Salve a tutti! Finalmente sono entrata in possesso di un pochino (100gr) di aerosil 200 e oltre a farmi i lipogel pensavo di adoperarlo per gelificare gli oli del gloss fai-da-te (ovvero la ricetta di Lola del balsamo labbra cold-cream con meno cera per renderlo più lucido che ho fatto a luglio e che è venuto bene ma è un po' liquidino) in modo che rimanga più denso e dunque più bello e magari un pochino più duraturo. La domanda è: qualcuno sa se l'aerosil si rovina col caldo? perchè vorrei gelificare l'olio per poi scaldare le fasi oleosa e acquosa, unire e mischiare fino a raffreddamento. So che la sperimentazione è la via migliore ma ho ancora tanto di quello vecchio e poco aerosil e se qualcuno sa la risposta e mi risparmia di dover buttare via tutto sarei più contenta
Mi correggo: che orrore di risultato!! Ho usato l'aerosil 200 con oleolito di camomilla, olio di mandorle e 3 gocce di essenza allo zenzero. Ho aggiunto man mano fino ad arrivare al 12% di aerosil e anche così il gel era poco poco gelificato e all'apparenza come ruvido, granelloso. Allora ho provato a spalmarlo comunque ieri sera (ne ho messo davvero poco, sulle gambe) e stamattina avevo ancora le gambe appiccicaticce!! Ho solo sprecato oleolito di camomilla così.. meno male che ne ho fatto solo 60 gr... delusione... volevo l'olio-gel johnson's fatto in casa....
che ve ne pare di questo Gélisucre di AZ?
INCI : Glycerin, Prunus Amygdalus Dulcis (Sweet Almond) oil, Sucrose laurate, Citrus Aurantium Dulcis (Orange) fruit water.
metto una fotina dalla "fiche technique", sarebbe il risulatato di 20% gèlisucre e 80% olio di sesamo:
Il vasetto da 5,50 euro serve più o meno per 1 kg di crema. Sono rimasta sconvolta dalle foto delle emulsioni ottenibili, tutta una bolla, consistenze approssimative e mal emulsionate... Su aroma zone hanno standard piuttosto bassi quanto a texture.
...perchè io VI VEDO
"Dovrei mettere all'ingresso del forum avete presente quei metal detector tipo negli aeroporti? Quando suona, faccio lasciare giù la scatoletta di bicarbonato e faccio passare solo senza."
Lola ha scritto:Sono rimasta sconvolta dalle foto delle emulsioni ottenibili, tutta una bolla
già, sembrerebbe che a loro piacciano molto queste creme piene di bollicine, anche nelle schede tecniche degli emulsionanti che hanno da sempre ci sono foto del genere... (forse è per questo che usano lo sbattitore a fruste... bha!)
Uppo per chiedere informazioni agli esperti e a chi ha provato ad usare il lipogel...
Ho fatto un paio di giorni fa il lipogel con la silice. Bello, l'effetto che lascia sulla pelle è un po' strano, asciutto, quasi come se non avessi messo niente.
Qualcuno l'ha mai usato questo lipogel per i suoi spignattamenti? Ho fatto un paio di prove. La prima era di mettere il lipogel in una crema, il risultato era come se avessi messo l'olio normale perché la consistenza della crema non cambiava per niente. Dopo ho provato a mettere insieme il gel d'aloe con il lipogel. Risultato: grumi di aloe e l'olio che cominciava a galleggiare. Terza prova: ho fatto un gel acqua + silice e ho mescolato il gel d'acqua con il lipogel. Per un po' la miscela era omogenea, ma dopo un paio di minuti cominciavano a formarsi grumi con l'olio galleggiante. (Ovviamente me l'aspettavo un risultato così). Ne deduco che la silice è molto più atratta dall'acqua e che il lipogel si "smonta", anche se entrambe le parti sono state gelificate con la silice. Direi che questa proprietà della silice rende quasi inutilizzabile il lipogel negli spignattamenti contenenti l'acqua. Sbaglio?
La seconda domanda è proprio sulla silice. Che effetto fa sulla pelle? Spalmando il lipogel sulla pelle la silice penetra o resta in superficie? Perché ho la sensazione come se non avessi messo niente sulla pelle?
La silice cambia in qualche modo l'olio? Ho provato anche a mettere un po' di lipogel sul viso, di solito la mia pelle butta fuori ogni tipo di grasso, invece col lipogel questo non succede. La silice rende l'olio più penetrabile, lo "secca" o cosa?
E l'ultima domanda: se per esempio volessi mettere nell'olio un po' di ossido di zinco e poi anche la silice per fare il lipogel... rischio qualche reazione strana fra lo zinco e la silice (anche se non credo)?
Grazie a chi avrà tanta pazienza per rispondere! E se mi merito una ... datemela pure...
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sushi ha scritto:..Ne deduco che la silice è molto più atratta dall'acqua e che il lipogel si "smonta", anche se entrambe le parti sono state gelificate con la silice. Direi che questa proprietà della silice rende quasi inutilizzabile il lipogel negli spignattamenti contenenti l'acqua. Sbaglio?
...
Non sbagli, la silice è igroscopica per eccellenza, impegnata dall'acqua sarà impossibile sia disponibile in formula per interazioni con altri ingredienti. Perlomeno negli spignatti home-made
sushi ha scritto:..La seconda domanda è proprio sulla silice. Che effetto fa sulla pelle? Spalmando il lipogel sulla pelle la silice penetra o resta in superficie? Perché ho la sensazione come se non avessi messo niente sulla pelle?
La silice cambia in qualche modo l'olio?
E l'ultima domanda: se per esempio volessi mettere nell'olio un po' di ossido di zinco e poi anche la silice per fare il lipogel... ?...
Le risposte a queste domande penso tu le possa dedurre leggendo in particolare a pag. 4 di questo topic, si parla proprio del comportamento della silice in olio e sulla pelle, si accenna anche a varii problemi di reologia con altri ingredienti.
Ho letto tutto il topic da cima a fondo un paio di volte ma non ho trovato la risposta alla mia domanda, sennò non l'avrei postata. Ho capito più o meno come fa la silice a gelificare l'olio e come si comporta il lipogel sulla pelle, ma quello che non mi è chiaro è il perché si comporta in tal modo, cioè vorrei capire perché un lipogel si assorbe più veloce e meglio dell'olio normale e senza lasciar traccia.
La mia deduzione sarebbe che la silice, siccome ha una superficie enorme, quando si mescola con l'olio creando il lipogel, fa aumentare in qualche maniera anche la superficie dell'olio. Così una goccia di olio normale che ha diciamo una superficie di yy mm2, in forma di lipogel ha una superficie di xx*yy mm2. Ma questo è solo una mia supposizione (i miei ultimi approfondimenti di chimica risalgono a tanti anni fa) e volevo una conferma da chi ne sa più di me. Se da qualche parte c'è la risposta e non l'ho trovata / capita mi scuso in anticipo.
In quanto all'ossido di zinco e la reologia tra vari ingredienti ho visto che si accenna, e anche che Paracelso consiglia di leggere sulla fisica dei colloidi e reologia ma per me questo tipo di libri è innaccessibile. Da noi purtroppo sono troppe le cose che non si trovano. Per questo chiedevo se qualcuno potesse darmi qualche informazione, se ce l'ha.
Grazie ancora per la pazienza!
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sushi ha scritto:
La mia deduzione sarebbe che la silice, siccome ha una superficie enorme, quando si mescola con l'olio creando il lipogel, fa aumentare in qualche maniera anche la superficie dell'olio. Così una goccia di olio normale che ha diciamo una superficie di yy mm2, in forma di lipogel ha una superficie di xx*yy mm2. Ma questo è solo una mia supposizione (i miei ultimi approfondimenti di chimica risalgono a tanti anni fa) e volevo una conferma da chi ne sa più di me.
In attesa di qualcuno più esperto, posso dirti che per quanto ne so è come dici tu, l'additivo reologico quale può essere la silice serve proprio a modificare la capacità di scorrevolezza in questo caso dell'olio, e quindi aumentare la sua penetrabilità.
Io ho comprato la silice micronizzata da Vernile. La scheda tecnica è fotocopiata malissimo, quello che posso leggere è: silice micronizzata USP, formula: anidride salicica SiO2, polvere amorfa. Produttore Far***a.
La polvere è leggerissima, finissima, volatile. Ergo è la silica fumed.
Dici che la stessa silice non potrebbe fare il gel nell'acqua e nell'olio?
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Dopo l'esperimento a pag. 4, ho tentato l'utilizzo del lipogel nella formulazione di un doccia schiuma, ottenendo la separazione in due fasi dopo circa tre giorni.
Non ho ritentato con una quantità inferiore di lipogel, quindi non so se il risultato sia dipeso dalla presenza di silice o dalla quota troppo alta di grassi.
Qualsiasi cosa fai o sogni di fare, comincia a farla....nell'audacia c'e' genio e magia...........
Io invece ho provato a usarla per fare un olio doccia. Non si è separata per niente nel flacone (l'ho fatto svariate settimane fa) però è risultato inutilizzabile lo stesso, perchè appena a contatto con l'acqua si formano un'infinità di palline gelatinose molto sgradevoli.
(Invece mi è stata utilissima per farmi il ricino-vit E-etc rinforzaciglia da potere utilizzare come un mascara. Finalmente ha smesso di colarmi negli occhi :-) )
sushi ha scritto:Ho capito più o meno come fa la silice a gelificare l'olio e come si comporta il lipogel sulla pelle, ma quello che non mi è chiaro è il perché si comporta in tal modo, cioè vorrei capire perché un lipogel si assorbe più veloce e meglio dell'olio normale e senza lasciar traccia.
la chimica fisica dei colloidi è materia veramente complessa...ma non può spiegare il fenomeno semplicemente non vero o apparente che descrivi:
"un lipogel si assorbe più veloce e meglio dell'olio normale e senza lasciar traccia."
il lipogel non si assorbe affatto e non è vero che non lascia traccia.
In particolari condizioni l'effetto colloidale del lipogel può interagire con la superficie della pelle , con il film idrolipidico , con le sue cellule morte formando un cement che da la sensazione di pelle compatta e asciutta che hai probabilmente interpretato come " lipogel assorbito".
Per spignattatori esperti il lipogel può essere declinato con varie divertenti variazioni:
lipogel lavante
lipogel compattante
lipogel massaggiabile
Non ricordo se lo segnalai , ma un'altra polvere colloidale da spignattare è il carbonato di magnesio ( la magnesite usata da ginnasti ed alpinisti )...
Paracelso, so che ti posso sembrare pesante ma da testarda quale sono cerco di capire al meglio come funzionano le cose...
Di chimica non ne so molto, di fisica forse un po' di più. Di colloidi ne so ben poco, quello che so si limita ad una informazione basica, cioè che un colloide è una sostanza dispersa (dimensioni molto piccole, microscopiche) in una fase continua. In questo caso l'olio sarebbe la fase continua mentre la silice la sostanza dispersa. Lo so che i colloidi (le sostanze disperse) funzionano in un modo completamente diverso della sostanza in forma "naturale" o "normale" (prendo come esempio il tanto celebre argento colloidiale). Ma cambia anche il comportamento della fase continua? Non è che potresti darmi una spiegazione... basica e comprensibile sul come agisce il lipogel, anche via mp se ritieni che non sarebbe il caso di farlo qui?
La mia descrizione del lipogel che si assorbe meglio e non lascia traccia è solo una descrizione della mia sensazione, non della realtà. Per questo chiedevo come funziona, perché non lo riesco a capire. Dici che il lipogel non si assorbe affatto... ma se non si assorbe, che senso ha usarlo? Non so ma mi sembra un controsenso...
Abbi pazienza per favore, ho ancora tanto da imparare!
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sushi ha scritto:Paracelso, so che ti posso sembrare pesante ma da testarda quale sono cerco di capire al meglio come funzionano le cose...
Di chimica non ne so molto, di fisica forse un po' di più. Di colloidi ne so ben poco, quello che so si limita ad una informazione basica, cioè che un colloide è una sostanza dispersa (dimensioni molto piccole, microscopiche) in una fase continua. In questo caso l'olio sarebbe la fase continua mentre la silice la sostanza dispersa. Lo so che i colloidi (le sostanze disperse) funzionano in un modo completamente diverso della sostanza in forma "naturale" o "normale" (prendo come esempio il tanto celebre argento colloidiale). Ma cambia anche il comportamento della fase continua? Non è che potresti darmi una spiegazione... basica e comprensibile sul come agisce il lipogel, anche via mp se ritieni che non sarebbe il caso di farlo qui?
sinteticamente in questo caso parliamo di una sospensione colloidale stabilizzata stericamente... attorno ad ogni particella di silice si forma un film del fluido ( vale anche per l'acqua) "legato" quindi sostanzialmente non fluido il sistema diventa semplificando una particella solida all'interno di una microsfera di fluido "non fluido".
Ovviamente più ci si allontana dalla superfice della particella più il fluido "ritorna fluido".
quindi in base alla distanza tra le particelle disperse ed alla interazione tra varie "microsfere" cambia la viscosità.
Un sistema del genere rende maggiormente disponibile per la pelle ( parlare di assorbimento o penetrazione è relativo ) sia il mezzo ( in questo caso l'olio) sia l'eventuale attivo più idrofilo del mezzo ...