Tensioattivi in polvere

[Lola]

Se proprio devi segui la ricetta di Sushi. E tieni lontana la xanthan dai detergenti.

[ilyfilippa]

Ok grazie. Posso chiedere perché la xanthan no nei detergenti? Così capisco... È anche perché slsa non piace negli shampoo? Grazie Lola

[Lola]

perchè ti viene un blob. Formulare detergenti non è la prima cosa da fare ccome approccio alla materia, prima si copia e solo quando si saranno capite le sostanze ci si può provare a fare qualcosa di proprio.

[ilyfilippa]

Ok grazie. Non volevo usare sles.. Tutto qui. Grazie comunque

[Lola]

Perchè?

[Leonard]

A me piace l'slsa (anche se preferisco di gran lunga il sodium methyl cocoyl taurare o il cocoy isethionate. In termini di schiuma non hanno rivali e sono delicatissimi se ben formulati), è abbastanza delicato ma bisogna saperlo dosare.
Io per dosarlo faccio così: unirlo all'acqua nelle stesse proporzioni dello sles (27% circa) e portarlo a ph 11 circa per evitare di mettere conservanti. Questa soluzione puoi usarla fino al 35/40% quindi circa 12-15% di sostanza secca.

Ma come ti dirà lola, lo sles ha pochissimi rivali, quando lo si unisce ad altri tensioattivi ad opera d'arte, per delicatezza è sovrapponibile a queste formule con anionici non solfati. Per quando riguarda la spandibilità lo sles è il migliore. Il peggiore per me in questi termini resta il sarcosinato.

[ilyfilippa]

Perchè?

Perchè non è naturale, nè biodegradabile.
So che non è aggressivo se giustamente mitigato con altri tensioattivi, ma ho passato la vita ad acquistare detergenti senza sls e sles e l'idea che il mio detergente autoprodotto li contenga mi convince poco. Magari sbaglio....comunque proverò anche con SLES prima o poi.

Ma ho paura di trovarmici troppo bene...

Sbaglio?

[ilyfilippa]

A me piace l'slsa ...

Grazie mille per la spiegazione. Quindi tu l'SLSA lo utilizzi facendo una soluzione a parte che poi usi già diluito nelle percentuali di 35/40%?
Interessante...io lo univo direttamente nell'acqua del detergente che stavo preparando.
Grazie

[ilyfilippa]

Ce l'ho fatta!!! Yuppi... Ho scaldato slsa a bagnomaria e ho aggiunto tutta la parte della fase a a caldo/tiepido. Poi aggiunto tensio e lo shampoo è super. Trasparente e denso senza xanthan (come consigliato da Lola). Peccato che abbassando il ph a 5.5 è diventato un po' più liquido ma la prossima volta lo lascio a 6 e sarà perfetto. Corro a lavarmi i capelli.. La ricetta me la sono scritta, se oltre che bello sarà anche buono la condividerò con voi. Appena scopro come si fa :-). Ciao a tutte

[solita]

Perchè?

Perchè non è naturale, nè biodegradabile...

Sbaglio?

Abbastanza, SLES e SLS sono piuttosto biodegradabili e non lasciano particolari residui...
Sul non essere naturali non capisco cosa intendi, tutti i tensioattivi per diventare tali subiscono molti processi industriali e i due sopra possono anche essere di derivazione vegetale...

P.S. se ti capita di voler scrivere subito sotto un tuo intervento fatto poco prima non scrivere 2 commenti ma modifica il primo

[ilyfilippa]

Ok. Grazie per il consiglio. Comunque sles non è biodegradabile. Comunque niente studierò meglio i tensioattivi perché a questo punto non ho più certezze. :-)

[Leonard]

Lo sles ha un impatto ambientale di gran lunga inferiore rispetto alla coco betaina. Qui viene usato facendo un compromesso e Fabrizio Zago l'ha rivalutato a pallino giallo visto che se ben formulato non è dannoso così come si pensa.

[ilyfilippa]

Ok... Controllo.. Anche se mi pare che la mia Coco betaina abbia il pallino verde. Ma controllo....ci mancherebbe.. Voi siete sicuramente più esperti di me. Comunque lo shampoo una bomba. Sono proprio felice. Se la slsa va così sono super felice ☺

[Lola]

Comunque sles non è biodegradabile.

Certo che lo è.

Ti riporto quello che ne scrive in un'intervista Fabrizio Zago, creatore del biodizionario prima e di ecobiocontrol ora:

Barbara: a livello ambientale, tenendo conto non solo della sostanza finale ma anche del procedimento produttivo, quale delle due è meno impattante?

Fabrizio:Lo SLES ha un impatto ambientale 10 volte meno della Betaina. Direi sia come tossicità per gli organismi acquatici che come processo di produzione. Però la betaina contiene meno petrolio dello SLES e quindi l’uguale classificazione mi sembra bilanciata. Il fatto è che lo SLES è stato e continua ad essere demonizzato inutilmente. È una sostanza facilmente biodegradabile in ambiente aerobico, non si accumula nei fanghi, si degrada benissimo anche in ambiente anaerobico, costa pochissimo e spesso è di derivazione vegetale. Cosa volete di più? L’unico difetto che ha e di avere una piccola quota petrolifera e di godere di pessima stampa.

Barbara: A livello cutaneo immagino che dipenda dall’insieme della formulazione, cioè dall’ aggiunta di sostanze che vadano bilanciare l’aggressività dei tensioattivi (anche la betaina non è delicatissima no?). Dico bene?

Fabrizio: Dici bene, senza considerare l’insieme della formulazione non si può dire molto. Ma facciamo così: se la Betaina è contemporaneamente allo SLES allora è praticamente insostituibile nel senso che abbatte l’aggressività sia dello SLES che di se stessa in modo evidente. Se la formula non sostiene lo SLES o altri tensioattivi anionici allora la sua azione è vicina al disastro, perché non proprio delicatissima, anzi.

Barbara: La domanda spontanea a questo punto è: perché allora la certificazione Icea-Aiab inserisce lo SLES tra le sostanze non ammesse?

Fabrizio: Perché ha una parte petrolifera ed io, in tutti casi, non l’avrei esclusa perché questo comporta non sono grandissimi problemi al formulatore ma anche costi la boutique!

[ilyfilippa]

Grazie...