Olio ed esposizione solare
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Re: Olio ed esposizione solare
Buongiorno a tutte ragazze!
Non mi è mai passato per la testa di mettermi dell'olio nella pelle per abbronzarmi, anche quando, purtroppo, ai miei tempi si usava parecchio. Tuttavia se il punto numero esposto da Laura sia ben chiaro credo a tutti, il secondo sinceramente non lo comprendo. La perossidazione lipidica, nonché ossidazione, è un meccanismo endogeno che avviene con la semplice respirazione. Paradossalmente l'ossigeno fa questo. Le reazioni di ossidoriduzione comprendono anche la combustione e la corrosione dei metalli.
Esporsi al sole senza crema con fattore protettivo significa non proteggersi assolutamente e di conseguenza aumentare il rischio di tutto quello che già sappiamo; i raggi hanno un energia tale da penetrare nel derma ed innescare la perossidazione lipidica. Il rischio quindi non deriva dall' applicare sulla pelle un olio vegetale che si ossida. La perossidazione lipidica è un meccanismo endogeno. Una volta che si formano i radicali liberi all'interno del nostro corpo, vuoi per i raggi UV, vuoi per il fumo, vuoi per inquinamento, questi attaccano le cellule con conseguente danneggiamento della cute ( invecchiamento cutaneo).
Tuttavia i radicali liberi non possono penetrare dalla pelle. I perossidi sono costituiti da una lunga catena e non possono oltrepassare la barriera lipidica. Una crema con olio ossidato, o olio ossidato porta sicuramente desquamazione, screpolature, quindi va immediatamente buttata, ma non può penetrare nel circolo sanguigno. Ne ho parlato con chimici e dermatologi di questa cosa. Se il fumo,se l'inquinamento atmosferico, penetrasse dalla barriera cutanea eravamo tutti già intossicati da tempo.
Vi riporto quello che mi hanno detto chimici e dermatologi. Buona serata a tutti
Non mi è mai passato per la testa di mettermi dell'olio nella pelle per abbronzarmi, anche quando, purtroppo, ai miei tempi si usava parecchio. Tuttavia se il punto numero esposto da Laura sia ben chiaro credo a tutti, il secondo sinceramente non lo comprendo. La perossidazione lipidica, nonché ossidazione, è un meccanismo endogeno che avviene con la semplice respirazione. Paradossalmente l'ossigeno fa questo. Le reazioni di ossidoriduzione comprendono anche la combustione e la corrosione dei metalli.
Esporsi al sole senza crema con fattore protettivo significa non proteggersi assolutamente e di conseguenza aumentare il rischio di tutto quello che già sappiamo; i raggi hanno un energia tale da penetrare nel derma ed innescare la perossidazione lipidica. Il rischio quindi non deriva dall' applicare sulla pelle un olio vegetale che si ossida. La perossidazione lipidica è un meccanismo endogeno. Una volta che si formano i radicali liberi all'interno del nostro corpo, vuoi per i raggi UV, vuoi per il fumo, vuoi per inquinamento, questi attaccano le cellule con conseguente danneggiamento della cute ( invecchiamento cutaneo).
Tuttavia i radicali liberi non possono penetrare dalla pelle. I perossidi sono costituiti da una lunga catena e non possono oltrepassare la barriera lipidica. Una crema con olio ossidato, o olio ossidato porta sicuramente desquamazione, screpolature, quindi va immediatamente buttata, ma non può penetrare nel circolo sanguigno. Ne ho parlato con chimici e dermatologi di questa cosa. Se il fumo,se l'inquinamento atmosferico, penetrasse dalla barriera cutanea eravamo tutti già intossicati da tempo.
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Re: Olio ed esposizione solare
Qualsiasi olio irrancidisca è perossidazione lipidica. Anche l'olio che ti sei spalmata. E che io sapessi i radicali liberi penetrano eccome, infatti sono radicali non molecole intere.
...perchè io VI VEDO
"Dovrei mettere all'ingresso del forum avete presente quei metal detector tipo negli aeroporti? Quando suona, faccio lasciare giù la scatoletta di bicarbonato e faccio passare solo senza."
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- novellino
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Re: Olio ed esposizione solare
Ciao Lola! Si infatti l'olio subisce perossidazione lipidica, ma l'olio la subisce! Se mi spalmo una crema o olio ossidato i perossidi non possono penetrare perché non riescono a superare la barriera lipidica. Me l'hanno detto chimici e dermatologi. I raggi UV certamente innescano la perossidazione giacché penetrano nel derma. I radicali liberi di formano con la semplice respirazione cellulare dentro di noi e conseguentemente si forma la perossidazione lipidica. Non lo dico io eh...
Un bacione
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Re: Olio ed esposizione solare
Fiocchi è una certezza che un olio irrancidito=perossidato danneggia la pelle, un olio specie se insaturo sotto i raggi degli UV irrancidisce=perossida, la perossidazione consiste nella notevole presenza di radicali liberi, ergo i radicali liberi di un olio perossidato danneggiano la pelle, senza necessariamente arrivare al circolo sanguigno ma semplicemente interferendo negativamente con la fisiologia della pelle.
Anche i cosmetici che funzionano, non è che danno effetto cosmetico perchè arrivano al torrente sanguigno.
Anche i cosmetici che funzionano, non è che danno effetto cosmetico perchè arrivano al torrente sanguigno.
Ma infatti fumo e inquinamento atmosferico danneggiano la barriera cutanea e di conseguenza la pelle, strano che i dermatologi che conosci tu non lo sappiano.Fiocchi ha scritto:.. Se il fumo,se l'inquinamento atmosferico, penetrasse dalla barriera cutanea eravamo tutti già intossicati da tempo.
...
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Re: Olio ed esposizione solare
Parlo solo da un punto di vista chimico: la stragrande maggioranza dei radicali liberi sono molecole altamente reattive, cioè molecole che reagiscono con altre molecole, generando altri radicali liberi i quali, a loro volta, reagiscono con altre molecole generando altri radicali... insomma si innesca una reazione a catena che coinvolge, alterandole, molecole che senza la presenza di questi radicali liberi se ne sarebbero state buone buone a compiere una certa funzione o a reagire in maniera “normale” con altre molecole.
Fiocchi, io non so tu, ma io molecole simili le terrei ben lontane dalla mia cute, sia che penetrino, sia che rimangano nello strato più superficiale della pelle.
Fiocchi, io non so tu, ma io molecole simili le terrei ben lontane dalla mia cute, sia che penetrino, sia che rimangano nello strato più superficiale della pelle.
“Siate felici e se qualche volta la felicità si scorda di voi, voi non vi scordate della felicità” (R. Benigni)
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- novellino
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Re: Olio ed esposizione solare
Ciao Laura! Si, sicuramente un olio irrancidito danneggia la pelle, nel senso che provoca irritazioni, desquamazione, screpolatura... però il gruppo perossidico non può penetrare la barriera lipidica. Inquinamento e fumo danneggiano l'epidermide, nel senso che particelle piccole possono infiltrarsi nella cute. La cute risulta "soffocata" ed una cute soffocata non si rigenera! Ma per quanto riguarda la formazione di radicali liberi si tratta sempre di fattori endogeni: respirazione cellulare, metabolismo dei farmaci, metabolismo degli acidi grassi, attività del sistema immunitario. I fattori ambientali quindi sono responsabili della formazione dei radicali liberi e di conseguenza dell'invecchiamento cutaneo perché si scatena la perossidazione lipidica.
Ovviamente nemmeno io userei un olio irrancidito(fa male), ma tuttavia se dovesse capitare non è una cosa così allarmante proprio per le motivazioni che ho detto ( e che a sua volta mi hanno detto). Non danneggia il DNA ecco!
Ovviamente nemmeno io userei un olio irrancidito(fa male), ma tuttavia se dovesse capitare non è una cosa così allarmante proprio per le motivazioni che ho detto ( e che a sua volta mi hanno detto). Non danneggia il DNA ecco!
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Re: Olio ed esposizione solare
Fiocchi, la barriera cutanea non è una lamina d'acciaio che ci riveste ed isola in maniera stagna, ma uno strato comunque permeabile e costituito di cellule che interagiscono tra loro e con l'esterno, quindi soggette anche all'azione dei radicali liberi, che non fanno danni solo per via endogena.
Tu poi fai quel che ritieni più giusto per te.
Tu poi fai quel che ritieni più giusto per te.
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- novellino
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Re: Olio ed esposizione solare
Ovviamente ci sono alcune sostanze di cosmetici che possono penetrare il derma! Ad esempio il triclosan presente nei saponi poteva tranquillamente penetrare, così come altre sostanze. Io però mi sono informata con un chimico e dermatologo solo sulla questione dei perossidi. Il resto no. I perossidi, tuttavia, non possono penetrare sulla pelle perché il gruppo perossidico è legato ad una lunga catena che non può oltrepassare la barriera lipidica. È chimica, non l'hanno inventato di testa loro. L'invecchiamento cutaneo è dato dallo stress ossidativo, formazione di radicali liberi, cioè scorie, scarti che il nostro organismo produce in tutti i casi già elencati ( quando eccedono rispetto a quello che l'organismo non riesce a smaltire).
Ovviamente io ritengo giusto che un olio o crema ossidata non debba essere usata assolutamente, ma ci mancherebbe, fa male. Tuttavia la sua applicazione non può penetrare, oltrepassare la barriera lipidica. Questa è la differenza!
Comunque volevo solo riportare quanto mi è stato detto da chimici e dermatologi.
Buona serata ragazze
Ovviamente io ritengo giusto che un olio o crema ossidata non debba essere usata assolutamente, ma ci mancherebbe, fa male. Tuttavia la sua applicazione non può penetrare, oltrepassare la barriera lipidica. Questa è la differenza!
Comunque volevo solo riportare quanto mi è stato detto da chimici e dermatologi.
Buona serata ragazze
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- moderatrice globale
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Re: Olio ed esposizione solare
Fiocchi usi un linguaggio impreciso per riferire banalità inesatte, risulta difficile credere che riporti quanto affermato da un chimico o un dermatologo. Tagliar che è intervenuta più su è un chimico e si è espressa chiaramente. La nostra barriera cutanea è idrolipidica ed è ben più complessa nel funzionamento di quanto tu pensi. Io la chiudo qui, tu ritieni di non avere motivo di ritenere valida l'argomentazione del topic*, ma altrettanto trovo superficiali e inesatte le tue.
* qui uno dei molti studi che verificano la penetrazione dell'olio (catena lunga) nell'epidermide, e se lo fa da integro lo fa anche da perossidato
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articl ... 3-0039.pdf
In conclusion, we have demonstrated that OA mixes with and disorders the outer layers of SC lipids and penetrates through the SC and viable epidermis. Our ex vivo penetration study and
in vitro physicochemical investigation suggests that the chemical affinity between OA and skin lipids facilitates its entrance to theordered SC lipid domains. The resultant structural disruption
contributes to clinically measurable impaired barrier function. We demonstrate that higher levels of OA lead to greater disruptions of the skin barrier.
In conclusione, abbiamo dimostrato che l'OA si mescola e disordina gli strati esterni dei lipidi SC (strato corneo) e penetra attraverso la SC e l'epidermide vitale. Il nostro studio di penetrazione ex vivo e un'indagine fisico-chimica in vitro suggerisce che l'affinità chimica tra OA e lipidi della pelle ne facilita l'ingresso ordinato domini lipidici SC.
La conseguente rottura strutturale contribuisce alla compromissione della funzione di barriera clinicamente misurabile. Dimostriamo che livelli più alti di OA portano a maggiori interruzioni della barriera cutanea.
* qui uno dei molti studi che verificano la penetrazione dell'olio (catena lunga) nell'epidermide, e se lo fa da integro lo fa anche da perossidato
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articl ... 3-0039.pdf
In conclusion, we have demonstrated that OA mixes with and disorders the outer layers of SC lipids and penetrates through the SC and viable epidermis. Our ex vivo penetration study and
in vitro physicochemical investigation suggests that the chemical affinity between OA and skin lipids facilitates its entrance to theordered SC lipid domains. The resultant structural disruption
contributes to clinically measurable impaired barrier function. We demonstrate that higher levels of OA lead to greater disruptions of the skin barrier.
In conclusione, abbiamo dimostrato che l'OA si mescola e disordina gli strati esterni dei lipidi SC (strato corneo) e penetra attraverso la SC e l'epidermide vitale. Il nostro studio di penetrazione ex vivo e un'indagine fisico-chimica in vitro suggerisce che l'affinità chimica tra OA e lipidi della pelle ne facilita l'ingresso ordinato domini lipidici SC.
La conseguente rottura strutturale contribuisce alla compromissione della funzione di barriera clinicamente misurabile. Dimostriamo che livelli più alti di OA portano a maggiori interruzioni della barriera cutanea.
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- novellino
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Re: Olio ed esposizione solare
Infatti tagliar ha dato una definizione esatta di cosa sia un radicale libero.
Per quanto riguarda lo studio che hai postato si riferisce ai lipidi dello strato corneo, ovvero lo strato più superficiale dell'epidermide. Anche un semplice lavaggio con tensioattivi aggressivi può "danneggiare" lo strato corneo. Qui non si parla né di derma né tantomeno di ipoderma. In cosmetologia, infatti, si parla di permeabilità cutanea, non di assorbimento cutaneo che avviene con i farmaci e di conseguenza arrivano all'interno dell'organismo.
Per quanto riguarda lo studio che hai postato si riferisce ai lipidi dello strato corneo, ovvero lo strato più superficiale dell'epidermide. Anche un semplice lavaggio con tensioattivi aggressivi può "danneggiare" lo strato corneo. Qui non si parla né di derma né tantomeno di ipoderma. In cosmetologia, infatti, si parla di permeabilità cutanea, non di assorbimento cutaneo che avviene con i farmaci e di conseguenza arrivano all'interno dell'organismo.
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Re: Olio ed esposizione solare
Non è la lunghezza della catena che determina se una molecola passa o non passa la barriera lipidica, ma è la sua natura, ovvero se è idrofoba (come i lipidi), oppure idrofila.Fiocchi ha scritto:I perossidi, tuttavia, non possono penetrare sulla pelle perché il gruppo perossidico è legato ad una lunga catena che non può oltrepassare la barriera lipidica
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Re: Olio ed esposizione solare
I lipidi un pochino penetrano perchè sono estremamente affini sia al cemento intercorneocitario sia alle membrane cellulari. Chiaro che non ti ritrovi l'olio di mandorle, così come natura l'ha fatto, nel derma, ma se porta con sè parti di molecole estremamente reattive (i famosi radicali liberi) questi hanno gioco facile a cedere il loro elettrone in più o ad acquisire il loro elettrone in meno ai lipidi con cui vengono in contatto, dando inizio a quella reazione a catena che ti viene spiegata dal tuo amico chimico come irritante. Ho capito che hai studiato cosa succede con la perossidazione lipidica che avviene nell'organismo, ma qui stiamo parlando di un'altra cosa ed è la penetrazione di molecole o parti di molecole estremamente attive attraverso l'epidermide; che l'epidermide non sia affatto impermeabile, non a tutto, lo sanno tutti ed è comprovato dal fatto che esistono farmaci che vengono proprio veicolati attraverso la pelle integra.
...perchè io VI VEDO
"Dovrei mettere all'ingresso del forum avete presente quei metal detector tipo negli aeroporti? Quando suona, faccio lasciare giù la scatoletta di bicarbonato e faccio passare solo senza."
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Re: Olio ed esposizione solare
Gli oli vegetali non penetrano nel derma, arrivano fino al primo stadio dell'epidermide (SC).
Se avete voglia leggete questo documento abbastanza chiaro e diretto sulla penetrazione degli oli vegetali che avviene solo e soltanto su SC. La loro penetrazione è equiparata a quella dell'olio di paraffina benché l'olio di paraffina riesce a penetrare più in profondità nello STRATO CORNEO perché:
lipidi dello strato corneo è costituita da sfingolipidi,
steroli liberi, acidi grassi liberi, trigliceridi e specie
altamente non polari (n-alcani e squalene) con catene che vanno da CI9 a C34 [20]. Pertanto, le catene lipidiche
dell’olio di jojoba potrebbero essere troppo lunghe (C36-
C46) per penetrare in profondità quanto i lipidi del
petrolato. Tuttavia, questo potrebbe non spiegare la
differenza fra il profilo di penetrazione del petrolato e
quelli dell’olio di mandorle dolci e dell’olio di paraffina,
in quanto tutti questi prodotti contengono, in qualche
misura, lipidi con numeri di carbonio più corti. Una
spiegazione più plausibile sarebbe che la marcata
occlusione provocata dal petrolato, induce la macerazione
e la destabilizzazione della struttura dello strato corneo e
di conseguenza lo rende più soggetto alla penetrazione dei lipidi.
La lunghezza della catena, quindi, può contare nel determinare la profondità della penetrazione sullo strato corneo. Anche se una spiegazione più plausibile del perché il petrolato penetri più in profondità è perché esso non fa altro che rovinare lo SC e di conseguenza lo rende soggetto alla penetrazione dei lipidi. Ma il tutto sempre e solo su SC.
In conclusione:
I. L’olio di paraffina e gli oli vegetali penetrano solo
negli strati più esterni dello strato corneo.
Non esiste differenza fra questi oli.
2. L’olio di paraffina e gli oli vegetali hanno lo stesso
potenziale occlusivo, che è significativamente
inferiore a quello del petrolato.
3. La cute degli adulti si comporta in modo analogo a
quella dei neonati in seguito ad applicazione topica di
oli.
4. La microspettroscopia Raman confocale è un nuovo
strumento affidabile e non invasivo per la
determinazione quantitativa e locale in vivo della
penetrazione delle sostanze in seguito ad
applicazione topica. Inoltre, è sufficientemente
sensibile da misurare l’occlusione cutanea in seguito
ad applicazione topica di oli.
https://www.google.com/url?sa=t&source= ... B6oTiQDnpy
Se avete voglia leggete questo documento abbastanza chiaro e diretto sulla penetrazione degli oli vegetali che avviene solo e soltanto su SC. La loro penetrazione è equiparata a quella dell'olio di paraffina benché l'olio di paraffina riesce a penetrare più in profondità nello STRATO CORNEO perché:
lipidi dello strato corneo è costituita da sfingolipidi,
steroli liberi, acidi grassi liberi, trigliceridi e specie
altamente non polari (n-alcani e squalene) con catene che vanno da CI9 a C34 [20]. Pertanto, le catene lipidiche
dell’olio di jojoba potrebbero essere troppo lunghe (C36-
C46) per penetrare in profondità quanto i lipidi del
petrolato. Tuttavia, questo potrebbe non spiegare la
differenza fra il profilo di penetrazione del petrolato e
quelli dell’olio di mandorle dolci e dell’olio di paraffina,
in quanto tutti questi prodotti contengono, in qualche
misura, lipidi con numeri di carbonio più corti. Una
spiegazione più plausibile sarebbe che la marcata
occlusione provocata dal petrolato, induce la macerazione
e la destabilizzazione della struttura dello strato corneo e
di conseguenza lo rende più soggetto alla penetrazione dei lipidi.
La lunghezza della catena, quindi, può contare nel determinare la profondità della penetrazione sullo strato corneo. Anche se una spiegazione più plausibile del perché il petrolato penetri più in profondità è perché esso non fa altro che rovinare lo SC e di conseguenza lo rende soggetto alla penetrazione dei lipidi. Ma il tutto sempre e solo su SC.
In conclusione:
I. L’olio di paraffina e gli oli vegetali penetrano solo
negli strati più esterni dello strato corneo.
Non esiste differenza fra questi oli.
2. L’olio di paraffina e gli oli vegetali hanno lo stesso
potenziale occlusivo, che è significativamente
inferiore a quello del petrolato.
3. La cute degli adulti si comporta in modo analogo a
quella dei neonati in seguito ad applicazione topica di
oli.
4. La microspettroscopia Raman confocale è un nuovo
strumento affidabile e non invasivo per la
determinazione quantitativa e locale in vivo della
penetrazione delle sostanze in seguito ad
applicazione topica. Inoltre, è sufficientemente
sensibile da misurare l’occlusione cutanea in seguito
ad applicazione topica di oli.
https://www.google.com/url?sa=t&source= ... B6oTiQDnpy
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- moderatrice globale
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Re: Olio ed esposizione solare
Lo studio che hai postato non è tanto finalizzato a verificare una vera penetrazione quanto una capacità occlusiva, l'applicazione è una tantum e non continuativa come si verifica nell'applicazione continuata per giorni e giorni di un olio. Ma ti faccio una domanda, se un olio irrancidito non permea l'epidermide, perché la pelle si arrossa, irrita, diventa sofferente al contatto con tale ingrediente deteriorato? Per come poni tu la questione non dovrebbe esserci alcuna reazione negativa, non passa niente.
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- novellino
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Re: Olio ed esposizione solare
Laura ma veramente io l'avrò detto 40000mila volta che l'olio penetra nello strato più superficiale dell'epidermide. Infatti un olio o crema con olio ossidato porta rossori, screpolature ecc...questo perché la parte più esterna viene sicuramente ossidata ovvero perossidata. Ma solo la parte più esterna. Da qui a dire che danneggia il DNA ce ne passaaaa, scusa!!!
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Re: Olio ed esposizione solare
Fiocchi, poche idee e ben confuse, eh?
Chi te l'ha detto che il radicale libero per fare danno deve intervenire solo sul DNA cellulare? Il danno può essere anche solo alla membrana cellulare, può essere anche un solo danno di struttura che rompe l'equilibrio di una corretta fisiologia. Una cellula si altera anche senza arrivare al suo DNA, si danneggia anche se solo gli scambi tra recettori sono scorretti, come può essere a causa della presenza di un lipide perossidato che destabilizza.
Sembri molto affezionata ad un'idea di invecchiamento per esclusiva via endogena, ma è una realtà che una pelle esternamente sofferente, per arrossamenti e screpolature epidermiche, invecchia precocemente.
Chi te l'ha detto che il radicale libero per fare danno deve intervenire solo sul DNA cellulare? Il danno può essere anche solo alla membrana cellulare, può essere anche un solo danno di struttura che rompe l'equilibrio di una corretta fisiologia. Una cellula si altera anche senza arrivare al suo DNA, si danneggia anche se solo gli scambi tra recettori sono scorretti, come può essere a causa della presenza di un lipide perossidato che destabilizza.
Sembri molto affezionata ad un'idea di invecchiamento per esclusiva via endogena, ma è una realtà che una pelle esternamente sofferente, per arrossamenti e screpolature epidermiche, invecchia precocemente.
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- novellino
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Re: Olio ed esposizione solare
Chi te l'ha detto che il radicale libero per fare danno deve intervenire solo sul DNA cellulare?
Finora, veramente, ho sempre detto che da esterno, cioè nel caso applicazione di crema o olio ossidato su pelle, il radicale libero non può intervenire sul DNA cellulare, ma determina ossidazione della pelle. In questo forum hanno parlato anche di DNA cellulare, tutto qua. Il tuo post, ora che mi stai confermando che il danno è solo sulla pelle senza interferire con il DNA cellulare, non è sbagliato. Un ossidazione della pelle può comportare una denaturazione delle proteine, certamente.
Però parlare di DNA è ben più grave, tutto qua.
Non ho le idee confuse, non serve dirmi ciò.. c'è stata solo un interessante discussione. Ce ne fossero di conversazione costruttive come questa...ti auguro una piacevole giornata.
Finora, veramente, ho sempre detto che da esterno, cioè nel caso applicazione di crema o olio ossidato su pelle, il radicale libero non può intervenire sul DNA cellulare, ma determina ossidazione della pelle. In questo forum hanno parlato anche di DNA cellulare, tutto qua. Il tuo post, ora che mi stai confermando che il danno è solo sulla pelle senza interferire con il DNA cellulare, non è sbagliato. Un ossidazione della pelle può comportare una denaturazione delle proteine, certamente.
Però parlare di DNA è ben più grave, tutto qua.
Non ho le idee confuse, non serve dirmi ciò.. c'è stata solo un interessante discussione. Ce ne fossero di conversazione costruttive come questa...ti auguro una piacevole giornata.
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- Grande Capa
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Re: Olio ed esposizione solare
Non ho capito, stavi rispondendo al post di Laura o hai colto l'occasione qui di fare un discorso di risposta a cose scritte da altri anche in altri topic?
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- novellino
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Re: Olio ed esposizione solare
Ma no, ma figurati! Ho risposto al topic di Laura semplicemente perché mi interessava e perché volevo semplicemente parlarne con i nostri diversi punti di vista. È stata una conversazione , almeno per me, interessante! Buona giornata ragazze.
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Re: Olio ed esposizione solare
Fiocchi ti chiedo scusa per la frase infelice, non era rivolta alla tua persona ma agli argomenti che riporti nel topic. Però anche io rimarco che in questo topic nè io nè altre intervenute prima di te abbiamo parlato di danno al DNA cellulare o di olio irrancidito che arriva al derma o addirittura ipoderma. La prossima volta sarebbe meglio impostare la discussione nel topic dove hai letto quel che vuoi chiarire.