Clorofilla (e irrancidimento)
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Clorofilla (e irrancidimento)
Ciao!
Ho preso la clorofilla di AZ pensando di usarla per colorare i saponi, poi ho letto qua che però irrancidisce facilmente.
Ho cercato un po' di notizie su internet e ho trovato che la clorofilla funziona come catalizzatore nella reazione di irrancidimento degli olii.
Quindi lo stesso problema lo avrei se la usassi per colorare altri prodotti che contengono oli?
Cercando su internet ho visto che non sempre, nel sapone, c'è questo problema
http://plaisirs.kimitsu.org/index.php?showtopic=6828
Ho preso la clorofilla di AZ pensando di usarla per colorare i saponi, poi ho letto qua che però irrancidisce facilmente.
Ho cercato un po' di notizie su internet e ho trovato che la clorofilla funziona come catalizzatore nella reazione di irrancidimento degli olii.
Quindi lo stesso problema lo avrei se la usassi per colorare altri prodotti che contengono oli?
Cercando su internet ho visto che non sempre, nel sapone, c'è questo problema
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- esimio cosmetologo
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hum ? hum ?
bella domanda.
che la clorofilla non sia un colorante particolarmente stabile è un fatto...
che partecipi attivamente e addirittura catalizzi l'inracidimento degli oli non mi risulta.
Alcuni oli molto verdi per la clorofilla irrancidiscono prima ( canapa ) ma per l'alto numero di legami doppi.
Altri oli altrettanto verdi per la clorofilla ( lo stesso olio di oliva taroccato ) non irrancidiscono così facilmente.
Da quel che ricordo, chimicamente il vero nemico della stabilità degli oli è lo ione Fe...
anche se affine alla emoglobina la clorofilla non apporta ferro...ma può reagire con la luce fornendo ossigeno ... se l'olio è perfettamente chelato, ottimo, l'acido fitico ... la clorofilla colora di verde il sapone e non lo fa irrancidire.
tipica esperienza con il sapone di canapa.....( ovviamente quello che irrancidisce, è soprattutto la parte non salificata/saponificata di oli ).
bella domanda.
che la clorofilla non sia un colorante particolarmente stabile è un fatto...
che partecipi attivamente e addirittura catalizzi l'inracidimento degli oli non mi risulta.
Alcuni oli molto verdi per la clorofilla irrancidiscono prima ( canapa ) ma per l'alto numero di legami doppi.
Altri oli altrettanto verdi per la clorofilla ( lo stesso olio di oliva taroccato ) non irrancidiscono così facilmente.
Da quel che ricordo, chimicamente il vero nemico della stabilità degli oli è lo ione Fe...
anche se affine alla emoglobina la clorofilla non apporta ferro...ma può reagire con la luce fornendo ossigeno ... se l'olio è perfettamente chelato, ottimo, l'acido fitico ... la clorofilla colora di verde il sapone e non lo fa irrancidire.
tipica esperienza con il sapone di canapa.....( ovviamente quello che irrancidisce, è soprattutto la parte non salificata/saponificata di oli ).
Paracelso -
stufo di bufale cosmetiche - http://www.nononsensecosmethic.org
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- utente avanzato
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- Iscritto il: 07/09/2007, 12:10
Grazie mille!
edit: che la clorofilla acceleri l'irrancidimento degli olii l'avevo letto qua
http://www.fdf.unict.it/arearis/Upload/ ... sNutr2.ppt (diapo 68 )
http://www.my-personaltrainer.it/nutriz ... mento.html
http://www.cibo360.it/alimentazione/chi ... lipidi.htm
http://www.nutritionvalley.it/alimenti/ ... _olio.html
http://www.laportadeisapori.it/ita/olioedintorni6.asp
però non si parla strettamente di saponi, ma di olii in generale
edit: che la clorofilla acceleri l'irrancidimento degli olii l'avevo letto qua
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però non si parla strettamente di saponi, ma di olii in generale
Ultima modifica di vale606 il 24/11/2009, 13:55, modificato 1 volta in totale.
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- Grande Capa
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- Località: Monfalcone
Sarebbe interessante fare una prova.
Non è che la clorofilla a contatto con la soda libera qualcosa che poi fa irrancidire l'olio?
Domanda numero due: sto facendo la soluzione di soda in una pentola di acciaio che poichè si è un po' rovinata sul fondo presumo che sia di non eccelsa qualità. Può essere che sia questo che mi fa irrancidire il sapone puù che ad altri, cioè che nella mia soluzione vadano a finire ioni metallici?
Non è che la clorofilla a contatto con la soda libera qualcosa che poi fa irrancidire l'olio?
Domanda numero due: sto facendo la soluzione di soda in una pentola di acciaio che poichè si è un po' rovinata sul fondo presumo che sia di non eccelsa qualità. Può essere che sia questo che mi fa irrancidire il sapone puù che ad altri, cioè che nella mia soluzione vadano a finire ioni metallici?
...perchè io VI VEDO
"Dovrei mettere all'ingresso del forum avete presente quei metal detector tipo negli aeroporti? Quando suona, faccio lasciare giù la scatoletta di bicarbonato e faccio passare solo senza."
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- esimio cosmetologo
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ciao Lola
da quello che so, la clorofilla reagisce positivamente agli alkali... tecnicamente saponifica anche lei formando sali verdi brillanti.
E' la reazione con acidi che produce il browning o il verde spento-oliva.
Sull'inrancidimento dei saponi non ho conoscenze ed esperienza diretta.
Teoricamente i processi dovrebbero essere quelli ossidativi degli oli, con le solite reazioni.
I principali attori sono i soliti:
quantità di doppi legami
contatto con l'aria
temperatura
luce
acqua
ioni metallici, soprattutto Fe...
ecc ecc.
Indubbiamente un contenitore che ceda ferro non aiuta.
Anche perchè immagino che spignattando si utilizzi la pentola per premiscelare e sciogliere la soda.... e l'acciaio è "aggredibile" dalla soda....
Quindi il primo trucco è premiscelare la soda in un contenitore non metallico.
Le altre tecniche di processo che conosco non so se hanno un senso per lo spignattamento....
per la clorofilla, effettivamente con la luce e ioni ferro accelera processi ossidativi, alcune reazioni liberano radicali se non ossigeno.
senza luce, dei due direi che è una sorta di antiossidante.
Per questo non credo la si possa considerare a priori come una causa di inrancidimento, anche se a certe condizioni, effettivamente lo accelera.
da quello che so, la clorofilla reagisce positivamente agli alkali... tecnicamente saponifica anche lei formando sali verdi brillanti.
E' la reazione con acidi che produce il browning o il verde spento-oliva.
Sull'inrancidimento dei saponi non ho conoscenze ed esperienza diretta.
Teoricamente i processi dovrebbero essere quelli ossidativi degli oli, con le solite reazioni.
I principali attori sono i soliti:
quantità di doppi legami
contatto con l'aria
temperatura
luce
acqua
ioni metallici, soprattutto Fe...
ecc ecc.
Indubbiamente un contenitore che ceda ferro non aiuta.
Anche perchè immagino che spignattando si utilizzi la pentola per premiscelare e sciogliere la soda.... e l'acciaio è "aggredibile" dalla soda....
Quindi il primo trucco è premiscelare la soda in un contenitore non metallico.
Le altre tecniche di processo che conosco non so se hanno un senso per lo spignattamento....
per la clorofilla, effettivamente con la luce e ioni ferro accelera processi ossidativi, alcune reazioni liberano radicali se non ossigeno.
senza luce, dei due direi che è una sorta di antiossidante.
Per questo non credo la si possa considerare a priori come una causa di inrancidimento, anche se a certe condizioni, effettivamente lo accelera.
Paracelso -
stufo di bufale cosmetiche - http://www.nononsensecosmethic.org
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- esimio cosmetologo
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che regga la temperatura, altrimenti ti si incricca subito...Lola ha scritto:Grazie Paracelso, mi procuro brocca di plastica
sti saponi mi iniziano ad incuriosire...
voglio provare a fare un sapone liquido surgrassato a pH neutro ( o quasi ) e trasparente... a me le cose facili non piacciono.
Paracelso -
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- esimio cosmetologo
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il vero "problema" è la trasparenza rispetto alla quantità di olio non saponificato...
ma si possono ottenere prodotti tecnicamente e cosmetologicamente notevoli , anche se "semplici" saponi..
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Paracelso -
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il sapone liquido lo farei con KOH saponificando tutto ( quindi senza sconti ) solo successivamente si surgrassa aggiungendo acidi che abbassano il pH ma che portano gli acidi grassi a separarsi .Lola ha scritto:Guarda che il sapone liquido non si fa con sconto soda.
La tecnica per impedire che questo avvenga e che la emulsione che si forma resti trasparente è complessa.
NB... ovviamente non si lavora con oli ( la semplice frazione insaponificabile complicherebbe ulteriormente il problema), ma con acidi grassi
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- Grande Capa
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Tu essere tropo tecnologico per noi umili spignattatori casalinghi C'era Vittorio che aveva la fissa di fare il sapone a prtire dagli acidi grassi, certo che mescolando acidi grassi e olio riuscirei ad avere quello sconto d glicerina che tanto mi piacerebbe ottenere (il 10% nel mio sapone finito è decisamente troppo e dà problemi nel portasapone).
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- utente avanzato
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i saponi colorati con l'ortica non sono irranciditi affatto (e l'ho fatti piu' di un anno fa). Fra l'altro il Museo dei colori naturali vende un pigmento verde (clorofilla) estratto dall'ortica proprio per i saponi - e loro sono attentissimi a dirti tutti i pro e i contro dei vari pigmenti.paracelso ha scritto:ciao Lola
da quello che so, la clorofilla reagisce positivamente agli alkali... tecnicamente saponifica anche lei formando sali verdi brillanti.
E' la reazione con acidi che produce il browning o il verde spento-oliva.
Sull'inrancidimento dei saponi non ho conoscenze ed esperienza diretta.
Teoricamente i processi dovrebbero essere quelli ossidativi degli oli, con le solite reazioni.
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scusa, ma allora perche' non lavi la pasta di sapone in acqua e sale?Lola ha scritto:certo che mescolando acidi grassi e olio riuscirei ad avere quello sconto d glicerina che tanto mi piacerebbe ottenere (il 10% nel mio sapone finito è decisamente troppo e dà problemi nel portasapone).
c'e' un modo di farlo, cerca sul sito del il mio sapone "il metodo di Nicola" - magari non ti spari tutta la parte prima perche' fra l'altro non e' proprio cosi' semplice che venga come dice lui