Come fare un detergente in pratica... e in teoria
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Re: Come fare un detergente in pratica... e in teoria
guarda, ne ho appena fatto uno. scende a blocchi e non perde le bolle manco a pregarlo.
...perchè io VI VEDO
"Dovrei mettere all'ingresso del forum avete presente quei metal detector tipo negli aeroporti? Quando suona, faccio lasciare giù la scatoletta di bicarbonato e faccio passare solo senza."
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Re: Come fare un detergente in pratica... e in teoria
Ah... Ma poi si sciacqua facilmente? Se si abbassa la percentuale di entrambi i viscosizzanti? A me era successo con l'1,3% di carragenina iota, ed inoltre si sentiva sulle mani, anche con un risciacquo prolungato.
Il PEG 18 glyceril cocoate/oleate è molto filmante? Ed il Tinovis GTC?
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Per i miracoli ci sta pensando NickAngel97, per tutto il resto c'è.... l'Angolo di Lola!
moira
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Re: Come fare un detergente in pratica... e in teoria
No che non si sciacqua facilmente, ed entrambi i viscosizzanti che citi sono filmanti. Non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca, le caratteristiche che cerchi sono tipiche dei classici detergenti sles/betaina.
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Re: Come fare un detergente in pratica... e in teoria
Ricevuto forte e chiaro! Grazie per tutte le delucidazioni
Per i miracoli ci sta pensando NickAngel97, per tutto il resto c'è.... l'Angolo di Lola!
moira
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Re: Come fare un detergente in pratica... e in teoria
Buonasera.sto cercando di progettare uno shampoo ecobio, per cute secca e capelli mossi , delicato ma comunque lavante. . Non mi interessa tanto la ricetta, quanto capire il modo di costruire lo shampoo.
Allora ho scelto la SAL che volevo raggiungere, il tensioattivo base ed ecco già in dubbio di come dosarlo e chi usare per bilanciarlo. Ho messo anche due tensioattivi specifici per lo shampoo , scegliendo promotori di schiuma e condizionanti. Questa è una bozza.
Sodium Lauroyl sarcosinate 15, decyl glucoside 7.5, cocamidopropil betaina 3(vorrei ometterla o ridurla al minimo indispensabile per questioni ambientali), disodium cocoamphodiacetate 3, cocoglucoside &glyceryl oleate 2, olive rice 2, Olivoil fruttoside 4.
SAL 13,14.
Avendo questa sal, sarà lavante al punto giusto o ci sono troppi tensioattivi delicati? Oliverice da Vernile risulta un tensioattivo lipoproteico, quasi un attivo, ha quindi una funzione simile al cocoglucoside? Per me è proprio complicato bilanciare i vari tensioattivi. quello che proprio non riesco a capire è il modo in cui interagiscono tra loro e se c'è una proporzione o un dosaggio minimo da rispettare.
Allora ho scelto la SAL che volevo raggiungere, il tensioattivo base ed ecco già in dubbio di come dosarlo e chi usare per bilanciarlo. Ho messo anche due tensioattivi specifici per lo shampoo , scegliendo promotori di schiuma e condizionanti. Questa è una bozza.
Sodium Lauroyl sarcosinate 15, decyl glucoside 7.5, cocamidopropil betaina 3(vorrei ometterla o ridurla al minimo indispensabile per questioni ambientali), disodium cocoamphodiacetate 3, cocoglucoside &glyceryl oleate 2, olive rice 2, Olivoil fruttoside 4.
SAL 13,14.
Avendo questa sal, sarà lavante al punto giusto o ci sono troppi tensioattivi delicati? Oliverice da Vernile risulta un tensioattivo lipoproteico, quasi un attivo, ha quindi una funzione simile al cocoglucoside? Per me è proprio complicato bilanciare i vari tensioattivi. quello che proprio non riesco a capire è il modo in cui interagiscono tra loro e se c'è una proporzione o un dosaggio minimo da rispettare.
Ultima modifica di siwia il 30/01/2022, 20:57, modificato 1 volta in totale.
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Re: Come fare un detergente in pratica... e in teoria
Purtroppo solo chi è espertissimo in tensioattivi può azzardare una previsione, io alcuni che citi non li ho mai provati.
Quando si vuole formulare i detergenti o si fanno prove a caso e se possono andare bene magari si aggiustano oppure si perde un sacco di tempo a provare i tensioattivi da soli per intuire in che percentuale li si vuole nel proprio prodotto.
Non ci sono leggi predeterminate, devi badare a raggiungere una densità che ti vada bene (per alcuni è indispensabile, altri non se ne preoccupano) devi badare ad avere un effetto di lavaggio adeguato (nè troppo nè troppo poco) e magari che il prodotto si comporti bene suoi capelli senza renderli indistricabili e sulla pelle senza lasciare residui di prodotto che diano effetto scivoloso. In poche parole: nessuna combinazione che tu possa provare sarà un errore. Ne fai 50g, lo provi, se non va lo finisci alla veloce e ricominci.
Come ho già detto molte volte, indovinare una formula di tensioattivi buona è difficilissimo, è per questo che la maggior parte dei prodotti in vendita si assomiglia tutta.
Quando si vuole formulare i detergenti o si fanno prove a caso e se possono andare bene magari si aggiustano oppure si perde un sacco di tempo a provare i tensioattivi da soli per intuire in che percentuale li si vuole nel proprio prodotto.
Non ci sono leggi predeterminate, devi badare a raggiungere una densità che ti vada bene (per alcuni è indispensabile, altri non se ne preoccupano) devi badare ad avere un effetto di lavaggio adeguato (nè troppo nè troppo poco) e magari che il prodotto si comporti bene suoi capelli senza renderli indistricabili e sulla pelle senza lasciare residui di prodotto che diano effetto scivoloso. In poche parole: nessuna combinazione che tu possa provare sarà un errore. Ne fai 50g, lo provi, se non va lo finisci alla veloce e ricominci.
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Re: Come fare un detergente in pratica... e in teoria
Ok.quindi diciamo che i punti fermi sono la sal, la scelta del tensioattivo primario anionico o non ionico(deve essere in una certa quantità rispetto al secondario?) ,
l'uso del secondario che è un anfotero (deve esserci un dosaggio minimo?) e poi si gioca con i vari tensioattivi di contorno. Ho capito bene? Non usando lo sles, la betaina è importante per bilanciare o posso sostituirla con altri anfoteri? C'è qualche rapporto da mantenere tra le varie classi di tensioattivi, vado semplicemente per tentativi? Io è da più di un anno che copio uno shampoo dal forum e adesso volevo lanciarmi negli esperimenti, ma volevo evitare di spararla grossa
Se ad esempio formulo lo shampoo e noto che lava poco, ma allo stesso secca la cute , vuol dire che potrei aumentare la SAL ma aiutandomi con i tensioattivi più delicati? Oppure dovrei ridurre i surgrassanti (che potrebbero essere responsabili del poco potere lavante) , ma abbassare anche la sal?
l'uso del secondario che è un anfotero (deve esserci un dosaggio minimo?) e poi si gioca con i vari tensioattivi di contorno. Ho capito bene? Non usando lo sles, la betaina è importante per bilanciare o posso sostituirla con altri anfoteri? C'è qualche rapporto da mantenere tra le varie classi di tensioattivi, vado semplicemente per tentativi? Io è da più di un anno che copio uno shampoo dal forum e adesso volevo lanciarmi negli esperimenti, ma volevo evitare di spararla grossa
Se ad esempio formulo lo shampoo e noto che lava poco, ma allo stesso secca la cute , vuol dire che potrei aumentare la SAL ma aiutandomi con i tensioattivi più delicati? Oppure dovrei ridurre i surgrassanti (che potrebbero essere responsabili del poco potere lavante) , ma abbassare anche la sal?
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Re: Come fare un detergente in pratica... e in teoria
@Siwia, " Lauryl sarcosinate" non l'ho trovato da nessuna parte. Il nome è corretto? Se vuoi provare a formulare una ricetta tua, un punto dal quale devi partire è che la combinazione di tensioattivi ti dia un prodotto che abbia una densità utilizzabile perchè se fosse anche ottimo ma della consistenza dell'acqua non sarebbe facilmente utilizzabile. Io formulerei sempre con Sodium lauroyl glutamate perchè conferisce una schiuma ricca e soffice ma purtroppo, utilizzato a percentuali maggiori del 3-4% mi da prodotti estremamente liquidi. Anche il Disodium laureth sulfosuccinate e il Decyl glucoside in molte formule mi hanno dato problemi di densità. Se poi noti che lo shampoo lava poco e secca la cute potresti avere bisogno di aumentare un pochino la SAL ed inserire qualche umettante come la glicerina o protettivo come il pantenolo. Se ti sentissi invece il capello secco potresti avere bisogno di inserire qualche condizionante.
ELENA
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Re: Come fare un detergente in pratica... e in teoria
Grazie mille! Si lava pochino, ma lascia la cute secca, proverò con la tua correzione! Quindi più che surgrassare
devo ragionare sugli umettanti, in questo caso. Si ho sbagliato a trascrivere il nome del tensioattivo, lo correggo sul post direttamente. Io con lo shampoo liquido non ho grossi problemi, perché sono abituata con quelli ecobio a diluirli un pochino e usarli con lo spargishampoo.
devo ragionare sugli umettanti, in questo caso. Si ho sbagliato a trascrivere il nome del tensioattivo, lo correggo sul post direttamente. Io con lo shampoo liquido non ho grossi problemi, perché sono abituata con quelli ecobio a diluirli un pochino e usarli con lo spargishampoo.
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Re: Come fare un detergente in pratica... e in teoria
Vorrei fare una domanda che forse vi sembrerà banale: secondo voi sono più delicati i tensioattivi anionici delicati (come ad esempio il sodium lauroyl glutammate, sodium cocoyl isethionate, ecc..) oppure tensioattivi non ionici alchilpoliglucosidi (lauryl glucoside, decyl glucoside, coco glucoside,...)
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Re: Come fare un detergente in pratica... e in teoria
Dipende dalla formula in sè più che dal singolo tensioattivo. Io ti direi i secondi però...
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- Grande Capa
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Re: Come fare un detergente in pratica... e in teoria
Direi anch'io i secondi. Ma è la formula che è la dirimente, inutile spaccare il capello in quattro per trovare il tensio che è un cincinino meno aggressivo dell'altro e poi si fa un detergente banale magari con una SAL alta.
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Re: Come fare un detergente in pratica... e in teoria
Sì, concordo su tutto. La corretta selezione mi serviva per individuare i tensioattivi primari più adatti a me a causa di problemi di sensibilità della pelle
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Re: Come fare un detergente in pratica... e in teoria
ciao, scusatemi se ho sbagliato pagina. Ho provato a fare un bagnoschiuma con sles, lamesoft, disodium cocoamphodiacetate, per ultimo ho messo cocamidopropyl betaine,gc-pearl e polyquaternum-7,tutto bene, bello denso fino alla fine, controllato ph 7 portato a ph 6 con acido lattico e...è diventato quasi liquido. Ho sbagliato a correggere il ph? grazie
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Re: Come fare un detergente in pratica... e in teoria
Non so cosa sia successo, ma non vale la pena star tanto a diventare matti, l'acqua ha pH 7 e con quella lo lavi via. Prossima volta, se è a 7, lascialo cosí.
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Re: Come fare un detergente in pratica... e in teoria
ok grazie per la risposta
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Re: Come fare un detergente in pratica... e in teoria
In realtà forse cosa è successo lo so, ma la certezza non ce l'abbiamo... Quando tamponi qualcosa o la acidifichi, si formano dei sali. Il sale modifica la consistenza dello sles: lo fa addensare fino a un certo punto, poi lo inizia a smollare. Considerato che il diacetato è un sale, la betaina è piena di sale, e quando tamponi/ acidifichi si formano altri sali, probabilmente hai superato il quantitativo di sale entro cui lo sles addensa e sei entrata nel range in cui smolla.
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Re: Come fare un detergente in pratica... e in teoria
Quali sono le possibili cause di separazione di un detergente anche quando la densità è sostenuta?
...una???...nessuna...centomila!!!
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Re: Come fare un detergente in pratica... e in teoria
Le fragranze, la presenza di grassi, la presenza di smontanti e di addolcenti (per l'appunto contenenti anche grassi, vedi lamesoft e compagnia), l'uso di tensioattivi bizzosi, come il sarcosinato (non ho mai fatto un detergente col sarcosinato che non si sia separato). Saranno quasi due anni che non spignatto piú detergenti, mi è venuta la nausea del formulare coi tensioattivi a causa della loro imprevedibilità e del fatto che un detergente spignattato non sarà mai al livello di gradevolezza di un commerciale.
Ultima modifica di NickAngel97 il 12/01/2023, 11:56, modificato 1 volta in totale.
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Re: Come fare un detergente in pratica... e in teoria
Grazie! Quindi la buona densità finale non è garanzia di non separazione
...una???...nessuna...centomila!!!