La scadenza dei prodotti: il PAO
Moderatori: gigetta, Laura, tagliar, Bimba80
La scadenza dei prodotti: il PAO
Sulle confezioni al posto di una data di scadenza vedo molto spesso solamente il disegno col barattolino aperto e il numero di mesi entro i quali consumare il prodotto.
Ma mi chiedevo... quanto durerebbe il cosmetico in questione prima che si apra la confezione?
Grazie
Ma mi chiedevo... quanto durerebbe il cosmetico in questione prima che si apra la confezione?
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Grazie, è che pensavo di non essermi spiegata all'inizioLaura ha scritto:Veronica :muro: leggi bene quello che ho scritto.
Ulteriormente: sul flacone c'è scritto il mese/anno oppure il lotto di produzione, con quel dato se chiami la ditta produttrice ti dice il periodo di produzione dal quale partono i tre e più anni.
Ciao e grazie ancora.
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- Grande Capa
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Dunque: dicesi PAO (period after opening) la nuova trovata legislativa per tutelare il consumatore. Da poco tempo è d'obbligo mettere in etichetta il simbolino del barattolo aperto con indicato il numero di mesi nei quali, dopo l'apertura, si può tranquillamente usare il cosmetico in questione.
All'inizio i produttori hanno nicchiato, poi hanno trovato che in realtà non lo guardava nessuno e comunque la cosa al limite gli fa vendere più prodotti, se uno li butta prima di averli finiti!
La cosa, che ad un primo sguardo sembra molto carina e giusta, in realtà si è ritorta contro il consumatore...
Ho visto creme che durano cent'anni come minimo, su cui nessun batterio o muffa potrebbe crescere neanche se lo ingozzassimo, con pao di un anno (forse per non far capire che è petrolio puro...?). Ho visto creme di fitocose che durano tranquillamente un anno con pao di 4 mesi; ho visto le creme al supermercato che hanno il pao con confezioni che può aprire chiunque (e chi non ha mai snasato un bagnoschiuma...?).
Quello su cui veramente i produttori hanno lottato fino alla morte è un altro punto: non vogliono far sapere la data di produzione. Questo perchè un cosmetico può, allo stato attuale delle cose, essere in teoria venduto anche a dieci anni dalla produzione. I produttori hanno obiettato che ci sarebbe un problema che al momento non hanno: i resi. Ma a me consumatore che me ne frega delle loro spese, che già mi fanno pagare uno sproposito cose che costano pochissimo???
Questo sarebbe importante, sapere quando è stato prodotto un cosmetico, non quanto mi dura dall'apertura, cosa che so riconoscere da me tranquillamente.
L'anno di produzione è importantissimo per i solari, visto che i filtri chimici si degradano da soli nel prodotto dell'anno precedente!
In generale, del PAO vi potete infischiare tranquillamente. Se un ombretto vi irrita, buttatelo, vuol dire che ha dentro abbastanza batteri. Idem per il mascara. Se una matita per il trucco improvvisamente puzza buttatela. Le creme finchè non cambiano odore, colore e consistenza si possono usare. Gli olii naturali irranciditi si riconoscono a naso: butatteli subito, i perossidi spalmati sulla pelle fanno malissimo.
A questo punto chiedo a chi lo sa (mi pare Laura e Tagliar): come faccio a capire l'anno di produzione? So che c'è un metodo ma non l'ho mai capito bene.
All'inizio i produttori hanno nicchiato, poi hanno trovato che in realtà non lo guardava nessuno e comunque la cosa al limite gli fa vendere più prodotti, se uno li butta prima di averli finiti!
La cosa, che ad un primo sguardo sembra molto carina e giusta, in realtà si è ritorta contro il consumatore...
Ho visto creme che durano cent'anni come minimo, su cui nessun batterio o muffa potrebbe crescere neanche se lo ingozzassimo, con pao di un anno (forse per non far capire che è petrolio puro...?). Ho visto creme di fitocose che durano tranquillamente un anno con pao di 4 mesi; ho visto le creme al supermercato che hanno il pao con confezioni che può aprire chiunque (e chi non ha mai snasato un bagnoschiuma...?).
Quello su cui veramente i produttori hanno lottato fino alla morte è un altro punto: non vogliono far sapere la data di produzione. Questo perchè un cosmetico può, allo stato attuale delle cose, essere in teoria venduto anche a dieci anni dalla produzione. I produttori hanno obiettato che ci sarebbe un problema che al momento non hanno: i resi. Ma a me consumatore che me ne frega delle loro spese, che già mi fanno pagare uno sproposito cose che costano pochissimo???
Questo sarebbe importante, sapere quando è stato prodotto un cosmetico, non quanto mi dura dall'apertura, cosa che so riconoscere da me tranquillamente.
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In generale, del PAO vi potete infischiare tranquillamente. Se un ombretto vi irrita, buttatelo, vuol dire che ha dentro abbastanza batteri. Idem per il mascara. Se una matita per il trucco improvvisamente puzza buttatela. Le creme finchè non cambiano odore, colore e consistenza si possono usare. Gli olii naturali irranciditi si riconoscono a naso: butatteli subito, i perossidi spalmati sulla pelle fanno malissimo.
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"Dovrei mettere all'ingresso del forum avete presente quei metal detector tipo negli aeroporti? Quando suona, faccio lasciare giù la scatoletta di bicarbonato e faccio passare solo senza."
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- esimio cosmetologo
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Ciao Lola, ti avevo detto che avrei fatto un sacrificio umano (noooo, nel senso che non è poi un gran sacrificio). Il sistema di codifica del lotto di produzione varia da azienda a azienda. Nei sistemi più semplici si può indicare il giorno con un progressivo a tre cifre e l'anno si scrive proprio (04, 05, 06), e allora ti trovi con un lotto tipo 05257 oppure si mette solo l'ultimo numero per definire l'anno (5257 o 2575), c'è poi chi mette le lettere per indicare i mesi (a=gen, b=feb ecc), oppure si può usare un sistema di codifica a lettere che se non sai da che anno sono partiti non lo scoprirai mai.Lola ha scritto: A questo punto chiedo a chi lo sa (mi pare Laura e Tagliar): come faccio a capire l'anno di produzione? So che c'è un metodo ma non l'ho mai capito bene.
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- Grande Capa
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Grazie mr. pink, quando vado a casa controllo subito! Anzi... ho un sapone liquido in bagno, 'speta che vado a vedere:
10054564BM cosa capisco da sta cosa?
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Ha ragione mr.pink: ogni azienda ha una sua "logica" nel dare i numeri di lotto. Il più delle volte è quasi impossibile capire la data di produzione :tris:Lola ha scritto:A questo punto chiedo a chi lo sa (mi pare Laura e Tagliar): come faccio a capire l'anno di produzione? So che c'è un metodo ma non l'ho mai capito bene.
“Siate felici e se qualche volta la felicità si scorda di voi, voi non vi scordate della felicità” (R. Benigni)
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Ho a casa due oli che ho comprato più di un anno fa.
Gli oli in questione sono: Nature's Olio Coccole e Nature's Sensualite' Olio Secco Corpo Sensoriale.
Hanno entrambi il pao di un anno, il primo è quasi finito, ma l'altro è praticamente pieno e mi spiacerebbe buttarlo via.
Secondo voi sono scaduti veramente?
Ho provato ad annusarli e non mi pare di sentire odore di rancido.
Mi posso fidare del mio naso?
O forse no visto che gli oli sono stati arricchiti da oli essenziali?
Grazie e scusate se vi sto tartassando di domande, è che ho così tanto da imparare...
Gli oli in questione sono: Nature's Olio Coccole e Nature's Sensualite' Olio Secco Corpo Sensoriale.
Hanno entrambi il pao di un anno, il primo è quasi finito, ma l'altro è praticamente pieno e mi spiacerebbe buttarlo via.
Secondo voi sono scaduti veramente?
Ho provato ad annusarli e non mi pare di sentire odore di rancido.
Mi posso fidare del mio naso?
O forse no visto che gli oli sono stati arricchiti da oli essenziali?
Grazie e scusate se vi sto tartassando di domande, è che ho così tanto da imparare...
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- Grande Capa
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Scusate ma ho una domanda un po'cretina..come mio solito :mirmo:
(quindi mi autopirlono a priori)
Stamattina, tra i vari danni che ho fatto, c'è stato quello di aprire una bellissima crema viso Montalto all'olivello spinoso, un istante prima di accorgermi che nel cassetto c'era anche mezza Iris Weleda da finire -_-''
Il PAO della crema Montalto è di 3 mesi
Considerato che non l'ho toccata ma ho solo sollevato un po' il tappo salvafreschezza, ho innescato o no il PAO?
(quindi mi autopirlono a priori)
Stamattina, tra i vari danni che ho fatto, c'è stato quello di aprire una bellissima crema viso Montalto all'olivello spinoso, un istante prima di accorgermi che nel cassetto c'era anche mezza Iris Weleda da finire -_-''
Il PAO della crema Montalto è di 3 mesi
Considerato che non l'ho toccata ma ho solo sollevato un po' il tappo salvafreschezza, ho innescato o no il PAO?
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Il pao si innesca all'aperetura per snasare, perchè i batteri e le spore stanno nell'aria. Quando ci intingete il dito date il colpo di grazia. Ciò non toglie che tre mesi di pao non riuscirei ad ottenerli neanch'io facendo le cose in casa senza disinfettare; mi sembra che alla Montalto se la tirino troppo.
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Mio marito ha uno zio di 78 anni...ruspante :D , sapete di quelli che in tutte le stagioni portano la canottiera di lana pizzicosa e la camicia a quadretti di cotone, ci fossero 40 gradi o mezzo metro di neve lui così va fuori. La figlia un giorno l'ha rimproverato "papà quando torni dalle galline devi lavarti le mani" e lui "ma sono pulite" e la figlia "ti sembra ma sopra ci sono i microbi" e lui " microbo? Io non l'ho mai incontrato!"Lola ha scritto:Il pao si innesca all'aperetura per snasare, perchè i batteri e le spore stanno nell'aria. ......
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- Grande Capa
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Laura, giusto l'altro giorno mi è capitata fra le mani una bottiglietta finita di - probabilmente- detergente. Sai che ho il centro regionale raccolta vasetti... ebbene, aveva la MUFFA dentro! Non è un'eventualità tanto remota l'inquinamento batterico, specialmente coi fighetti che ci mettono conservanti al limite limite per fare naturale.
...perchè io VI VEDO
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Va bè
Se vogliamo i prodotti veramente NATURALI non dobbiamo lamentarci se poi ammuffiscono.
Il problema spesso è che non si sa bene neanche noi che accidenti si vuole: il prodotto ecobio con miliardi di componenti attivi ma non testati, niente conservanti ma che duri in eterno, materie prime di qualità eccelsa ma con un prezzo finale bassissimo.
Eccheccavolo
[no linguaggio sms] :firu: è agghiacciante sapere che al minimo contatto con l'aria le cose si... contaminano
E pensare che al vino o al lievito i batteri fanno tanto bene
Se vogliamo i prodotti veramente NATURALI non dobbiamo lamentarci se poi ammuffiscono.
Il problema spesso è che non si sa bene neanche noi che accidenti si vuole: il prodotto ecobio con miliardi di componenti attivi ma non testati, niente conservanti ma che duri in eterno, materie prime di qualità eccelsa ma con un prezzo finale bassissimo.
Eccheccavolo
[no linguaggio sms] :firu: è agghiacciante sapere che al minimo contatto con l'aria le cose si... contaminano
E pensare che al vino o al lievito i batteri fanno tanto bene