Emulsiologia for dummies
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Re: Emulsiologia for dummies
“Per fare le emulsioni o/a il range di valori HLB degli emulsionanti adatti è ampio: da 8 a 12. E questi emulsionanti spessissimo non hanno bisogno di coemulsionante lipofilo ma solo di stabilizzante (=cetilico, cetilstearilico) (che noi erroneamente denominavamo lipofilo). Il sesquistearato, il distearato, il cetearyl glucoside e molti altri non hanno bisogno di coemulsionante lipofilo (ma anche se lo usassimo, l'HLB complessivo non scenderebbe così tanto da compromettere la stabilità) bensì hanno bisogno di stabilità: cetilico, cetilstearilico, carbomer, xantana etc. Mentre invece i solubilizzanti hanno bisogno del lipofilo di contrasto - proprio perché il loro HLB è troppo alto.
Ora, una volta capito che l'emulsionante non ha bisogno del lipofilo di contrasto ma di stabilità bisogna ricordare che il cetilico e il cetilstearilico fanno parte dei lipidi che devono essere emulsionati - come tutti gli oli, esteri, cere etc. Gli oli vegetali hanno un HLB richiesto molto basso, intorno a 6 o 7 (fanno eccezione alcuni oli tipo il ricino che ha HLBR 14), gli esteri intorno a 12 e gli alcooli intorno a 15. Se noi facessimo una cascata di soli vegetali (e niente cetilico), l'HLBr complessivo sarebbe intorno a 6 o 7. Se ci aggiungiamo la stessa quantità di esteri, l'HLBr complessivo sarà intorno a 10. Quel pochino di cetilico in più aiuta ad alzare eventualmente l'HLBr complessivo della fase grassa spingendola verso l'11 o 12. Ed ecco che la nostra fase grassa già rientra nell'HLB del nostro sesquistearato (HLB 12) o cetearyl glucoside (HLB 10) e così via.”
Buonasera!
Innanzitutto grazie per tutto quello che hai scritto, interessantissimo e pieno di informazioni utilissime.
Ora tra tutte le cose che si potevano chiedere domanda un po’ banale ma mi interessa per motivi specifici,
con quale/i altri stabilizzanti potrei sostituire il cetilico e il cetilstearilico in modo da alzare l’HLBr complessivo della fase grassa spingendola verso l’11 in modo da farla rientrare nell’HLB del cetearyl glucoside ad esempio?
Grazie mille
Ora, una volta capito che l'emulsionante non ha bisogno del lipofilo di contrasto ma di stabilità bisogna ricordare che il cetilico e il cetilstearilico fanno parte dei lipidi che devono essere emulsionati - come tutti gli oli, esteri, cere etc. Gli oli vegetali hanno un HLB richiesto molto basso, intorno a 6 o 7 (fanno eccezione alcuni oli tipo il ricino che ha HLBR 14), gli esteri intorno a 12 e gli alcooli intorno a 15. Se noi facessimo una cascata di soli vegetali (e niente cetilico), l'HLBr complessivo sarebbe intorno a 6 o 7. Se ci aggiungiamo la stessa quantità di esteri, l'HLBr complessivo sarà intorno a 10. Quel pochino di cetilico in più aiuta ad alzare eventualmente l'HLBr complessivo della fase grassa spingendola verso l'11 o 12. Ed ecco che la nostra fase grassa già rientra nell'HLB del nostro sesquistearato (HLB 12) o cetearyl glucoside (HLB 10) e così via.”
Buonasera!
Innanzitutto grazie per tutto quello che hai scritto, interessantissimo e pieno di informazioni utilissime.
Ora tra tutte le cose che si potevano chiedere domanda un po’ banale ma mi interessa per motivi specifici,
con quale/i altri stabilizzanti potrei sostituire il cetilico e il cetilstearilico in modo da alzare l’HLBr complessivo della fase grassa spingendola verso l’11 in modo da farla rientrare nell’HLB del cetearyl glucoside ad esempio?
Grazie mille
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Re: Emulsiologia for dummies
Quando quoti qualcosa, non farlo con le virgolette ma con i tag quote, altrimenti sembra che la citazione venga dal di fuori del forum... cioè così:
Lola ha scritto: ↑26/11/2008, 15:07
Per fare le emulsioni o/a il range di valori HLB degli emulsionanti adatti è ampio: da 8 a 12. E questi emulsionanti spessissimo non hanno bisogno di coemulsionante lipofilo ma solo di stabilizzante (=cetilico, cetilstearilico) (che noi erroneamente denominavamo lipofilo). Il sesquistearato, il distearato, il cetearyl glucoside e molti altri non hanno bisogno di coemulsionante lipofilo (ma anche se lo usassimo, l'HLB complessivo non scenderebbe così tanto da compromettere la stabilità) bensì hanno bisogno di stabilità: cetilico, cetilstearilico, carbomer, xantana etc. Mentre invece i solubilizzanti hanno bisogno del lipofilo di contrasto - proprio perché il loro HLB è troppo alto.
Ora, una volta capito che l'emulsionante non ha bisogno del lipofilo di contrasto ma di stabilità bisogna ricordare che il cetilico e il cetilstearilico fanno parte dei lipidi che devono essere emulsionati - come tutti gli oli, esteri, cere etc. Gli oli vegetali hanno un HLB richiesto molto basso, intorno a 6 o 7 (fanno eccezione alcuni oli tipo il ricino che ha HLBR 14), gli esteri intorno a 12 e gli alcooli intorno a 15. Se noi facessimo una cascata di soli vegetali (e niente cetilico), l'HLBr complessivo sarebbe intorno a 6 o 7. Se ci aggiungiamo la stessa quantità di esteri, l'HLBr complessivo sarà intorno a 10. Quel pochino di cetilico in più aiuta ad alzare eventualmente l'HLBr complessivo della fase grassa spingendola verso l'11 o 12. Ed ecco che la nostra fase grassa già rientra nell'HLB del nostro sesquistearato (HLB 12) o cetearyl glucoside (HLB 10) e così via.
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Re: Emulsiologia for dummies
Beh non serviva affatto quotare.
Con cetilico e cetilstearilico non si alza l'HLB ma si abbassa, essendo lipofili e con un HLB che non supera 5. In ogni caso i conti sull'HLB che pare funzionino benissimo con gli etossilati non hanno alcuna utilità con i non etossilati (cioè quelli che non sono PEG) ci servono solo per capire cosa stiamo facendo ma fare i conti è inutile e non predice affatto se l'emulsione starà in piedi; a parità di HLB ci sono emulsionanti più forti e meno forti, e non è quel numerino che lo predice.
Ma... il tuo problema è un altro, vero? Non hai a casa nessuno dei due?
Con cetilico e cetilstearilico non si alza l'HLB ma si abbassa, essendo lipofili e con un HLB che non supera 5. In ogni caso i conti sull'HLB che pare funzionino benissimo con gli etossilati non hanno alcuna utilità con i non etossilati (cioè quelli che non sono PEG) ci servono solo per capire cosa stiamo facendo ma fare i conti è inutile e non predice affatto se l'emulsione starà in piedi; a parità di HLB ci sono emulsionanti più forti e meno forti, e non è quel numerino che lo predice.
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"Dovrei mettere all'ingresso del forum avete presente quei metal detector tipo negli aeroporti? Quando suona, faccio lasciare giù la scatoletta di bicarbonato e faccio passare solo senza."
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Re: Emulsiologia for dummies
Ti ringrazio! non sapevo come fare
Ciao Grande Capa, grazie per la risposta!Lola ha scritto: ↑07/01/2021, 9:16 Beh non serviva affatto quotare.
Con cetilico e cetilstearilico non si alza l'HLB ma si abbassa, essendo lipofili e con un HLB che non supera 5. In ogni caso i conti sull'HLB che pare funzionino benissimo con gli etossilati non hanno alcuna utilità con i non etossilati (cioè quelli che non sono PEG) ci servono solo per capire cosa stiamo facendo ma fare i conti è inutile e non predice affatto se l'emulsione starà in piedi; a parità di HLB ci sono emulsionanti più forti e meno forti, e non è quel numerino che lo predice.
Ma... il tuo problema è un altro, vero? Non hai a casa nessuno dei due?
In realtà la mia questione è piuttosto stupida.
Innanzitutto si, non li ho a casa, ma non è tanto questo il problema perché per quando mi sentirò sufficientemente preparata e competente per realizzare una crema viso potrei fare un altro ordine anzi sicuramente lo farò.
Per ora faccio solo cose facili, per lo più esperimenti con le materie prime, e bilanciamenti di ph in preparazioni semplici, e studio, passo 7-8 ore al giorno su questo forum non scherzo ahahah e tra gli esercizi che sto provando a fare c’è quello di scrivere formule di creme viso e corpo che in linea teorica potrebbero funzionare ( chiaramente più nozioni apprendo più le correggo e mi rendo conto degli errori e di come una cosa va fatta).
Ieri sera ho letto questo “emulsiologia for dummies” e mi sono chiesta come stabilizzare un’emulsione senza cetilico e cetilstearilico. (anche perché in quasi tutte le ricette di creme viso fai da te che ho letto uno dei due c’è sempre)
La parte stupida è perché non vorrei, molto più in là quando sarà, usarli, e quindi non usarli nemmeno ora per fare i miei esercizi di scrivere formule, mi scuso per l’idiozia è perché un sito che uso per “decodificare” le formule dei cosmetici, in una scala di comedogenicità che va da 1 a 5, segna questi due ingredienti con un livello 3 so che per la quantità che ne va in una crema è comunque impossibile che possano dare problemi anche ad una pelle con tendenza a formare comedoni come la mia ma volevo comunque capire se e come sono evitabili, anche solo per il “gusto della conoscenza” ormai, per capire se sono ingredienti molto importanti o se possono essere sostituiti o omessi.
E se invece si utilizzasse un emulsionante con HLB>13 che quindi avrebbe bisogno di un coemulsionante lipofilo anche in quel caso bisognerebbe usare cetilico o cetilstearilico per stabilizzare?
Grazie per la pazienza e e per la disponibilità.
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Re: Emulsiologia for dummies
se non lo vuoi mettere il coemulsionante non serve metterlo, l'emulsione viene lo stesso. Sulla carta gli esercizi sono abbastanza inutili, in quanto perfino i cosmetologi blasonati sono costretti a fare la prova pratica per vedere se funziona o se ci sono problemi, figurati chi non ha esperienza di produzione pratica.
il sito che indica la comedogenicità si basa su dati campati per aria, questo pomeriggio ti trovo la spiegazione.
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Re: Emulsiologia for dummies
𝐆𝐫𝐚𝐳𝐢𝐞.
Eviterò di scrivere formule allora e continuerò a fare preparazioni facili e a vedere un po’ come reagiscono le sostanze tra loro o sulla mia pelle e a studiare sopratutto.
Per quando riguarda la scala di comedogenicità so che ha un valore molto “aleatorio”, sono io che in maniera un po’ sciocca per stare completamente tranquilla evito le sostanze sopra l’1, ma è più una mia idiozia.
Per correttezza devo dire che anche il sito a cui faccio riferimento che è incidecoder riporta questa cosa. Infatti dice:
“Cos'è la valutazione comedogenica e irritativa?
È un numero sulla scala 0-5 che descrive il potenziale di un ingrediente di causare comedoni o irritare la superficie della pelle. 0 è il migliore e significa assenza di comedoni / irritazione, mentre 5 significa che l'ingrediente (non diluito) ha buone probabilità di causare problemi. A volte il rating è un valore da-a (es. 0-2) dove il risultato dipendeva dallo studio, dalla fonte della materia prima o dal tipo di olio (raffinato o meno).
Da dove vengono questi numeri?
I numeri provengono da studi scientifici, anche se alcuni piuttosto vecchi. La più grande lista che conosciamo è stata pubblicata nel 1989 dal famosissimo dermatologo e co-inventore di Retin-A James Fulton. Utilizza un modello di orecchie di coniglio, il che significa che gli ingredienti, se testati sull'orecchio dei conigli, possono o meno comportarsi in modo simile alla pelle umana.
Qual è il problema con l'indice di comedogenicità e irritabilità?
Ad essere onesti, ci sono molti problemi con questi numeri. Abbiamo già detto che provengono principalmente da un modello di orecchie di coniglio e l'orecchio di coniglio è più sensibile della pelle umana. Quindi è assolutamente possibile che un ingrediente formi comedoni sul coniglio ma non su di noi, esseri umani.
Un altro problema è che nel test sui conigli, gli ingredienti sono per lo più testati non diluiti, ma non è così che li usiamo. La concentrazione conta molto. Ad esempio, l'alcol di lanolina acetilato al 100% è comedogenico (classificazione 4-5), ma quando diluito al 2,5% in glicole propilenico non lo è (classificazione 1).
Inoltre, la chimica della formula finita può modificare la comedogenicità dei singoli ingredienti. In meglio o in peggio. Un esempio di quest'ultimo è che l'alcol grasso emolliente, l'alcool cetearilico ha una valutazione comedogenica di 2, la versione emulsionante etossilato di esso, ceteareth-20 ha anche un 2, ma combinati, ottengono un punteggio 4. D'altra parte, un 2006 studio ha esaminato i prodotti finiti con ingredienti comedogenici e ha scoperto che erano per lo più non comedogenici.
Quindi la valutazione comedogenica e irritativa è inutile? Perché la mostri?
Pensiamo che le valutazioni abbiano molti limiti ma non siano inutili. Tendono ad essere un po 'troppo enfatizzati su Internet come se questi numeri fossero le cose più importanti da controllare in un elenco di ingredienti. Non lo sono, ma forniscono utili informazioni aggiuntive sugli ingredienti.
Se un ingrediente non è comedogenico (0-1), puoi essere abbastanza sicuro che non è il motivo della tua "acne cosmetica" (l'acne causata dai cosmetici). Il falso positivo è più un problema con il modello dell'orecchio di coniglio che il falso negativo.
Se un ingrediente è comedogenico (4-5) ed è in cima alla lista degli ingredienti (quindi ce n'è di più nel prodotto) e sei incline ai comedoni, potresti voler riconsiderare o leggere alcune recensioni extra da persone con simili tipo di pelle. O se il tuo viso si sta riempendo di comedoni e stai cercando di capire perché, gli ingredienti comedogenici nei tuoi prodotti sono ovviamente più sospetti di quelli non comedogenici.”
Grazie ancora
Eviterò di scrivere formule allora e continuerò a fare preparazioni facili e a vedere un po’ come reagiscono le sostanze tra loro o sulla mia pelle e a studiare sopratutto.
Per quando riguarda la scala di comedogenicità so che ha un valore molto “aleatorio”, sono io che in maniera un po’ sciocca per stare completamente tranquilla evito le sostanze sopra l’1, ma è più una mia idiozia.
Per correttezza devo dire che anche il sito a cui faccio riferimento che è incidecoder riporta questa cosa. Infatti dice:
“Cos'è la valutazione comedogenica e irritativa?
È un numero sulla scala 0-5 che descrive il potenziale di un ingrediente di causare comedoni o irritare la superficie della pelle. 0 è il migliore e significa assenza di comedoni / irritazione, mentre 5 significa che l'ingrediente (non diluito) ha buone probabilità di causare problemi. A volte il rating è un valore da-a (es. 0-2) dove il risultato dipendeva dallo studio, dalla fonte della materia prima o dal tipo di olio (raffinato o meno).
Da dove vengono questi numeri?
I numeri provengono da studi scientifici, anche se alcuni piuttosto vecchi. La più grande lista che conosciamo è stata pubblicata nel 1989 dal famosissimo dermatologo e co-inventore di Retin-A James Fulton. Utilizza un modello di orecchie di coniglio, il che significa che gli ingredienti, se testati sull'orecchio dei conigli, possono o meno comportarsi in modo simile alla pelle umana.
Qual è il problema con l'indice di comedogenicità e irritabilità?
Ad essere onesti, ci sono molti problemi con questi numeri. Abbiamo già detto che provengono principalmente da un modello di orecchie di coniglio e l'orecchio di coniglio è più sensibile della pelle umana. Quindi è assolutamente possibile che un ingrediente formi comedoni sul coniglio ma non su di noi, esseri umani.
Un altro problema è che nel test sui conigli, gli ingredienti sono per lo più testati non diluiti, ma non è così che li usiamo. La concentrazione conta molto. Ad esempio, l'alcol di lanolina acetilato al 100% è comedogenico (classificazione 4-5), ma quando diluito al 2,5% in glicole propilenico non lo è (classificazione 1).
Inoltre, la chimica della formula finita può modificare la comedogenicità dei singoli ingredienti. In meglio o in peggio. Un esempio di quest'ultimo è che l'alcol grasso emolliente, l'alcool cetearilico ha una valutazione comedogenica di 2, la versione emulsionante etossilato di esso, ceteareth-20 ha anche un 2, ma combinati, ottengono un punteggio 4. D'altra parte, un 2006 studio ha esaminato i prodotti finiti con ingredienti comedogenici e ha scoperto che erano per lo più non comedogenici.
Quindi la valutazione comedogenica e irritativa è inutile? Perché la mostri?
Pensiamo che le valutazioni abbiano molti limiti ma non siano inutili. Tendono ad essere un po 'troppo enfatizzati su Internet come se questi numeri fossero le cose più importanti da controllare in un elenco di ingredienti. Non lo sono, ma forniscono utili informazioni aggiuntive sugli ingredienti.
Se un ingrediente non è comedogenico (0-1), puoi essere abbastanza sicuro che non è il motivo della tua "acne cosmetica" (l'acne causata dai cosmetici). Il falso positivo è più un problema con il modello dell'orecchio di coniglio che il falso negativo.
Se un ingrediente è comedogenico (4-5) ed è in cima alla lista degli ingredienti (quindi ce n'è di più nel prodotto) e sei incline ai comedoni, potresti voler riconsiderare o leggere alcune recensioni extra da persone con simili tipo di pelle. O se il tuo viso si sta riempendo di comedoni e stai cercando di capire perché, gli ingredienti comedogenici nei tuoi prodotti sono ovviamente più sospetti di quelli non comedogenici.”
Grazie ancora
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- Grande Capa
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Re: Emulsiologia for dummies
Eccomi, leggi con attenzione questo: http://nononsensecosmethic.blogspot.com ... ienti.html
e scoprirai perchè i brufoli ce li hanno anche i maschi, perchè i bambini non hanno i punti neri nonostante le mamme li spalmino di creme sul viso in continuazione, perchè non vengono punti neri sul cuoio capelluto, infine perchè i punti neri si formino in età adolescenziale ben prima che si usi altro che acqua e sapone sul viso.
In poche parole perchè è difficile che un cosmetico faccia venire brufoli o punti neri che non ci sarebbero stati.
e scoprirai perchè i brufoli ce li hanno anche i maschi, perchè i bambini non hanno i punti neri nonostante le mamme li spalmino di creme sul viso in continuazione, perchè non vengono punti neri sul cuoio capelluto, infine perchè i punti neri si formino in età adolescenziale ben prima che si usi altro che acqua e sapone sul viso.
In poche parole perchè è difficile che un cosmetico faccia venire brufoli o punti neri che non ci sarebbero stati.
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Re: Emulsiologia for dummies
... sono senza parole, una barbarie per una ricerca completamente inutile... piena di incongruenze e dati fuorvianti... non conoscevo la questione così approfonditamente, sapevo solo che i dati fossero poco attendibili e che ogni sostanza era da testare sempre su di se ma credevo che queste ricerche potessero almeno in maniera blanda essere prese come “linea guida”...
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- Grande Capa
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Re: Emulsiologia for dummies
C'è stato un periodo molto lontano in cui dei prodotti effettivamente mal fatti facevano venire la cosiddetta "acne cosmetica" che era una reazione irritativa, non la classica acne (vedi wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Acne_cosmetica ) ma oggi nessuno si spalma petrolati per cavalli sul viso, puoi andare più che tranquilla.
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Re: Emulsiologia for dummies
Ti ringrazio.
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Re: Emulsiologia for dummies
Sto studiando questo topic ma ho confusione su questo aspetto: quando si parla di co-emulsionante, fattore di consistenza e emulsionante di contrasto si parla della stessa cosa?
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- Grande Capa
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Re: Emulsiologia for dummies
No. il fattore di consistenza può anche non essere un coemulsionante, e l'emulsionante di contrasto è il coemulsionante.
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Re: Emulsiologia for dummies
Buongiorno, ho letto già i post precedenti ma ho un dubbio. Se devo formulare una crema in cui metà dei grassi vanno in fase B con olivem1000, e l'altra metà vanno in fase C perché termolabili, rischio che si separi tutto o c'è speranza che tenga? La mia idea è, per sicurezza, di mettere in fase C della lecitina di soia (non ho altri emulsionanti a freddo). È sbagliato?
{In pratica vorrei fare 5 gr grassi in B con 3 gr Olivem1000, e 5 gr oli in C con 2 gr lecitina}
{In pratica vorrei fare 5 gr grassi in B con 3 gr Olivem1000, e 5 gr oli in C con 2 gr lecitina}
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- Grande Capa
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Re: Emulsiologia for dummies
No, non si formula una crema con un'enormità di grassi termolabili, non si formula una crema di cui la metà dei grassi va in fase C, non si avvicina neanche la lecitina ai nostri spignatti la quale non è considerabile un emulsionante, nè a freddo nè a caldo.
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Re: Emulsiologia for dummies
Buongiorno Lola e buongiorno loline/i
Allora,premetto che a scuola ero una frana in matematica ma tutti sti calcoli mi hanno dato nuove consapevolezze : HO CAPITOOOOyuppy!
Ho capito come si calcola L HBL e il relativo HBLr e la compatibilità che devono avere questi valori per la stabilità di una formula.
Solo una domanda(sicuramente stupida ma supporta la mia premessa che ero pessima in matematica e che i miei studi sono stati umanistici per lo più ),in che percentuale lo scelgo?ergo,decido di scegliere un emulsionante e un fattore di consistenza(giusto?)in che percentuale li devo inserire? Uno deve prevalere sull’altro,oppure non importa basta che raggiungano il range compatibile con l’HBLr?
Non so se è una domanda stupida o se già c’è la risposta(sicuramente)nel topic e magari mi è sfuggita
Allora,premetto che a scuola ero una frana in matematica ma tutti sti calcoli mi hanno dato nuove consapevolezze : HO CAPITOOOOyuppy!
Ho capito come si calcola L HBL e il relativo HBLr e la compatibilità che devono avere questi valori per la stabilità di una formula.
Solo una domanda(sicuramente stupida ma supporta la mia premessa che ero pessima in matematica e che i miei studi sono stati umanistici per lo più ),in che percentuale lo scelgo?ergo,decido di scegliere un emulsionante e un fattore di consistenza(giusto?)in che percentuale li devo inserire? Uno deve prevalere sull’altro,oppure non importa basta che raggiungano il range compatibile con l’HBLr?
Non so se è una domanda stupida o se già c’è la risposta(sicuramente)nel topic e magari mi è sfuggita
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Re: Emulsiologia for dummies
Considerato che con gli emulsionanti che usiamo noi il calcolo dell'HLB è inutile, ti conviene usare l'emulsionante alle percentuali consigliate dal produttore. Per essere sicura, guardi un po' di ricette promosse che lo usano e vedi a che percentuale lo usano gli altri. Se fai una crema particolarmente magra magari puoi calare un pochino, se particolarmente grassa aumentare. Per il coemulsionante, sempre a minor percentuale dell'emulsionante, a piacere considerato che addensa lo metti alla percentuale a cui vuoi l'addensamento.
Esempio pratico: sesquistearato. Di solito sesquistearato 3.00 cetilico 1.5-2.00
Ma se fai una crema con il 4% di grassi, puoi calare il sesquistearato a 2.00 e magari mettere il cetilico a 0.5.
Se la crema ha il 18% di grassi - oltre il 20 meglio non andare mai, diventa difficile emulsionare - allora è meglio alzare il sesquistearato a 3.5 e il cetilico tra 1.5 e 2.00, a seconda di quanto la vuoi densa.
Esempio pratico: sesquistearato. Di solito sesquistearato 3.00 cetilico 1.5-2.00
Ma se fai una crema con il 4% di grassi, puoi calare il sesquistearato a 2.00 e magari mettere il cetilico a 0.5.
Se la crema ha il 18% di grassi - oltre il 20 meglio non andare mai, diventa difficile emulsionare - allora è meglio alzare il sesquistearato a 3.5 e il cetilico tra 1.5 e 2.00, a seconda di quanto la vuoi densa.
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Re: Emulsiologia for dummies
Grazieeeeeee
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Re: Emulsiologia for dummies
Ciao, ho comprato il glicerilmonosterato (fattore di consistenza, pare) e il gliceryl stearate citrate, emulsionanti che non avevo mai usato ma che ho preso per curiosità. Ho pensato di fare una crema viso con circa 8.5% di grassi con queste dosi:
Gliceryl stearate citrate 2 (da sito credo sia la % minima di utilizzo)
Glicerilmonostearato 1
Alcool cetistearilico 1
Vorrei che avesse una consistenza da vasetto e un tocco abbastanza "nutriente". Calcolando che poi ci sarà una fase C con circa il 15% di sostanze, e la fase A addensata con il solito ultrez-21/30+xantana cosa ne pensate, può andare? Grazie.
Gliceryl stearate citrate 2 (da sito credo sia la % minima di utilizzo)
Glicerilmonostearato 1
Alcool cetistearilico 1
Vorrei che avesse una consistenza da vasetto e un tocco abbastanza "nutriente". Calcolando che poi ci sarà una fase C con circa il 15% di sostanze, e la fase A addensata con il solito ultrez-21/30+xantana cosa ne pensate, può andare? Grazie.
Ultima modifica di AndromedaGalaxy il 19/12/2021, 16:09, modificato 1 volta in totale.
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Re: Emulsiologia for dummies
Gliceril monostearato mai usato, ma se é un fattore di consistenza l'1% é assurdo. 1% di cetilico o cetilstearilico é un'enormità. Ti trovi con un budino. Cala a 0,3 - 0,4 non di piú. Di fattori di consistenza ne basta uno solo Per addensare le creme si gelifica bene la fase A, non si riempiono di cere
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Re: Emulsiologia for dummies
Il glyceryl stearate è un emulsionante, non un fattore di consistenza, anche se ha proprietà emulsionanti piuttosto deboli (HLB 3,8)
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Franco Battiato La cura
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