Filtri solari e fotostabilità
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Re: Filtri solari e fotostabilità
Anni fa approfondendo il tema delle nano particelle avevo letto che i produttori si parano le chiappe mettendo sul mercato prodotti effettivamente privi di nanoparticelle, il problema però è che queste si possono sviluppare con il tempo.
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Re: Filtri solari e fotostabilità
Poi c'è anche un filtro UVB/UVA abbastanza nuovo, approvato da pochi anni, che viene utilizzato solo in forma nano, il Tinosorb A2B, ovvero tris-biphenyl triazine (nano), che viene usato per allargare il raggio d'azione del prodotto, andando a coprire la fascia tra i 320 e i 340 nm, che gli altri filtri lasciavano quasi scoperta. Qualcuno sa qualcosa di più?
Vorrei chiedervi anche di un altro filtro nuovo, nuovissimo proprio, ma per quest'ultimo ci rivediamo tra poco in inserimento INCI
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Re: Filtri solari e fotostabilità
Che io abbia letto è il contrario, nel tempo le nanoparticelle si riaggregano, in dimensioni anche superiori ai 500nm, e nanoparticelle sono quelle da 1 a 100nm.
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Re: Filtri solari e fotostabilità
Sono sicura. Era un video documentario francese e trattava proprio della riduzione del biossido di titanio in nanoparticelle con il tempo.
EDIT : in Francia il diossido di titanio per uso alimentare è stato vietato dal 2020, proprio perchè con il tempo degradava in nanoparticelle.
quello che hai letto tu riguardava cosmetici o alimenti ? credo che molto dipende dal tipo di reazione che il biossido ha con altri elementi.
se trovo il video te lo giro
EDIT : in Francia il diossido di titanio per uso alimentare è stato vietato dal 2020, proprio perchè con il tempo degradava in nanoparticelle.
quello che hai letto tu riguardava cosmetici o alimenti ? credo che molto dipende dal tipo di reazione che il biossido ha con altri elementi.
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Re: Filtri solari e fotostabilità
Marins, sai che ho idea di averlo visto pure io? Non sono sicuro al 100% che fosse lo stesso, ma ho ricordi di questa informazione.
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Re: Filtri solari e fotostabilità
io ricordo che stavo leggendo i commenti sull'epatage blanc di aromazone (a base di diossido di titanio) e una recensione di una tipa metteva in guardia dalla formazione di "naoparticules" che anche se non presenti al momento, potevano comunque esserci e la tipa postava pure un link che rimandava al video che ho citato. forse anche tu l'hai visto su AZ
EDIT : leggo che anche in tutta Europa il biossido di titanio nei cibi è stato abolito da gennaio 2022 . bella notizia.
EDIT : leggo che anche in tutta Europa il biossido di titanio nei cibi è stato abolito da gennaio 2022 . bella notizia.
Ultima modifica di Marins il 30/05/2022, 16:01, modificato 1 volta in totale.
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Re: Filtri solari e fotostabilità
Ma dai, ma come fa una sostanza a ridursi in nanoparticelle da sè?
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Re: Filtri solari e fotostabilità
eh me lo ero chiesta anche io ed ero andata poi a leggere che le nanoparticelle esistono già in natura erano usate anticamente in Mesopotamia da prima che fosse inventata la nanotecnologia, ma nel video non era spiegato nel dettaglio, la formazione di nanoparticelle era solo accennata. insisteva sul fatto che un prodotto veniva messo sul mercato senza nanoparticelle e a distanza di mesi invece le trovavano. loro stessi esaminavano il prodotto a distanza di tempo . ricordo che uno dei prodotti erano gli M&M'S.
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Re: Filtri solari e fotostabilità
Non è che dobbiamo fare da cassa di risonanza a notizie sul web non verificate, o c'è una bibliografia seria o si cancella.
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Re: Filtri solari e fotostabilità
Mi spiace, non volevo allarmarti Laura.
il video era di una tv francese conosciuta . non era affatto raffazzonato ed intervistavano scienziati esperti. a me sembrava molto credibile.
di letteratura c'è poco e troppo. è solo da qualche anno che lo si studia e che se ne parla.
questo è un link che parla della legge in Europa
https://ilfattoalimentare.it/biossido-t ... %20divieto.
in particolare
"Nel marzo 2020 la Commissione ha chiesto all’Autorità europea per la sicurezza alimentare di aggiornare il suo parere del 2016. Sebbene allora non abbia segnalato problemi di sicurezza, l’Efsa ha tuttavia individuato alcune lacune e incertezze nei dati, in particolare per quanto riguarda la dimensione delle particelle. Questo parametro può influire sulle proprietà tossicologiche. Sebbene non concluda che l’additivo costituisce un rischio certo per la salute, il nuovo parere dell’Efsa non esclude neppure tale possibilità. In particolare, non si escludono rischi di genotossicità, ciò significa che l’uso del biossido di titanio come additivo alimentare potrebbe causare danni al Dna o ai cromosomi. Nell’UE, l’impossibilità di confermare la sicurezza di un additivo alimentare è sufficiente a giustificare un divieto"
si parla appunto di lacune ed incertezze nei dati a proposito della dimensione delle particelle. aggiungo io "presenza o meno di nano particelle".
il biossido di titanio (non il biossido di titanio in nanoparticelle) è sospetto, tanto da essere stato vietato per uso alimentare .
il video era di una tv francese conosciuta . non era affatto raffazzonato ed intervistavano scienziati esperti. a me sembrava molto credibile.
di letteratura c'è poco e troppo. è solo da qualche anno che lo si studia e che se ne parla.
questo è un link che parla della legge in Europa
https://ilfattoalimentare.it/biossido-t ... %20divieto.
in particolare
"Nel marzo 2020 la Commissione ha chiesto all’Autorità europea per la sicurezza alimentare di aggiornare il suo parere del 2016. Sebbene allora non abbia segnalato problemi di sicurezza, l’Efsa ha tuttavia individuato alcune lacune e incertezze nei dati, in particolare per quanto riguarda la dimensione delle particelle. Questo parametro può influire sulle proprietà tossicologiche. Sebbene non concluda che l’additivo costituisce un rischio certo per la salute, il nuovo parere dell’Efsa non esclude neppure tale possibilità. In particolare, non si escludono rischi di genotossicità, ciò significa che l’uso del biossido di titanio come additivo alimentare potrebbe causare danni al Dna o ai cromosomi. Nell’UE, l’impossibilità di confermare la sicurezza di un additivo alimentare è sufficiente a giustificare un divieto"
si parla appunto di lacune ed incertezze nei dati a proposito della dimensione delle particelle. aggiungo io "presenza o meno di nano particelle".
il biossido di titanio (non il biossido di titanio in nanoparticelle) è sospetto, tanto da essere stato vietato per uso alimentare .
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Re: Filtri solari e fotostabilità
Il biossido di titanio è bandito dagli alimenti perchè elemento reattivo e non perchè si autoriduca in nanoparticelle; poi il campo alimentare è diverso da quello cosmetico, sono in gioco fisiologie ben differenti da non confondere.
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Re: Filtri solari e fotostabilità
@Marins Ne avevamo parlato anche con Lola nel topic del TiO2 riguardo il suo uso come additivo alimentare e in cosmetici che possono essere accidentalmente ingeriti (dentifrici) :
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Re: Filtri solari e fotostabilità
in campo cosmetico parlano (o meglio ipotizzano) di come anche la pelle lo possa assorbire (in forma di nanoparticelle), ma che io sappia non lo hanno vietato nemmeno sotto forma di nanoparticelle.
nemmeno in farmacologia. e credo sia usato come anti agglomerante.
Invece quì https://www.galileonet.it/biossido-di-t ... testinale/
evidenziano come da macro particelle possono diventare nano particelle, ma non spiegano esattamente come .
Cito :
A tranquillizzare esperti e istituzioni è il fatto che la formulazione utilizzata a scopo alimentare non dovrebbe contenere nanoparticelle, come capita invece quando è usato in cosmesi, o nella produzione di vernici. Ma diverse ricerche recenti hanno dimostrato che anche nei cibi possono essere presenti questi insidiosi nemici nanoscopici, formati dai processi produttivi e dalla lavorazione del materiale “macroscopico”.
nemmeno in farmacologia. e credo sia usato come anti agglomerante.
Invece quì https://www.galileonet.it/biossido-di-t ... testinale/
evidenziano come da macro particelle possono diventare nano particelle, ma non spiegano esattamente come .
Cito :
A tranquillizzare esperti e istituzioni è il fatto che la formulazione utilizzata a scopo alimentare non dovrebbe contenere nanoparticelle, come capita invece quando è usato in cosmesi, o nella produzione di vernici. Ma diverse ricerche recenti hanno dimostrato che anche nei cibi possono essere presenti questi insidiosi nemici nanoscopici, formati dai processi produttivi e dalla lavorazione del materiale “macroscopico”.
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Re: Filtri solari e fotostabilità
E' la conferma che in campo alimentare il sospetto è che all'origine il biossido di titanio possa contenere nanoparticelle, che si formano al momento della produzione in fabbrica; non è una 'trasformazione' che avvenga a posteriori.
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Re: Filtri solari e fotostabilità
Forse non ho capito ,ma per come l'ho letta io all'origine erano macro particelle (quindi il biossido di titanio non contiene nanoparticelle) poi nel processo produttivo degli alimenti queste si possano formare. ma il tutto senza l'ausilio di nanotecnologie.
oppure dovrei leggere che i processi produttivi e di lavorazione di cui parlano sono le nanotecnologie ?
oppure dovrei leggere che i processi produttivi e di lavorazione di cui parlano sono le nanotecnologie ?
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Re: Filtri solari e fotostabilità
Marins per produrre nanoparticelle sono necessari processi di lavorazione che nulla c'entrano con la produzione di alimenti.
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Re: Filtri solari e fotostabilità
mi taccio perchè ne sai di sicuro più di me e poi perchè non trovo quel maledetto documentario
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Re: Filtri solari e fotostabilità
Ho letto tutto il topic ma non mi ha chiarito la parte evidenziata.Lola ha scritto:Il forum di Lola consiglia: meglio comprare solari eco-bio con filtri fisici, se presente il titanium dioxide cercare i solari più ricchi in antiossidanti tipo vitamina C, gamma orizanolo, tea verde, estratto di carota, resveratrolo et similia che limitano eventuali danni; comprando solari con filtri chimici sceglierli solo tra quelli che comprendono nella formula Tinosorb S e M e Mexoryl XL e SX; se cercate buone protezioni chimiche le migliori... le trovate, incredibile ma vero, al supermercato, non in farmacia...
Se compro un solare con filtri chimici, devo controllare che contenga uno solo dei 4 filtri citati, o una coppia formata da un Tinosorb e un Mexoryl?
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Re: Filtri solari e fotostabilità
In realtà il consiglio è molto datato e andrebbe modificato/aggiornato o tolto: molte cose sono cambiate riguardo ai solari con filtri fisici, che non sono tanto raccomandabili. Il consiglio migliore è scegliere solare con mix di filtri fotostabili.
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Re: Filtri solari e fotostabilità
Perfetto, grazie!