Ambaduè-Daylight Face Cream

[rossana]

Ambaduè-Daylight Face Cream

Dal loro sito:
Combinazione sinergica di attivi che attraverso la regolazione epigenetica aumentano tono, elasticità della pelle stimolando il rinnovo e la differenziazione cellulare. Un potente cosmetico di ultima generazione che attraverso l’epigenetica e quindi allo studio dei meccanismi che modificano l’espressione dei geni, previene l’invecchiamento cutaneo. Formula pregiata caratterizzata dalla nobile polvere di giada, per un’azione fortemente anti-ossidante e dalla Griffonia, da cui semi vengono estratte molecole chimiche precursori del neurotrasmettitore serotonina, che ha dimostrato l’abilità di proteggere i melanociti dai danni indotti dal UV. L’innovativo complesso biotecnologico, altamente biodisponibile, formato da cellule staminali vegetali di ibisco siriaco e rutina, ben noto bioflavonoide naturale, apporta alla formulazione un’azione mirata sul metabolismo cellulare. Infine cellule staminali di Escolzia, limitano i danni dati dall’inquinamento, UV e tabacco.
Trattamento consigliato nelle ore diurne quando l’organismo si predispone in simpaticotonia e attiva tutti i sistemi alla massima reattività, prestazione e protezione. Nelle ore diurne infatti la funzione barriera della pelle è massima, necessaria per contrastare gli stressor esterni come UV, blue light, microorganismi, inquinamento, metalli pesanti etc.
Daylight face cream è stata formulata considerando i diversi fattori che regolano i ritmi circadiani della pelle durante il giorno come idratazione, traspirazione TEWL, flusso sanguigno, produzione di sebo, regolarizzazione della temperatura, pH. Per questo è stata concepita per essere un ottimo trattamento diurno anche in caso di stress eccessivo e quindi per una pelle priva di tono e luminosità.
Prezzo: 59.00 €
Misure: 15 ml

Inci: Aqua, prunus amygdalus dulcis oil*, glycerin, methyl glucose sesquistearate, griffonia simplicifolia seed extract, astrocaryum murumuru seed butter, cetearyl alcohol, viola tricolor extract*, cetyl alcohol, hibiscus syriacus callus extract(and) rutin, eschscholtzia californica leaf cell extract, malus domestica fruit extract, zingiber officinale (ginger) extract, sodium hyaluronate, glycogen, nephrite powder, olea europaea fruit oil*, lavandula angustifolia flower extract*, theobroma grandiflorum seed butter, palm alcohol, glyceryl stearate, potassium palmitoyl hydrolyzed wheat protein, canola oil, sodium dilauramidoglutamide lysine, lecithin, citric acid, potassium sorbate, sodium benzoate, phytosteryl canolate, leuconostoc/radish root ferment filtrate, xanthan gum, soy isoflavones, tocopherol, parfum, benzyl alcohol.
*organic


Mi sono interessata a questa ditta dopo aver visto un questo video e perché avendo da poco superati i 50 anni cercavo qualcosa che fosse un po' più "nutiente" per una pelle che diventa sempre più secca. Inoltre passo la mia giornata davanti al pc e ho visto che dovrebbe proteggere anche dalla luce blu.
Costa un botto... li vale? tenendo conto anche della ricerca e del beneficio ambientale
Non vorrei fosse un'altra Purophi

[Laura]

Non riesco a trattenermi: questa non è una crema, è un ingegnere completo di team tecnico manutentore

[rossana]

quindi meglio girare alla larga?

[Lola]

E' una crema su cui bisogna ragionare un attimo. Non si sono sprecati a fare una struttura piacevole, dermocompatibile, assorbibile eccetera che aiutasse gli attivi a fare il loro lavoro: hanno utilizzato un'emulsione con sesquistearato e olio di mandorle come grasso principale, che neanche il più novellino degli spignattatori hobbisti penserebbe di usare come struttura di base per la sua crema viso. Pare che badino solo alla sostanza e non alla forma. Il claim è scritto in scientifichese, con utilizzo smodato di parole come "potente" "altamente""massimo".
Partiamo dal primo attivo in inci: lo trovo in vendita qui dove gentilmente me lo spiegano e le parole sono più o meno quelle che hai scritto sopra. Quando una cosa è precursore di un'altra e la trasformazione avviene nei nostri organismi puoi mettere la mano sul fuoco che detta trasformazione non avviene sulla pelle. Già se gli fornisci per spalmamento la sostanza bella e pronta c'è sempre il problema che magari non penetra, o se anche penetra magari non viene utilizzata perchè non è prodotta all'interno della cellula. Dobbiamo metterci l'anima in pace, ci sono cose che l'organismo preferisce fare da solo e per quanto strepitiamo non otteniamo nulla. Oltre a ciò, pare che il prodotto abbia un immediato effetto lifting visibile dopo solo 3 minuti, ma non è di certo l'unico e non sono rimasta molto impressionata dalle foto di prima e dopo.
Il resto son estratti vegetali con effettivamente quei claim lì, di protezione dall'inquinamento, eccetera. A parte il fatto che io a questi nuovi ingredienti vegetali che fanno miracoli supertecnologici in vitro e li usano in pochissimi non ho mai creduto, credo che il tuo problema principale, la pelle che diventa sempre più secca, non trarrebbe grande beneficio da un cosmetico la cui struttura di base sia così povera e carente degli idratanti di cui hai bisogno, e della indispensabili vitamine antiossidanti che a mio parere dovrebbero essere la base di qualsiasi crema che ci spalmiamo sul viso. Vedrei meglio questi attivi in un siero, in un "di più" da aggiungere ad una base che ci deve essere a prescindere. E' come se a qualcuno denutrito dessimo integratori di microelementi, belli ma se mancano proteine e vitamine non servono a molto.
Eh io sono sempre super scettica quando vedo queste cosa super tecnologiche, è una mia inclinazione e forse dobbiamo aspettare il parere anche di altri.

[Karim82]

Tutto sto pappone: "è stata formulata considerando i diversi fattori che regolano i ritmi circadiani della pelle durante il giorno come idratazione, traspirazione TEWL, flusso sanguigno..."
e poi il primo ingrediente prunus amygdalus dulcis oil?

[Laura]

Condivido in pieno l'analisi di Lola e la considerazione di Karim, da parte mia osservo che questa crema sembra appartenere al recente filone della neurocosmesi, cioè la stretta comunicazione tra cosmetico e sistema nervoso...alla quale io non credo minimamente.
Qua addirittura si scomoda l'epigenetica, cioè la possibilità di influire sull'attività dei geni...ma scherziamo? Della polvere di un minerale, cioè roba inerte, mischiata a derivati vegetali influenzerebbe, partendo dallo strato corneo, l'attività dei nostri geni? Sarebbe in grado di 'comunicare' con TEWL, flusso sanguigno ecc.? E una bomba del genere chi l'ha pensata non la deve neanche registrare nei confronti della Sanità Pubblica?
Io penso piuttosto che siamo di fronte a un meccanismo vecchio come il cucco: spendo una somma rilevante per un vasetto minuscolo di cosmetico che mi promette cose mirabolanti, e vuoi l'effetto placebo, vuoi che non posso ammettere di aver sprecato denaro, alla fine il risultato cosmetico lo vedo per forza= neuroni condizionati= neurocosmesi.
Prima lo facevano le case di gran marca con creme da 400 euro e paraffina liquida al primo posto in inci, adesso pare ci sia sia buttata anche la biocosmesi.

[Lola]

(che notare che la grande capa dell'azienda è una chimica dell'ambiente con master in gastronomia... ci siamo capiti).

[Laura]

E io capisco anche la buona volontà di recuperare materiali di scarto del settore alimentare, che hanno ancora un certo pregio e possibilità di utilizzo. Ma dalle buone intenzioni all'iperbole, non ci sto più.