KUKUI - Aleurites moluccana
Ancora un olio poco noto ai più.
E' tradizionalmente utilizzato alle Hawaii dove per consuetudine veniva spalmato sui bambini appena nati per proteggerli dagli agenti atmosferici.
L'utilizzo è passato dagli infanti ai surfisti :-)
E' uno olio che penetra facilmente, poco grasso, con una buona resistenza all'acqua, emolliente e pare (non documentato) utile in caso di scottature solari o piccole lesioni. In ogni caso una buon 'protettivo'.
Non ho trovato studi sulla reale efficacia nei confronti dei raggi solari ma per le sue proprietà che ho citato sopra finisce spesso in prodotti solari.
In realtà sull'olio esiste poco di documentato scientificamente e soprattutto 'pubblicato'.
Su molti siti viene indicato per la psoriasi ma uno studio a doppio cieco su 30 pazienti del 2005 giunge a queste conclusioni: "we found no significant difference between the treatment (kukui nut oil) and the placebo (mineral oil) among the 24 out of 30 subjects (80%) who completed the study"
Non è molto stabile come olio e normalmente viene venduto addizionato di vit C e E
Il mio in effetti dopo un anno ha preso uno sgradevole odore :-(
Anch'io l'ho utilizzato in preparazioni 'estive'.
Questa la definizione che ne da un grossista di oli inglese che rifornisce le industrie cosmetiche
Kukui nut oil is an excellent penetrating oil, which when spread on
the skin softens and soothes irritation from sunburn. It has proved to
be beneficial in the treatment of superficial burns, chsapped skin and
other minor skin ailments. It is a unique vegetable oil as it has a
high content of both EFA’s linoleic (Omega-6) and alpha-linolenic acid
(Omega-3) Omega-3 and Omega-6 oils have an immediate effect on the
skibn by reducing the Trans Epidermal Water Loss (TEWL), improving the
skin elasticity, and enhancing the formation of anti-inflammatory
metabolites.
As it is rapidly absorbed by the skin, it is suitable for use in
sun-care preparations and moisturizing lotions as well as conditioning
shampoos.
Typical Fatty Acid Profile:
16:0 Palmitic 5.50%
18:0 Stearic 6.70%
18:1 Oleic 10.50%
18:2 Linoleic 48.80%
18:3 Linolenic 28.50%
Null'altro di serio è dato trovare in internet.
Ovviamente che più sa aggiunga, sarebbe carino un dizionario deglio olii un po' serio senza fronzoli che distingua chiaramente quello che si sa di certo e quello che si dice o che si vuol far credere.
paracelso ha scritto:Inviato: Gio Feb 16, 2006 8:52 pm Oggetto:
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wow
complimenti di nuovo. Ti garantisco che stai trovando cosine veramente originali.
Questo è consideraqto un olio ricco cosmetologicamente.
Il kukui è un olio notevole, ottimo per formulazioni con la sensazione di olio secco.
La cosidetta vitamina F è in percentuali significative. Per uso alimentare gli omega 3 sono fin troppi, il canapa sarebbe preferibile.
Poi alcune altre particolarità, è uno dei rari oli vegetali con una piccola percentuale di acido vaccinico, un 18:1 w7 trans.
Non vorrei sbagliare ma ne parlai o parlammo quando si tocco' il discorso del latte di asina o di capra o del latte materno.....
Se ne hai in casa non protetto da almeno uno 0,3 % di antiossidanti lipofili, l'odore sgradevole che senti dovrebbe essere simile a quello dell'olio di pesce. Me lo confermi ? E' l'acido linolenico purtroppo.
Non mi stupisce il trial non significativo sul trattamento topico della psoriasi, mi ripeterò, ma nell'uso topico il linolenico 18:3 omega 6 è preferibile al linolenico 18:3 omega 3... se fai ricerche con psoriasi e olio di borragine trovi risultati molto migliori.
I metaboliti antinfiammatori e le solite info sulle prostoglandine riconducono al solito problema della bivalenza dell' acido arachidonico, anche questo già ampiamente discusso nel forum.
Addizionarlo di vit c idro comporta piccole reazioni con quel 1% d'acqua dissolta nell'olio...mi piacerebbe capire chi lo fa e come lo fa. La vit c precipita poi nel tempo assume una funzione decolorante, fissando la clorofilla e decolorando molto leggermente l'olio . Anche altri insaponificabili si concentrano e si fissano attorno ai cristalli di vitamina C.
E' un fenomeno che, per quanto ne so, conoscono ed hanno sfruttato in molto pochi.