RIBOXYL

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Marins
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RIBOXYL

Messaggio da Marins »

pubbbico il link del prodotto e sotto un sunto dalla scheda tecnica

https://www.glamourcosmetics.it/it/riboxyl

Integrando la pelle con Riboxyl™, il recupero di energia delle cellule è accelerato inducendo la sintesi di ATP più velocemente e fornendo alle cellule della pelle un'ottimale condizione per combattere i segni di invecchiamento.
Durante l'ipossia (esaurimento dell'ossigeno), che è un intenso stress che porta alla morte cellulare, le cellule consumano più ATP per sopravvivere. La presenza di Riboxyl™ limita la diminuzione di ATP producendo rapidamente ATP ex novo per compensarne la perdita.
Generando nuovo ATP, Riboxyl™ ripristina le riserve di ATP e riempie le celle di energia.
Amplificando la sintesi dei componenti della pelle, dopo soli 14 giorni di utilizzo di Riboxyl™ si notano risultati visibili in termini di: riduzione delle rughe, aumento dell'elasticità della pelle, miglioramento della carnagione.


MODALITA' D'IMPIEGO
La percentuale d'uso consigliata è 0,5-1,0%.
Essendo uno zucchero, si raccomanda di inserir Riboxyl™ in formulazione al di sotto dei 40°C.
Il pH dei prodotti che contengono Riboxyl™ deve essere compreso ta 4 e 8; pH estremi vanno evitati per scongiurare l'idrolisi del ribosio.
Per evitare la reazione di Maillard non associare Riboxyl™ ad ammine

la parte che più di tutte mi interessa è questa evidenziata e vorrei sapere se non si deve associare Ribboxyl ad ammine solo nei processi a caldo, oppure se anche a freddo devono essere avitate perchè può avvenire la reazione di Maillard.

la reazione di Maillard la conosco solo in cucina ed avviene ad alte temperature .

Grazie
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Lola
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Re: RIBOXYL

Messaggio da Lola »

La reazione di maillard avviene anche a basse temperature, quella che conosci di più è ad esempio la colorazione della pelle con gli autoabbronzanti, o col mallo di noce.
Quindi la temperatura non è una discriminante, è solo uno dei fattori che la può scatenare.
Le ammine sono sostanze derivate con varie trasformazioni dall'ammoniaca. Di sicuro in cosmetica che è quello che ci interessa sono quelle il cui nome finisce per amine (triethanolamine o TEA, tutti i MEA, DEA) A me altro in mente non viene, se qualcun altro ha altre idee...
...perchè io VI VEDO

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Marins
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Re: RIBOXYL

Messaggio da Marins »

mi sembrava difatti che la frase non era messa li a caso.
la Lisina forse, leggo e copio " reca un gruppo amminico che le conferisce un comportamento basico" .
la lecitina se ho letto bene contiene un'ammina, la Colina. però non credo che il rivestimento dei nostri nanosomi possa disturbare ...
qui ci vuole un chimico , perchè io sinceramente riporto quello che trovo su google senza capirci un tubazzo. :maria:
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e.a.poe
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Re: RIBOXYL

Messaggio da e.a.poe »

Il motivo è abbastanza semplice, il ribosio è uno zucchero pentoso, molto reattivo con le ammine (amminoacidi), tant'è vero che all'inizio l'ammina (gruppo basico) dell'amminoacido reagisce con il C=O-H (carbonile acido) e si forma un legame glicosidico. E' importante questa reazione perchè è alla base della vita umana. Il nostro DNA o RNA sono tante seguenze di amminoacidi legati ad uno zucchero pentoso o esoso. E' esattamente per questo motivo che l'incontro tra il ribosio e vari amminoacidi (parliamo di proteine che è più semplice) dà vita a composti detti glicosamine. Per perdita d'acqua (quindi sostanzialmente col calore o altro fattore disidratante) si forma l'immina o base di schiff. L'immina poi può fare varie reazioni tra cui le famose precipitazioni di maillard che non solo modificano il colore dell'epidermide a livello decorativo. In realtà Maillard è fondamentale per dare aroma e sapore a molte sostanze. Si pensi alla carne, si pensi al caffè, si pensi al cioccolato. Mi è capitato di sentire un'assoluta di cacao criollo, considerato il migliore cioccolato al mondo proprio perchè la reazione di maillard interferiva scarsamente sull'acidità. Una scarsa acidità del cacao è simbolo di bassa asprezza, quindi di ottima qualità. Se mangiate un cioccolato di notissime marche al 99% noterete un acidità persistente (quasi nauseabonda) che i produttori stemperano con burri cacao, vanilline ed aromi vari. Provate a mangiare un cioccolato assoluto al 100% ma della varietà Criollo. Poi mi direte.
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Laura
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Re: RIBOXYL

Messaggio da Laura »

Grazie Edgar, a questo punto mi sembra eccessivo un ingrediente cosmetico che andrebbe a legarsi a DNA oppure RNA delle nostre cellule epiteliali, non sembrerebbe più un 'farmaco' che un cosmetico?
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e.a.poe
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Re: RIBOXYL

Messaggio da e.a.poe »

Ciao Laura, no... non ho detto che si lega al DNA ed all'RNA. Ho detto che il ribosio è un elemento dei nucleotidi che compongono il nostro codice genetico. Per capire il perchè della reazione di precipitazione scatenata eventualmente dal ribosio bisogna partire dal come il ribosio reagisce con ammine per formare le glicosamine. Perde acqua per "riscaldamento" e diventa una base che può precipitare. C'era chi chiedeva la spiegazione chimica "potabile" dell'eventuale precipitazione di questo zucchero in presenza di proteine e, grosso modo, la spiegazione è questa.
Per quanto riguarda farmaco e cosmetica sono, fortunatamente, cose separate anche se molti principi e meccanismi sono presenti in entrambi i settori. Tantissime case farmaceutiche sono anche nella cosmetica in quanto possono sperimentare meccanismi che altrimenti avrebbero moltissimi limiti dovuti alla natura umana dei fruitori. Pensa solo alle nanoemulsioni a matrice lipidica, dopo ampia sperimentazione in cosmesi ipetecnologica sono approdati nei farmaci. Oppure pensa ai liposomi, nati per l'uomo, rafforzati in cosmetica ed oggi felicemente applicati anche per i vaccini.

Per integrare quanto detto da Lola: si, Maillard avviene anche a temperature normali o addirittura basse, dipende sempre dalla sostanza reagente con le ammine dei gruppi proteici. Eritrulosio e DHA sono specie molto motlo reattive, io personalmente non amo gli autoabbronzanti, sono difficili da stabilizzare dignitosamente e la loro stabilità apparente non dura tantissimo.
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Re: RIBOXYL

Messaggio da Laura »

Siccome la descrizione dell'ingrediente dice che fornisce energia alle cellule, pensavo interagisse a quel livello, un po' troppo in effetti. Devo approfondire quale sarebbe il meccanismo e perchè dovrebbe migliorare l'aspetto della pelle, cercherò sul web.
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Laura
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Re: RIBOXYL

Messaggio da Laura »

Trovato uno studio, in vitro, del 2009 sui benefici del ribosio per applicazione topica:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3047922/
l'attività si esplica all'interno della cellula, studi del 2016 ipotizzano che il ribosio partecipi alla sintesi di ATP anche per tramite del DNA.
I risultati clinici osservati su un campione di venti donne: 'benefici estetici sono stati osservati a 28 giorni, sebbene la riduzione della superficie totale delle rughe del 12,2% sia rimasta la stessa con un'ulteriore riduzione della lunghezza media delle rughe al 17,6%'.
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Marins
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Re: RIBOXYL

Messaggio da Marins »

Grazie Laura e Poe per le spiegazioni.
Mi interesserebbe capire se negli attivi che normalmente usiamo sono presenti delle ammine, in modo da poterle evitare.
Lisina e lecitina ad esempio?
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Laura
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Re: RIBOXYL

Messaggio da Laura »

Mah, visto che è un ingrediente altamente solubile ci farei una formula semplice da usare per un periodo in esclusiva, almeno così si vede se funge davvero.
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Marins
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Re: RIBOXYL

Messaggio da Marins »

Grazie Laura. farò un siero semplice magari evitando i liposomi ;)
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