Come fare un oleolito
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Al mondo esistono un' infinità di edere e non tutte sono buone da un punto di vista fitoterapico. Ci sono molte sottospecie simili tra loro, ma quella ad uso officinale è l' hedera helix ( googlate per trovare immagini ).
Tra l' altro, vista l' imperante moda di oleolizzare l' edera ribadisco che e' inutile!!!
Le saponine triterpeniche e gli altri costituenti utili ai fini cosmetici sono per lo più idrosolubili e/o alcool-compatibili.. quindi perchè usare l' olio???
L'oleolito di Edera NON viene usato come anticellulite (per quella indicazione c'è l'estratto fluido), ma come lenitivo, antiscottature ( probabilmente per i caroteni ??!!?? )
La questione alla fin fine è semplice. I costituenti che svolgono un' azione anticellulite sono le saponine triterpeniche. Queste per loro natura sono tendenzialmente idrosolubili, per cui si estrarranno meglio con acqua. L' oleolito non è così selettivo e sicuramente qualche composto più o meno idrosolubile sarà in grado di estrarlo.. Ma per un buon "attivo" è sempre bene considerare questo aspetto. Teoricamente tra una tintura di edera e un oleolito, il primo composto sarà più funzionale vs la cellulite.
Detto questo, mi chiedevo come mai esistesse la tradizione dell' oleolito di edera, vista l' incongruenza sopracitata. Come ho già detto ho trovato che l' oleolito è un lenitivo.
Ricordo che spesso, un pò per generalizzare e un pò per marketteria, si tendono ad attribuire le medesime proprietà terapeutiche a diversi fitoderivati della stessa pianta.. Questo non è sempre vero, anzi! A volte le parti del vegetale e le tecniche estrattive fanno la differenza !!!!!
Tra l' altro, vista l' imperante moda di oleolizzare l' edera ribadisco che e' inutile!!!
Le saponine triterpeniche e gli altri costituenti utili ai fini cosmetici sono per lo più idrosolubili e/o alcool-compatibili.. quindi perchè usare l' olio???
L'oleolito di Edera NON viene usato come anticellulite (per quella indicazione c'è l'estratto fluido), ma come lenitivo, antiscottature ( probabilmente per i caroteni ??!!?? )
La questione alla fin fine è semplice. I costituenti che svolgono un' azione anticellulite sono le saponine triterpeniche. Queste per loro natura sono tendenzialmente idrosolubili, per cui si estrarranno meglio con acqua. L' oleolito non è così selettivo e sicuramente qualche composto più o meno idrosolubile sarà in grado di estrarlo.. Ma per un buon "attivo" è sempre bene considerare questo aspetto. Teoricamente tra una tintura di edera e un oleolito, il primo composto sarà più funzionale vs la cellulite.
Detto questo, mi chiedevo come mai esistesse la tradizione dell' oleolito di edera, vista l' incongruenza sopracitata. Come ho già detto ho trovato che l' oleolito è un lenitivo.
Ricordo che spesso, un pò per generalizzare e un pò per marketteria, si tendono ad attribuire le medesime proprietà terapeutiche a diversi fitoderivati della stessa pianta.. Questo non è sempre vero, anzi! A volte le parti del vegetale e le tecniche estrattive fanno la differenza !!!!!
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io vorrei prepararmi l'oleolito di elicrisio per la psoriasi, visto che pare sia adatto.
la domanda è: meglio fresco o secco? ho visto che nella lista delle erbe hai messo entrambi, ma sinceramente fresco non saprei proprio dove rimediarlo (spero di trovarlo secco in erboristeria, piuttosto. Qua non si trova neanche la calendula).
avevo pensato di farlo con l'olio di girasole e di aggiungere poi un po' di tocoferolo.
Ovviamente lo aggiungo dopo il filtraggio, vero?
scusami ma sono fuori allenamento, è un po' che non spignatto e ho perso la mano!
altra cosa, ho comprato mezzo litro di olio di argan. E' sprecato se lo uso per fare un oleolito? è talmente tanto che ho paura che alla fine si faccia cattivo, magari un buon oleolito di carota, per l'estate!
la domanda è: meglio fresco o secco? ho visto che nella lista delle erbe hai messo entrambi, ma sinceramente fresco non saprei proprio dove rimediarlo (spero di trovarlo secco in erboristeria, piuttosto. Qua non si trova neanche la calendula).
avevo pensato di farlo con l'olio di girasole e di aggiungere poi un po' di tocoferolo.
Ovviamente lo aggiungo dopo il filtraggio, vero?
scusami ma sono fuori allenamento, è un po' che non spignatto e ho perso la mano!
altra cosa, ho comprato mezzo litro di olio di argan. E' sprecato se lo uso per fare un oleolito? è talmente tanto che ho paura che alla fine si faccia cattivo, magari un buon oleolito di carota, per l'estate!
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Ehm, non voglio chiedere per l'ennesima volta se posso fare un oleolito di albicocche, è una curiosità del tutto teorica : mi incuriosiva proprio da un punto di vista chimico: si possono fare oleoliti solo da quelle piante che hanno al loro interno sostanze liposolubili e l'albicocca (o il fico, o la mela) non ne ha nessuna? Tipo, che ne so, le vitamine e i sali minerali di una mela non verrebbero "digeriti" affatto?
La seconda domanda è: leggevo (non qui, ma sempre in rete) che nel sistema di digestione a bagnomaria non si dovrebbe far toccare il fondo al barattolo, durante la "cottura". E' vero?
Terza domanda: facendo l'oleolito di carota, è vero che sarebbe opportuno far seccare all'aria per una giornata i pezzetti tagliati, prima di procedere?
Grazie!
La seconda domanda è: leggevo (non qui, ma sempre in rete) che nel sistema di digestione a bagnomaria non si dovrebbe far toccare il fondo al barattolo, durante la "cottura". E' vero?
Terza domanda: facendo l'oleolito di carota, è vero che sarebbe opportuno far seccare all'aria per una giornata i pezzetti tagliati, prima di procedere?
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Oroincensoebirra la questione principale non è tanto se una determinata pianta abbia sostanze liposolubili o meno, ma: questa pianta che proprietà ha? Mi serve veramente o sto solo perdendo tempo e soldi?
Domanda su bagnomaria: sì, è preferibile non far toccare il fondo del barattolo con la base della pentola, si pone tra i due un panno.
Domanda su oleolito di carota: meno acqua ha, meglio è. Si può lasciare per un breve tempo ad essiccare in un luogo asciutto e ventilato o posare il vegetale per qualche minuto davanti all'imboccatura di un forno caldo (senza farlo cuocere).
Domanda su bagnomaria: sì, è preferibile non far toccare il fondo del barattolo con la base della pentola, si pone tra i due un panno.
Domanda su oleolito di carota: meno acqua ha, meglio è. Si può lasciare per un breve tempo ad essiccare in un luogo asciutto e ventilato o posare il vegetale per qualche minuto davanti all'imboccatura di un forno caldo (senza farlo cuocere).
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Ho provato a fare l'oleolito di menta in girasole.
Non so bene che varietà di menta sia, credo piperita, me la sono ritrovata in un vaso sul balcone e ho provato. Visto che non ce n'era tanta e non volevo estirpare la pianta ho provato con una dose lillipuziana.
Oggi ho filtrato e non riesco a capire se l'odore sia giusto. Si sente un vago retrogusto di menta ma a me ricorda tanto le zucchine sott'olio di mia mamma!
Può dipendere dal fatto che ho usato poca menta o che il barattolo non fosse proprio pieno e c'era dentro l'aria?
Non so bene che varietà di menta sia, credo piperita, me la sono ritrovata in un vaso sul balcone e ho provato. Visto che non ce n'era tanta e non volevo estirpare la pianta ho provato con una dose lillipuziana.
Oggi ho filtrato e non riesco a capire se l'odore sia giusto. Si sente un vago retrogusto di menta ma a me ricorda tanto le zucchine sott'olio di mia mamma!
Può dipendere dal fatto che ho usato poca menta o che il barattolo non fosse proprio pieno e c'era dentro l'aria?
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Le muffe non crescono se non c'è acqua
Piuttosto fai attenzione all'irrancidimento, gli oli irranciditi diventano pro-ossidanti e irritanti. Se non usi un flacone col contagocce dai una ripulita anche al filetto di avvitamento, lì spesso si ferma dell'olio che dopo un po' comincia a puzzicchiare - ma nel flacone è ancora buono, non farti fregare
Piuttosto fai attenzione all'irrancidimento, gli oli irranciditi diventano pro-ossidanti e irritanti. Se non usi un flacone col contagocce dai una ripulita anche al filetto di avvitamento, lì spesso si ferma dell'olio che dopo un po' comincia a puzzicchiare - ma nel flacone è ancora buono, non farti fregare
"Quando l'ultimo albero sarà abbattuto,
quando l'ultimo fiume sarà avvelenato,
quando l'ultimo pesce sarà catturato,
allora vi accorgerete che i soldi non si possono mangiare"
(monito degli indiani Cree del Quebec)
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Aggiunti in fase C alle creme a caldo o in fase b in quelle a freddo o negli olii da massaggio, o nei bagnodoccia oleosi, come quello con lo zetesol 100 o quello col carbopol aqua
Quello di lavanda lascia anche un leggero profumino
Quello di lavanda lascia anche un leggero profumino
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Vorrei fare l'oleolito di karkadè, dovrebbe venire sul rossiccio non so bene che proprietà abbia (ho trovato poche info), sapete qualcosa?
Poi volevo fare l'oleolito di calendula, iperico, lavanda, camomilla, artiglio del diavolo, sto cercando info su quali oli usare e se metodo a freddo o a caldo e che principi hanno poi. Nel frattempo io cerco, se poi passasse qualcuno che volesse scrivere due parole...
Poi volevo fare l'oleolito di calendula, iperico, lavanda, camomilla, artiglio del diavolo, sto cercando info su quali oli usare e se metodo a freddo o a caldo e che principi hanno poi. Nel frattempo io cerco, se poi passasse qualcuno che volesse scrivere due parole...
Me gusta spignattar, me gustas tu.
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Carlita, dal karkadè non cavi niente
Calendula, lavanda e camomilla falli a freddo, 40 giorni di macerazione, oli robusti come riso oliva e jojoba, anche in miscela. A freddo puoi mettere della vitamina E insieme ai fiori, arricchisce l'oleolito e preserva dall'irrancidimento. Sono generalmente lenitivi e si usano contro gli arrossamenti e le irritazioni.
Artiglio del diavolo a bagnomaria per 3-4 ore, con uno strofinaccio sul fondo della pentola (e magari anche una griglia per cotture a vapore sotto lo strofinaccio) e la temperatura sempre sotto controllo. Stesso mix di oli, il tocoferolo lo aggiungi alla fine. L'artiglio del diavolo è un bell'antiinfiammatorio per le ossicine dolenti, calma i dolori dell'artrite e dell'artrosi (provato da diverse persone anziane che ho vicino a casa, funziona egregiamente).
Iperico, meglio con pianta fresca e a caldo per un paio d'ore (per eliminare l'acqua di vegetazione), poi al sole per qualche giorno. Dalla pianta secca non si estrae bene l'ipericina che è una componente importantissima dell'iperico, ma di queste cose ne sa più Landre E' buono da usare come olio da massaggio per i dolori di schiena da muscoli irrigiditi e per tutti i tipi di scottature, dal ferro da stiro al troppo sole. E' fotosensibilizzante e puzza.
Quando fai oleoliti a caldo tieni il fornello al minimissimo, non riempire il vaso fino all'orlo (lascia un centimetro almeno) e bada che la temperatura non salga troppo (80-85°).
La pianta fresca va "cotta" senza coperchio, per le altre decidi tu.
Le piante profumate andrebbero macerate a freddo, ma se hai proprio fretta falle a bagnomaria per un paio d'ore col vaso ben chiuso, poi lascia in infusione ancora qualche giorno.
Io faccio quasi tutti gli oleoliti con 100 g di pianta per litro di oli e li conservo chiusi in bottiglie di vetro al buio. Un'eccezione è l'iperico fresco, qui riempio bene il vaso di cime fiorite poi copro con gli oli.
Un oleolito ben fatto può durare anche un paio d'anni.
Contenta?
Calendula, lavanda e camomilla falli a freddo, 40 giorni di macerazione, oli robusti come riso oliva e jojoba, anche in miscela. A freddo puoi mettere della vitamina E insieme ai fiori, arricchisce l'oleolito e preserva dall'irrancidimento. Sono generalmente lenitivi e si usano contro gli arrossamenti e le irritazioni.
Artiglio del diavolo a bagnomaria per 3-4 ore, con uno strofinaccio sul fondo della pentola (e magari anche una griglia per cotture a vapore sotto lo strofinaccio) e la temperatura sempre sotto controllo. Stesso mix di oli, il tocoferolo lo aggiungi alla fine. L'artiglio del diavolo è un bell'antiinfiammatorio per le ossicine dolenti, calma i dolori dell'artrite e dell'artrosi (provato da diverse persone anziane che ho vicino a casa, funziona egregiamente).
Iperico, meglio con pianta fresca e a caldo per un paio d'ore (per eliminare l'acqua di vegetazione), poi al sole per qualche giorno. Dalla pianta secca non si estrae bene l'ipericina che è una componente importantissima dell'iperico, ma di queste cose ne sa più Landre E' buono da usare come olio da massaggio per i dolori di schiena da muscoli irrigiditi e per tutti i tipi di scottature, dal ferro da stiro al troppo sole. E' fotosensibilizzante e puzza.
Quando fai oleoliti a caldo tieni il fornello al minimissimo, non riempire il vaso fino all'orlo (lascia un centimetro almeno) e bada che la temperatura non salga troppo (80-85°).
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Le piante profumate andrebbero macerate a freddo, ma se hai proprio fretta falle a bagnomaria per un paio d'ore col vaso ben chiuso, poi lascia in infusione ancora qualche giorno.
Io faccio quasi tutti gli oleoliti con 100 g di pianta per litro di oli e li conservo chiusi in bottiglie di vetro al buio. Un'eccezione è l'iperico fresco, qui riempio bene il vaso di cime fiorite poi copro con gli oli.
Un oleolito ben fatto può durare anche un paio d'anni.
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"Quando l'ultimo albero sarà abbattuto,
quando l'ultimo fiume sarà avvelenato,
quando l'ultimo pesce sarà catturato,
allora vi accorgerete che i soldi non si possono mangiare"
(monito degli indiani Cree del Quebec)
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Ok, comunque il profumo non sarà così forte come quello dell'olio essenziale ricavato da spremitura delle bucce
Personalmente con i limoni preferisco fare liquori, ma sono curiosa di sapere come verrà fuori il tuo spignattino... che olio usi per l'ammollo?
Personalmente con i limoni preferisco fare liquori, ma sono curiosa di sapere come verrà fuori il tuo spignattino... che olio usi per l'ammollo?
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- novellino
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Il procedimento è uguale come per le altre droghe? Ho preso un barattolino ermetico, ho infilato le bacche di vaniglia e l'ho ricoperto di olio di soia (quello avevo), chiuso e ricoperto con carta stagnola.. devo aspettare sempre 40 giorni? Ogni tanto vado a guardarmelo.. l'odore si sente da fuori il barattolo
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