Cessori di formaldeide

Gli ingredienti dei cosmetici che comprate!

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månes dotter
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Messaggio da månes dotter »

Ciao Crystel, qui sotto dovrebbero esserci tutti, se non sono quelli che conosci già!

• Formaldehyde or formalin; formic aldehyde; oxymethylene
• Bronopol or 2-bromo-2-nitropropane-1,3-diol
• Diazolidinyl urea or N,N'-bis(hydroxymethyl) urea; 1-(1,3-bis(hydroxymethyl)-2,5-
dioxoimidazolidin-4-yl)-1,3-bis(hydroxymethyl)urea
• DMDM Hydantoin or 1,3-cimethylol-5,5-dimethylhydantoin; 1,3-Bis(hydroxymethyl)-5,5-dimethylimidazolidine-2,4-dione
• Imidazolidinyl urea or imidurea; or N,N''-methylenebis(N'-(3-(hydroxymethyl)-2,5-dioxo-4-imidazolidinyl)urea
• Tris nitro or trimethylolnitromethane; 2-nitro-2-(hydroxymethyl)-1,3-propanediol; tris(hydroxymethyl)nitromethane.
zeemom
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smalto per unghie e formaldeide

Messaggio da zeemom »

Buongiorno a tutti, ieri sera dopo anni che uso lo stesso indurente per unghie (fantastico per altro!) ho scoperto che l'etichetta posteriore si stacca rivelando un'altra etichetta dove ho letto "proteggere le cuticole con olio o crema. Contiene formaldeide". Ovviamente non ho mai protetto le cuticole con olio o crema durante l'applicazione e in piu' ho il vizio di mettere spesso le dita in bocca ...che faccio lo butto e mi rassegno all'unghia sfaldata? La formaldeide e' pericolosa in un prodotto da applicare sulle unghie?
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Lola
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Messaggio da Lola »

Trind, vero?
L'unico indurente per unghie che, almeno alla prima volta che l'ho usato, mi avesse funzionato. Le volte successive, quando le unghie erano di nuovo da far pietà (mi si sfaldavano fino sotto la base, ormai neanche tenendole cortissime riuscivo a salvarle) non mi aveva funzionato più.

La formaldeide è quella sostanza che conserva indefinitamente gli organismi viventi senza che si possano innestare i processi di degradazione; tutti i serpenti-insetti vari- organi animali conservati sotto formalina durano centinaia di anni senza decomporsi.
Sulle unghie ha un effetto indurente, ma è anche altamente cancerogena, e non solo per contatto, ma anche per inalazione.

Tu dirai com'è possibile che uno smalto contenente una sostanza così pericolosa possa essere messo in commercio? La scappatoia è che è da applicare sulle unghie, che tecnicamente non vengono considerate epidermide ma annesso cutaneo. L'avvertenza (che deriva da obbligo di legge e non è che se la sono sognata i produttori per un sussulto di onestà) di proteggere cuticole e pelle intorno deriva proprio dal fatto che la formaldeide è riconosciuta come veleno e per legge non deve entrare in contatto con la pelle. Però sembra che nessuno si preoccupi che comunque mentre applichi lo smalto te la respiri, e se non sbaglio tocca applicarselo una volta al giorno.

Insomma questo prodotto è da evitare completamente, anche perchè non funziona poi così bene.

Ho riscontrato migliori, anzi fantastici risultati con l'applicazione di olio di oliva e l'abolizione di smalti, e sono tre anni che ho le unghie lunghe e forti. Altro che formaldeide.
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zeemom
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gulp!

Messaggio da zeemom »

Gesu' Lola, se volevi spaventarmi ci sei riuscita!!! Non solo questo smalto (nail rescue di rimmel) lo applico da anni ogni 3/4 giorni, non solo lo respiro ed in effetti quando lo applico a volte mi lacrimano gli occhi (sara' la formaldeide?) , ma me lo sgranocchio pure allegramente! Lo elimino subito, se dovro' tenere le unghie corte non importa, comunque provero' con i massaggi di olio di oliva (quanto frequenti?). Ma non ditemi di rinunciare allo smalto, e' un vezzo che mi piace trooppoooo. Ma gli smalti normali, non indurenti, non contengono formaldeide vero? A proposito, dove diavolo sara' mai scritto l'inci dello smalto sulla boccetta????
Franci23
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Messaggio da Franci23 »

Ho appena acquistato uno smalto della Bottega Verde, ora mi accorgo che tra gli ingredienti c'è tosylamide/ formaldehyde resin. :evil: Ho letto su internet che una volta resina, la formaldeide non è più presente :oo: Non ci ho capito molto... Potreste chiarirmi le idee?
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Lola
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Messaggio da Lola »

La formaldeide è vietata nei cosmetici, ma buttarta fuori dalla porta rientra dalla finestra attraverso alcuni prodotti per unghie. Da evitarsi completamente.
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Laura
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Messaggio da Laura »

Franci23 ha scritto:Mi è stato detto da un medico che quell'ingrediente non è formaldeide -
Certamente è "controllato" dalla forma resinosa, ma tu di un ingrediente che si chiama tosylamide/ formaldehyde diresti che non c'è formaldeide?
larella
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Messaggio da larella »

ho acquistato uno smalto della Sally Hansen , vecchia formulazione :mirmo:
su Ebay, si chiama : Hard as nails e contiene :
Tosylamide/ Formaldehyde Resin :?

quanto mi scoccia buttarlo, mai più ...
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Messaggio da DolceEle »

ho letto questo post da cima a fondo piu di una volta perchè questo discorso mi ha un po spaventata, prima di tutto per gli smalti perchè in passato ne ho usati tanti (mamma........e li volevo ricomprare!)....ma soprattutto perchè mnella mia dorata acqua di rose robert's c'è questo dioso ingrediente: • Bronopol or 2-bromo-2-nitropropane-1,3-diol o qualcosa di molto simile, che ho letto essere cessore di formaldeide...ora io mi chiedo (da semi-ignorante quale sono....) se Lola di ce che è dannoso su uno smalto perchè CANCEROGENO (questa parola mi mette la pelle d'oca!!!)...quanto lo può essere sull'acqua di rose che mi spalmo sul viso tutti i giorni??????....secondo voi mi verrà il cancro o la posso continuare ad usare???????????????????
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Lola
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Messaggio da Lola »

Hai capito bene la differenza tra la formaldeide e un cessore di formaldeide? Sta nella quantità rilasciata.
La formaldeide pura è veleno, un cessore si potrebbe anche sopportare perchè la quantità è minore e comunque siamo esposti a tabnta di quella formaldeide in tutti gli ambienti chiusi che forse il cessore di formaldeide dei cosmetici è una delel fonti meno importanti.
Ovviamente se si può e si vuole si evita, tenendo ben presente che comunque non elimineremo ogni fonte di formaldeide dalla nostra vita e che forse questa è solo una goccia nel mare.
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blume
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Messaggio da blume »

Franci23 ha scritto:Ho appena acquistato uno smalto della Bottega Verde, ora mi accorgo che tra gli ingredienti c'è tosylamide/ formaldehyde resin. :evil: Ho letto su internet che una volta resina, la formaldeide non è più presente :oo: Non ci ho capito molto... Potreste chiarirmi le idee?
Scusate ma perche questo della zoya (http://forum.saicosatispalmi.org/viewto ... light=zoya) che dichiara di non contenere Formaldehyde, toluene, dibutyl phthalate, ha la tosylamide/epoxy resin che pare sia un derivato della Formaldehyde?!

la Tosylamide Epoxy Resin non cede formaldeide, oppure ci prendono un pò in giro?!
kate
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Messaggio da kate »

volevo aggiungere un paio di link assolutamente discordanti tra loro che ho trovato oggi quando ho iniziato a dare un occhio tra i miei smalti per scoprire che praticamente tutte le marche (tipo deborah e debby) contengono formaldehyde resin:

- http://www.formaldehyde.org/ : questo fa lo spot della formaldeide, dicendo quanto fa bene

- http://www.cancer.gov/cancertopics/fact ... rmaldehyde : molto "spaventoso"
Ultima modifica di kate il 18/06/2010, 13:24, modificato 2 volte in totale.
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tagliar
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Messaggio da tagliar »

Giuro che stasera all'UPIM ho visto questo prodotto che nell'inci aveva scritto "formaldeide" :oo: e nemmeno in fondo all'inci ma circa a metà.
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paracelso
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Messaggio da paracelso »

tagliar ha scritto:Giuro che stasera all'UPIM ho visto questo prodotto che nell'inci aveva scritto "formaldeide" :oo: e nemmeno in fondo all'inci ma circa a metà.


wow ! per risparmiare 0,01€ in distinta base su un prodotto che costa meno di 1€al kg magari a volte lo conservi con formaldeide anziche con conservanti più costosi.... che affare !!!! :firu:




ps:
negli indurenti unghie è ammessa una percentuale più alta ma le cuticole dovrebbero essere protette e dovrebbero scriverlo chiaramente, cosa che non mi risulta .......


riporto:

ALTERAZIONI UNGUEALI INDOTTE DAI COSMETICI
Liberata Sportiello* e Lidia Sautebin*§
*Dipartimento di Farmacologia Sperimentale e §Centro Interdipartimentale di Ricerca in Farmacoeconomia e Farmacoutilizzazione, Facoltà di Farmacia, Università di Napoli Federico II.

I cosmetici per unghie possono dar luogo a numerose affezioni causate da traumi meccanici o dal contatto con sostanze irritanti o allergizzanti. Recentemente è stato pubblicato un lavoro che tratta in modo approfondito questo problema (Dermatol Clin 2006; 24, 233).
Tra le principali affezioni delle unghie vi è la paronichia, che è una reazione infiammatoria dei tessuti delle unghie. La paronichia può insorgere in seguito a traumi meccanici dovuti all’utilizzo di strumenti per la cura delle unghie, come pinzette e forbici appuntite, o attrezzi in legno o metallo per eliminare la cuticola o per rimodellarla. Tra le sostanze irritanti che possono indurla troviamo quelle utilizzate per la rimozione degli smalti, che sono in genere solventi quali acetone o etil o butil acetato che, malgrado il veloce contatto con l’unghia, combinati ad un vigoroso sfregamento, possono portare alla sua insorgenza. Sono irritanti anche i prodotti utilizzati per rimuovere la cuticola, che contengono generalmente sostanze basiche, più comunemente idrossido di sodio o potassio, che distruggono la cheratina tramite la rottura dei ponti disolfuro. Il contatto prolungato o l’uso frequente può appunto causare irritazione, che può anche essere indotta dall’acido metacrilico, utilizzato come “innescanti o primer” nell’applicazione delle unghie artificiali (vedi sito) o dagli indurenti contenenti formaldeide, il cui utilizzo è comunque regolamentato.
La più comune sostanza allergizzante è la resina toluene sulfonamide formaldeide presente nello smalto per unghie. Altri allergeni sono i monomeri di acrilato e cianoacrilato che vengono utilizzati nell’applicazione delle unghie artificiali e possono causare dermatite da contatto allergica e paronichia quando vengono in contatto con l’unghia prima della polimerizzazione. La reazione allergica può verificarsi anche dopo 16 mesi dopo la prima applicazione. L’etilcianoacrilato è utilizzato come collante e può indurre sensibilizzazione. Il verificarsi della reazione allergica porta inoltre alla creazione di un varco per l’entrata di lieviti (della specie Candida), batteri gram-negativi (Escherichia coli, Proteus, Klebsiella, più frequentemente negli adulti), batteri gram-positivi (streptococchi del tipo A, Staphylococcus aureus, Eikenella corrodens, più frequentemente nei bambini) ed anaerobi (Bacteroides, Fusobacterium nucleatum e cocchi gram-positivi, più frequentemente nei bambini). Le infezioni batteriche sembrano aver un ruolo nell’aggravamento della paronichia piuttosto che nella sua patogenesi, mentre il ruolo esercitato dai lieviti non è ancora chiaro. I soggetti affetti da paronichia cronica devono usare misure profilattiche, come l’uso di guanti (doppi) per lavori a contatto con l’acqua e per maneggiare cibo crudo ed anche usare con cautela i cosmetici per unghie.
L’onicolisi è la separazione della lamina dal letto ungueale, con formazione di nuovo spazio che appare solitamente bianco, se questo spazio è colonizzato da Pseudomonas o Aspergillus, acquista invece una colorazione verde-bluastra. Forti irritanti, come gli indurenti contenti formaldeide o altri, possono dar luogo a tale patologia. Sostanze allergizzanti come la resina toluene sulfonamide formaldeide, presente nello smalto per unghie, o i monomeri di acrilato possono anch’essi dar luogo a onicolisi. Anche in questo caso il ruolo della Candida non è stato ancora chiarito. Le misure da adottare sono le stesse già riportate per la paronichia.
L’onicoschizia lamellare è lo sdoppiamento lamellare della parte distale dell'unghia e può essere associata a onicorressi, alterazione delle unghie, che si presentano striate longitudinalmente, fragili e soggette alla esfoliazione della lamina. Il 20 % della popolazione è affetta da questa patologia, con un’incidenza doppia nelle donne. Si pensa che i cosmetici per le unghie, ed in particolar modo i prodotti utilizzati per rimuovere lo smalto, possano esacerbarla.
I rischi potenziali associati all’utilizzo dei cosmetici sono numerosi anche se sottovalutati. Gli autori riportano, infatti, che l’Associazione Americana dei centri per il Controllo degli Avvelenamenti, nel 2004, ha verificato 224,792 casi di esposizione ai cosmetici, che costituiscono la terza causa più comune di esposizione umana, dopo gli analgesici ed i prodotti per le pulizie. Sono soprattutto gli individui in età pediatrica ad essere esposti, ed i cosmetici per le unghie costituiscono più del 12% delle esposizioni. Sebbene gli smalti ed i prodotti per rimuoverli rappresentino la maggior parte dei prodotti coinvolti nell’esposizione accidentale, nell’uomo, i collanti e gli “innescanti o primer”, utilizzati per la costituzione delle unghie artificiali, sono responsabili di circa il 7% delle esposizioni totali. Questo dato riflette sia l’uso crescente di questo tipo di cosmetico che l’abitudine crescente ad eseguirne l’applicazione a casa, piuttosto che in un salone di bellezza e quindi con costi minori. Circa l’85% dei bambini che hanno subito un avvelenamento da unghie artificiali sono stati ad esse esposti nelle proprie case. Nonostante siano sottoposte a regolamentazione sia la confezione (deve essere a prova di bambino) che l’etichettatura di questi prodotti, tuttavia si è visto che ciò non è sufficiente a garantirne la totale sicurezza. Sono soprattutto carenti le informazioni sul prodotto ed inadeguate quelle sui pericoli ad esso associati e sulle istruzioni di primo soccorso.
Particolare attenzione deve essere rivolta al personale che esegue l’applicazione delle unghie artificiali in quanto esposto costantemente a solventi, metacrilati, ed a bassi livelli di neurotossine. Si è visto che spesso queste persone presentano significativi sintomi cognitivi e neurologici.

Un altro problema è quello correlato alla possibilità che le unghie artificiali costituiscano un terreno di coltura per batteri pericolosi, difficili da eliminare anche con appositi saponi. E’ per questo motivo che un associazione di infermieri ha raccomandato che il personale delle sale operatorie mantenga le proprie unghie corte e disadorne.
Non si deve inoltre sottovalutare, secondo gli autori, il pericolo connesso all’utilizzo di strumenti di uso comune , che possono essere contaminati con sangue.
Gli autori concludono quindi sottolineando che l’utilizzo, sia professionale che non, delle unghie artificiali può essere potenzialmente associato ad un rischio e che il consumatore, seguendo delle semplici linee guida, può limitarlo.


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Messaggio da ilaria »

comunque per quanto riguarda la tosylamide formaldeide resin su internet si trovano parecchi pareri discordanti tra i siti che si occupano di ingredienti dei cosmetici :? alcuni dicono che è dannosa, altri che è completamente safe (col propcesso chimico che trasforma in resina si perde la struttura della foraldeide e alla fine o ce ne è pochissima o per nulla...come scriveva scintilla), altri che puo' dare allergie a soggetti predisposti...insonmma è impossibile stabilire la verità!!??!!Immagine
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Messaggio da paracelso »

ilaria ha scritto:comunque per quanto riguarda la tosylamide formaldeide resin su internet si trovano parecchi pareri discordanti tra i siti che si occupano di ingredienti dei cosmetici :? alcuni dicono che è dannosa, altri che è completamente safe (col propcesso chimico che trasforma in resina si perde la struttura della foraldeide e alla fine o ce ne è pochissima o per nulla...come scriveva scintilla), altri che puo' dare allergie a soggetti predisposti...insonmma è impossibile stabilire la verità!!??!!Immagine
il dato relativo alla allergenicità e sensibilizzazione è certo, documentato e storico. Nessuno lo può negare.
Il paper della farmacovigilanza che ho riportato sopra lo definisce come la più comune sostanza allergizzante presente nei prodotti per unghie.
Questo non significa che debba essere classificata come sostanza dannosa , come peraltro molti allergeni ( pensate a quelli alimentari ) .

concludendo: è un noto allergizzante, ma nell'uso cosmetico, per tutto il resto , si può considerare sicuro.
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Messaggio da ilaria »

t ringrazio molto per la delucidazione!
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Messaggio da paracelso »

La commissione europea sui cosmetici sta per chiarire il problema interpretativo di come e perchè alcune sostanze classificate come cancerogene es. formaldeide, si possono ancora utilizzare ed altre no.
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urafever
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Re: Cessori di formaldeide

Messaggio da urafever »

nell'amido di riso che usavo per la mia bambina c era un cessore di formaldeide... ed io che ero andata sparata senza nemmeno controllare l 'inci.... ma d altra parte sono stata fregata dal "purissimo" sulla scatola :? quanto è difficile fare la mamma ecobio :nervo:
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Re: Cessori di formaldeide

Messaggio da tagliar »

Notizia di oggi su FARMACISTA 33 (quotidiano on-line):

Aggiornate le sostanze cancerogene, aggiunta la formaldeide

Il governo americano ha inserito la formaldeide tra le sostanze cancerogene, presente in "quantità preoccupanti" nel compensato, negli obitori, e in certi prodotti utilizzati nei saloni di capelli. Secondo il Rapporto ufficiale sui cancerogeni anche lo stirene, una resina usata per la produzione di barche, vasche da bagno e oggetti in plastica, potrebbe avere effetti cancerogeni, anche se, precisa il documento «nei prodotti di largo consumo è rilevata in quantità così piccole che i rischi per la salute sono molto bassi». L'esposizione a queste sostanze è di gran lunga più preoccupante negli impianti di produzione di quanto non lo sia il contatto con i prodotti finiti, precisa il rapporto. Tuttavia le autorità americane hanno invitato i consumatori a evitare il contatto con la formaldeide e lo stirene, ma nella lista, redatta dal programma di tossicologia dei National institutes of health, sono state aggiunte anche queste altre sei sostanze: acido aristolochico, usato a volte in medicinali a base di erbe, captafol, un funghicida che negli Stati Uniti non è già più in commercio, fibre molto fini di lana di vetro utilizzate come materiale di isolamento, carburo di cobalto-tugsteno usato nell'industria manifatturiera, ridelline, sostanza usata nell'alimentazione del bestiame e ortho-nitrotoluene usata nei coloranti.
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