Crema mani “acqua in olio”
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Crema mani “acqua in olio”
Ho provato a replicare uno dei “sample” trovati nella scheda tecnica del Isolan GO 33 (PGE-3-oleat).
E’ un A/O relativamente poco grasso. La scheda parla del 25-35% di grassi, io ho fatto il 26% (giusto per il rispetto della legge di Ostwald).
Ecco la formula brutta della crema:
Fase A:
Acqua a 100
Glicerina 2-5%
Magnesio solfato* 0.5%
Fase B:
PGE-3-oleato 4%
Cere** 3%
Esteri 13%
Oli/burri vegetali*** 10%
Fase C:
Attivi idrosolubili**** 0-3%
Phenonip 0.5%
Aperoxid 1gc
O.E. 0.5%
* Magnesio solfato è uno stabilizzante della fase acquosa di natura elettrostatica. La Capa dice che si può usare anche il semplice NaCl (il sale da cucina), ma io non ho provato.
** Le cere – almeno la metà deve avere il punto di fusione medio (60-65°C) –cera d’api, olio di ricino idrogenato ecc.- che possono essere abbinate alle cere con il punto di fusione più basso (45-50°C) – cera d’arancio, cetil palmitato.
*** Oli vegetali non devono superare la metà della fase grassa escluso le cere.
**** Attivi idrosolubili non devono addensare la fase acquosa.
E finalmente dopo tutte queste premesse (basate anche sugli errori personali ) la ricetuzza della cremuzza:
Tra parentesi è la densità degli oli ed esteri in g/ml
A:
Acqua a 100
Glicerina 4.5%
Magnesio solfato 0.5%
B:
PGE-3-oleato 4%
Cera d’api 1.5%
Cera d’arancio 1.5%
Etylhexyl stearate 3% (0.860)
Squalene 3% (0.860)
Decil oleate 3% (0.865)
Olio di Nocciola 3% (0.915)
Olio di Avocado 3% (0.918)
Caprilico/Caprico 3%(0.945)
Tocoferile acetate 1% (0.960)
Burro di Caritè 2%
Burro di Cacao 2%
C:
Pantenolo 2%
Allantoina 0.5%
Phenonip 0.5%
Aperoxid 1gc
O.E. 0.5%
Posso solo aggiungere che la crema è molto piacevole. Si stende bene, non lascia la scia bianca e si assorbe facilmente nonostante la quota grassa importante.
E’ un A/O relativamente poco grasso. La scheda parla del 25-35% di grassi, io ho fatto il 26% (giusto per il rispetto della legge di Ostwald).
Ecco la formula brutta della crema:
Fase A:
Acqua a 100
Glicerina 2-5%
Magnesio solfato* 0.5%
Fase B:
PGE-3-oleato 4%
Cere** 3%
Esteri 13%
Oli/burri vegetali*** 10%
Fase C:
Attivi idrosolubili**** 0-3%
Phenonip 0.5%
Aperoxid 1gc
O.E. 0.5%
* Magnesio solfato è uno stabilizzante della fase acquosa di natura elettrostatica. La Capa dice che si può usare anche il semplice NaCl (il sale da cucina), ma io non ho provato.
** Le cere – almeno la metà deve avere il punto di fusione medio (60-65°C) –cera d’api, olio di ricino idrogenato ecc.- che possono essere abbinate alle cere con il punto di fusione più basso (45-50°C) – cera d’arancio, cetil palmitato.
*** Oli vegetali non devono superare la metà della fase grassa escluso le cere.
**** Attivi idrosolubili non devono addensare la fase acquosa.
E finalmente dopo tutte queste premesse (basate anche sugli errori personali ) la ricetuzza della cremuzza:
Tra parentesi è la densità degli oli ed esteri in g/ml
A:
Acqua a 100
Glicerina 4.5%
Magnesio solfato 0.5%
B:
PGE-3-oleato 4%
Cera d’api 1.5%
Cera d’arancio 1.5%
Etylhexyl stearate 3% (0.860)
Squalene 3% (0.860)
Decil oleate 3% (0.865)
Olio di Nocciola 3% (0.915)
Olio di Avocado 3% (0.918)
Caprilico/Caprico 3%(0.945)
Tocoferile acetate 1% (0.960)
Burro di Caritè 2%
Burro di Cacao 2%
C:
Pantenolo 2%
Allantoina 0.5%
Phenonip 0.5%
Aperoxid 1gc
O.E. 0.5%
Posso solo aggiungere che la crema è molto piacevole. Si stende bene, non lascia la scia bianca e si assorbe facilmente nonostante la quota grassa importante.
Ultima modifica di Kri-Kri il 09/11/2013, 14:40, modificato 2 volte in totale.
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genio mio, mi leggi nel pensiero! Pensavo proprio di fare una w/o per le mani!
Le cose importanti dovrei avercele tutte..
se in un lontano futuro dovessero finalmente giungermi le cose prese su dragonspice, la farò e ti dirò com'è venuta. Intanto il tessuto epiteliale familiare si sfalda come intonaco vecchio.
Le cose importanti dovrei avercele tutte..
se in un lontano futuro dovessero finalmente giungermi le cose prese su dragonspice, la farò e ti dirò com'è venuta. Intanto il tessuto epiteliale familiare si sfalda come intonaco vecchio.
We don't even care whether or not we care.
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Questo è il quarto tentativo.nati ha scritto: io con le acque in olio ho avuto qualche problemino!
I primi due sono già finiti nella pattumiera, il terzo barcolla…Non immaginavo che si separassero con tale facilità.
Per stabilizzare meglio questo tipo di crema si può aumentare la percentuale di grassi (fase disperdente) o aumentare la % di cere che l’addensano, ma poi la crema frena nella stesura.
Perciò se qualcuno ha un’idea (anche pazza) sul come addensare la fase grassa o stabilizzare la fase acquosa…sono tutta orecchie…
Per la fase acquosa stavo pensando d’inserire qualche attivo ad alta salinità (tipo Umectol), ma non so se funzionerà.
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Premesso che il PGE-3-oleato è secondo me più rognoso dell'isolan gps e nulla a che vedere rispetto alla coppia (introvabile) Dehymulse e Lameform ti dico quel poco che so e che arriva sia da Paracelso sia da quello che riesco a combinare io
- aggiungi all'olio lo zinco stearato o magnesio stearato (0.5% in olio)
- utilizza anche un burro idrogenato (albicocca, avocado, oliva.... al 2% circa)
Se ancora instabile porta il magnesio solfato a 0.7 (io uso le bustine Marco Viti)
Il glicerolo lo tengo di solito al 3% mi pare che se è troppo destabilizzi invece di stabilizzare
Poi è importante il metodo.
Metto tutta la fase olio\cere a bagnomaria e quando è bella trasparente uso l'aerolatte facendo cadere l'acqua (intiepidita) nel vortice centrale poco alla volta.
Aggiungi acqua solo quando quella che hai messo prima è già ben inglobata e lasciando sempre il beker nell'acqua calda (fornello spento).
Quando sei circa a metà dell'acqua togli dal bagnomaria in mdo da far iniziare il raffreddamento.
In tutta questa fase serve un qualcosa che frulli molto delicatamente, meno potente di un minipimer.
Alla fine puoi dare una frullata un po' più energica ma stai attenta perchè devi fare un po' di pratica in quanto la densità finale dipende anche da quanto e con che cosa frulli.
Con il minipimer bastano pochi secondi e ottieni una cosa tipo cemento armato... (questa cosa non l'avevo capita subito anche se è specificata nella scheda)
Se usi la a/o con l'ossido di zinco devi prima mettere oli burri cere insieme all'ossido di zinco, scaldare bene e frullare a lungo fino a quando ottieni una "besciamella" omogenea.
A questo punto inserisci l'emusionante (ne metto un po' di più in questo caso) e poi procedi come sopra.
La tecnica di inserire lo zinco alla fine come suggerito anche online nel metodo casalingo non funziona bene .
- aggiungi all'olio lo zinco stearato o magnesio stearato (0.5% in olio)
- utilizza anche un burro idrogenato (albicocca, avocado, oliva.... al 2% circa)
Se ancora instabile porta il magnesio solfato a 0.7 (io uso le bustine Marco Viti)
Il glicerolo lo tengo di solito al 3% mi pare che se è troppo destabilizzi invece di stabilizzare
Poi è importante il metodo.
Metto tutta la fase olio\cere a bagnomaria e quando è bella trasparente uso l'aerolatte facendo cadere l'acqua (intiepidita) nel vortice centrale poco alla volta.
Aggiungi acqua solo quando quella che hai messo prima è già ben inglobata e lasciando sempre il beker nell'acqua calda (fornello spento).
Quando sei circa a metà dell'acqua togli dal bagnomaria in mdo da far iniziare il raffreddamento.
In tutta questa fase serve un qualcosa che frulli molto delicatamente, meno potente di un minipimer.
Alla fine puoi dare una frullata un po' più energica ma stai attenta perchè devi fare un po' di pratica in quanto la densità finale dipende anche da quanto e con che cosa frulli.
Con il minipimer bastano pochi secondi e ottieni una cosa tipo cemento armato... (questa cosa non l'avevo capita subito anche se è specificata nella scheda)
Se usi la a/o con l'ossido di zinco devi prima mettere oli burri cere insieme all'ossido di zinco, scaldare bene e frullare a lungo fino a quando ottieni una "besciamella" omogenea.
A questo punto inserisci l'emusionante (ne metto un po' di più in questo caso) e poi procedi come sopra.
La tecnica di inserire lo zinco alla fine come suggerito anche online nel metodo casalingo non funziona bene .
Ultima modifica di anto il 08/11/2010, 15:56, modificato 1 volta in totale.
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Anto, grazie, sei un tesoro.
Finora mi sono venute delle creme con una bellissima consistenza ed ottima spalmabilità, peccato che dopo qualche giorno cominci a riaffiorare l’olio lungo i bordi del contenitore.
Riproverò stasera. Dimmi se ho capito bene:
1. aggiungo il magnesio stearato(0.5%) alla fase olio; stempero bene (fino alla"besciamella" ) prima di aggiungere l’emulsionante.
2. aggiungo il burro di albicocca (2%) nella fase grassa.
3. per il momento lascerò il magnesio solfato al 0.5%, poi si vedrà.
4. abbasso il glicerolo al 3%
5. verso la fase “acqua” con più calma (magari il mio problema principale è proprio troppa fretta nell’unire le fasi).
6. uso il frullatore a pale per omogeneizzare il tutto (ma tanto uso sempre quello)
Per questa volta non metterò nessun attivo, ma se volessi farlo in futuro
1. gli attivi idrosolubili li devo mettere nelle fase “acqua” prima di emulsionare e seguire dopo cold/hot procedure (come consiglia la scheda tecnica) o li posso inserire nell’emulsione già fatta ?
2. se volessi mettere gli attivi liposolubili termolabili (lipoico, Q10 ecc.) li posso mettere (sciolti nell’olio, ovviamente) nella emulsione già fatta?
3. esistono gli attivi non compatibili con il magnesio solfato? Per esempio, se metto il sodio lattato (sale di base forte e dell’acido debole) non è che mi si destabilizza la situazione elettrostatica creata dal magnesio solfato (sale di acido forte e della base debole)?
Finora mi sono venute delle creme con una bellissima consistenza ed ottima spalmabilità, peccato che dopo qualche giorno cominci a riaffiorare l’olio lungo i bordi del contenitore.
Riproverò stasera. Dimmi se ho capito bene:
1. aggiungo il magnesio stearato(0.5%) alla fase olio; stempero bene (fino alla"besciamella" ) prima di aggiungere l’emulsionante.
2. aggiungo il burro di albicocca (2%) nella fase grassa.
3. per il momento lascerò il magnesio solfato al 0.5%, poi si vedrà.
4. abbasso il glicerolo al 3%
5. verso la fase “acqua” con più calma (magari il mio problema principale è proprio troppa fretta nell’unire le fasi).
6. uso il frullatore a pale per omogeneizzare il tutto (ma tanto uso sempre quello)
Per questa volta non metterò nessun attivo, ma se volessi farlo in futuro
1. gli attivi idrosolubili li devo mettere nelle fase “acqua” prima di emulsionare e seguire dopo cold/hot procedure (come consiglia la scheda tecnica) o li posso inserire nell’emulsione già fatta ?
2. se volessi mettere gli attivi liposolubili termolabili (lipoico, Q10 ecc.) li posso mettere (sciolti nell’olio, ovviamente) nella emulsione già fatta?
3. esistono gli attivi non compatibili con il magnesio solfato? Per esempio, se metto il sodio lattato (sale di base forte e dell’acido debole) non è che mi si destabilizza la situazione elettrostatica creata dal magnesio solfato (sale di acido forte e della base debole)?
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Correggo sopra perchè perchè la frase sulla besciamella era riferita a quando vuoi fare creme all'ossido di zinco tipo la fissan...
Comunque si lo zinco stearato o magnesio stearato va sempre nell'olio .. e scaldalo bene anche se essendo poco non vedrai la famosa "besciamella" di cui parlavo . Alcune volte sembra non si sciolga neppure tanto bene ma poi fa il suo lavoro
Gli attivi idro e lipo se non possono essere scaldati li puoi mettere anche dopo. Io per prudenza metto prima i lipo e poi gli idro.
Sugli attivi non compatibili con il magnesio solfato non lo so ... il sodio lattato non l'ho mai provato nelle a/o
Se l'olio riaffiora è di solito perchè la fase lipo è troppo bassa o poco stabile. Con il burro idrogenato e il magnesio stearato dovresti risolvere.
Comunque non demordere ..non sai quante ne ho buttate io
Comunque si lo zinco stearato o magnesio stearato va sempre nell'olio .. e scaldalo bene anche se essendo poco non vedrai la famosa "besciamella" di cui parlavo . Alcune volte sembra non si sciolga neppure tanto bene ma poi fa il suo lavoro
Gli attivi idro e lipo se non possono essere scaldati li puoi mettere anche dopo. Io per prudenza metto prima i lipo e poi gli idro.
Sugli attivi non compatibili con il magnesio solfato non lo so ... il sodio lattato non l'ho mai provato nelle a/o
Se l'olio riaffiora è di solito perchè la fase lipo è troppo bassa o poco stabile. Con il burro idrogenato e il magnesio stearato dovresti risolvere.
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Kri io ho usato il PGE3- oleate per rifare il docciacrema delle fate di Trilly al posto del carbopol aqua, per favore non inorridite era solo un esperimento :( ; dunque ho messo i tensio insieme con l'olio ho versato l'acqua, mescolato ed è diventato liquidino, poi ho messo il pge 3 oleato e mescolato, lasciato lì, dopo un paio d'ore ho voluto mettere un po' di sale sciolto in acqua per vedere se addensasse un pochino...invece ho fatto la frittata perchè mi si è separato.
Non so se ti può essere utile questa mia esperienza con il sale e il pge... :firu:
Non so se ti può essere utile questa mia esperienza con il sale e il pge... :firu:
...basta guardarlo negli occhi e perdersi nelle sue profondità per capire l'amore immenso che provi per lui...
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La fase lipo in effetti è bassina, con il 26% siamo al limite…anto ha scritto: Se l'olio riaffiora è di solito perchè la fase lipo è troppo bassa o poco stabile. Con il burro idrogenato e il magnesio stearato dovresti risolvere.
Anto, ho una curiosità. Perché proprio il burro idrogenato? Che cosa ha di differente da altri burri più o meno solidi? Di testa mia avrei optato per il burro di Illipe o per il burro di Kokum, ricchi di stearico.
@Agrodolce, sei sicura di non aver usato il PGE-4-caprato? Di solito è quello che viene messo nelle docciacreme.
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Kri era proprio pge 3 oleato, ma ripeto era solo un esperimento perchè Trilly mi aveva avvertita che non sarebbe uscito, però ho voluto provare lo stesso visto che con il sapone da barba di anto mi è venuto bene
Comunque stavo studiando anch'io il post di anto sulle w/o, ma ho quasi desistito visto tutti gli esperimenti falliti di anto e chiarachiara, aspetterò
Comunque stavo studiando anch'io il post di anto sulle w/o, ma ho quasi desistito visto tutti gli esperimenti falliti di anto e chiarachiara, aspetterò
...basta guardarlo negli occhi e perdersi nelle sue profondità per capire l'amore immenso che provi per lui...
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Re: Crema mani “acqua in olio”
Va bene. Prendo coraggio e parto con la domanda cretina, premettendo che ho tentato di documentarmi prima, ma quanto pare senza profitto.Kri-Kri ha scritto:E’ un A/O relativamente poco grasso. La scheda parla del 25-35% di grassi, io ho fatto il 26% (giusto per il rispetto della legge di Ostwald).
Avevo capito che secondo la legge di Ostwald la fase dispersa non dovesse superare di una certa quota (meno del 30 %) la fase dispedente. Nella cold cream, che è una acqua in olio, l'acqua infatti non deve superare il 30% e nelle classiche olio in acqua è l'olio che non deve superare quella quota. Perchè in questo caso viene definita una acqua in olio, anche se è l'olio a stare sotto al 30%?
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Sono sparsi ovunque :mirmo: C'era pure il problema che anche quando il cerca funzionava non riusciva a recuperare il termine a/o che spesso poi chiamavamo w/o
La sezioni erano ingredienti dei cosmetici e trattamenti .
Forse ne parlavo con Chiarachiara ma tutto l'abc delle a/o arriva da Paracelso.
C'era pure un post in cui avevo fatto le immagini per spiegare le differenze tra i due tipi di emulsione
Se trovo qualcosa ti mando MP
---
@oroincensoebirra. Prendi una scodella, la riempi di biglie di vetro e ci versi sopra l'olio.
Le biglie di vetro sono l'acqua che è dispersa nella fase continua che è l'olio
Le biglie occupano più volume dell'olio ma l'olio grazie all'emulsionante, alle cere etc etc riesce a tenerle comunque al suo interno.
Questo "visivamente" ti dovrebbe rendere l'idea.
E' ovvio che più cali l'olio e più è difficile fare acqua in olio stabili
La sezioni erano ingredienti dei cosmetici e trattamenti .
Forse ne parlavo con Chiarachiara ma tutto l'abc delle a/o arriva da Paracelso.
C'era pure un post in cui avevo fatto le immagini per spiegare le differenze tra i due tipi di emulsione
Se trovo qualcosa ti mando MP
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@oroincensoebirra. Prendi una scodella, la riempi di biglie di vetro e ci versi sopra l'olio.
Le biglie di vetro sono l'acqua che è dispersa nella fase continua che è l'olio
Le biglie occupano più volume dell'olio ma l'olio grazie all'emulsionante, alle cere etc etc riesce a tenerle comunque al suo interno.
Questo "visivamente" ti dovrebbe rendere l'idea.
E' ovvio che più cali l'olio e più è difficile fare acqua in olio stabili
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@ Oroincensoebirra. La legge di Ostwald dice: “la concentrazione inferiore al 25.98% può esistere solo come fase dispersa”. Con il 26%, in effetti, sono al limite, ma dentro il range. Poi tanto dipende anche dall’emulsionante.
@ Anto, carina la spiegazione con le biglie.
Comunque, ho rifatto la crema mettendo
3% di glicerolo
0.5% di magnesio solfato
0.5% di magnesio stearato
2% di burro di albicocca
il solito 26% di grassi (giusto per potere fare il paragone con delle creme fatte in precedenza)
La crema dà l’impressione di essere poco-poco più densa delle altre volte. Vediamo se regge , vi aggiornerò.
@ Anto, carina la spiegazione con le biglie.
Comunque, ho rifatto la crema mettendo
3% di glicerolo
0.5% di magnesio solfato
0.5% di magnesio stearato
2% di burro di albicocca
il solito 26% di grassi (giusto per potere fare il paragone con delle creme fatte in precedenza)
La crema dà l’impressione di essere poco-poco più densa delle altre volte. Vediamo se regge , vi aggiornerò.
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Dunque una crema che abbia 25,98 o meno di acqua è certamente una A/O, mentre una che abbia 25,98 o meno di olio è certamente una O/A.Kri-Kri ha scritto:@ Oroincensoebirra. La legge di Ostwald dice: “la concentrazione inferiore al 25.98% può esistere solo come fase dispersa”. Con il 26%, in effetti, sono al limite, ma dentro il range. Poi tanto dipende anche dall’emulsionante.
In "emulsiologia for dummes" leggo "Se una fase è presente a concentrazione inferiore al 25.98% può esistere solo come fase dispersa, dal 25.98% sia come fase dispersa che come fase continua, dal 74,02% solo come fase continua."
Cosa fa sì che io definisca in un modo o in un altro una crema che si colloca in una fascia intermedia, che abbia quindi una relazione tra le due quote diversa da 25,98 e 74,02? Il tipo di emulsionante usato? L'esempio di Anto è molto chiaro (grazie!) ma non risponde alla mia domanda: chi mi dice a chi spetta il ruolo delle biglie, in una soluzione - poni caso - al 50% di acqua e 50% di grassi?
Nel tuo caso, ad esempio - pur collocandosi in questa fascia intermedia - continua a sembrarmi più vicina ad essere definita una O/A...
Scusate, so' de coccio... sigh.