Glyceryl caprylate (conservante)
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Glyceryl caprylate (conservante)
E' a bollino verde sul Biodizionario (che lo classifica solo come emolliente/emulsionante) ed è un antibatterico/antimuffa.
Ho visto che si trova in diversi prodotti presenti nel nostro database e volevo sapere se qualcuno l'ha mai usato come conservante (sembra che si usi alla concentrazione dell'1%).
Ho visto che si trova in diversi prodotti presenti nel nostro database e volevo sapere se qualcuno l'ha mai usato come conservante (sembra che si usi alla concentrazione dell'1%).
“Siate felici e se qualche volta la felicità si scorda di voi, voi non vi scordate della felicità” (R. Benigni)
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No, nessuna accoppiata, viene usato da solo.Lola ha scritto:Mai usato. Temo da quello che mi scrivi che si usi in accoppiata con altro.
Ti riporto quello che ho trovato sulla schede tecnica del prodotto commerciale:
LEXGARD® GMCY is a multi-functional, high purity monoester of glycerin and caprylate fatty acid that combines excellent skin compatibility with remarkable selective effects against microorganisms. It is especially useful for high quality skin care preparations as an antimicrobial agent with re-fatting, moisturizing and wetting agent properties. LEXGARD® GMCY may be used to control the growth of gram positive and negative bacteria, yeast and mold in products designed to be “Self-Preserving.”
PRINCIPAL USES LEXGARD® GMCY is a multi-functional emollient, co-emulsifier, skin re-fatting and antimicrobial agent that is especially recommended for use in w/o or o/w emulsion systems such as skin care creams and lotions. LEXGARD® GMCY may be incorporated in the oil or water phase at any point during the emulsification process. For antimicrobial performance, a dosage of 0.5 – 1.5% is recommended. The antimicrobial effect of LEXGARD® GMCy may be affected by high use levels of anionic surfactants.
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Gira e rigira sono sempre conservanti della famiglia Dermosoft
Nel pdf c'è una tabella comparativa.
In Italia il distributore è la Pharma Cosm Polli (pharmacosm.it)
Sempre che per rendere il prodotto più 'performante' nei bidoni non ci finisca qualcosa che a bassissime dosi dia un 'aiutino' . Dopo i semi di pompelmo e altri conservanti bisogna stare ad occhi molto aperti.
Ci vorrebbe qualcuno che ha fatto analisi e test indipendenti .
Forse Adriano, Gaton, Paracelso, Zago su Promiseland possono dire qualcosa in merito con cognizione di causa.
Aromantic che è sempre stato molto attento al discorso conservanti e so che li fa testare in un laboratorio apposito non li ha mai messi a listino il che mi lascia un po' perplesso.
Chi ha voglia potrebbe anche chiedere a lui (con molta lentezza ma risponde). E' stato abbastanza onesto da ritirare dal sito un conservante perchè le analisi del campione ricevuto non risultavano coerenti con il lotto che poi gli hanno dato da vendere.
--edit-- Tieni anche presente che mentre i parabeni in fenossietanolo funzionano più o meno *sempre* molti cons. alternativi funzionano nel momento in cui il prodotto cosmetico è 'costruito' tenendo presente un diverso sistema conservante.
In pratrica formuli in modo tale che il conservante dia garanzie di efficacia.
Nel pdf c'è una tabella comparativa.
In Italia il distributore è la Pharma Cosm Polli (pharmacosm.it)
Sempre che per rendere il prodotto più 'performante' nei bidoni non ci finisca qualcosa che a bassissime dosi dia un 'aiutino' . Dopo i semi di pompelmo e altri conservanti bisogna stare ad occhi molto aperti.
Ci vorrebbe qualcuno che ha fatto analisi e test indipendenti .
Forse Adriano, Gaton, Paracelso, Zago su Promiseland possono dire qualcosa in merito con cognizione di causa.
Aromantic che è sempre stato molto attento al discorso conservanti e so che li fa testare in un laboratorio apposito non li ha mai messi a listino il che mi lascia un po' perplesso.
Chi ha voglia potrebbe anche chiedere a lui (con molta lentezza ma risponde). E' stato abbastanza onesto da ritirare dal sito un conservante perchè le analisi del campione ricevuto non risultavano coerenti con il lotto che poi gli hanno dato da vendere.
--edit-- Tieni anche presente che mentre i parabeni in fenossietanolo funzionano più o meno *sempre* molti cons. alternativi funzionano nel momento in cui il prodotto cosmetico è 'costruito' tenendo presente un diverso sistema conservante.
In pratrica formuli in modo tale che il conservante dia garanzie di efficacia.
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Io questo conservante lo vorrei reperire perchè vorrrei evitare di conservare un gel intimo che sto preparando col fenossietanolo.
Nell'attesa che qualche altro esimio risponda, ringrazio anto, e proverò col paraben k...
Ho trovato queste notizie, ma mi pare si riferiscono ad un'altra categoria di conservante, che pare comunque molto interessante.
DERMOSOFT 688 ECO: Nome INCI: Parfum / p – anisic acid.
DERMOSOFT 688 ECO è il primo specifico inibitore di crescita microbica con azione anti – fungina di origine naturale approvato da ECOCERT.
Applicazioni: Inibitore di crescita microbica, da impiegare in prodotti con pH finale non superiore a 5,5.
Combinato con il Dermosoft GMCY si dimostra efficace anche a pH 6,5
Dosaggio consigliato: 0,1 – 0,3 %
DERMOSOFT 1388 ECO:
Nome INCI: Parfum / Glycerin, Aqua, Sodium Levulinate, Sodium Anisate
Composto di sostanze naturali in forma liquida approvato da ECOCERT con proprietà di inibizione della crescita microbica su gram + , gram – , lieviti e funghi.
Applicazioni: Inibitore di crescita microbica, da impiegare in prodotti con pH finale non superiore a 5,5.
Dosaggio consigliato: 3 - 4 %
Nell'attesa che qualche altro esimio risponda, ringrazio anto, e proverò col paraben k...
Ho trovato queste notizie, ma mi pare si riferiscono ad un'altra categoria di conservante, che pare comunque molto interessante.
DERMOSOFT 688 ECO: Nome INCI: Parfum / p – anisic acid.
DERMOSOFT 688 ECO è il primo specifico inibitore di crescita microbica con azione anti – fungina di origine naturale approvato da ECOCERT.
Applicazioni: Inibitore di crescita microbica, da impiegare in prodotti con pH finale non superiore a 5,5.
Combinato con il Dermosoft GMCY si dimostra efficace anche a pH 6,5
Dosaggio consigliato: 0,1 – 0,3 %
DERMOSOFT 1388 ECO:
Nome INCI: Parfum / Glycerin, Aqua, Sodium Levulinate, Sodium Anisate
Composto di sostanze naturali in forma liquida approvato da ECOCERT con proprietà di inibizione della crescita microbica su gram + , gram – , lieviti e funghi.
Applicazioni: Inibitore di crescita microbica, da impiegare in prodotti con pH finale non superiore a 5,5.
Dosaggio consigliato: 3 - 4 %
Ricordati che il miglior medico é la natura:guarisce i due terzi delle malattie e non parla male dei colleghi.(Galeno)
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- utente avanzato
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Re: Glyceryl caprylate (conservante)
Sono passati diversi anni, ci sono maggiori informazioni a riguardo?
L'ho visto come ingredienti in diversi cosmetici ecobio, a volte usato come conservante, a volte invece come antibatterico d'aiuto tipo a creme per il viso per pelle impure, la seconda opzione mi solletica e non poco. Qualcuno ha avuto modo di testarlo?
E già che ci siamo, per completezza di informazione, regge da solo l'arduo compito di conservare i nostri spignatti?
L'ho visto come ingredienti in diversi cosmetici ecobio, a volte usato come conservante, a volte invece come antibatterico d'aiuto tipo a creme per il viso per pelle impure, la seconda opzione mi solletica e non poco. Qualcuno ha avuto modo di testarlo?
E già che ci siamo, per completezza di informazione, regge da solo l'arduo compito di conservare i nostri spignatti?
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- Spignattatore Esperto
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Re: Glyceryl caprylate (conservante)
Da solo non basta perchè è poco attivo sui funghi . Di solito si associa ad altro che ne completi lo spettro.
Una delle associazioni è con lo zinco lattato all'1% ma ce ne sono anche altre.
E' un prodotto molto versatile, non si usa solo come conservante
Una delle associazioni è con lo zinco lattato all'1% ma ce ne sono anche altre.
E' un prodotto molto versatile, non si usa solo come conservante
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- utente
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- Iscritto il: 10/11/2008, 19:44
Re: Glyceryl caprylate (conservante)
Infatti lo zinco lattato nell'inci dello shampoo non c'e'....vorrei [no linguaggio sms] postare l'inci sul forum per avere un consiglio e un aiutino sia come dosi che come reperibilita' di materie prime...in che sezione lo devo mettere??
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- Spignattatrice scientifica
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- Iscritto il: 29/07/2010, 21:52
Re: Glyceryl caprylate (conservante)
Qualcuno sa qualcosa sulle proprietà emulsionanti di quest'ingrediente? Gli unici dati che trovo al riguardo sono sull'uso negli oli da bagno e il suo HLB che è, secondo il produttore, circa 6.5, ma altri dati proprio sull'uso come emulsionante/co-emulsionante non ho. Avete forse qualche informazione in più?
Nie jest łatwo pojąć nawet to
to że co rano słońce świeci
że świat będzie jakim stworzą go
niepoczęte jeszcze dzieci.
(Piotr Rubik, Strażnik raju)
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- esimio cosmetologo
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- Iscritto il: 13/12/2006, 8:58
Re: Glyceryl caprylate (conservante)
come ha intuito la brava lola, da solo come conservante non basta.
Come coemulsionante non smolla ( come invece fa il cuginetto caprylyl glycol che come co-conservante ha una sua logica non male ) visto che fonde a temperature simil-pelle può essere usato spignattando come co-emulsionante-emolliente-fattore di consistenza a percentuali più alte dell'1%.. senza eccedere . Dipende dalla formula ma non supererei comunque il 2,5% , visto anche che il profilo irritativo degli acidi a catena corta 8C non è irrilevante. Non mi piace ma mi sembra una molecola furba per molti spignatti dove non si cerca stabilità industriale.
Calcolando bene l'hlb non sta male con na-stearoil lactilate2.
L'associazione con zinco lattato suggerita da anto proprio non mi piace, sui sali solubili di zinco penso che si debba fare una riflessione approfondita.
Come coemulsionante non smolla ( come invece fa il cuginetto caprylyl glycol che come co-conservante ha una sua logica non male ) visto che fonde a temperature simil-pelle può essere usato spignattando come co-emulsionante-emolliente-fattore di consistenza a percentuali più alte dell'1%.. senza eccedere . Dipende dalla formula ma non supererei comunque il 2,5% , visto anche che il profilo irritativo degli acidi a catena corta 8C non è irrilevante. Non mi piace ma mi sembra una molecola furba per molti spignatti dove non si cerca stabilità industriale.
Calcolando bene l'hlb non sta male con na-stearoil lactilate2.
L'associazione con zinco lattato suggerita da anto proprio non mi piace, sui sali solubili di zinco penso che si debba fare una riflessione approfondita.
Paracelso -
stufo di bufale cosmetiche - http://www.nononsensecosmethic.org
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- Spignattatrice scientifica
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- Iscritto il: 29/07/2010, 21:52
Re: Glyceryl caprylate (conservante)
Paracelso grazie mille, come sempre mi sei molto molto d'aiuto per le domande difficili.
Ho fatto qualche prova con questo ingrediente, e la cosa che mi ha catturato di più l'attenzione è una frase da un documento del produttore (olio da bagno) dove dice che aiuta a prevenire la flocculazione/separazione dovuta alla polarità dell'emulsionante e l'apolarità degli oli (vegetali, in questo caso). Bene, il punto è che sostituendo questo ingrediente con qualcos'altro la miscela oli-emulsio non è trasparente e il mix non si emulsiona bene con l'acqua. Come co-emulsionante funziona quindi come pseudo "solvente polare"?
Il procedimento per quest'olio da bagno è particolare, con gli emulsio in dosi uguali e olio uguale alla somma dei due emulsio, scaldati per far sciogliere tutto e solo dopo aggiunti di olio restante. Il produttore sottolinea che il mix deve essere trasparente. Perché si parte così, c'è una ragione? E' un procedimento tipico per qualche tipo di emulsione?
Il tutto mi ricorda un brevetto per delle micro-emulsioni PIC a bassa viscosità, proposto dalla Goldschmidt, che partivano proprio da una fase grassa trasparente. Senza questa trasparenza l'emulsione, secondo loro, non rimaneva stabile. Questo brevetto però non da dati esatti sul procedimento, ed io la fase grassa trasparente non riuscivo mai ad ottenerla. In questo caso l'aggiunta del glyceryl caprylato avrebbe senso? Dovrei sempre seguire il procedimento oli-emulsio in anadosi?
Insomma, come dici è un ingrediente furbo che potrebbe aprire qualche alternativa, almeno così sembra, solo che non riesco ad inquadrarlo bene.
OT: cos'hanno fatto i sali di zinco poverini?
Ho fatto qualche prova con questo ingrediente, e la cosa che mi ha catturato di più l'attenzione è una frase da un documento del produttore (olio da bagno) dove dice che aiuta a prevenire la flocculazione/separazione dovuta alla polarità dell'emulsionante e l'apolarità degli oli (vegetali, in questo caso). Bene, il punto è che sostituendo questo ingrediente con qualcos'altro la miscela oli-emulsio non è trasparente e il mix non si emulsiona bene con l'acqua. Come co-emulsionante funziona quindi come pseudo "solvente polare"?
Il procedimento per quest'olio da bagno è particolare, con gli emulsio in dosi uguali e olio uguale alla somma dei due emulsio, scaldati per far sciogliere tutto e solo dopo aggiunti di olio restante. Il produttore sottolinea che il mix deve essere trasparente. Perché si parte così, c'è una ragione? E' un procedimento tipico per qualche tipo di emulsione?
Il tutto mi ricorda un brevetto per delle micro-emulsioni PIC a bassa viscosità, proposto dalla Goldschmidt, che partivano proprio da una fase grassa trasparente. Senza questa trasparenza l'emulsione, secondo loro, non rimaneva stabile. Questo brevetto però non da dati esatti sul procedimento, ed io la fase grassa trasparente non riuscivo mai ad ottenerla. In questo caso l'aggiunta del glyceryl caprylato avrebbe senso? Dovrei sempre seguire il procedimento oli-emulsio in anadosi?
Insomma, come dici è un ingrediente furbo che potrebbe aprire qualche alternativa, almeno così sembra, solo che non riesco ad inquadrarlo bene.
OT: cos'hanno fatto i sali di zinco poverini?
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(Piotr Rubik, Strażnik raju)
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- esimio cosmetologo
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Re: Glyceryl caprylate (conservante)
scusa sushi, ma non ho capito quasi nulla.
olio da bagno, trasparenza, oli vegetali apolari, miscela oli-emulsio troppa robba da chiarire
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Paracelso -
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- Spignattatrice scientifica
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Re: Glyceryl caprylate (conservante)
Scusami tanto Paracelso a volte scrivo e parlo prima di pensare.
Cerco di spiegarmi un po' meglio anche se mi sa che farò casino di nuovo. L'unica formula del produttore dove si usa il glyceryl caprylate come co-emulsionante è l'olio da bagno.
La formulazione dice:
Fase A
10% PGE-3 palmitato
10% glyceryl caprylato
20% olio vegetale
scaldare finché tutto non si scioglie e diventa omogeneo, solo dopo aggiungere, a freddo o a caldo:
Fase B
olio vegetale a 100
tocoferolo 1
profumo q.s
Il prodotto finale deve risultare trasparente, non opaco.
Quest'olio poi viene emulsionato a momento dell'uso nella vasca usando solo la forza dell'acqua corrente.
La prima domanda: perché si usa questo procedimento particolare di mettere l'olio vegetale nella stessa identica quantità della somma dei due emulsionanti e solo dopo si aggiunge il resto dell'olio?
Curiosa come sono ho provato a sostituire il glyceryl caprylato con lisolecitina, seguendo l'INCI degli oli da bagno Lavera, usando gli stessi accorgimenti della formula con glyceryl caprylato. La miscela è risultata opaca, non trasparente e sotto l'acqua corrente non si emulsionava così bene. (C'è poi il discorso dell'alcool nel prodotto Lavera, ma per il momento lasciamolo là)
Ho provato anche sostituendo il glyceryl caprylato con PGE-3 oleato che dovrebbe avere un HLB simile. Risultato opaco, non emulsionava bene. Quindi il punto è proprio il glyceryl caprylate, che secondo il produttore qui dovrebbe favorire la trasparenza e la omogeneità dell'olio perché lavora sul piano polarità-non polarità.
Poi mi sono ricordata di questo brevetto che avevo trovato tempo fa e cercato di applicare. E' completamente un'altra cosa, ma anche qui si parla della fase oleosa che deve risultare trasparente e non opaca. La fase oleosa opaca porta a un'emulsione instabile, e infatti tutte le mie prove erano opache... Qui si parla anche dei cosiddetti "polar solubilizers" che servirebbero a rendere la fase grassa trasparente, ma propongono solo quelli liquidi a temperatura ambiente (acqua, alcool, glicoli etc) poiché il punto del brevetto è produrre emulsioni a freddo.
Seconda domanda quindi: il glyceryl caprylate potrebbe rientrare fra questi "polar solubilizers" (a patto di scaldare il tutto)?
Ed ecco la terza: la trasparenza nei due casi (olio da bagno e brevetto) ha qualche punto in comune? Cioè il brevetto parla di emulsioni stabili ottenute per via delle microemulsioni concentrate e per ottenerle è necessario che la fase grassa sia trasparente. Anche l'olio da bagno ha la stessa logica dietro?
Per adesso mi fermo qui. Non so se sono riuscita a spiegarmi e se sono stata chiara ma spero di sì. Mi sembra di vedere dei collegamenti fra queste due cose, l'olio e il brevetto, ma da sola non riesco a venirne fuori. Poi c'è ovviamente la possibilità di non aver capito proprio nulla e di aver solo combinato un casino. In tal caso chiedo scusa !!
Cerco di spiegarmi un po' meglio anche se mi sa che farò casino di nuovo. L'unica formula del produttore dove si usa il glyceryl caprylate come co-emulsionante è l'olio da bagno.
La formulazione dice:
Fase A
10% PGE-3 palmitato
10% glyceryl caprylato
20% olio vegetale
scaldare finché tutto non si scioglie e diventa omogeneo, solo dopo aggiungere, a freddo o a caldo:
Fase B
olio vegetale a 100
tocoferolo 1
profumo q.s
Il prodotto finale deve risultare trasparente, non opaco.
Quest'olio poi viene emulsionato a momento dell'uso nella vasca usando solo la forza dell'acqua corrente.
La prima domanda: perché si usa questo procedimento particolare di mettere l'olio vegetale nella stessa identica quantità della somma dei due emulsionanti e solo dopo si aggiunge il resto dell'olio?
Curiosa come sono ho provato a sostituire il glyceryl caprylato con lisolecitina, seguendo l'INCI degli oli da bagno Lavera, usando gli stessi accorgimenti della formula con glyceryl caprylato. La miscela è risultata opaca, non trasparente e sotto l'acqua corrente non si emulsionava così bene. (C'è poi il discorso dell'alcool nel prodotto Lavera, ma per il momento lasciamolo là)
Ho provato anche sostituendo il glyceryl caprylato con PGE-3 oleato che dovrebbe avere un HLB simile. Risultato opaco, non emulsionava bene. Quindi il punto è proprio il glyceryl caprylate, che secondo il produttore qui dovrebbe favorire la trasparenza e la omogeneità dell'olio perché lavora sul piano polarità-non polarità.
Poi mi sono ricordata di questo brevetto che avevo trovato tempo fa e cercato di applicare. E' completamente un'altra cosa, ma anche qui si parla della fase oleosa che deve risultare trasparente e non opaca. La fase oleosa opaca porta a un'emulsione instabile, e infatti tutte le mie prove erano opache... Qui si parla anche dei cosiddetti "polar solubilizers" che servirebbero a rendere la fase grassa trasparente, ma propongono solo quelli liquidi a temperatura ambiente (acqua, alcool, glicoli etc) poiché il punto del brevetto è produrre emulsioni a freddo.
Seconda domanda quindi: il glyceryl caprylate potrebbe rientrare fra questi "polar solubilizers" (a patto di scaldare il tutto)?
Ed ecco la terza: la trasparenza nei due casi (olio da bagno e brevetto) ha qualche punto in comune? Cioè il brevetto parla di emulsioni stabili ottenute per via delle microemulsioni concentrate e per ottenerle è necessario che la fase grassa sia trasparente. Anche l'olio da bagno ha la stessa logica dietro?
Per adesso mi fermo qui. Non so se sono riuscita a spiegarmi e se sono stata chiara ma spero di sì. Mi sembra di vedere dei collegamenti fra queste due cose, l'olio e il brevetto, ma da sola non riesco a venirne fuori. Poi c'è ovviamente la possibilità di non aver capito proprio nulla e di aver solo combinato un casino. In tal caso chiedo scusa !!
Nie jest łatwo pojąć nawet to
to że co rano słońce świeci
że świat będzie jakim stworzą go
niepoczęte jeszcze dzieci.
(Piotr Rubik, Strażnik raju)
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Re: Glyceryl caprylate (conservante)
cara o caro sushi
ti avventuri in materie complesse, fuori dalla mia portata.
Da una rapidisima lettura il brevetto è una estensione/conseguenza di alcune ricerche sulle fasi inverse e su nuovi processi che da tempo quel team si diletta a condurre.
Apparentemente non centra nulla col tuo problema ed il tuo olietto detergente .
Apparentemente, in realtà in parte centra.
Infatti se immagini che una soluzione non sia una soluzione ma una nano o pico-emulsione, se immagini i soliti sistemi o/w bidimensionali, come tridimensionali o tetradimensionali, quindi O/surf/W immaginando che la fase O sia anche lei a più dimensioni esempio : oli polari, oli apolari, siliconi e sostanzialmente oli insolubili tra di loro, ecc.. bhe!! in questo immenso casino forse qualcosa sulla trasparenza del tuo olio salta fuori.
Il brevetto in realtà, mi ricorda tutta una sequela di ricerche sulle PIC, dove il processo prevede la formazione della nanoemulsione W/O prima di aggiungere acqua con co-emulsionanti atipici ( non a caso quel team spesso utilizza il fenossietanolo , phenetylalcohol e co-emulsionanti simili ) con inversione catastrofica, si ottengono nanoemulsioni molto stabili e fluide con una percentuale alta di surfattanti rispetto agli emollienti ( maggior effetto detergente ).
Per tornare al tuo olietto, non mi creerei molti problemi... controlla solubilità in olio e l'indice di rifrazione di PGE e glyceryl caprilate e ricorda che gli oli vegetali sono prevalentemente trigliceridi , polari . Nel processo che hai descritto, non ho l'impressione che si sfruttino inversioni catastrofiche e probabilmente turbando a caldo l'olio ed aggiungendo progressivamente i surf. otterresti la stessa trasparenza.
Normale che se introduci un surf. rognoso e "olio-opaco" come la lisolecitina poi quella trasparenza rischi di comprometterla, senza contare che l'azione "detergente" di un PGE3 te la scordi, con una lisolecitina. ( ma non vorrai micca metterti a studiare anche la CMC ?)
se ti incuriosiche la materia cerca "catastrophic inverted emulsion" oppure PIC emulsion ecc. ecc.. ma ricorda che un po' di sano spignattante empirismo spesso è meglio di tanta teoria.
ti avventuri in materie complesse, fuori dalla mia portata.
Da una rapidisima lettura il brevetto è una estensione/conseguenza di alcune ricerche sulle fasi inverse e su nuovi processi che da tempo quel team si diletta a condurre.
Apparentemente non centra nulla col tuo problema ed il tuo olietto detergente .
Apparentemente, in realtà in parte centra.
Infatti se immagini che una soluzione non sia una soluzione ma una nano o pico-emulsione, se immagini i soliti sistemi o/w bidimensionali, come tridimensionali o tetradimensionali, quindi O/surf/W immaginando che la fase O sia anche lei a più dimensioni esempio : oli polari, oli apolari, siliconi e sostanzialmente oli insolubili tra di loro, ecc.. bhe!! in questo immenso casino forse qualcosa sulla trasparenza del tuo olio salta fuori.
Il brevetto in realtà, mi ricorda tutta una sequela di ricerche sulle PIC, dove il processo prevede la formazione della nanoemulsione W/O prima di aggiungere acqua con co-emulsionanti atipici ( non a caso quel team spesso utilizza il fenossietanolo , phenetylalcohol e co-emulsionanti simili ) con inversione catastrofica, si ottengono nanoemulsioni molto stabili e fluide con una percentuale alta di surfattanti rispetto agli emollienti ( maggior effetto detergente ).
Per tornare al tuo olietto, non mi creerei molti problemi... controlla solubilità in olio e l'indice di rifrazione di PGE e glyceryl caprilate e ricorda che gli oli vegetali sono prevalentemente trigliceridi , polari . Nel processo che hai descritto, non ho l'impressione che si sfruttino inversioni catastrofiche e probabilmente turbando a caldo l'olio ed aggiungendo progressivamente i surf. otterresti la stessa trasparenza.
Normale che se introduci un surf. rognoso e "olio-opaco" come la lisolecitina poi quella trasparenza rischi di comprometterla, senza contare che l'azione "detergente" di un PGE3 te la scordi, con una lisolecitina. ( ma non vorrai micca metterti a studiare anche la CMC ?)
se ti incuriosiche la materia cerca "catastrophic inverted emulsion" oppure PIC emulsion ecc. ecc.. ma ricorda che un po' di sano spignattante empirismo spesso è meglio di tanta teoria.
Paracelso -
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Re: Glyceryl caprylate (conservante)
Paracelso grazie mille!
Ahh comunque sono una ragazza
L'olietto in questione non è un olio detergente, bensì un olio autoemulsionante che, se messo sotto l'acqua corrente poco prima che la vasca si riempia, si emulsiona creando un latte bianco senza lasciar residui sulla vasca. Insomma, come farsi il bagno in una crema leggera o, come faceva Cleopatra, nel latte d'asina. Non ha assolutamente nessun potere detergente e non ne deve avere, è una coccola per pelli estremamente secche.
Con la lisolecitina restano residui sulla vasca. Quindi no buono.
Ma... a cosa serve (in questo caso) l'indice di rifrazione?
Il brevetto infatti dovrebbe parlare di un metodo per ottenere le PIC, mi ci sono imbattuta studiando le PIT. Se si potessero fare in casa sarebbero meglio delle PIT perché permetterebbero di usare ingredienti lipo termolabili.
Quindi ho intuito bene e la logica dell'olio da bagno ha qualcosa a che vedere con il brevetto.... Sono dunque come delle nanoemulsioni concentrate, sviluppate però in due sensi diversi, ho capito bene? Devo provare a rifarlo sballando la quantità di olio che si aggiunge ai due emulsio per vedere se ho ancora la trasparenza... Comunque sia il mio obiettivo principale non è l'olietto bensì provare a collegare le due cose e vedere se si può sfruttare il glyceryl caprylate per ottenere delle PIC stabili. Se ovviamente ha senso quel che penso.
Cercherò anche sotto "catastrophic inverted emulsion"... vediamo cosa salta fuori.
Mi sono imbattuta anche nella CMC ma a dir la verità c'è dietro troppa fisica e troppe cose che non conosco e non capisco quindi ho lasciato perdere. Materia troppo difficile.
Comunque non preoccuparti per la parte empirica che di prove ne faccio tante, la teoria mi serve per capire perché la parte pratica non va
Ahh comunque sono una ragazza
L'olietto in questione non è un olio detergente, bensì un olio autoemulsionante che, se messo sotto l'acqua corrente poco prima che la vasca si riempia, si emulsiona creando un latte bianco senza lasciar residui sulla vasca. Insomma, come farsi il bagno in una crema leggera o, come faceva Cleopatra, nel latte d'asina. Non ha assolutamente nessun potere detergente e non ne deve avere, è una coccola per pelli estremamente secche.
Con la lisolecitina restano residui sulla vasca. Quindi no buono.
Ma... a cosa serve (in questo caso) l'indice di rifrazione?
Il brevetto infatti dovrebbe parlare di un metodo per ottenere le PIC, mi ci sono imbattuta studiando le PIT. Se si potessero fare in casa sarebbero meglio delle PIT perché permetterebbero di usare ingredienti lipo termolabili.
Quindi ho intuito bene e la logica dell'olio da bagno ha qualcosa a che vedere con il brevetto.... Sono dunque come delle nanoemulsioni concentrate, sviluppate però in due sensi diversi, ho capito bene? Devo provare a rifarlo sballando la quantità di olio che si aggiunge ai due emulsio per vedere se ho ancora la trasparenza... Comunque sia il mio obiettivo principale non è l'olietto bensì provare a collegare le due cose e vedere se si può sfruttare il glyceryl caprylate per ottenere delle PIC stabili. Se ovviamente ha senso quel che penso.
Cercherò anche sotto "catastrophic inverted emulsion"... vediamo cosa salta fuori.
Mi sono imbattuta anche nella CMC ma a dir la verità c'è dietro troppa fisica e troppe cose che non conosco e non capisco quindi ho lasciato perdere. Materia troppo difficile.
Comunque non preoccuparti per la parte empirica che di prove ne faccio tante, la teoria mi serve per capire perché la parte pratica non va
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Re: Glyceryl caprylate (conservante)
in realtà di detersione si può trattare , e di quella buona... cosidetta detersione per affinità; così come è formulato se lo applichi sulla pelle umida poi te lo emulsioni massaggiandolo dentro la vasca o sotto la doccia hai un bel effetto ( lui si trasforma in latte o crema con il massaggio , poi va via con il risciacquo e ti lascia la pelle pulita e non secca) un bel giochino ( se il caprilate non irrita )....
l'indice di rifrazione c'entra eccome.... se l'acqua e l'olio avesso lo stesso indice di rifrazione le emulsioni, tutte... non solo le nano , sarebbero sostanzialmente trasparenti, quindi calibrare l'indice di rifrazione degli oli, dei surfattanti e perchè no dell'acqua perche siano più vicini possibile ti porta ad emulsioni tendenzialmente trasparenti...
Noterai in tante bluish emulsions ( cosidette nano ottenute con pit o simili ) che c'è tanta glicerina e trucchi del genere per avvicinare l'indice di rifrazione dell'acqua a quello dell'olio......
l'indice di rifrazione c'entra eccome.... se l'acqua e l'olio avesso lo stesso indice di rifrazione le emulsioni, tutte... non solo le nano , sarebbero sostanzialmente trasparenti, quindi calibrare l'indice di rifrazione degli oli, dei surfattanti e perchè no dell'acqua perche siano più vicini possibile ti porta ad emulsioni tendenzialmente trasparenti...
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Re: Glyceryl caprylate (conservante)
Giusto, la detersione per affinità! Non ho provato a spalmarmi l'olio sulla pelle per poi risciacquiarlo ma lo farò, sia quello col glyceryl caprylate sia quello con lecitina. In quanto al potere irritante del glyceryl caprylate la scheda sicurezza dice
pelle: non irritante (metodo RIPT),
pelle: non irritante (test cutaneo in vitro),
occhi: lievemente irritante (test in vitro),
sensibilizzazione pelle: non sensibilizzante (metodo RIPT).
Posso stare tranquilla?
Ultima domanda, poi prometto che finisco: bilanciare l'indice di rifrazione influisce solo sulla trasparenza o anche sulla stabilità dell'emulsione?
pelle: non irritante (metodo RIPT),
pelle: non irritante (test cutaneo in vitro),
occhi: lievemente irritante (test in vitro),
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Re: Glyceryl caprylate (conservante)
Se la msds dice che non irrita: bene, non irrita, stai tranquilla.
io in ogni caso, visto il mio notorio scetticismo verso i fornitori di materioe prime cosmetiche, in un cosmetico leave on non lo formulerei mai sopra al 3%...
mi stai chiedendo se l'arcobaleno è stabile .
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bella domanda , a suo modo poetica...sushi ha scritto: Ultima domanda, poi prometto che finisco: bilanciare l'indice di rifrazione influisce solo sulla trasparenza o anche sulla stabilità dell'emulsione?
mi stai chiedendo se l'arcobaleno è stabile .
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