Rilavorare il sapone con il metodo “alla glicerina”
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Rilavorare il sapone con il metodo “alla glicerina”
Sostanzialmente questo è solo uno “spezzatino” di questo topic qua
Sul suggerimento di Anto ho provato a rilavorare alcuni saponi fatti in precedenza (metodo a freddo) usando alcool, glicerina e fruttosio. Sono venuti fuori le saponette semitrasparenti, durette ed anche abbastanza delicate. Posso dire che questo metodo mi piace di più del classico modo di rilavorare il sapone con l’aggiunta dell’acqua.
Ecco come procedere:
1. Pesare il sapone e grattugiarlo.
2. Preparare lo sciroppo di fruttosio (75g di fruttosio+25ml d’acqua; scaldare fino al completo scioglimento).
A posto del fruttosio potete usare il sorbitolo (60g + 40ml d’acqua) o il normalissimo zucchero da cucina (60g+40ml d’acqua). Quando preparate lo sciroppo tenete presente che la temperatura di caramellizazione del sorbitolo è 94°C; quella del fruttosio è 100°C. Perciò usate l’acqua calda, ma senza superare questi limiti. Il saccarosio (lo zucchero) non ha questi problemi (caramellizazione a 185°C).
3. Aggiungere ad ogni 100g di trucioli di sapone 15g di glicerina, 40g di alcool (95°), 40g di sciroppo di fruttosio.
4. Mescolare tutto bene con il cucchiaio (o minipimer, se preferite) e mettere nel forno preriscaldato a 70-80°C (forno elettrico!!). Coprire il recipiente con il coperchio o un’asse di legno per ridurre l’evaporazione dell’alcool).
5. Lasciare in forno per 2 ore, mescolando ogni 30-40’. Non più spesso! Altrimenti il composto si fredda e forma la pellicola che dovrete sciogliere spruzzando alcool in superficie.
Dopo due ore di forno troverete il composto liquido, trasparente, dalla colorazione giallognola.
Se il vostro sapone non è abbastanza liquido (capita in caso della percentuale alta degli oli insaturi) aggiungete ancora 5-10% di alcool e rimettete il recipiente nel forno per altri 10-15’. Non esagerate con alcool altrimenti il sapone verrà molliccio.
6.Aggiungere il profumo ed il colorante. Tenete presente che la base gialla fa virare i colori blu verso la gamma verde (l’azzurro diventa il verde-menta, viola – il marroncino ).
7. Versare negli stampi attraverso un colino (per trattenere eventuali residui non sciolti).
Tenete presente che appena tolto dal forno il sapone comincia a raffreddarsi e solidificarsi in superficie. Più è alta la percentuale di insaturi più è veloce la solidificazione.
8. Spruzzare con un po’ di alcool la superficie di sapone per renderla più liscia.
9. Mettere gli stampi nel freezer o nel frigo per 30-60’. Più veloce si raffredda il composto più viene trasparente il sapone (così almeno si dice).
10. Dallo stampo in policarbonato (quello apribile) il sapone può essere tirato fuori dopo 6-8 ore e lasciato ad asciugare all’aria.
Gli altri stampi non li ho sperimentati, ma anche quelli in silicone dovrebbero essere adatti allo scopo.
Le saponette:
P.S. Ho provato lo stesso procedimento anche con il whipped, ma qualcosa è andato storto.
Dopo un paio di giorni il saponcino mi si è opacizzato e dopo una settimana mi si è sbriciolato in mano.
Magari è stato uno sbaglio dell’operatrice, perciò se qualcuno vorrà riprovare fatemi sapere il risultato.
Sul suggerimento di Anto ho provato a rilavorare alcuni saponi fatti in precedenza (metodo a freddo) usando alcool, glicerina e fruttosio. Sono venuti fuori le saponette semitrasparenti, durette ed anche abbastanza delicate. Posso dire che questo metodo mi piace di più del classico modo di rilavorare il sapone con l’aggiunta dell’acqua.
Ecco come procedere:
1. Pesare il sapone e grattugiarlo.
2. Preparare lo sciroppo di fruttosio (75g di fruttosio+25ml d’acqua; scaldare fino al completo scioglimento).
A posto del fruttosio potete usare il sorbitolo (60g + 40ml d’acqua) o il normalissimo zucchero da cucina (60g+40ml d’acqua). Quando preparate lo sciroppo tenete presente che la temperatura di caramellizazione del sorbitolo è 94°C; quella del fruttosio è 100°C. Perciò usate l’acqua calda, ma senza superare questi limiti. Il saccarosio (lo zucchero) non ha questi problemi (caramellizazione a 185°C).
3. Aggiungere ad ogni 100g di trucioli di sapone 15g di glicerina, 40g di alcool (95°), 40g di sciroppo di fruttosio.
4. Mescolare tutto bene con il cucchiaio (o minipimer, se preferite) e mettere nel forno preriscaldato a 70-80°C (forno elettrico!!). Coprire il recipiente con il coperchio o un’asse di legno per ridurre l’evaporazione dell’alcool).
5. Lasciare in forno per 2 ore, mescolando ogni 30-40’. Non più spesso! Altrimenti il composto si fredda e forma la pellicola che dovrete sciogliere spruzzando alcool in superficie.
Dopo due ore di forno troverete il composto liquido, trasparente, dalla colorazione giallognola.
Se il vostro sapone non è abbastanza liquido (capita in caso della percentuale alta degli oli insaturi) aggiungete ancora 5-10% di alcool e rimettete il recipiente nel forno per altri 10-15’. Non esagerate con alcool altrimenti il sapone verrà molliccio.
6.Aggiungere il profumo ed il colorante. Tenete presente che la base gialla fa virare i colori blu verso la gamma verde (l’azzurro diventa il verde-menta, viola – il marroncino ).
7. Versare negli stampi attraverso un colino (per trattenere eventuali residui non sciolti).
Tenete presente che appena tolto dal forno il sapone comincia a raffreddarsi e solidificarsi in superficie. Più è alta la percentuale di insaturi più è veloce la solidificazione.
8. Spruzzare con un po’ di alcool la superficie di sapone per renderla più liscia.
9. Mettere gli stampi nel freezer o nel frigo per 30-60’. Più veloce si raffredda il composto più viene trasparente il sapone (così almeno si dice).
10. Dallo stampo in policarbonato (quello apribile) il sapone può essere tirato fuori dopo 6-8 ore e lasciato ad asciugare all’aria.
Gli altri stampi non li ho sperimentati, ma anche quelli in silicone dovrebbero essere adatti allo scopo.
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Dopo un paio di giorni il saponcino mi si è opacizzato e dopo una settimana mi si è sbriciolato in mano.
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La spiegazione c’è.
Il sapone appena fatto anche dopo 30’ di forno (quando aggiungiamo la glicerina ed alcool) è ancora caustico. Se dovessimo aggiungere anche il fruttosio/zucchero subito (prima che la saponificazione sia completa) rischieremmo la reazione di surriscaldamento, come succede con il sapone al miele, con conseguente “effetto vulcano” (in caso peggiore) e caramellizazione del fruttosio.
Se usiamo il sapone già fatto(la saponificazione completata da un bel pezzo) possiamo aggiungere tutto insieme (la cosa più semplice) o in due riprese come nel sapone ex-novo.
Il sapone appena fatto anche dopo 30’ di forno (quando aggiungiamo la glicerina ed alcool) è ancora caustico. Se dovessimo aggiungere anche il fruttosio/zucchero subito (prima che la saponificazione sia completa) rischieremmo la reazione di surriscaldamento, come succede con il sapone al miele, con conseguente “effetto vulcano” (in caso peggiore) e caramellizazione del fruttosio.
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Sì si attacca ma si stacca facilmente con un coltello. Poi ci sono saponi che attaccano meno, specie quelli che scaldano molto.
...perchè io VI VEDO
"Dovrei mettere all'ingresso del forum avete presente quei metal detector tipo negli aeroporti? Quando suona, faccio lasciare giù la scatoletta di bicarbonato e faccio passare solo senza."
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Bisognerà che chieda al suocero (è lui il tuttofare della famiglia) che si attivi per realizzare uno stampino.... le saponette quadrate di Kri-Kri sono uno spettacolo. Peccato che io sia completamente disadatta per tagliare il sapone, ho provato a farne uno qualche settimana fa usando il cartone del latte ma quando sono arrivata a tagliarlo le fette sono venute una schifezza. Però non mi arrendo e ci riprovo.
Avevo visto anche un tuo vecchio topic dove descrivevi il tuo stampo (mi pare anche quello di policarbonato) ma non c'erano più le foto e dalla descrizione non ho capito bene la storia dei rettangoli separatori
Avevo visto anche un tuo vecchio topic dove descrivevi il tuo stampo (mi pare anche quello di policarbonato) ma non c'erano più le foto e dalla descrizione non ho capito bene la storia dei rettangoli separatori
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Lo stampo in policarbonato non è farina del mio sacco. L’ho ha inventato Lola. ...Andromaca ha scritto:scusa Kri-Kri il tuo stampo in policarbonato è comprato da qualche parte o lo hai fatto tu?
Tutte le spiegazioni le trovi qui
Io ho fatto gli stampi più piccoli, perché sono una frana nel tagliare il sapone.
Quelle fatte ex-nuovo sono ancora più trasparenti e “gelatinose”Baglioncina ha scritto:Sembrano gelatine di frutta.
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Non l'ho inventato io ma Pippo del gruppo del sapone.
Per tagliare il sapone dritto ho comprato quel coso per tagliare il battiscopa.
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