Allora la domanda è interessante, spero davvero non ci sia un topic uguale.
Un minimo di conoscenza di quello che si sta usando e di come è fatto il cosmetico che si vuole rimpolpare bisogna averla però.
Prima cosa: bisogna conoscere la
percentuale d'uso dell'attivo che stiamo per aggiungere, e quella si trova agevolmente o nel forum nel topic dedicato a quell'ingrediente, o all'interno delle varie ricette postate (qui bisogna fare una ricerca con un minimo di pazienza) oppure ancora spesso sta scritto nella sheda prodotto del sito dove l'abbiamo comprato.
Bisogna aver chiaro se è
idrosolubile o liposolubile e quindi non tenteremo di aggiungere un attivo oleoso ad un gel o ad un tonico, galleggiano (sto dicendo cose ovvie? ebbene no, c'è gente che vuole mettere la vitamina E o il bisabololo nel tonico..

) e neppure un attivo acquoso (ad esempio un estratto glicolico, ma anche un colorante alimentare liquido, o la glicerina) ad un olio misto, o ad un burro cacao o ad un burro per il corpo. Bisogna ricordare che le polveri minerali (ossido di zinco, biossido di titanio, miche e mineral makeup in generale) sono dispersibili (solubili mai, solo dispersibili) in olio quindi sperare di aggiungerli ad una crema a fase esterna acquosa non ci farà ottenere altro che grumi, per quanto bene stemperiamo e mescoliamo.
Bisogna conoscere le caratteristiche dell'ingrediente e le sue eventuali interazioni negative, e quello lo scopriremo all'interno del topic dedicato a quell'ingrediente. Quindi ad esempio non tenteremo di aggiungere attivi salini, come ad esempio il PCA o l'umectol, o acidi (glicolico, vitamina C pura) ad una crema gelificata con il carbomer, otterremmo un liquidino smontato e l'emulsione impazzisce. Ricordate che
sali e acidi vengono retti solo dalle creme bio gelificate da xantana e/o carragenine e/o guar.
In caso di acidi bisogna
controllare il pH risultante della preparazione, dopo che li avremo aggiunti; una crema troppo acida fa grossi danni.
Bisogna conoscere la
resistenza dell'ingrediente all'ossidazione e la sua conservabilità all'interno delle preparazioni; quindi ricordare che ci sono ingredienti che, ossidandosi quasi immediatamente (vitamina C pura) non è il caso di aggiungere ad una crema che ci durerà qualche mese; che poco miele o gli aminoacidi aggiunti ad una preparazione la rendono pappa buona per i batteri, e potrebbe andare a male presto; che il retinil palmitato dopo un mesetto è ossidato quindi meglio farne piccole dosi; che i PUFA (vitamina o vitageno F) durano anch'essi poco quindi dopo qualche mese la crema è da buttare.
Bisogna ricordare che
una crema è allungabile, sì, ma non all'infinito quindi dovrà comunque essere rimpolpata con pochi attivi rispetto alla crema che usiamo. Ad esempio più del 10% di attivi oleosi extra non vengono retti, la crema si separa; di attivi acquosi ne regge di più ma se iniziamo ad allungare e con olii e con acqua ad un certo punto... separazione.
Morale della favola: o siete disposti a investire il vostro tempo a capire quello che state facendo oppure è probabile che combiniate pasticci o veri e propri danni.