NickAngel97 ha scritto: 13/03/2024, 9:44
Questa è nuova, l'incapsulamento in idrossiapatite non lo avevo mai sentito, è una tecnica che esiste da pochissimo. Devo andare a vedermelo.
Io l’avevo provata in un solare. Il produttore dice che aumenta l’spf dato dallo zinco e che fa effetto soft focus. Quest’ultimo lo sottoscrivo. Il solare in questione (solo filtri fisici) sembra un primer.
Questo ciò che dice il produttore
L’idrossiapatite è un minerale che si presenta sotto forma di cristalli prismatici solitamente bianchi. È uno dei componenti principali delle ossa e dei denti e dona ad essi durezza e consistenza. È inserita all’interno di cosmetici per il cavo orale come dentifrici, al fine di favorire la rimineralizzazione dei denti e creare una barriera fisiologica contro placca, tartaro, carie e sensibilità dentinale. È anche utilizzata in chirurgia negli interventi alle ossa e nell’impianto di protesi. L’idrossiapatite è impiegata anche nella realizzazione di solari ecologici e dermocompatibili.
In combinazione con altri ingredienti, ad esempio l’ossido di Zinco, svolge un’importante attività di barriera contro i raggi UV e assicura piena sicurezza a tutte le pelli e anche quelle sensibili. Ha inoltre un effetto uniformante e soft-focus, migliora l’elasticità della pelle preservando l’integrità strutturale di fibre di collagene ed elastina e ha un effetto antirughe. Non ha impatto sull’ecosistema marino ed è rispettoso della barriera corallina e della fauna oceanica e marina.
No, non è quello. Ho cercato. È un attivo pronto, non si sono inventati niente. Si chiama Hydroxysomes, brevetto della Actera, simile a quello che ha fatto anche la Sederma per il retinol, solo che quello è in liposomi classici. Sono attivi su cui bisogna aspettare studi. Non hanno ancora nulla che sia imparziale e obiettivo, sono attivi appena lanciati.
Scusate, ma c’è qualcosa che mi sfugge: il liposoma serve per veicolare l’attivo che ha incapsulato, ma l’idrossiapatite come fa a veicolare qualcosa nella pelle, non avendo nessuna affinità con quest’ultima?
“Siate felici e se qualche volta la felicità si scorda di voi, voi non vi scordate della felicità” (R. Benigni)
Non è proprio così, l'idrossiapatite di calcio è per esempio usata in medicina estetica come filler per rivitalizzare la pelle, ha molta affinità e riesce a stimolare nuovi fibroblasti e collagene.
Laura ha scritto: 13/03/2024, 16:55
Non è proprio così, l'idrossiapatite di calcio è per esempio usata in medicina estetica come filler per rivitalizzare la pelle, ha molta affinità e riesce a stimolare nuovi fibroblasti e collagene.
Ma rivitalizzare la pelle e veicolare un attivo sono due cose ben diverse.
“Siate felici e se qualche volta la felicità si scorda di voi, voi non vi scordate della felicità” (R. Benigni)
Risulta che l'idrossiapatite 'dialoghi' bene con la pelle per via degli ioni di calcio, a te risulta che sia incompatibile?
NickAngel97 ha scritto: 13/03/2024, 18:12
Laura, andiamo un attimo OT, ma visto che l'ho citata sopra, cosa puoi dirci della della creatinina usata in cosmesi? Grazie
I liposomi veicolano il loro contenuto perché si fondono con le membrane cellulari, dato che sono costituiti nello stesso modo di queste ultime.
L’idrossiapatite è un minerale, quindi non capisco come possa veicolare qualcosa all’interno della pelle: se ti “spalmi” dell’idrossiapatite sulla pelle quella rimane lì perché è un minerale insolubile (è il costituente principale delle ossa e dei denti).
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Ma l'idrossiapatite che mettono nei dentifrici non va a riparare lo smalto dei denti?
...perchè io VI VEDO
"Dovrei mettere all'ingresso del forum avete presente quei metal detector tipo negli aeroporti? Quando suona, faccio lasciare giù la scatoletta di bicarbonato e faccio passare solo senza."
Lola ha scritto: 14/03/2024, 17:01
Ma l'idrossiapatite che mettono nei dentifrici non va a riparare lo smalto dei denti?
Sì, se è idrossiapatite con chitosano e fluoroidrossiapatite con calcio fosfato in tampone citrato meglio ancora (ovvero la linea Biosmalto viola - non quella blu - della Curasept, per citare il commerciale, sia dentifricio che la mousse remineralizzante. Il loro funzionamento dipende strettamente dagli enzimi salivari che fanno sì che questi attivi precipitino e possano essere resi affini allo smalto dentale, per cui è indispensabile avere i denti ben cosparsi di saliva quando li si usa. Li uso da anni a causa reflusso gastrico, che demineralizza lo smalto dei denti e crea sensibilità e anche possibile erosione).
Laura ha scritto: 14/03/2024, 16:53
Ti sto dicendo che la pelle la riconosce e la metabolizza, si usa da anni per rivitalizzare la pelle e funziona, non rimane lì inerte.
Ok, la pelle in qualche modo la riconosce e la metabolizza, ma la mia domanda è sempre quella: come fa a veicolare qualcosa?
I liposomi veicolano qualcosa che è contenuto al loro interno proprio perché si fondono con le membrane cellulari, i fitosomi veicolano qualcosa perché sono legati alla molecola che devono veicolare e anche loro hanno una certa affinità con le membrane cellulari, essendo dei fosfolipidi, ma l’idrossiapatite come fa a veicolare qualcosa essendo un minerale? È proprio questo che vorrei capire.
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Mi sono leggiucchiata alcune cose, ovviamente non ho compreso proprio tutto e neanche bene, mi sono poi arenata di fronte ad una domanda che mi sono fatta e siccome sono senza vergogna la pongo qui.
Dato per vero che l'idrossiapatite attraversa la barriera dei corneociti, che viene riconosciuta e metabolizzata, che
rilascia il suo contenuto, dato per buono il meccanismo di produzione di collagene conseguentemente alla pratica in chirurgia estetica dell'introduzione e posizionamento della tal sostanza, la domanda è: si può innescare questo processo spalmando l'idrossiapatite (sì insomma, una emulsione/gel...) sulla pelle? È questo che si intende per "rivitalizzare" (rigenerare) la pelle?
Forse sono in ot dato che scrivo di idrossiapatite e non di retinoidi.
Scusate, ma forse stiamo parlando di 2 cose diverse: Laura, quando dici che l’idrossiapatite viene usata come filler intendi che viene iniettata nella pelle, giusto? Lo deduco anche da quello che ha scritto ora Australopiteco… invece Mickey e NickAngel stanno parlando di un prodotto che è un siero, quindi l’idrossiapatite viene spalmata sulla pelle e qui ritorniamo alle mie perplessità.
E’ corretto quello che ho scritto o no?
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Corretto Tagliar, l'idrossiapatite quale filler (Radiesse) non è assimilabile per funzionalità a quella di cui si accenna in questo topic: in soldoni non è lontanamente pensabile che spalmata sulla pelle arrivi a funzionare come filler.
Per quanto riguarda la funzione meramente veicolatrice di retinolo, ma ho visto anche di altri principi attivi, bisogna informarsi sulla tecnologia Hydroxysomes di cui parlava Nick più su. Per quello che ho letto a me pare che il razionale ci sia, in quanto, ripeto, mi risulta che il calcio 'comunichi' bene con la pelle.
p.s. per esempio: https://www.voyantbeauty.com/ingredient ... roxysomes/ Gli idrossisomi si attaccano ionicamente ai bioattivi attraverso i pori interni e la superficie esterna delle particelle. Vengono rilasciati a causa del gradiente naturale del pH della pelle nello strato corneo, che è compreso tra 4,5 e 4,7 al centro della regione dello strato corneo. Le particelle rimangono localizzate in questa regione e, man mano che si dissociano nel pH più basso della pelle, i bioattivi vengono rilasciati nel tempo in modo prolungato.
Che ruolo gioca il calcio?
Uno dei principali vantaggi delle particelle di idrossisoma è il rilascio di calcio nella pelle. Ciò significa che ogni volta che si fornisce un bioattivo con l'idrossisoma, si fornisce anche calcio. Perché il calcio è importante? La perdita di calcio e delle sue proprietà all'interno della pelle avviene con l'avanzare dell'età e, di conseguenza, la pelle diventa più fragile, disidratata, distaccata e meno resistente ai danni ambientali. Il calcio è il segnale effettivo per innescare la differenziazione dei cheratinociti, che accelera la rapida generazione delle cellule della pelle. Esistono studi che dimostrano che quando la pelle è danneggiata, il gradiente di calcio non è presente; appare quando la pelle inizia a ripararsi mentre si rigenera. Ripristina ed è l'unico responsabile della rigenerazione delle cellule della pelle. Il calcio sta diventando una parola chiave quando si fa riferimento ai trattamenti per la cura della pelle e al rinnovamento cellulare. Questo è ciò che rende unici gli Hydroxysomes: è il rilascio prolungato; il sistema di rilascio dermico consente il rilascio lento nel corso di ore utilizzando il pH naturale della pelle. I principi attivi vengono rilasciati nella pelle nel tempo come un cerotto che avresti sulla pelle, ma questo è un cerotto senza cerotto. Consideralo come un cerotto virtuale all'interno dello strato corneo piuttosto che un cerotto reale all'esterno della pelle: i principi attivi vengono rilasciati nel tempo.