biolibra ha scritto:Ho appena visto su YT un ragazzo che fa il sapone senza usare termometro e quindi senza raggiungere i 45 gradi. Versa direttamente la soluzione di soda e acqua (a circa 75-80 gradi) nell'olio a temperatura ambiente (circa 22).
Cosa ne pensano le esperte?!
Sul libro "il mio sapone" è scritto che nel sapone a freddo temperature più alte dei 50 gradi sono sconsigliate, perchè potrebbero alterare gli oli e causare l'effetto vulcano, con strabordamento dalla pentola della pasta di sapone...io mi sono sempre attenuta a questa regola e tutto è filato liscio! però a questo punto sono curiosa anche io di sapere se è possibile lavorare senza termometro!
EDIT: riguardando il messaggio mi è venuta (forse) un'illuminazione: potrebbe essere che il ragazzo del video non ha avuto problemi perchè le temperature non erano entrambe sopra i 50 gradi, ma solo quella della soda, che così era bilanciata da quella molto più bassa degli oli?
Ci ho provato io; d'inverno, un mix con anche olio di palma. Il sapone mi è venuto tutto granuloso ((probabilmente perchè il palma l'avrei dovuto sciogliere prima, non è bastato frullare con la soluzione di soda calda) e ha scaldato tantissimo, tanto che sono rimasti caldi perfino gli stampini piccoli che di solito non vanno manco in gel, e invece ci sono andati.
Quindi parere mio: se dovete fare saponcini singoli usate pure questo sistema, ma badate a che tutti i grassi siano fluidi. Ammassa molto prima, attenzione!
Biolibra, mi giuri sulla mamma che hai usato soda caustica (idrossido di sodio) e non soda Solvay? Per il resto, ti consiglio di investire qualche euro in un frullatore ad immersione con il cavo e non a batteria.
...perchè io VI VEDO
"Dovrei mettere all'ingresso del forum avete presente quei metal detector tipo negli aeroporti? Quando suona, faccio lasciare giù la scatoletta di bicarbonato e faccio passare solo senza."
Ho deciso di provare anch'io a saponificare
Vorrei fare un sapone delicato che si possa usare anche sul viso, ho la pelle impura e perennemente arrossata sulle guance. Pensavo alla ricetta base con olio d'oliva (anche per impratichirmi), però vorrei una schiuma discreta... si può aggiungere una percentuale non alta di un olio che mi aiuti senza risultare aggressivo? Pensavo ad un 90% di oliva e a un 10% diviso tra arachide e riso, o cocco e riso... sono gli olii che ho o che posso procurarmi. Ho anche del karitè...
Grazie a chi vorrà darmi una mano!
Questa la lasciamo qui perchè può essere di ispirazione a molti (il che non significa che ognuno possa scrivere qui le sue ricette!).
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Qualcuno/a che ha gli stampi della milkyway (presi da Gisellamanske) in plastica trasparente e abbastanza rigida ma, penso, appositi per il sapone mi sa dire se vanno foderati di pellicola?
Non vanno foderati di pellicola perchè è impossibile, ma ti consiglio una bella unta preventiva con olio o una spruzzata di quel silicone in bomnboletta. Magari così riuscirai a saltare il passaggio in freezer.
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Io e i miei 2 compagni di sapone (anto e landre, per la cronaca) avevamo provato a ungerli con silicone ma niente da fare, abbiamo dovuto metterli in freezer per togliere il sapone.
“Siate felici e se qualche volta la felicità si scorda di voi, voi non vi scordate della felicità” (R. Benigni)
già che ci siamo, posso aggiungere la mia esperienza? io uso delle vaschette in PP, a volte il sapone si sforma subito, a volte si fa parecchia fatica e devo metterle in freezer. su un forum americano avevo letto di ungere lo stampo con un olio sintetico (non naturale, perchè saponifica) avendo in casa della vaselina, di quella per ungere i tappi delle bottiglie, ci ho provato. risultato: la colla!!! non si sformavano neanche dopo essere passati in congelatore
non fatelo...
Lola ha scritto:la differenza è solo che può non andare in gel e richiede una stagionatura un po' più lunga, ma in generale non hai sbagliato, probabilmente ti è rimasto bello liquido ben a lungo mentre lo lavoravi. Fanno così per fare il whipped, anzi usano la soluzione di soda fredda di frigo.
Grazie! Allora lo lascerò a stagionare di più... tanto fra un mesetto inizierò ad usare le saponette che ho fatto prima della dipartita del termometro
In effetti è rimasto liquidino, l'ho colato senza problemi nello stampo.
Vuoi un sapone che non diventa molle?
Usa lo strutto: anche solo dopo 1 mese e mezzo di stagionatura (magari anche prima, ma non ho mai provato) rimane bello duro anche durante l'uso.
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tagliar, confermo il sapone con lo strutto viene benissimo!!! io lo uso in versione base (senza profumi) per lavarmi le mani quando cucino, così non rischio di lasciare odori sgradevoli negli impasti. L'unico "neo" è che a me non fa per niente schiuma, fa una cremina e l'effetto è poco "commerciale"
tornando al mio dilemma da sapone molle mi domandavo.... se provassi con un 2% di cera d'api?
No la cera, il sapone ti viene duro ma schiuma di meno e fa uno strano pastone nell'acqua, come scagliette bianche. Io riproverei col sapone con strutto, un po' di cocco, e olii essenziali.
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Domani vorrei cimentarmi con la produzione del sapone, ma mi chiedevo: per una neofita della saponificazione è più facile o comunque di più di sicura riuscita il metodo a caldo o a freddo? Posso usare come stampo, uno stampo da plumcake di quelli di alluminio usa e getta se lo rivesto con carta forno???
allora, la ricetta con lo strutto ha funzionato benissimo, ho nuovamente ottenuto un sapone bello sodo e lucido!! :-) non ho info sulla resa perché aspetto qualche giorno prima di provarlo ma sono ottimista!! Per la prossima prova, manterrò la ricetta provando a re-introdurre il burro di karitè visto che ne ho parecchio ed è gradito ai più come ingrediente :-D
grazie per il supporto!!
Gisella81, ciao ^_^ la prima volta che ho saponificato ho preparato 1 kg a caldo e 1 kg a freddo. A mio avviso è più semplice il metodo a freddo, più che altro è più breve, però dicono sia necessario essere molto precisi sulle temperature nel momento in cui si uniscono soda e grassi... munisciti di 1 (meglio 2) termometri da cucina. La resa estetica è diversa, impasto più grezzo e granuloso se a caldo, più liscio e omogeneo se a freddo... Sono due effetti diversi ma secondo me interessanti da provare entrambi. A livello di sicurezza direi che non ci sono particolari differenze. Per gli stampi da quello che so l'alluminio non va bene perché reagisce con la soda, in particolare se utilizzi il metodo a freddo. Io mi trovo molto bene con gli stampi di silicone perché "tiene" la soda, l'estrazione è facilissima, si trovano forme molto carine. :-)
aiuto! settimana scorsa ho fatto del sapone al sale (ho messo i sali del mar morto, tanto per fare di testa mia), li ho tagliati e messi su un asse di legno a stagionare. ieri avevano inzuppato l'asse con dell'acquetta. sarà l'umidità ambientale che mi sta sciogliendo il sale?
Il sale è fortemente igroscopico, più misto glicerina sai che pappone. Utilizzalo come deumidificatore o mettilo in forno a 50° per qualche ora, fallo raffreddare e chiudilo in nylon.
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oggi sono andata a controllare le mie saponette che stanno stagionando, ho notato che su alcune c'erano delle macchie marrone molto scuro... che roba è? sono irrancidite? dato che il sapone era ancora morbido ho tolto con facilità la parte scura, ho fatto bene?
altra cosa: su alcune saponette, nella parte superiore, c'erano invece dei piccoli puntini bianchi. che cosa sono? anche quelli li ho tolti.
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Scusate, l'argomento interessa molto anche a me, dunque è presenza di iodio che facilita l'irrancidimento del sapone?
Da qualche parte c'è una tabella con il contenuto di questo elemento nei grassi che usiamo per saponificare?
Per il momento il mio sapone basico oliva, cocco e ricino è speriamo...