne la successiva solubilizzazione ed evitare piccoli grumi.
Qi sul forum troverete utilizzate le più svariate sostanze : proteine liquide, gel di sodio jaluronato , macerati glicerici, gel di aloe, acqua e pantenolo, umectol . Utilizzate quello che preferite.
DOSE DI UTILIZZO
La dose di utilizzo è legata al discorso solubiltà.
In generale dalle schede tecniche si evince che per usi medici (cicatrizzazione, idratazione intensa, rinnovamento della pelle) l'uso dell'allantoina va dallo 0.5% al 2% e per usi cosmetici invece si arriva al massimo allo 0.5% come idratante.
Più tipicamente tra uno 0,1 e uno 0,3%
Direi che mantenersi a non più dello 0.5% sia una cosa buona e giusta da aumentare fino all'1% (con i dovuti accorgimenti ) in caso di prodotti antiage in cui vogliamo migliorare l'aspetto liscio della pelle.
FUNZIONE CHERATOLITICA
Tra le proprietà dell’allantoina è spesso citata quella cheratolitica se usata a concentrazioni più elevate (1-5%) Talune fonti parlano di una ‘blanda azione esfoliante’.
L’allantoina non è in realtà un cheratolitico forte, sia per la difficoltà di solubilizzazione sia perché la mia impressione è che un'allantoina al 2% non sia neanche lontanamente paragonabile, come capacità di esfoliare, ad un'urea al 20
Combinando urea ed allantoina si potrebbero sovrapporre i due effetti esfolianti riuscendo ad inserire anche più allantoina di quanto possibile in sola acqua.
In linea teorica una soluzione di acqua contenente 1% di urea potrebbe alzare la solubilità dell’allantoina a 0,7
E’ comunque molto più sicuro utilizzare allantoina + betaina (trimetilglicina ) per evitare che un ecceso di allantoina non soluta si ritrasformi nei "micidiali" cristalli aguzzi che più che esfoliare rischiano di abradere la pelle.
Per un effetto esfoliante è quindi preferibile orientarsi verso altre sostanze.
IN CHE FASE INSERIRLA
Sul forum troverete l’allantoina sciolta sia in fase A sia dispersa in fase C con attivi liquidi, sia inserita direttamente ancora in polvere nella crema finita.
Personalmente trovo poco corretto inserirla a pioggia in una crema già pronta in quanto si deve poi lavorare molto bene la crema per scioglierla uniformemente.
La povera allantoina si dovrà andare a cercare l’acqua in mezzo a tutto il resto.
Messa in fase A non ci sono grossi problemi (rispettando i valori di solubilità) .
E’ il metodo comunemente adottato da molte schede tecniche.
E’ vero che se abbiamo messo troppa allantoina la solubilità decresce quando scende la temperatura rischiando di far precipitare parte dell’allantoina o peggio formare piccoli cristalli ma non li forma in così poco tempo a meno che non prepariate la fase A un giorno e facciate la B il giorno dopo.
Il vantaggio di questo metodo è che trova subito quasi tutta l’acqua contenuta nella crema che normalmente sta in fase A
Anche messa in fase C, dispersa a freddo con gli attivi, non si riscontrano di solito grossi problemi.
Se abbiamo esagerato si scioglierà solo quella che si può sciogliere a temperatura ambiente e in quella quantità di acqua che costituisce la crema, mentre il resto rimarrà disperso
Alcuni sul forum dicono che “il fatto è che mettendola in C non si rischia che riprecipiti sotto forma di aghi perché l'eccesso proprio non si scioglie (e rimane una polverina nella crema che non si percepisce).”
In fin dei conti visto che abbiamo un principio attivo che funziona bene a quantità bassissime perché dobbiamo per forza metterne più del dovuto e complicarci l’esistenza ?
Usate il metodo che preferite.
ALLANTOINA IN FASE A CON GELIFICANTI
L’allantoina non interferisce con i gel di carbomer
Alcune di voi inseriscono l’allantoina in acqua a temperatura ambiente, attendono che si sciolga e poi gelificano con carbomer, altre prelevano un po’ di acqua (circa un terzo) la scaldano aumentando così il potere solubilizzante, inseriscono l’allantoina e poi la rimanente acqua.
Si può anche intiepidire sopra i 20 gradi tutta l’acqua. Non ci sono regole ferree.
Per la xanthana è lo stesso che per il carbomer: si scioglie l'allantoina in acqua calda o fredda e poi si fa il gel.
FAQ
>L'allantoina ha qualche utilità sui capelli??
>Sui capelli no. Essendo anche cheratoplastica (=ammorbidisce la cheratina) ad alte dosi sfibrerebbe i capelli, aprirebbe le squame gonfiandole.
Questo però nell'ipotesi di un prodotto non a risciacquo applicato in percentuale sufficiente, cosa un po' difficile per i capelli; molto più probabile che... non faccia niente, proprio perché rimane poca allantoina a fare il suo lavoro.
L’eventuale inserimento in uno shampo è al limite legato alle proprietà anti-irritative della sostanza
>Si può abbinare a acido salicilico, mandelico, idrossiacidi etc
>Si
>Posso unirla all’ossido di Zinco?
L'ossido di zinco non alza di tantissimo il pH che io sappia, non credo si arrivi mai all'8.
>Ho messo per sbaglio troppa allantoina. Dopo quanto tempo si possono formare questi cristalli di allantoina? Cioè, ce ne accorgiamo quasi subito a crema fredda o può succedere qualche giorno dopo?
A seconda della quantità da poche ore a settimane dopo, anche mesi.
C’è anche chi ha esagerato con l’allantoina e i cristalli non li ha mai percepiti sulla pelle.
Dipende molto anche dal prodotto .. lozione, gel, crema…
>L'allantoina ,nelle dosi consigliate per idratare, funziona bene anche solo in acqua e usata ad esempio come tonico o è meglio che ci siano sempre dei grassi???
I grassi non sono indispensabili perché sono emollienti e non idratanti.
>Possiamo aggiungerla a percentuale dello 0.2 % ai fondi minerali? Ho visto che la usano diverse case...
Non funziona se non è in soluzione acquosa, indi non serve a niente.
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