Semi di pompelmo
Moderatori: gigetta, Laura, tagliar, MissBarbara
Regole del forum
in questa sezione NON SI POSTANO INCI
in questa sezione NON SI POSTANO INCI
-
- esimio cosmetologo
- Messaggi: 34
- Iscritto il: 07/12/2006, 14:00
xrossi
rossi te lo spiego subito , quando nel 1998 ho avuto questa materia prima ,ho esclamato che meravigliosa scoperta finalmente abbiamo un conservante naturale da utilizzare.
Abbiamo fatto molte prove di efficacia devo dire tutte positive .
Poi per procedere all'introduzione di questo prodotto ho chiesto qualche notizia in più alla ditta produttrice , ma essa rimaneva nel vago non mi forniva gli elementi per caratterizzare analitica della sostanza,pur indicando nei suoi documenti metodiche analitiche interne
Questo dubbio sulla reale natura del conservante , e in qualità del ruolo che svolgo all'interno della sociatà in cui lavoro, mi ha indirizzato ad approfondire la questione .
Mi sono fatto inviare 5 campioni di estratto sia da distributori locali sia quelli esteri ed in modo particolare proprio dal produttore americano, li ho inviati all'Università di Bologna per eseguire la sua caratterizzazione, nel frattempo su Pharmazie ,una rivista scientifica ,era apparso il primo articolo che metteva in dubbio la naturalità del prodotto, e i risultati poi del nostro lavoro non hanno fatto che confermare quello che gia altri avevano individuato e pubblicato.
Nessun don chisciotte ma solo che per poter affermare dichiarazioni in etichetta (senza conservani, conservante naturale ecc...) se non si ha conoscenza di ciò che si impiega mi sembra che sia a danno del consumatore e poco professionale per il tecnico che usa una cosa senza sapere di cosa è composta.
Adriano
Abbiamo fatto molte prove di efficacia devo dire tutte positive .
Poi per procedere all'introduzione di questo prodotto ho chiesto qualche notizia in più alla ditta produttrice , ma essa rimaneva nel vago non mi forniva gli elementi per caratterizzare analitica della sostanza,pur indicando nei suoi documenti metodiche analitiche interne
Questo dubbio sulla reale natura del conservante , e in qualità del ruolo che svolgo all'interno della sociatà in cui lavoro, mi ha indirizzato ad approfondire la questione .
Mi sono fatto inviare 5 campioni di estratto sia da distributori locali sia quelli esteri ed in modo particolare proprio dal produttore americano, li ho inviati all'Università di Bologna per eseguire la sua caratterizzazione, nel frattempo su Pharmazie ,una rivista scientifica ,era apparso il primo articolo che metteva in dubbio la naturalità del prodotto, e i risultati poi del nostro lavoro non hanno fatto che confermare quello che gia altri avevano individuato e pubblicato.
Nessun don chisciotte ma solo che per poter affermare dichiarazioni in etichetta (senza conservani, conservante naturale ecc...) se non si ha conoscenza di ciò che si impiega mi sembra che sia a danno del consumatore e poco professionale per il tecnico che usa una cosa senza sapere di cosa è composta.
Adriano
-
- utente avanzato
- Messaggi: 158
- Iscritto il: 04/10/2006, 23:49
Questo ti fa davvero onore, Adriano.
La cosa che mi fa più male però è che tuttora ci sono aziende che, in maniera impunita e pure permessa dagli organismi di controllo biologici, usino e declamino come naturale il GSE. C'è qualcosa che nel nostro piccolo possiamo fare noi consumatori? Immagino che se io, anonima consumatrice tra milioni di gente, scrivessi una mail ad Aiab chiedendo spiegazioni, non verrei nemmeno presa in considerazione...
ps: si vede che la storia dei semi di pompelmo mi fa venire l'acidità di stomaco? :mirmo:
La cosa che mi fa più male però è che tuttora ci sono aziende che, in maniera impunita e pure permessa dagli organismi di controllo biologici, usino e declamino come naturale il GSE. C'è qualcosa che nel nostro piccolo possiamo fare noi consumatori? Immagino che se io, anonima consumatrice tra milioni di gente, scrivessi una mail ad Aiab chiedendo spiegazioni, non verrei nemmeno presa in considerazione...
ps: si vede che la storia dei semi di pompelmo mi fa venire l'acidità di stomaco? :mirmo:
-
- Moderatrice Glitter
- Messaggi: 2854
- Iscritto il: 20/02/2007, 12:43
- Località: Roma
Tiro su perchè non ho ancora mollato l'osso e m'è sorto il dubbio : sul sito di Aroma Zone vendono questo gse ( e lo consigliano anche come conservante per i prodotti fatti in casa ) e nella scheda tecnica c'è scritto :
Procédé d’obtention : Extrait glycériné de pépins et de pulpe de pamplemousse .
Qualité : 100% pur et naturel, ne contient pas de chlorure de benzéthonium, totalement biodégradable.
Non contiene cluoruro di benzetonio . Ora sarà vero ?
Procédé d’obtention : Extrait glycériné de pépins et de pulpe de pamplemousse .
Qualité : 100% pur et naturel, ne contient pas de chlorure de benzéthonium, totalement biodégradable.
Non contiene cluoruro di benzetonio . Ora sarà vero ?
-
- utente avanzato
- Messaggi: 1746
- Iscritto il: 29/09/2006, 11:58
- Località: in Rhaude aeree
Il cloruro di benzetonio è una "possibile raffinazione/ lavorazione" del gse , non l' unica.
Il problema sta nel fatto se l' estratto di semi di pompelmo è lavorato o meno con questa sostanza.
Se si ha la certezza che non contiene questa sostanza si puo usare tranquillamente.
ps : qualche esperto conferma quanto ho scritto ??
Il problema sta nel fatto se l' estratto di semi di pompelmo è lavorato o meno con questa sostanza.
Se si ha la certezza che non contiene questa sostanza si puo usare tranquillamente.
ps : qualche esperto conferma quanto ho scritto ??
Ultima modifica di Landre il 03/01/2008, 14:45, modificato 1 volta in totale.
-
- Moderatrice Glitter
- Messaggi: 2854
- Iscritto il: 20/02/2007, 12:43
- Località: Roma
Grazie molte Landre ...almeno in questo caso c'è la speranza che sti benedetti/maledetti semi siano utilizzabili : suppongo che un sito come Aroma non si sarebbe preso la briga si segnalare la cosa ( ovvero l'assenza del cb ) se in realtà non avessero saputo dei problemii che ne derivavano . Fidiamoci .
-
- moderatrice globale
- Messaggi: 11982
- Iscritto il: 07/10/2006, 16:39
Può essere vero se i semi di pompelmo vengono e sono certificati da agricoltura biologica, in mancanza impossibile esserne sicuri.Scintilla ha scritto: sul sito di Aroma Zone vendono questo gse ...
Non contiene cluoruro di benzetonio . Ora sarà vero ?
Ma l'estratto di semi di pompelmo da agricoltura biologica pare sia assodato che non conservi una cippalippa.
-
- utente
- Messaggi: 37
- Iscritto il: 05/08/2007, 18:48
ciao a tutte..
rieccomi dopo un lungo periodo....ho auto poco tempo per seguire il forum...varie ehm...scocciature...ma adesso sono a casa con l influenza e ho tempo per me....
che shock leggere questo post!!!volete sapere quante compresse ho preso di gse??allora quest estate per prevenire infezioni intime che mi capita di avere con il caldo(piscina costume bagnato ecc) 60 compresse...lavande ......e per una cistite cura di una settimana e spray per il mal di gola ...
cosa rischio????
ho letto la bella brochure che c era in farmacia e mi sono convinta a usarli,consigliata anche dalla farmacista,ma non la incolpo...di sicuro era poco informata pure lei)
mi chiedo ma perche' i guadagni vengono sempre prima di tutto?
anche della salute delle persone...
ma di cosa ci si puo' fidare???
se una persona non ha studiato chimica o altro,
come puo' tutelarsi? [smilie=trilly-164-icon_study.gif]
grazie per le info che ci date :D
rieccomi dopo un lungo periodo....ho auto poco tempo per seguire il forum...varie ehm...scocciature...ma adesso sono a casa con l influenza e ho tempo per me....
che shock leggere questo post!!!volete sapere quante compresse ho preso di gse??allora quest estate per prevenire infezioni intime che mi capita di avere con il caldo(piscina costume bagnato ecc) 60 compresse...lavande ......e per una cistite cura di una settimana e spray per il mal di gola ...
cosa rischio????
ho letto la bella brochure che c era in farmacia e mi sono convinta a usarli,consigliata anche dalla farmacista,ma non la incolpo...di sicuro era poco informata pure lei)
mi chiedo ma perche' i guadagni vengono sempre prima di tutto?
anche della salute delle persone...
ma di cosa ci si puo' fidare???
se una persona non ha studiato chimica o altro,
come puo' tutelarsi? [smilie=trilly-164-icon_study.gif]
grazie per le info che ci date :D
-
- moderatrice globale
- Messaggi: 11982
- Iscritto il: 07/10/2006, 16:39
Leggi qui, ma non ti spaventare, l'importante è che tu lo non prenda più.marysol ha scritto: cosa rischio????
-
- utente
- Messaggi: 37
- Iscritto il: 05/08/2007, 18:48
-
- novellino
- Messaggi: 8
- Iscritto il: 08/02/2008, 19:31
- Località: Roma
Salve a tutti.
Del forum sono nuovo e mi ci sono imbattuto facendo una ricerca sul motore di ricerca di google.
Purtroppo sull'estratto di semi di pompelmo si dice troppo e si sparla davvero tanto.Quello che è certo è che rappresenta uno dei più potenti antibiotici naturali esistenti.
Se ci fate caso, in commercio, esistono differenti marche che commercializzano l'estratto in questione, con prezzi differenti. Ci sono dei prodotti che costano circa 6-7 euro mentre altri, praticamente identici, costanto circa 13 euro (parlo di estratto in gocce). Vi siete chiesti perché?
Una famosa casa erboristica, un paio di anni fa, fu costretta a ritirare sul commercio tutti i suoi pezzi di estratto di semi di pompelmo perché all'interno c'erano tracce di benzetonio cloruri (operazione dei NAS); ci sono stati anche dei processi giudiziari fra varie socità. Eppure, sono poche le ditte che sono rimaste praticamente intatte da questa operazione di pulizia, anzi hanno acquistato maggiore importanza perchè l'operazione di pulizia eseguita dai NAS ha messo in luce i prodotti realmente validi e naturali.
Ci sono numerosi processi di estrazione dai semi di pompelmo: i più validi sono ufficializzati da laboratori un pò sparsi in tutto il mondo (e costano tanto), altri invece no (e costano poco). E' durante i processi di estrazione che, a temperature elevate, si formano i sali d'ammonio quaternari (tra cui alcuni nocivi) ma se i metodi sono all'avangurdia (diciamo così), la quantità di sali quaternari risulta essere inferiore ai limiti consentiti dalla legge.
Percui, è importante stare attenti perché sul mercato esistono certe schifezze indescrivibili e di dubbia efficacia (caduta capelli...per esempio) ma non fare di tutta un erba un fascio.
Così per dire, l'estratto di semi di pompelmo (in generale e di nessuna marca in particolare), viene impiegato al Pasteaur di Parigi su pazienti sieropositivi: ovviamente non per curarli, ma perche non interagisce con la terapia farmacologica (a differenze del succo del pompelmo, l'estratto non interagisce con il citocromo epatico,) e previene molte malattie tipiche degli immunodepressi.
Ciao ciao.
Del forum sono nuovo e mi ci sono imbattuto facendo una ricerca sul motore di ricerca di google.
Purtroppo sull'estratto di semi di pompelmo si dice troppo e si sparla davvero tanto.Quello che è certo è che rappresenta uno dei più potenti antibiotici naturali esistenti.
Se ci fate caso, in commercio, esistono differenti marche che commercializzano l'estratto in questione, con prezzi differenti. Ci sono dei prodotti che costano circa 6-7 euro mentre altri, praticamente identici, costanto circa 13 euro (parlo di estratto in gocce). Vi siete chiesti perché?
Una famosa casa erboristica, un paio di anni fa, fu costretta a ritirare sul commercio tutti i suoi pezzi di estratto di semi di pompelmo perché all'interno c'erano tracce di benzetonio cloruri (operazione dei NAS); ci sono stati anche dei processi giudiziari fra varie socità. Eppure, sono poche le ditte che sono rimaste praticamente intatte da questa operazione di pulizia, anzi hanno acquistato maggiore importanza perchè l'operazione di pulizia eseguita dai NAS ha messo in luce i prodotti realmente validi e naturali.
Ci sono numerosi processi di estrazione dai semi di pompelmo: i più validi sono ufficializzati da laboratori un pò sparsi in tutto il mondo (e costano tanto), altri invece no (e costano poco). E' durante i processi di estrazione che, a temperature elevate, si formano i sali d'ammonio quaternari (tra cui alcuni nocivi) ma se i metodi sono all'avangurdia (diciamo così), la quantità di sali quaternari risulta essere inferiore ai limiti consentiti dalla legge.
Percui, è importante stare attenti perché sul mercato esistono certe schifezze indescrivibili e di dubbia efficacia (caduta capelli...per esempio) ma non fare di tutta un erba un fascio.
Così per dire, l'estratto di semi di pompelmo (in generale e di nessuna marca in particolare), viene impiegato al Pasteaur di Parigi su pazienti sieropositivi: ovviamente non per curarli, ma perche non interagisce con la terapia farmacologica (a differenze del succo del pompelmo, l'estratto non interagisce con il citocromo epatico,) e previene molte malattie tipiche degli immunodepressi.
Ciao ciao.
-
- utente avanzato
- Messaggi: 1746
- Iscritto il: 29/09/2006, 11:58
- Località: in Rhaude aeree
Ciao Gimapy82 ( fila in presentazioni e presentati !!! )
Quanto hai detto non fa una piega ( IMHO ) .,, Però vanno considerate alcune cose...
1 ) Il fatto che i Nas abbiano ritirato dal mercato alcune marche non mi garantisce che quelle rimaste in commercio siano sicure ( si sa benissimo che per ragioni burocratico-italiche le cose non sono sempre così facili )
Io personalmente non mi sento tranquillo ad assumere una cosa dove potrebbe esserci un residuo tossico ( anche se a dosi consentite dalla legge ) .. Questa però rimane una mia opinione .
2 ) Ci sono molti prodotti con estratto di semi di pompelmo che vantano , grazie a questo , proprietà terapeutiche e non , molte delle quali sono da dimostrare...
( Nb: non voglio dire che il GSE non abbia alcun valore curativo , ma in questi anni è stato pompato alla grande , prendendo il premio come miglio pseudo-panacea degli ultimi anni ... Aloe e Tea tree ... tanti saluti ).
Se hai qualche link con qualche studio ( serio ) in merito , potresti gentilmente illustrarcelo ???
Grazie
Ciao
Quanto hai detto non fa una piega ( IMHO ) .,, Però vanno considerate alcune cose...
1 ) Il fatto che i Nas abbiano ritirato dal mercato alcune marche non mi garantisce che quelle rimaste in commercio siano sicure ( si sa benissimo che per ragioni burocratico-italiche le cose non sono sempre così facili )
Io personalmente non mi sento tranquillo ad assumere una cosa dove potrebbe esserci un residuo tossico ( anche se a dosi consentite dalla legge ) .. Questa però rimane una mia opinione .
2 ) Ci sono molti prodotti con estratto di semi di pompelmo che vantano , grazie a questo , proprietà terapeutiche e non , molte delle quali sono da dimostrare...
( Nb: non voglio dire che il GSE non abbia alcun valore curativo , ma in questi anni è stato pompato alla grande , prendendo il premio come miglio pseudo-panacea degli ultimi anni ... Aloe e Tea tree ... tanti saluti ).
Se hai qualche link con qualche studio ( serio ) in merito , potresti gentilmente illustrarcelo ???
Grazie
Ciao
-
- novellino
- Messaggi: 8
- Iscritto il: 08/02/2008, 19:31
- Località: Roma
articoli GSE
Eccomi qui, scusate il ritardo ma è stata una settimana piena
Qui alcuni articoli in cui è valutata l'attività dell'estratto dei semi di pompelmo come antimicrobico generale (sui funghi e sui batteri agisce per lisi cellulare):
link
link
link
link
link
link
Qui, invece, alcuni articoli in cui è dimostrata l'attività sempre dell'estratto in questione come citoprotettivo (sembra che stimoli le prostaglandine e i vari meccanismi di antiossidazione favorendo la rigenerazione cellulare nelle mucose lese):
link
link
link
link
link
link
Dalla comunità scientifca ha ricevuto la giusta attenzione, è in Italia che (come al solito) questi discorsi non prendono piede per bene ...
Qui alcune informazioni su come adottare un approccio differente per un problema tanto diffuso quanto sottostimato e valutato: la cistite.
link
Infine, un breve articolo informativo che descrive alcune proprietà del GSE:
link
Ciao a tutti
Qui alcuni articoli in cui è valutata l'attività dell'estratto dei semi di pompelmo come antimicrobico generale (sui funghi e sui batteri agisce per lisi cellulare):
link
link
link
link
link
link
Qui, invece, alcuni articoli in cui è dimostrata l'attività sempre dell'estratto in questione come citoprotettivo (sembra che stimoli le prostaglandine e i vari meccanismi di antiossidazione favorendo la rigenerazione cellulare nelle mucose lese):
link
link
link
link
link
link
Dalla comunità scientifca ha ricevuto la giusta attenzione, è in Italia che (come al solito) questi discorsi non prendono piede per bene ...
Qui alcune informazioni su come adottare un approccio differente per un problema tanto diffuso quanto sottostimato e valutato: la cistite.
link
Infine, un breve articolo informativo che descrive alcune proprietà del GSE:
link
Ciao a tutti
In biologia nulla ha significato se non alla luce dell'evoluzione - Theodosius Dobzhansky -
-
- moderatrice globale
- Messaggi: 11982
- Iscritto il: 07/10/2006, 16:39
Ciao gimapy82, se non l'hai fatto ti consiglio di leggerti lo studio riportato da Adriano nella prima pagina di questo stesso topic, studio nel quale è stata verificata da lui direttamente sia l'attività dei semi di pompelmo in presenza di benzetonio cloruro, sia l'inattività in assenza dello stesso.
Non abbiamo dubbi che i semi siano antibiotici/antimicrobici quando contengano composti quaternari e/o triclosan, ma allora tanto vale utilizzare questi direttamente. no?
Sai com'è, sa di presa per i fondelli aggirare la legittima regolamentazione sull'utilizzo di certi ingredienti camuffandoli dietro le voci "semi" ed "estratto naturale di".
Sull'argomento ti riporto e ti consiglio di leggere anche l'intervento di Marco Valussi, laureato in Scienze Forestali e fitoterapeuta:
Il marketing pressante e l'utilizzo generalizzato nel campo della medicina naturale dell'estratto di semi e polpa secca di pompelmo (d'ora in poi GSE, per Grapefruit Seed Extract), conosciuto commercialmente tra gli altri come citridal, è fonte di preoccupazione. Il GSE viene infatti proposto non solo come conservante “naturale” ma anche come “antibiotico naturale” per combattere problemi infettivi (come la candida), e quindi proposto per l'assunzione orale.
Tutto ciò è preoccupante per varie ragioni.
Sakamoto et al. (1996) sono stati i primi ad analizzare GSE commerciali. Fino a quel momento infatti gli studi in vitro si erano concentrati sul tipo ed il meccanismo di attività antimicrobica. In questo studio gli autori hanno comparato la compostizione chimica di un GSE commerciale ed di uno “fatto in casa” con estrazione etanolica, mediante HPLC e LC/MS. Il cromatogramma HPLC del GSE commerciale si è rivelato alquanto differente da quello dell'estratto preparato in laboratorio. Sono stati identificati tre picchi anomali, due dei quali sono stati ascritti al metil-p-idrossibenzoato e al 2,4,4'-tricloro-2'-idrossidifeniletere (triclosano). La presenza del triclosano è stata confermata anche col metodo LC/MS.
I risultati di Sakamoto et al sono stati confermati tre anni più tardi da von Woedtke et al. (1999). Gli autori hanno analizzato sei tipi di GSE.
L'analisi voleva chiarire l'effetto degli estratti su vari batteri, ed il contenuto degli estratti stessi. Cinque degli estratti hanno mostrato una forte attività di inibizione della crescita dei seguenti patogeni: Bacillus subtilis, Micrococcus flavus, Staphylococcus aureus, Serratia marcescens, Escherichia coli, Proteus mirabilis, e Candida maltosa. L'analisi dei sei estratti ha rivelato che nei cinque estratti attivi era presente un conservante sintetico, il benzetonio cloruro, e che tre degli estratti (sempre sui cinque attivi) contenevano anche altri due conservanti: metil parabene e triclosano. Solo uno degli estratti commerciali non ha mostrato la presenza di conservanti, ma in questo, come nei vari estratti preparati in laboratorio come termine di paragone, non è stata rilevata alcuna attività antimicrobica. Gli autori concludono che la potente e quasi universale attività antimicrobica attribuita al GSE è dovuta meramente alla presenza di conservanti di sintesi.
Uno studio molto recente contribuisce ad una maggiore chiarezza. Cvetnic e Vladimir-Knezevic (2004) partono infatti con il dichiarato proposito di fare luce sull'efficacia degli estratti di pompelmo. Per fare questo, piuttosto che da uno studio comparativo come i precedenti, partono dall'analisi e valutazione di estratti fatti in laboratorio, testati su 20 ceppi batterici e 10 fungini. A differenza dello studio di von Woedtke et al. (1999), che non aveva mostrato alcuna efficacia degli estratti etanolici in laboratorio, gli autori mostrano che l'estratto è attivo su Gram +, poco o nulla su Gram -, poco attivo su lieviti. L'effetto più interessante è quello su Salmonella enteritidis, con una MIC di 2.06%, m/V, in tutti gli altri casi le MIV sono superiori, dal 4.13% al 16.50%. Anche se i risultati sono migliori di quelli che si poteva aspettare dallo studio di von Woedtke et al. (1999), essi sono ancora lontani da quelli vantati dai GSE commerciali. Gli autori concludono che l'attività antimicrobica dei GSE commerciali potrebbe non derivare solamente dai conservanti sintetici, ma che sono necessari ulteriori studi per poter supportare l'utilizzo medico del GSE.
Rimane comunque un problema: anche in questo lavoro, negli estratti fatti in casa, non sono stati rilevati composti quaternari (quat) come il benzetonio cloruro, contrariamente a quanto dichiarato dalla casa produttrice che vorrebbe che i composti identificati come conservanti da von Woedtke et al. (1999) e Sakamoto et al. (1996) null'altro fossero che composti quat naturalmente sviluppati nel processo di estrazione e non tossici.
Inoltre la letteratura recente ha chiarito in parte i meccanismi di azione del GSE: l'estratto agirebbe mediante la distruzione della membrana batterica ed il riversamento del citoplasma all'esterno in 15 minuti (Reagor et al 2002; Heggers et al 2002). Se il meccanismo è questo, allora vanno moderate di molto anche le dichiarazioni che il GSE sarebbe un antipatogeno selettivo che non danneggia la flora batterica. Il meccanismo di distruzione della membrana batterica non permette infatti alcuna distinzione tra batteri amici e nemici.
Questi dati impongono due serie di considerazioni: la prima riguarda l'aspetto ciarlatanesco (al limite della frode) della proposta GSE, che approfitta della diffusa e acritica propensione di molti consumatori per i prodotti targati “naturale” per propinargli un prodotto adulterato (tra l'altro vale la pena ricordare che il processo di produzione del GSE, come spiegato nei tanti libretti che lo pubblicizzano, non è una estrazione, come il nome vorrebbe indurre a pensare, bensì un processo molto più complesso, con molti passaggi fermentativi e di semisintesi, per cui parlare di prodotto naturale pare abbastanza forzato).
Il secondo, molto più preoccupante, riguarda gli effetti a lungo termine dell'ingestione dei composti di adulterazione; vediamoli più da vicino.
1. Benzetonio cloruro: usato comunemente come disinfettante nei prodotti cosmetici, classificato in UE come veleno di classe 2 a causa della sua teratogenicità e causticità. La percentuale ritrovata in alcuni GSE arriva all'8% (Takeoka et al 2001), molto più della normale percentuale usata nei cosmetici. Lo Environmental Defense Fund lo descrive come un “sospetto intossicante endocrino” che manca di “dati necessari ad una valutazione di sicurezza” (scorecard.org). Secondo il National Institute for Occupational Health and Safety l'ingestione della sostanza potrebbe portare a “diarrea, nausea, vomito, collasso, convulsioni e coma” (cdc.gov).
Viene proposto da alcune fonti che il benzetonio cloruro rilevato nelle analisi sarebbe in realtà un quat simile al benzetonio cloruro, un sottoprodotto del processo produttivo del GSE, e che non sarebbe tossico. Questa affermazione presuppone che i laboratori di analisi non siano stati in grado di distinguere tra questo quat ed il benzetonio, cosa che sembra difficile. Inoltre la produzione di questo quat attraverso una ammoniazione dei flavonoidi è “poco probabile” (Takeoka et al 2001).
2. Triclosano: strutturalmente legato a vari composti bis-fenil policlorinati e e bis-fenil clorofenoli che sembrano sospetti dal punto di vista della salute umana. La Environmental Protection Agency mette il triclosano nell'elenco dei pesticidi (epa.gov). Viene ampiamente usato in cosmesi e nei saponi antibiotici. E'approvato per uso topico e sulle mucose ma non per uso orale.
Bibliografia
[cdc.gov 07-04-05] http://www.cdc.gov/niosh/ipcsneng/neng0387.html
[epa.gov 07-04-05] http://www.epa.gov/opppmsd1/foia/reviews/054901.htm
[scorecard.org 07-04-05] http://www.scorecard.org/chemical-profi ... d=121-54-0
Cvetnic Z, Vladimir-Knezevic S (2004) Antimicrobial activity of grapefruit seed and pulp ethanolic extractActa Pharm. 54,. 243-250
grapefruit-seed extract as an antibacterial agent: I. An in vitro agar assay, J. Altern. Complement.
Heggers J. P. , Cottingham J. , Gusman J. , Reagor L. , McCoy L. , Carino E. , Cox R. e Zhao J. G. (2002)
Med. 8 325-332.
of action and in vitro toxicity, J. Altern. Complement. Med. 8 333-340.
Reagor L., Gusman J., McCoy L. , Carino E. e Heggers J. P. (2002) The effectiveness of processed
Sakamoto S, Sato K, Maitani T, Yamada T. (1996) [Analysis of components in natural food additive "grapefruit seed extract" by HPLC and LC/MS] Eisei Shikenjo Hokoku.;(114):38-42
Takeoka GR, Dao LT, Wong RY, Lundin RE, Mahoney NE (2001) Identification of benzethoium chloride in commercial Grapefruit seed Extracts. J Agric. Food Chem. 49,: 3316-20
The effectiveness of processed grapefruit-seed extract as an antibacterial agent: II. Mechanism
von Woedtke T, Schluter B, Pflegel P, Lindequist U, Julich WD. (1999)Aspects of the antimicrobial efficacy of grapefruit seed extract and its relation to preservative substances contained. Pharmazie; 54(6):452-6.
E ancora il buon Marco Valussi che con piena cognizione di causa riflette sulla naturalità degli estratti ed in particolare del GSE:
Mi spiego brevemente: l'estratto di stevia (o l'estratto di iperico, o di cimicifuga) sono estratti secondo tutte le definizioni di estratti. Alcuni sono estratti liquidi, altri più concentrati, alcuni più selettivi, alcuni meno. Ma non intervengono in questi processi dei meccanismi attraverso i quali la natura del materiale di origine venga fortemente stravolta. Intendiamoci, ogni estrazione comporta una modifica del materiale di partenza, alcune volte, come per gli OE, molto pesante. Ma si rimane comunque in ambito ragionevole per poter dire che l'estratto finale ha indubbie e preponderanti relazioni con quello di partenza.
Ora, l'estratto di semi di pompelmo NON risponde a questi standard. Se vai a rileggerti il libro di TN, o meglio se vai a leggerti i protocolli di produzione (disponibili in letteratura) vedrai che il processo produttivo è estremamente complesso e violento, con molto passaggi fermentativi e di trasformazione, il che indica che in realtà stiamo parlando di un processo di semisintesi, cioè si parte da un prodotto vegetale come mero substrato per sintetizzare nuove molecole. Questo certamente non può essere descritto come un estratto, e certamente non è "naturale" nel senso comune del termine. Se lo fosse, come ho avuto già a dire in altre occasioni, allora sarebbe un estratto naturale anche la pillola anticoncezionale, e moltissimi prodotti sintetici che hanno come iniziale punto i terpeni dell'arancio.
Quindi, fuori uno, il GSE NON è un estratto naturale. Se vuoi un estratto naturale di semi di pompelmo è facile farlo a casa, segui le indicazioni sulle tinture nel mio forum ed otterrai un liquido amarissimo con buone attività antiossidanti ma con ridottissime attività antibatteriche, e comunque non sarebbe GSE, che è prodotto in tutt'altra maniera.
Fuori due: la presenza di benzetonio ed altri antisettici non è una evenienza saltuaria, tutte le analisi fatte da dieci anni a questa parte hanno riscontrato questi composti nei vari prodotti commerciali. E' quindi del tutto logico supporre, vista la bassa o nulla attività antibatterica dell'estratto normale, che ogni o buona parte dell'attività del GSE sia da attribuirsi ai "contaminanti".
Terzo: oltretutto il GSE non ha nessuna storia di utilizzo tradizionale, per cui, a differenza delle piante medicinali, non può giovarsi di questo bagaglio storico su sicurezza ed efficacia, e se quindi viene venduto come rimedio da assumersi per bocca io come consumatore pretenderei che seguisse la trafila del farmaco.
Non abbiamo dubbi che i semi siano antibiotici/antimicrobici quando contengano composti quaternari e/o triclosan, ma allora tanto vale utilizzare questi direttamente. no?
Sai com'è, sa di presa per i fondelli aggirare la legittima regolamentazione sull'utilizzo di certi ingredienti camuffandoli dietro le voci "semi" ed "estratto naturale di".
Sull'argomento ti riporto e ti consiglio di leggere anche l'intervento di Marco Valussi, laureato in Scienze Forestali e fitoterapeuta:
Il marketing pressante e l'utilizzo generalizzato nel campo della medicina naturale dell'estratto di semi e polpa secca di pompelmo (d'ora in poi GSE, per Grapefruit Seed Extract), conosciuto commercialmente tra gli altri come citridal, è fonte di preoccupazione. Il GSE viene infatti proposto non solo come conservante “naturale” ma anche come “antibiotico naturale” per combattere problemi infettivi (come la candida), e quindi proposto per l'assunzione orale.
Tutto ciò è preoccupante per varie ragioni.
Sakamoto et al. (1996) sono stati i primi ad analizzare GSE commerciali. Fino a quel momento infatti gli studi in vitro si erano concentrati sul tipo ed il meccanismo di attività antimicrobica. In questo studio gli autori hanno comparato la compostizione chimica di un GSE commerciale ed di uno “fatto in casa” con estrazione etanolica, mediante HPLC e LC/MS. Il cromatogramma HPLC del GSE commerciale si è rivelato alquanto differente da quello dell'estratto preparato in laboratorio. Sono stati identificati tre picchi anomali, due dei quali sono stati ascritti al metil-p-idrossibenzoato e al 2,4,4'-tricloro-2'-idrossidifeniletere (triclosano). La presenza del triclosano è stata confermata anche col metodo LC/MS.
I risultati di Sakamoto et al sono stati confermati tre anni più tardi da von Woedtke et al. (1999). Gli autori hanno analizzato sei tipi di GSE.
L'analisi voleva chiarire l'effetto degli estratti su vari batteri, ed il contenuto degli estratti stessi. Cinque degli estratti hanno mostrato una forte attività di inibizione della crescita dei seguenti patogeni: Bacillus subtilis, Micrococcus flavus, Staphylococcus aureus, Serratia marcescens, Escherichia coli, Proteus mirabilis, e Candida maltosa. L'analisi dei sei estratti ha rivelato che nei cinque estratti attivi era presente un conservante sintetico, il benzetonio cloruro, e che tre degli estratti (sempre sui cinque attivi) contenevano anche altri due conservanti: metil parabene e triclosano. Solo uno degli estratti commerciali non ha mostrato la presenza di conservanti, ma in questo, come nei vari estratti preparati in laboratorio come termine di paragone, non è stata rilevata alcuna attività antimicrobica. Gli autori concludono che la potente e quasi universale attività antimicrobica attribuita al GSE è dovuta meramente alla presenza di conservanti di sintesi.
Uno studio molto recente contribuisce ad una maggiore chiarezza. Cvetnic e Vladimir-Knezevic (2004) partono infatti con il dichiarato proposito di fare luce sull'efficacia degli estratti di pompelmo. Per fare questo, piuttosto che da uno studio comparativo come i precedenti, partono dall'analisi e valutazione di estratti fatti in laboratorio, testati su 20 ceppi batterici e 10 fungini. A differenza dello studio di von Woedtke et al. (1999), che non aveva mostrato alcuna efficacia degli estratti etanolici in laboratorio, gli autori mostrano che l'estratto è attivo su Gram +, poco o nulla su Gram -, poco attivo su lieviti. L'effetto più interessante è quello su Salmonella enteritidis, con una MIC di 2.06%, m/V, in tutti gli altri casi le MIV sono superiori, dal 4.13% al 16.50%. Anche se i risultati sono migliori di quelli che si poteva aspettare dallo studio di von Woedtke et al. (1999), essi sono ancora lontani da quelli vantati dai GSE commerciali. Gli autori concludono che l'attività antimicrobica dei GSE commerciali potrebbe non derivare solamente dai conservanti sintetici, ma che sono necessari ulteriori studi per poter supportare l'utilizzo medico del GSE.
Rimane comunque un problema: anche in questo lavoro, negli estratti fatti in casa, non sono stati rilevati composti quaternari (quat) come il benzetonio cloruro, contrariamente a quanto dichiarato dalla casa produttrice che vorrebbe che i composti identificati come conservanti da von Woedtke et al. (1999) e Sakamoto et al. (1996) null'altro fossero che composti quat naturalmente sviluppati nel processo di estrazione e non tossici.
Inoltre la letteratura recente ha chiarito in parte i meccanismi di azione del GSE: l'estratto agirebbe mediante la distruzione della membrana batterica ed il riversamento del citoplasma all'esterno in 15 minuti (Reagor et al 2002; Heggers et al 2002). Se il meccanismo è questo, allora vanno moderate di molto anche le dichiarazioni che il GSE sarebbe un antipatogeno selettivo che non danneggia la flora batterica. Il meccanismo di distruzione della membrana batterica non permette infatti alcuna distinzione tra batteri amici e nemici.
Questi dati impongono due serie di considerazioni: la prima riguarda l'aspetto ciarlatanesco (al limite della frode) della proposta GSE, che approfitta della diffusa e acritica propensione di molti consumatori per i prodotti targati “naturale” per propinargli un prodotto adulterato (tra l'altro vale la pena ricordare che il processo di produzione del GSE, come spiegato nei tanti libretti che lo pubblicizzano, non è una estrazione, come il nome vorrebbe indurre a pensare, bensì un processo molto più complesso, con molti passaggi fermentativi e di semisintesi, per cui parlare di prodotto naturale pare abbastanza forzato).
Il secondo, molto più preoccupante, riguarda gli effetti a lungo termine dell'ingestione dei composti di adulterazione; vediamoli più da vicino.
1. Benzetonio cloruro: usato comunemente come disinfettante nei prodotti cosmetici, classificato in UE come veleno di classe 2 a causa della sua teratogenicità e causticità. La percentuale ritrovata in alcuni GSE arriva all'8% (Takeoka et al 2001), molto più della normale percentuale usata nei cosmetici. Lo Environmental Defense Fund lo descrive come un “sospetto intossicante endocrino” che manca di “dati necessari ad una valutazione di sicurezza” (scorecard.org). Secondo il National Institute for Occupational Health and Safety l'ingestione della sostanza potrebbe portare a “diarrea, nausea, vomito, collasso, convulsioni e coma” (cdc.gov).
Viene proposto da alcune fonti che il benzetonio cloruro rilevato nelle analisi sarebbe in realtà un quat simile al benzetonio cloruro, un sottoprodotto del processo produttivo del GSE, e che non sarebbe tossico. Questa affermazione presuppone che i laboratori di analisi non siano stati in grado di distinguere tra questo quat ed il benzetonio, cosa che sembra difficile. Inoltre la produzione di questo quat attraverso una ammoniazione dei flavonoidi è “poco probabile” (Takeoka et al 2001).
2. Triclosano: strutturalmente legato a vari composti bis-fenil policlorinati e e bis-fenil clorofenoli che sembrano sospetti dal punto di vista della salute umana. La Environmental Protection Agency mette il triclosano nell'elenco dei pesticidi (epa.gov). Viene ampiamente usato in cosmesi e nei saponi antibiotici. E'approvato per uso topico e sulle mucose ma non per uso orale.
Bibliografia
[cdc.gov 07-04-05] http://www.cdc.gov/niosh/ipcsneng/neng0387.html
[epa.gov 07-04-05] http://www.epa.gov/opppmsd1/foia/reviews/054901.htm
[scorecard.org 07-04-05] http://www.scorecard.org/chemical-profi ... d=121-54-0
Cvetnic Z, Vladimir-Knezevic S (2004) Antimicrobial activity of grapefruit seed and pulp ethanolic extractActa Pharm. 54,. 243-250
grapefruit-seed extract as an antibacterial agent: I. An in vitro agar assay, J. Altern. Complement.
Heggers J. P. , Cottingham J. , Gusman J. , Reagor L. , McCoy L. , Carino E. , Cox R. e Zhao J. G. (2002)
Med. 8 325-332.
of action and in vitro toxicity, J. Altern. Complement. Med. 8 333-340.
Reagor L., Gusman J., McCoy L. , Carino E. e Heggers J. P. (2002) The effectiveness of processed
Sakamoto S, Sato K, Maitani T, Yamada T. (1996) [Analysis of components in natural food additive "grapefruit seed extract" by HPLC and LC/MS] Eisei Shikenjo Hokoku.;(114):38-42
Takeoka GR, Dao LT, Wong RY, Lundin RE, Mahoney NE (2001) Identification of benzethoium chloride in commercial Grapefruit seed Extracts. J Agric. Food Chem. 49,: 3316-20
The effectiveness of processed grapefruit-seed extract as an antibacterial agent: II. Mechanism
von Woedtke T, Schluter B, Pflegel P, Lindequist U, Julich WD. (1999)Aspects of the antimicrobial efficacy of grapefruit seed extract and its relation to preservative substances contained. Pharmazie; 54(6):452-6.
E ancora il buon Marco Valussi che con piena cognizione di causa riflette sulla naturalità degli estratti ed in particolare del GSE:
Mi spiego brevemente: l'estratto di stevia (o l'estratto di iperico, o di cimicifuga) sono estratti secondo tutte le definizioni di estratti. Alcuni sono estratti liquidi, altri più concentrati, alcuni più selettivi, alcuni meno. Ma non intervengono in questi processi dei meccanismi attraverso i quali la natura del materiale di origine venga fortemente stravolta. Intendiamoci, ogni estrazione comporta una modifica del materiale di partenza, alcune volte, come per gli OE, molto pesante. Ma si rimane comunque in ambito ragionevole per poter dire che l'estratto finale ha indubbie e preponderanti relazioni con quello di partenza.
Ora, l'estratto di semi di pompelmo NON risponde a questi standard. Se vai a rileggerti il libro di TN, o meglio se vai a leggerti i protocolli di produzione (disponibili in letteratura) vedrai che il processo produttivo è estremamente complesso e violento, con molto passaggi fermentativi e di trasformazione, il che indica che in realtà stiamo parlando di un processo di semisintesi, cioè si parte da un prodotto vegetale come mero substrato per sintetizzare nuove molecole. Questo certamente non può essere descritto come un estratto, e certamente non è "naturale" nel senso comune del termine. Se lo fosse, come ho avuto già a dire in altre occasioni, allora sarebbe un estratto naturale anche la pillola anticoncezionale, e moltissimi prodotti sintetici che hanno come iniziale punto i terpeni dell'arancio.
Quindi, fuori uno, il GSE NON è un estratto naturale. Se vuoi un estratto naturale di semi di pompelmo è facile farlo a casa, segui le indicazioni sulle tinture nel mio forum ed otterrai un liquido amarissimo con buone attività antiossidanti ma con ridottissime attività antibatteriche, e comunque non sarebbe GSE, che è prodotto in tutt'altra maniera.
Fuori due: la presenza di benzetonio ed altri antisettici non è una evenienza saltuaria, tutte le analisi fatte da dieci anni a questa parte hanno riscontrato questi composti nei vari prodotti commerciali. E' quindi del tutto logico supporre, vista la bassa o nulla attività antibatterica dell'estratto normale, che ogni o buona parte dell'attività del GSE sia da attribuirsi ai "contaminanti".
Terzo: oltretutto il GSE non ha nessuna storia di utilizzo tradizionale, per cui, a differenza delle piante medicinali, non può giovarsi di questo bagaglio storico su sicurezza ed efficacia, e se quindi viene venduto come rimedio da assumersi per bocca io come consumatore pretenderei che seguisse la trafila del farmaco.
Laura
-
- novellino
- Messaggi: 8
- Iscritto il: 08/02/2008, 19:31
- Località: Roma
quaternari nel GSE
Salve maestrina (il mio gimapy sta ovviamente per giampy ma ho sbagliato dal principio la registrazione ).
E' normale che all'interno dell'estratto dei semi di pompelmo ci siano composti quaternari come il benzetonio cloruro o il benzalconio cloruro, si formano durante la fase di estrazione.
Grosso modo, l'estratto di semi fluido è composto per il 60% di semi e membrana bianca e per il 40% di soluzione acquosa di glicerina vegetale (es. dal cocco), mentre l'estratto secco comprende il 50% semi e membrana, il 30% glicerina vegetale e il 20% da un supporto inerme come il biossido di silicio.
In entrambi i casi, l'estratto è ricco di componenti polifenolici come la quercitina, l'esperidina, la poncirina, etc... Essendo questi elementi instabili e quindi antiradicali, nel "protocollo ufficiale" sono convertiti chimicamente in composti stabili appartenenti ad una categoria chimica differente: i composti quaternari di ammonio.
Questi ultimi sono decisamente pericolosi e tossici, addirittura possono essere impiegati per il controllo della legionella nelle depurazioni idriche al posto dell'acido clorico.
Il benzetonio cloruro ed il benzalconio cloruro sono quaternari di sintesi utilizzati industrilamente come antimicrobici ma sono appunto nocivi per gli esseri umani in genere. Fra i quaternari ci sono però anche alcune vitamine (es vit. B o colina) che invece tossiche non sono.
Qui ci sono vari studi in cui con vari metodi viene rintracciata la presenza delle sostanze incriminate in vari GSE commercili:
link 1
link 2
link 3
La differenza fra i migliaia di estratti di semi di pompelmo impiegati sta proprio qui. Non tutti adottano protocolli di estrazione "ufficiali" e questo alla fine si riflette sulla quantità di composti quaternari d'ammonio presenti nel prodotto finale e, non ultimo, sul prezzo di vendita finale. In pratica, non tutti impiegano protocolli di estrazione seri (costano molto!!!!).
Praticamente, dove ci sono più composti quaternari l'attività antimicrobica è maggiore ma il protocollo d'estrazione peggiore e il costo del prodotto più basso, mentre più bassi sono i composti quaternari più bassa (MA NON INESISTENTE) è l'attività antimicrobica ma più serio è il protocollo d'estrazione e più caro è il prodotto.
Io non sto contro o a favore di nessuno, so solo che non bisogna generalizzare a fare di tutta l'erba un fascio. Tanto alla fine chi parla a farvore o contro una cosa ha molto spesso seri interessi economici per farlo.
Per quanto rigurda l'iter dei farmaci poi, anche qui il dio denaro la fa da padrone. L'asprina, ad esempio, che deriva parzialmente dall'albero del salice, viene impiegato per mal di testa, dolori musco-scheletrici, influenze, febbre... patricamente una panacea e fino a qui tutto ok. Però solo l'80% del meccanismo biochimico d'azione è noto, il resto 20%...nada.
Eppure.... si usa parecchio e da molto tempo!
Ciao ciao
E' normale che all'interno dell'estratto dei semi di pompelmo ci siano composti quaternari come il benzetonio cloruro o il benzalconio cloruro, si formano durante la fase di estrazione.
Grosso modo, l'estratto di semi fluido è composto per il 60% di semi e membrana bianca e per il 40% di soluzione acquosa di glicerina vegetale (es. dal cocco), mentre l'estratto secco comprende il 50% semi e membrana, il 30% glicerina vegetale e il 20% da un supporto inerme come il biossido di silicio.
In entrambi i casi, l'estratto è ricco di componenti polifenolici come la quercitina, l'esperidina, la poncirina, etc... Essendo questi elementi instabili e quindi antiradicali, nel "protocollo ufficiale" sono convertiti chimicamente in composti stabili appartenenti ad una categoria chimica differente: i composti quaternari di ammonio.
Questi ultimi sono decisamente pericolosi e tossici, addirittura possono essere impiegati per il controllo della legionella nelle depurazioni idriche al posto dell'acido clorico.
Il benzetonio cloruro ed il benzalconio cloruro sono quaternari di sintesi utilizzati industrilamente come antimicrobici ma sono appunto nocivi per gli esseri umani in genere. Fra i quaternari ci sono però anche alcune vitamine (es vit. B o colina) che invece tossiche non sono.
Qui ci sono vari studi in cui con vari metodi viene rintracciata la presenza delle sostanze incriminate in vari GSE commercili:
link 1
link 2
link 3
La differenza fra i migliaia di estratti di semi di pompelmo impiegati sta proprio qui. Non tutti adottano protocolli di estrazione "ufficiali" e questo alla fine si riflette sulla quantità di composti quaternari d'ammonio presenti nel prodotto finale e, non ultimo, sul prezzo di vendita finale. In pratica, non tutti impiegano protocolli di estrazione seri (costano molto!!!!).
Praticamente, dove ci sono più composti quaternari l'attività antimicrobica è maggiore ma il protocollo d'estrazione peggiore e il costo del prodotto più basso, mentre più bassi sono i composti quaternari più bassa (MA NON INESISTENTE) è l'attività antimicrobica ma più serio è il protocollo d'estrazione e più caro è il prodotto.
Io non sto contro o a favore di nessuno, so solo che non bisogna generalizzare a fare di tutta l'erba un fascio. Tanto alla fine chi parla a farvore o contro una cosa ha molto spesso seri interessi economici per farlo.
Per quanto rigurda l'iter dei farmaci poi, anche qui il dio denaro la fa da padrone. L'asprina, ad esempio, che deriva parzialmente dall'albero del salice, viene impiegato per mal di testa, dolori musco-scheletrici, influenze, febbre... patricamente una panacea e fino a qui tutto ok. Però solo l'80% del meccanismo biochimico d'azione è noto, il resto 20%...nada.
Eppure.... si usa parecchio e da molto tempo!
Ciao ciao
In biologia nulla ha significato se non alla luce dell'evoluzione - Theodosius Dobzhansky -
-
- utente avanzato
- Messaggi: 520
- Iscritto il: 01/10/2006, 21:12
- Località: Torino
Re: quaternari nel GSE
Fammi capire, e noi poveri utenti finali che semplicemente scegliamo di non spalmarci di pesticidi (spacciati per estratti naturali tra l'altro), o addirittura di ingerirli quali interessi economici dovremmo avere?gimapy82 ha scritto: Tanto alla fine chi parla a farvore o contro una cosa ha molto spesso seri interessi economici per farlo.
-
- novellino
- Messaggi: 8
- Iscritto il: 08/02/2008, 19:31
- Località: Roma
neutro
La frase era riferita ad alcuni ricercatori che esprimono dei giudizi, molto spesso lo fanno perchè mossi da interessi che vanno oltre il bene della scienza.
Io non lavoro per nessuna casa od industria farmaceutica. Ho solamente utilizzato il GSE in laboratorio per vari motivi di ricerca e ho visto questo, tutto qui.
Io non lavoro per nessuna casa od industria farmaceutica. Ho solamente utilizzato il GSE in laboratorio per vari motivi di ricerca e ho visto questo, tutto qui.
In biologia nulla ha significato se non alla luce dell'evoluzione - Theodosius Dobzhansky -
Giampy, ma perchè non metti qualche altro link
scherzo dai - aprire una serie di link legati a lavori polacchi, ucraini, cileni, croati etc non è esattamente esaltante
buffa sta cosa.
si vede che il benzetonio cloruro è solo nei semi di pompelmo studiati in usa e in germania (link del tuo ultimo post).
scherzo dai - aprire una serie di link legati a lavori polacchi, ucraini, cileni, croati etc non è esattamente esaltante
buffa sta cosa.
si vede che il benzetonio cloruro è solo nei semi di pompelmo studiati in usa e in germania (link del tuo ultimo post).
-
- novellino
- Messaggi: 8
- Iscritto il: 08/02/2008, 19:31
- Località: Roma
studi GSE
Salve a tutti.
Scusate per la presentazione, ma dove devo andare a presentarmi? Non è affatto per cattiveria... ma non trovo il posto dove effettuare la presentazione.
Per quanto rigurda gli studi, i metodi scientifici non si misurano mica dal posto del mondo dove si fanno. Se si seguono gli iter giusti lo puoi fare al polo nord o in india.
Le ricerche universitarie risentono dei fondi a disposizione dei ricercatori e dei laboratori. E' ovvio che in parti del mondo importanti i fondi vengano impiegati per studi, per così dire, importanti (come le ricerche sulle cellule staminali, o fattori genetici implicati nella formazione delle metastasi - solo per fare qualche esempio), invece in paesi meno importanrti i fondi li concentrano per argomenti "meno nobili" perchè i migliori cervelloni tanto vanno via negli USA.
Fra le università ecraine, polacche, italiane, americane, olandesi, indiane etc... non c'è differenza. Uno studio fatto in USA per essere convalidato deve essere eseguito in varie parti del mondo e dare gli stessi risultati (metodo galineiano della scienza); e poi il GSE è stato sperimentato anche in francia al Pasteaur, in giappone al Daiwa Kasei Chemical, negli USA dalla Food and Drug Administration... etc
Scusate per la presentazione, ma dove devo andare a presentarmi? Non è affatto per cattiveria... ma non trovo il posto dove effettuare la presentazione.
Per quanto rigurda gli studi, i metodi scientifici non si misurano mica dal posto del mondo dove si fanno. Se si seguono gli iter giusti lo puoi fare al polo nord o in india.
Le ricerche universitarie risentono dei fondi a disposizione dei ricercatori e dei laboratori. E' ovvio che in parti del mondo importanti i fondi vengano impiegati per studi, per così dire, importanti (come le ricerche sulle cellule staminali, o fattori genetici implicati nella formazione delle metastasi - solo per fare qualche esempio), invece in paesi meno importanrti i fondi li concentrano per argomenti "meno nobili" perchè i migliori cervelloni tanto vanno via negli USA.
Fra le università ecraine, polacche, italiane, americane, olandesi, indiane etc... non c'è differenza. Uno studio fatto in USA per essere convalidato deve essere eseguito in varie parti del mondo e dare gli stessi risultati (metodo galineiano della scienza); e poi il GSE è stato sperimentato anche in francia al Pasteaur, in giappone al Daiwa Kasei Chemical, negli USA dalla Food and Drug Administration... etc
In biologia nulla ha significato se non alla luce dell'evoluzione - Theodosius Dobzhansky -
-
- novellino
- Messaggi: 8
- Iscritto il: 08/02/2008, 19:31
- Località: Roma
lab
Qui alcuni link (seri) in cui sono riportati alcuni laboratori in cui è usato o comunque è stato testato il GSE...
http://www.gseinformation.com/list.html
http://www.ambertech.com/herbs/grapefruit_seed.php
http://www.air-water-nutrition-healthsm ... xtract.htm
http://www.nutriteam.com/list.html
Uno anche giapponese...
http://www.greenlabscorp.com/product/GS ... search.htm
ciao ciao
Oh... non saranno mo tutti scemi cavolo....
http://www.gseinformation.com/list.html
http://www.ambertech.com/herbs/grapefruit_seed.php
http://www.air-water-nutrition-healthsm ... xtract.htm
http://www.nutriteam.com/list.html
Uno anche giapponese...
http://www.greenlabscorp.com/product/GS ... search.htm
ciao ciao
Oh... non saranno mo tutti scemi cavolo....
In biologia nulla ha significato se non alla luce dell'evoluzione - Theodosius Dobzhansky -
-
- Spignattatore Esperto
- Messaggi: 5171
- Iscritto il: 03/10/2006, 9:54