Mineral makeup e nanoparticelle
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- Spignattatore Esperto
- Messaggi: 5171
- Iscritto il: 03/10/2006, 9:54
No, solo alcuni nuovi prodotti usano make up micronizzato 'spinto' ma non nano perchè il nano è nato per rendere 'trasparente' lo zinco nei solari (z-Cote / Optisol) . Esistono micrizzazzioni spinte anche del Titano e esistono (da mo') i nanosomi.
Ma sono tutto un altro film (rivestimenti siliconici, studi scientifici etc ..)
Lascia stare gli articoli scritti da giornalisti.
Ad esempio l'oro (citato nell'articolo) te lo puoi mangiare :-)
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- esimio cosmetologo
- Messaggi: 688
- Iscritto il: 13/12/2006, 8:58
Temo che si stia generalizzando , senza molto fondamento e senza neppure una base razionale...
L'allarme per le problematiche collegate alle nanodimensioni e' per me giustificato solo riguardo ad alcuni ingredienti cosmetici ed alcune condizioni particolari ( come i solari ).
Il resto sono discorsi che proprio non capisco.
1 non e' vero che un ingrediente cosmetico non debba penetrare...per cui tutto questo parlare di nanodimensioni che farebbero penetrare gli ingredienti cosmetici e che per questo sarebbero pericolose e' per me insensato.
2 non e' vero che una particella nano sia automaticamente piu' pericolosa della stessa particella micro.
3. Non e' vero che il problema dei potenziali rischi di alcune nanoparticelle utilizzate in cosmesi non sia stato studiato e che il mondo della cosmesi se ne freghi.
Ci sono studi , gruppi di ricerca, commissioni in europa, usa e giappone( per quanto ne so ) che stanno valutanto questi potenziali rischi molto seriamente .
Quando ho sollevato l'argomento nel topic " filtri solari in polvere" ho solo citato informazioni che circolano nel mondo della cosmesi da anni...poi se sui giornali e negli "ambienti ambientalisti" vien fuori sto can can sulle nanoparticelle cosmetiche , per me e' solo perche in giro c'e' gente che " scambia i cazzi con gli equinozi".
L'allarme per le problematiche collegate alle nanodimensioni e' per me giustificato solo riguardo ad alcuni ingredienti cosmetici ed alcune condizioni particolari ( come i solari ).
Il resto sono discorsi che proprio non capisco.
1 non e' vero che un ingrediente cosmetico non debba penetrare...per cui tutto questo parlare di nanodimensioni che farebbero penetrare gli ingredienti cosmetici e che per questo sarebbero pericolose e' per me insensato.
2 non e' vero che una particella nano sia automaticamente piu' pericolosa della stessa particella micro.
3. Non e' vero che il problema dei potenziali rischi di alcune nanoparticelle utilizzate in cosmesi non sia stato studiato e che il mondo della cosmesi se ne freghi.
Ci sono studi , gruppi di ricerca, commissioni in europa, usa e giappone( per quanto ne so ) che stanno valutanto questi potenziali rischi molto seriamente .
Quando ho sollevato l'argomento nel topic " filtri solari in polvere" ho solo citato informazioni che circolano nel mondo della cosmesi da anni...poi se sui giornali e negli "ambienti ambientalisti" vien fuori sto can can sulle nanoparticelle cosmetiche , per me e' solo perche in giro c'e' gente che " scambia i cazzi con gli equinozi".
Paracelso -
stufo di bufale cosmetiche - http://www.nononsensecosmethic.org
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- moderatrice globale
- Messaggi: 11982
- Iscritto il: 07/10/2006, 16:39
Sulla rivista Kosmetica di questo mese c'è un articolo che propone una metanalisi di 15 studi effettuati dal 1996 al 2007 sulla permeazione nella pelle di nanoparticelle di ossido di zinco e diossido di titanio; i gruppi di ricerca sono di varie nazionalità, tre studi sono stati commissionati dalle istituzioni, le nanoparticelle (rivestite e non) sono state studiate in vitro e in vivo, su pelle porcina,su pelle umana ricostruita, su volontari; sono state testate le nanoparticelle disperse in gel e in diversi tipi di emulsione simulando i prodotti d'uso comune, e sono stati testati anche prodotti finiti normalmente acquistabili.
Da tutti gli studi è emerso che sulla pelle integra la permeazione delle nanoparticelle non va oltre lo strato corneo, cioè quello composto dalle cellule morte, e che per quanto riguarda la penetrabilità attraverso i pori e i bulbi piliferi questi non rappresentano una via preferanziale e la presenza di nanoparticelle è dovuta ad accumulo meccanico, che non raggiunge strati vitali della pelle, causato dal massaggio.
Uno studio ha testato la penetrazione transcutanea su pelle lesa dalla psoriasi, ed ha verificato che la permeabilità delle nanoparticelle è maggiore ma non raggiunge l'epidermide.
L'articolo evidenzia la necessità di condurre maggiori studi e verifiche sulla pelle con microlesioni, atopica, con eritema solare, insomma su pelle non integra.
Sempre su Kosmetica di ottobre 2008 c'è un articolo che fa un sunto di alcuni studi effettuati sulla fotoattivazione di nanoparticelle di ossido di zinco e diossido di titanio; si conferma che la fotoattivazione causa radicali liberi che nei test in vitro provocano danno alle cellule, ma questi danni non sono confermati nei test effettuati in vivo e si sospetta che il danno biologico sia un artefatto del test in vitro; nell'articolo si ravvisa la necessità di continuare i test soprattutto con i prodotti finiti in ogni loro possibile formulazione.
Mio parere: tutto sommato mi pare abbastanza vigile l'attenzione sul verificare la sicurezza delle nanoparticelle.
Da tutti gli studi è emerso che sulla pelle integra la permeazione delle nanoparticelle non va oltre lo strato corneo, cioè quello composto dalle cellule morte, e che per quanto riguarda la penetrabilità attraverso i pori e i bulbi piliferi questi non rappresentano una via preferanziale e la presenza di nanoparticelle è dovuta ad accumulo meccanico, che non raggiunge strati vitali della pelle, causato dal massaggio.
Uno studio ha testato la penetrazione transcutanea su pelle lesa dalla psoriasi, ed ha verificato che la permeabilità delle nanoparticelle è maggiore ma non raggiunge l'epidermide.
L'articolo evidenzia la necessità di condurre maggiori studi e verifiche sulla pelle con microlesioni, atopica, con eritema solare, insomma su pelle non integra.
Sempre su Kosmetica di ottobre 2008 c'è un articolo che fa un sunto di alcuni studi effettuati sulla fotoattivazione di nanoparticelle di ossido di zinco e diossido di titanio; si conferma che la fotoattivazione causa radicali liberi che nei test in vitro provocano danno alle cellule, ma questi danni non sono confermati nei test effettuati in vivo e si sospetta che il danno biologico sia un artefatto del test in vitro; nell'articolo si ravvisa la necessità di continuare i test soprattutto con i prodotti finiti in ogni loro possibile formulazione.
Mio parere: tutto sommato mi pare abbastanza vigile l'attenzione sul verificare la sicurezza delle nanoparticelle.
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- esimio cosmetologo
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- Iscritto il: 13/12/2006, 8:58
il problema e' che nessuno studia o lancia allarmi su un diffuso ingrediente cosmetico composto in gran parte da nanoparticelle ricche di alluminio ( che notoriamente non fa benissimo) per di piu' pieno di impurita' ( e quando si parla di impurita' in questo caso si puo veramente pensare al peggio ) che viene spesso applicato tel quel a concentrazioni superiori al 50% sulla pelle e qualcuno se lo mangia pure...
Paracelso -
stufo di bufale cosmetiche - http://www.nononsensecosmethic.org
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- Grande Capa
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- Grande Capa
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mi manca il "se lo mangia" e nel caso di applicazione topica non è più del 50% ma al 100%.
non ci siamo deve essere qualcos'altro
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...perchè io VI VEDO
"Dovrei mettere all'ingresso del forum avete presente quei metal detector tipo negli aeroporti? Quando suona, faccio lasciare giù la scatoletta di bicarbonato e faccio passare solo senza."
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- esimio cosmetologo
- Messaggi: 688
- Iscritto il: 13/12/2006, 8:58
per il talco avrei detto...
se ne usa + del 50%
contiene molto magnesio
forse se ne mangia un pochino ( credo sia un eccipiente farmaceutico nelle compresse ).
la granulometria del talco impalpabile ( con la media attorno a 2um ) di qualità italiana ha percentuali significative di sub-micro quindi nano particelle ( anche il 30% )
ma in termini di impurità il talco è una sorgente di montagna mentre la materia prima " incriminata" è una fogna
comunque ci siete andate vicino..
io pensavo all'argilla.
:risat:
se ne usa + del 50%
contiene molto magnesio
forse se ne mangia un pochino ( credo sia un eccipiente farmaceutico nelle compresse ).
la granulometria del talco impalpabile ( con la media attorno a 2um ) di qualità italiana ha percentuali significative di sub-micro quindi nano particelle ( anche il 30% )
ma in termini di impurità il talco è una sorgente di montagna mentre la materia prima " incriminata" è una fogna
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Paracelso -
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- Iscritto il: 07/10/2006, 16:39
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- esimio cosmetologo
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- Iscritto il: 13/12/2006, 8:58
uppo il vecchio post, considerato il recente allarme del ministero della salute e ritiro dal mercato di un additivo alimentare "naturale" basato su argille.
Alla prossima ( cioè a quando qualcuno analizzerà bene certi fanghi termali ??? )
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Paracelso -
stufo di bufale cosmetiche - http://www.nononsensecosmethic.org
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Beh.... io sto prendendo un integratore a base di zeolite attivata ed è fenomenale
Ho scoperto che eistono almeno 200 differenti tipi di zeolite, e quelle usate come additivo "che fa massa" nei detersivi sono sintetiche.
Queste sono state approvate anche da fabrizio dopo che gli ho sottoposto che zeolite esattamente fosse.
Suppongo tuttavia che quando parlate di nanoparticelle non vi riferiate esattamente a quelle derivanti da nanotecnologie, ma a particelle micronizzate. O mi sbaglio?
Ho scoperto che eistono almeno 200 differenti tipi di zeolite, e quelle usate come additivo "che fa massa" nei detersivi sono sintetiche.
Queste sono state approvate anche da fabrizio dopo che gli ho sottoposto che zeolite esattamente fosse.
Suppongo tuttavia che quando parlate di nanoparticelle non vi riferiate esattamente a quelle derivanti da nanotecnologie, ma a particelle micronizzate. O mi sbaglio?
Ultima modifica di Trotula il 04/10/2010, 9:38, modificato 1 volta in totale.
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- esimio cosmetologo
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- Iscritto il: 13/12/2006, 8:58
carissima Trotula, putroppo di sti tempi sono impegnatissimo.
ho dato una occhiata ai prodotti.
per prima cosa sono presidi medici e tecnicamente dovrebbero avere maggiori controlli analitici.
La mia perplessità era legata all'uso "alla leggera" delle cosidette argille, che molto spesso analiticamente sono piene di robetta non proprio piacevole...
Poi c'è la generica problematica delle nanoparticelle, dove si fa tanto parlare , a mio giudizio in modo non corretto, della pericolosità dovuta alla dimensione dei cristalli e non si considera che le argille ventilate hanno un distribuzione del particle size che sconfina ampiamente nel nano.
Sull'efficacia dei zeoliti... proprio non saprei dirti...hanno evidentemente una struttura capace di inglobare-trattenere e l'azione fisico-meccanica evidentemente aiuta...
ma onestamente ne so poco.
Se tu vedi i risultati, tanto basta.
ho dato una occhiata ai prodotti.
per prima cosa sono presidi medici e tecnicamente dovrebbero avere maggiori controlli analitici.
La mia perplessità era legata all'uso "alla leggera" delle cosidette argille, che molto spesso analiticamente sono piene di robetta non proprio piacevole...
Poi c'è la generica problematica delle nanoparticelle, dove si fa tanto parlare , a mio giudizio in modo non corretto, della pericolosità dovuta alla dimensione dei cristalli e non si considera che le argille ventilate hanno un distribuzione del particle size che sconfina ampiamente nel nano.
Sull'efficacia dei zeoliti... proprio non saprei dirti...hanno evidentemente una struttura capace di inglobare-trattenere e l'azione fisico-meccanica evidentemente aiuta...
ma onestamente ne so poco.
Se tu vedi i risultati, tanto basta.
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