Olio di Buriti - Mauritia Flexuosa
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Olio di Buriti - Mauritia Flexuosa
Volevo segnalarvi questo olio che trovate su Behawe.
Viene estratto dalle noci di una palma Brasiliana e si presenta come un olio abbastanza viscoso arancione brillante.
Il colore dice tutto...
E' l'olio (pare) con la più alta concentrazione di carotenoidi (più alta dell'olio di carota) , ha una notevole concentrazione di acidi grassi essenziali e agisce come filtro UV.
C'è uno studio interessante di comparazione tra il Buriti e gli oli di Bertholletia excelsa , Passiflora e Theobroma grandiflorum fatto bene.
Sono poche righe e lo trovate QUI --> EDIT 2011 non più esistente
Nella medicina tradizionale viene usato come olio protettivo e applicato in caso di ustioni o scottature solari.
La composizione tipica che ho trovato è questa:
* Oleic Acid: 79.2%
* Palmitic Acid: 16.3%
* Linoleic Acid: 1.4%
* Linolenic Acid: 1.3%
* Stearic Acid: 1.3%
* Palmitoleic Acid: 0.4%
Come uso si mette tra il 2 e il 5% (io l'ho messo al 3%) dopo aver emulsionato, quando la temperatura non è troppo alta, per non danneggiarlo.
Chi 'bara' con il tego carbomer 341ER può mischiare l'olio ad uno 0.2-0.3 di polimero ed aggiungerlo sempre dopo aver emulsionato.
Se trovate altre info aggiungete...
Viene estratto dalle noci di una palma Brasiliana e si presenta come un olio abbastanza viscoso arancione brillante.
Il colore dice tutto...
E' l'olio (pare) con la più alta concentrazione di carotenoidi (più alta dell'olio di carota) , ha una notevole concentrazione di acidi grassi essenziali e agisce come filtro UV.
C'è uno studio interessante di comparazione tra il Buriti e gli oli di Bertholletia excelsa , Passiflora e Theobroma grandiflorum fatto bene.
Sono poche righe e lo trovate QUI --> EDIT 2011 non più esistente
Nella medicina tradizionale viene usato come olio protettivo e applicato in caso di ustioni o scottature solari.
La composizione tipica che ho trovato è questa:
* Oleic Acid: 79.2%
* Palmitic Acid: 16.3%
* Linoleic Acid: 1.4%
* Linolenic Acid: 1.3%
* Stearic Acid: 1.3%
* Palmitoleic Acid: 0.4%
Come uso si mette tra il 2 e il 5% (io l'ho messo al 3%) dopo aver emulsionato, quando la temperatura non è troppo alta, per non danneggiarlo.
Chi 'bara' con il tego carbomer 341ER può mischiare l'olio ad uno 0.2-0.3 di polimero ed aggiungerlo sempre dopo aver emulsionato.
Se trovate altre info aggiungete...
Ultima modifica di anto il 08/11/2011, 20:41, modificato 1 volta in totale.
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Eccoli qua tutti e due !!
Il colore finale è giallino. Per le macchie non so perchè l'ho usata come crema viso ... in effetti non escludo
L'odore .. beh c'è ... ma non è dei peggiori una volta emulsionato.
Non andrei oltre il 3%.
Il 5% magari d'estate x crema solare viso associato a lipoico e/o ferulico.
Il colore finale è giallino. Per le macchie non so perchè l'ho usata come crema viso ... in effetti non escludo
L'odore .. beh c'è ... ma non è dei peggiori una volta emulsionato.
Non andrei oltre il 3%.
Il 5% magari d'estate x crema solare viso associato a lipoico e/o ferulico.
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Io ho un dubbio che deriva dall'effettivo sbilanciamento degli acidi grassi in favore dell'acido oleico che secondo un testo di fisiopatologia cutanea non ha effetti benefici per lo strato corneo.anto ha scritto: ha una notevole concentrazione di acidi grassi essenziali ..
Cito:" gli acidi grassi monoinsaturi, quali oleico e palmitoleico, quando applicati sull'epidermide compromettono la stabilità del gradiente di calcio extracellulare, innescando una reazione ipercheratosica. E' stato ipotizzato che ciò avvenga in seguito alla incorporazione di tali acidi nei fosfolipidi della membrana cheratinocitaria. Questa acquisirebbe caratteristiche di eccessiva rigidità cui conseguirebbe un difettoso funzionamento dei canali di calcio".
Semplificando: l'acido oleico disturberebbe l'equilibrio elettrolitico della pelle causando un aumento della TEWL (dispersione di acqua) e disidratazione, intralciando poi una corretta riparazione dello strato corneo.
Infatti cito ancora:"...l'acido oleico, in corso di sindrome da carenza di acidi grassi essenziali, contribuisce alla patogenesi della stessa"
(Ferdinando Terranova - Tecniche Nuove).
Anche questa scheda tecnica lo indica come irritante la pelle.
A proposito di questo olio forse sarebbe da accertare la presenza di una buona quota insaponificabile in grado di mitigare quest'attività "aggressiva" dell'acido oleico.
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Re: Olio di Buriti - Mauritia Flexuosa
quali sono gli oli/burri più indicati da associargli? squalene? insaponificabile d'avocado? altro?
"..poi certo per chi non e' abituato
pensare e' sconsigliato
poi e' bene essere un poco diffidente
per chi e' un po' differente.."
pensare e' sconsigliato
poi e' bene essere un poco diffidente
per chi e' un po' differente.."
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Re: Olio di Buriti - Mauritia Flexuosa
Ho un po' di domande
Siccome il post è vecchio chiedo conferme su quest'affermazione. Quest'olio ha proprietà solventi maggiori di altri e quindi in caso ci posso stemperare il 341ER oppure è preferibile usare olietti sintetici tipo dycaprylyl ether come ho fatto finora?anto ha scritto:Chi 'bara' con il tego carbomer 341ER può mischiare l'olio ad uno 0.2-0.3 di polimero ed aggiungerlo sempre dopo aver emulsionato.
Quoto M&E in questa richiesta e poi volevo anche chiedere che densità ha? E' un olio medio o pesante (che sia leggero lo escludo)?M&E ha scritto:quali sono gli oli/burri più indicati da associargli? squalene? insaponificabile d'avocado? altro?
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior.
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Re: Olio di Buriti - Mauritia Flexuosa
Acc.. dal 2008.. e pure il link che avevo messo è sparito.
Lo ricompro sempre per solari e doposole e lo sto rispignattando in questi giorni.
Questa storia delle proprietà solventi l'avrò letta ma non so più dove e manco la ricordavo.
Per i carbomer adatti al metodo inverso (sta scritto sulle schede) sempre meglio disperderli, per non sbagliare, con esteri o oli non polari .
In genere non gli oli vegetali.
Quando non lo sapevo comunque non è mai successo nulla di drammatico... si idratano un po' più lentamente, la "pappetta" è più densa ma grossi guai non ne ho visti
Associazioni: Io lo considero quasi un attivo. E' rosso intenso quindi immagina il contenuto in antiox ...
Ergo lo associo a tocoferolo /rile / tocotrienoli etc ...
Non ne puoi usare tantissimo a meno che tu non voglia una crema giallo/arancio
E' piuttosto pesante secondo me. La pianta è una palma .
Ah .. anche se è meglio non metterlo proprio in fase A è bello resistente all'ossidazione
QUI la scheda di AZ dove vedete anche i colori.
Lo ricompro sempre per solari e doposole e lo sto rispignattando in questi giorni.
Questa storia delle proprietà solventi l'avrò letta ma non so più dove e manco la ricordavo.
Per i carbomer adatti al metodo inverso (sta scritto sulle schede) sempre meglio disperderli, per non sbagliare, con esteri o oli non polari .
In genere non gli oli vegetali.
Quando non lo sapevo comunque non è mai successo nulla di drammatico... si idratano un po' più lentamente, la "pappetta" è più densa ma grossi guai non ne ho visti
Associazioni: Io lo considero quasi un attivo. E' rosso intenso quindi immagina il contenuto in antiox ...
Ergo lo associo a tocoferolo /rile / tocotrienoli etc ...
Non ne puoi usare tantissimo a meno che tu non voglia una crema giallo/arancio
E' piuttosto pesante secondo me. La pianta è una palma .
Ah .. anche se è meglio non metterlo proprio in fase A è bello resistente all'ossidazione
QUI la scheda di AZ dove vedete anche i colori.
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- utente avanzato
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Re: Olio di Buriti - Mauritia Flexuosa
Grazie Anto per aver risposto subito a tutte le mie domande! Sei un mito
La scheda di AZ l'avevo vista, bello che come densità scrivono 0.800-0.980...
Infatti avevo capito proprio così, ma nella mia ingenuità ho pensato "magari questo è diverso!"anto ha scritto:Per i carbomer adatti al metodo inverso (sta scritto sulle schede) sempre meglio disperderli, per non sbagliare con esteri o oli non polari .
In genere non gli oli vegetali.
La scheda di AZ l'avevo vista, bello che come densità scrivono 0.800-0.980...
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