Dicaprylyl Ether

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Verbena
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Dicaprylyl Ether

Messaggio da Verbena »

Ho visto che questo prodotto sul biodizionario è classificato come additivo con due semafori verdi (bene!).
Io ce l'ho ed è leggerissimo, quasi acquoso, lo uso per aggiungere alla cascata dei grassi un elemento molto leggero.
Penso sia uno di quegli ingredienti che sul forum vengono definiti "olietti leggeri" e che quindi abbia anche una funzione emolliente.... chiedo conferma agli esperti perché la definizione di "additivo" mi pone il dubbio che abbia qualche altra funzione. Grazie
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Lola
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Re: Dicaprylyl Ether

Messaggio da Lola »

Vedo che non c'è una descrizione... Spesso lo si trova sotto il suo nome commerciale Acemoll OE.

E' un olio molto ma molto leggero forse il più leggero tra gli esteri/eteri che conosco, che addirittura evapora dai luoghi dove è stato spalmato, con un effetto secco (quindi il contrario del cetiol sensoft, o del coco caprylate che sono più setosi, rullanti, simil siliconici).
Va bene per alleggerire le cascate dei grassi, e per renderle meno untuose, come componente per bagnanti di cosmetici in polvere, come ingrediente di fondotinta.
Usato da solo è secco e povero, poco piacevole, ma in compagnia di altir olii piò completare una cascata corretta. Il suo uso principe è negli olii secchi spray in versione ecobio.

Incolore, inodore, praticamente eterno, non ha bisogno di antiossidanti.
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Verbena
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Re: Dicaprylyl Ether

Messaggio da Verbena »

Il topic non l'ho trovato, ho visto che è molto usato, grazie e ciao!
quinnii
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Re: Dicaprylyl Ether

Messaggio da quinnii »

qual è la sua densità?
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Re: Dicaprylyl Ether

Messaggio da tagliar »

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francesca.orlanda
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Re: Dicaprylyl Ether

Messaggio da francesca.orlanda »

ciao, che differenza c'è tra gli esteri e gli eteri? spero di non sbagliare topic.. gli eteri sono ancora piu leggeri?
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Lola
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Re: Dicaprylyl Ether

Messaggio da Lola »

Ma che bella domanda. La risposta veloce è sì sono più leggeri.

La risposta semi veloce - oltre alla quale non andrò perchè le mie conoscenze di chimica sono piuttosto basilari - è che gli eteri sono ottenuti dalla reazione tra due alcool (quasi sempre), sono più volatili degli esteri, ma anche completamente non reattivi chimicamente. Possono solo tornare a risputare fuori gli alcool di partenza se li trattiamo con una base forte (visto che per ottenerli avevamo dovuto usare un acido forte).
Gli esteri sono ottenuti dalla reazione di un acido carbossilico e un alcool, sono unti, non hanno nulla a che fare con le sostanze di partenza, e sono meno inerti dal punto di vista chimico, possono reagire più facilmente.
Esempi di eteri che usiamo nello spignatto: solo uno, il dicaprylyl ether, olio molto leggero dal tocco asciutto. Poi il più famoso, ma non lo usiamo nello spignatto, c'è l'etere, ottenuto da due molecole di alcool etilico.

Esempi di esteri:

da acido acetico tocoferile acetato (estere ottenuto dall'alcool tocoferolo - se finisce in olo è un alcool - e acido acetico)

da acido benzoico C12-15 alkyl benzoate (olio leggero che sta più che altro nei solari), benzyl benzoate (un olietto che serve nelle fragranze) (occhio che il sodio benzoato non è un estere ma un sale!)

da acido palmitico cetyl palmitate (cera) ethylhexyl palmitate (olio media densità) retinyl palmitate (vitamina A più stabile) ascorbyl palmitate (vitamina C più stabile) isopropyl palmitate (olietto) (occhio che sodium palmitate e potassium palmitate non sono esteri ma saponi!)

da acido miristico myristyl myristate, isopropyl myristate
da acido ottanoico octyl (o ethylhexyl) octanoate
da acido stearico ethylhexyl stearate, stearyl stearate,
poi ci cono i caprati, i caprilati, i laurati, e spero di non aver dimenticato nulla.
E infine, sono esteri (dell'alcool glicerolo che tu conosci col nome comune di glicerina) tutti i trigliceridi, i costituenti degli oli vegetali da cucina.

Spero di non averti annoiata troppo

Se ho fatto errori qualcuno mi corregga.
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