Olio rosa mosqueta fotosensibilizzante ?
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Olio rosa mosqueta fotosensibilizzante ?
Salve,
vorrei sapere se l'olio di rosa mosqueta puro e' fotosensibilizzante.
Ho fatto una ricerca ma non sono riuscita a trovare nulla su questo forum.
In altri siti invece qualcuno ha detto che e' fotosensibilizzante perche' contiene vitamina C, ma non so se questa affermazione e' stata fatta da persone competenti.
Ringrazio anticipatamente per le vs risposte
vorrei sapere se l'olio di rosa mosqueta puro e' fotosensibilizzante.
Ho fatto una ricerca ma non sono riuscita a trovare nulla su questo forum.
In altri siti invece qualcuno ha detto che e' fotosensibilizzante perche' contiene vitamina C, ma non so se questa affermazione e' stata fatta da persone competenti.
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Noooo, l'idea non e' di spalmarsi di olio prima di esporsi al sole :risat:
Pero' mi chiedevo se metto l'olio di rosa mosqueta la sera sul corpo (ottimo antismagliature) e al mattino vado in spiaggia .........
Qui scrivono che e' fotosensibilizzante
Pero' mi chiedevo se metto l'olio di rosa mosqueta la sera sul corpo (ottimo antismagliature) e al mattino vado in spiaggia .........
Qui scrivono che e' fotosensibilizzante
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Sull'argomento "Rosa" ti linko sempre a SCTS ma ad un articolo mooolto più esaustivo e fondato per argomentazioni ed autori
QUI
QUI
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- novellino
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Francamente non mi risulta, nel senso che non contiene allergeni veri e propri come gli psoraleni del bergamotto per capirci. Si tratta pero' di un olio molto ricco di acidi insaturi e quindi facilmente perossidabile. La luce ed il calore accelerano questo processo, causando un veloce irrancidimento dell'olio. Questo processo genera un bel po' di radicali liberi ed avere sulla pelle già irritata dal sole una bella batteria di perossidi che accelerano i processi di infiammazione non è il massimo. Probabilmente (ma vado a naso), l'affermazione che citi nasce da questo ragionamento.
Direi però che tra la doccia della mattina e l'assorbimento cutaneo durante la notte i rischi legati all'uso che ne fai sono abbastanza limitati.
Direi però che tra la doccia della mattina e l'assorbimento cutaneo durante la notte i rischi legati all'uso che ne fai sono abbastanza limitati.
Ultima modifica di Meristemi il 23/06/2008, 22:35, modificato 1 volta in totale.
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c'è scritto anche che se ne consiglia l'uso la sera......va da sè che al mattino la pelle ha assorbito l'olio e l'eventuale rischio di fotosensibilizzazione dovrebbe essere scongiurato. (avevo lo stesso dubbio riguardo l'iperico e lola ha confermato)travelers ha scritto:Noooo, l'idea non e' di spalmarsi di olio prima di esporsi al sole :risat:
Pero' mi chiedevo se metto l'olio di rosa mosqueta la sera sul corpo (ottimo antismagliature) e al mattino vado in spiaggia .........
Qui scrivono che e' fotosensibilizzante
Da quello che ho potuto capire in genere anche quando si parla di fotosensibilizzazione degli o.e, l'effetto è circoscritto a ca 8 ore (se ne parlava in un post anche nel forum) quindi se usi l'olio la sera....dovrebbe essere a posto.
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Vale anche per l’uso interno?
Sto assumendo questo, uno prima di colazione e uno prima di pranzo e mi domandavo se è meglio prenderli alla sera… visto che già sono predisposta alle macchie sul viso!
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io siLaura ha scritto:Ossignore, l'olio di rosa mosqueta NON E' fotosensibilizzante, l'olio di rosa mosqueta NON E' un olio essenziale.
Ma li leggete i topic?
parlavo dell'effetto di fotosensibilizzazione, non ho detto che la mosqueta è un olio essenziale.Lafè ha scritto:anche quando si parla di fotosensibilizzazione degli o.e
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Aggiungo che si ha fotosensibilizzazione (eccessiva risposta della pelel ad uno stimolo luminoso) solo ed esclusivamente con prodotti spalmati in superfici, mai con prodotto ingeriti.
Quindi l'OE di limone è sensibilizzante ma se lo prendo per uso interno rischio solo una gastrite ma non mi ustiono.
Quindi l'OE di limone è sensibilizzante ma se lo prendo per uso interno rischio solo una gastrite ma non mi ustiono.
...perchè io VI VEDO
"Dovrei mettere all'ingresso del forum avete presente quei metal detector tipo negli aeroporti? Quando suona, faccio lasciare giù la scatoletta di bicarbonato e faccio passare solo senza."
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Neanche Desiree ha detto che l'olio di rosa mosqueta e' un olio essenziale, chiedeva informazioni per l'uso interno e la domanda non e' affatto stupida perche' ci sono alcune sostanze prese per via orale che risultano essere fotosensibilizzanti (per esempio alcuni antibiotici).Desirèe ha scritto:Vale anche per l’uso interno?
Sto assumendo questo, uno prima di colazione e uno prima di pranzo e mi domandavo se è meglio prenderli alla sera… visto che già sono predisposta alle macchie sul viso!
Per quel che mi riguarda lo so che l'olio di rosa mosqueta non e' un olio essenziale, ma ho chiesto informazioni perche' ci sono sostanze che pur non essendo oli essenziali sono fotosensibilizzanti se spalmate sulla pelle (per esempio alcool)
Laura, a questo punto siamo noi che ti dobbiamo chiedere dove hai letto che una di noi ha affermato che l'olio di rosa mosqueta e' un olio essenzialeLaura ha scritto:Ossignore, l'olio di rosa mosqueta NON E' fotosensibilizzante, l'olio di rosa mosqueta NON E' un olio essenziale.
Ma li leggete i topic?
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Grazie Lola, è la risposta che cercavoLola ha scritto:Aggiungo che si ha fotosensibilizzazione (eccessiva risposta della pelel ad uno stimolo luminoso) solo ed esclusivamente con prodotti spalmati in superfici, mai con prodotto ingeriti.
Grazie travelerstravelers ha scritto:Neanche Desiree ha detto che l'olio di rosa mosqueta e' un olio essenziale, chiedeva informazioni per l'uso interno e la domanda non e' affatto stupida perche' ci sono alcune sostanze prese per via orale che risultano essere fotosensibilizzanti (per esempio alcuni antibiotici).
Scusami Laura, hai ragione anche tu…
Se l’olio di rosa mosqueta non è fotosensibilizzante, non lo è punto e basta!
Mi aggancio qui per fare un’ulteriore domanda (sperando di non scatenare terremoti… tutt’al più mi prendo le mie bastonate!!): visto che l’integratore costa più o meno come l’olio, è più efficace il primo o l’olio ad uso topico da risultati maggiori?
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L'integrazione orale ha un effetto, il gesto cosmetico di spalmare un altro, entrambi positivi e si possono integrare.Desirèe ha scritto:Mi aggancio qui per fare un’ulteriore domanda ...visto che l’integratore costa più o meno come l’olio, è più efficace il primo o l’olio ad uso topico da risultati maggiori?
l'emoticon che bastona è stata eliminata da 8 mesi, certi metodi in uso a persone che sul forum non ci sono più sono spariti con loro, non si nota?Desirèe ha scritto:(sperando di non scatenare terremoti… tutt’al più mi prendo le mie bastonate!!):
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Rispondo a travelers sui fotosensibilizzanti per uso interno: sono farmaci. Tutti i fotosensibilizzanti per uso esterno nonchè cosmetico funzionano in altra maniera e vale quello che avevo già detto.
Il meccanismo è totalmente diverso, e se mi spalmo un antibiotico non avrò la macchia bruna che mi verrebbe spalmandomi OE di bergamotto.
Il meccanismo è totalmente diverso, e se mi spalmo un antibiotico non avrò la macchia bruna che mi verrebbe spalmandomi OE di bergamotto.
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Lola la fotosensibilizzazione da farmaco è piuttosto frequente - e avviene per lo stesso principio - ovvero una qualche sostanza, di qualsiasi natura essa sia, rende la fotoreazione (ovvero l'incontro fotone-tessuto cutaneo) una "bomba". le sostanze possono essere applicate sulla pelle, ma essere anche presenti nel sangue.
Ti faccio l'esempio della pillola che crea cloasma-melasma, e molti antibiotici possono causare la comparsa di macchie brune ( e non necessariamente di reazioni allergiche).
Il campo delle fotoreazioni è in realtà molto complesso.
Ti faccio l'esempio della pillola che crea cloasma-melasma, e molti antibiotici possono causare la comparsa di macchie brune ( e non necessariamente di reazioni allergiche).
Il campo delle fotoreazioni è in realtà molto complesso.
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si nota eccome! e il forum ne ha giovatoLaura ha scritto: l'emoticon che bastona è stata eliminata da 8 mesi, certi metodi in uso a persone che sul forum non ci sono più sono spariti con loro, non si nota?
bastonate o prendere per le orecchie, mandare a quel paese... oppure una semplice cazziata, questo volevo intendere...
Voglio provare ad usare sinergicamente sia l'integratore che l'olio da spalmare (... mi arriva la tredicesima!), vediamo poi fra qualche settimana se la mia pelle ringrazia...
buona giornata a tutte
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- novellino
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Provo a fare rapidamente ordine.
Un fotosensibilizzante è una sostanza che in presenza della luce diretta causa un'infiammazione: i raggi UV eccitano la sostanza e questa in vario modo scatena una cascata infiammatoria che si traduce in un bell'eritema, che eventualmente può evolvere in una macchia. Questo avviene nel 95% dei casi per applicazione topica o per contatto diretto con la pianta fototossica seguito da esposizione al sole (la molecola incriminata deve essere direttamente esposta ai raggi UV e deve essere "appoggiata" sulla pelle per far danno). Provate a sfregarvi una pianta di Ruta sugli avambracci e ne riparliamo :firu: (scherzo! Non fatelo!)
In pochi casi e per assunzioni considerevoli (=dosi da cavallo) alcune sostanze vegetali possono dare problemi anche se ingerite. In questo caso la sostanza viene metabolizzata ed accumulata dall'organismo a livello del derma in dosi tali da diventare attiva. Un esempio a riguardo è l'iperico, che si difende dagli erbivori al pascolo proprio in questo modo. Alle dosi normalmente somministrate nell'uomo pero' il problema non sussiste (il "dosi da cavallo" di cui sopra non era casuale ).
Diverso è il discorso delle sostanze che causano, se ingerite, una pigmentazione a chiazze per incremento anomalo e localizzato della produzione di melanina. In quel caso si dovrebbe parlare di iperpigmentazione indotta da farmaci (o sostanze naturali) più che di fotosensibilizzazione. Il meccanismo in genere è legato all'azione sbilanciata di ormoni e non alla luce (certo, poi la luce può accentuare il problema rendendo più evidente la melanosi, ma non è causa del problema)
Riassumendo:
Fotosensibilizzante: sostanza+luce-->irritazione-->eritema-->macchia
Iperpigmentante: sostanza-->aumento melanina-->macchia-->luce-->macchia più evidente
Un fotosensibilizzante è una sostanza che in presenza della luce diretta causa un'infiammazione: i raggi UV eccitano la sostanza e questa in vario modo scatena una cascata infiammatoria che si traduce in un bell'eritema, che eventualmente può evolvere in una macchia. Questo avviene nel 95% dei casi per applicazione topica o per contatto diretto con la pianta fototossica seguito da esposizione al sole (la molecola incriminata deve essere direttamente esposta ai raggi UV e deve essere "appoggiata" sulla pelle per far danno). Provate a sfregarvi una pianta di Ruta sugli avambracci e ne riparliamo :firu: (scherzo! Non fatelo!)
In pochi casi e per assunzioni considerevoli (=dosi da cavallo) alcune sostanze vegetali possono dare problemi anche se ingerite. In questo caso la sostanza viene metabolizzata ed accumulata dall'organismo a livello del derma in dosi tali da diventare attiva. Un esempio a riguardo è l'iperico, che si difende dagli erbivori al pascolo proprio in questo modo. Alle dosi normalmente somministrate nell'uomo pero' il problema non sussiste (il "dosi da cavallo" di cui sopra non era casuale ).
Diverso è il discorso delle sostanze che causano, se ingerite, una pigmentazione a chiazze per incremento anomalo e localizzato della produzione di melanina. In quel caso si dovrebbe parlare di iperpigmentazione indotta da farmaci (o sostanze naturali) più che di fotosensibilizzazione. Il meccanismo in genere è legato all'azione sbilanciata di ormoni e non alla luce (certo, poi la luce può accentuare il problema rendendo più evidente la melanosi, ma non è causa del problema)
Riassumendo:
Fotosensibilizzante: sostanza+luce-->irritazione-->eritema-->macchia
Iperpigmentante: sostanza-->aumento melanina-->macchia-->luce-->macchia più evidente
Meristemi, non è che sia proprio esatto quello che scrivi...
L'infiammazione c'è nelle fotoreazioni, ma si possono anche sviluppare delle vere e proprie reazioni fototossiche o fotoallergiche.
Ed esistono farmaci che, abbinati alla luce solare (e sono essenzialmente i raggi a banda lunga, cioè gli UVA, ad agire) possono causare la formazione di macchie brune da iperpigmentazione (non postinfiammatorie, e nemmeno da causa ormonale).
Ti copincollo un pezzo (vai verso la fine) di questo interessante report:
sulla produzione di melanina e iperpigmentazioni
Iperpigmentazioni
indotte da farmaci
Molti i farmaci possiedono attività me-
lano-pigmentante:
• i metalli pesanti (argento, oro, mercu-
rio, bismuto) si depositano nel derma;
• le fenotiazine (clorpromazina) sono
fotosensibilizzanti e formano complessi
con la melanina. Se assunte per lun-
ghi periodi danno una colorazione gri-
gio-bluastra nelle sedi fotoesposte. La
melanina è aumentata a livello epider-
mico e nei macrofagi perivascolari;
• l’idantoina produce cloasma nel 10
per cento dei casi;
• gli antimalarici (clorochina e idrossi-
clorochina) provocano una colorazio-
ne grigio-bluastra sul viso, sul collo e
talora anche sugli avambracci;
• la minociclina, in pazienti che la han-
no assunta a lungo, può generare u-
na pigmentazione che interessa il tes-
suto infiammato come una cicatrice
da acne o può essere diffusa e com-
parire nelle aree fotoesposte. L’istolo-
gia mostra granuli marroni-neri, che si
colorano positivamente per il ferro. Il
microscopio elettronico mette in evi-
denza nei macrofagi dermici materia-
le elettrondenso che l’analisi a raggi X
identifica come ferro, calcio e, più re-
centemente, minociclina stessa.
L'infiammazione c'è nelle fotoreazioni, ma si possono anche sviluppare delle vere e proprie reazioni fototossiche o fotoallergiche.
Ed esistono farmaci che, abbinati alla luce solare (e sono essenzialmente i raggi a banda lunga, cioè gli UVA, ad agire) possono causare la formazione di macchie brune da iperpigmentazione (non postinfiammatorie, e nemmeno da causa ormonale).
Ti copincollo un pezzo (vai verso la fine) di questo interessante report:
sulla produzione di melanina e iperpigmentazioni
Iperpigmentazioni
indotte da farmaci
Molti i farmaci possiedono attività me-
lano-pigmentante:
• i metalli pesanti (argento, oro, mercu-
rio, bismuto) si depositano nel derma;
• le fenotiazine (clorpromazina) sono
fotosensibilizzanti e formano complessi
con la melanina. Se assunte per lun-
ghi periodi danno una colorazione gri-
gio-bluastra nelle sedi fotoesposte. La
melanina è aumentata a livello epider-
mico e nei macrofagi perivascolari;
• l’idantoina produce cloasma nel 10
per cento dei casi;
• gli antimalarici (clorochina e idrossi-
clorochina) provocano una colorazio-
ne grigio-bluastra sul viso, sul collo e
talora anche sugli avambracci;
• la minociclina, in pazienti che la han-
no assunta a lungo, può generare u-
na pigmentazione che interessa il tes-
suto infiammato come una cicatrice
da acne o può essere diffusa e com-
parire nelle aree fotoesposte. L’istolo-
gia mostra granuli marroni-neri, che si
colorano positivamente per il ferro. Il
microscopio elettronico mette in evi-
denza nei macrofagi dermici materia-
le elettrondenso che l’analisi a raggi X
identifica come ferro, calcio e, più re-
centemente, minociclina stessa.
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Grigio-azzurro? Tipo puffo!!! Ossignur!!!
E noi che ci lamentiamo per delle macchiette marroni...
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...perchè io VI VEDO
"Dovrei mettere all'ingresso del forum avete presente quei metal detector tipo negli aeroporti? Quando suona, faccio lasciare giù la scatoletta di bicarbonato e faccio passare solo senza."
"Dovrei mettere all'ingresso del forum avete presente quei metal detector tipo negli aeroporti? Quando suona, faccio lasciare giù la scatoletta di bicarbonato e faccio passare solo senza."