Non sapendo dove porre la mia domanda, parto da alcune domande su questa base disperdente acquistata appositamente per la produzione di una bbcream 3 in 1 (idratante, leggermente coprente, uniformante), studiata per una figlia ancora più pigra della madreGlamour Cosmetics ha scritto: Skyline-F è una base appositamente studiata per disperdere in modo omogeneo e uniforme pigmenti e tutte quelle polveri insolubili quali ad esempio i filtri solari.
INCI
C10-18 Triglycerides, Polyisoprene, Acetylated Glycol Stearate, Glycine Soja Oil, Lecithin.
Conservanti: Assenti.
Proprietà
Skyline-F è una base formulata appositamente per disperdere facilemnte e con ottimi risultati pigmenti, polveri insolubili, Titanio diosside, Ossido di Zinco, filtri solari in polvere, lacche, agenti testurizzanti e ossidi.
Skyline-F disperde perfettamente i pigmenti per la cosmetica decorativa dando luogo a una pasta monocroma estremamente omogenea e uniforme.
Rispetto agli altri agenti disperdenti per pigmenti, Skyline-Fè in grado di disperdere fino al 150% di pigmenti o miscele di essi senza che si formino agglomerati e grumi, mantenendo comunque facilità d'uso.
Skyline-F è estremamente facile da usare, lavora a temperatura ambiente senza bisogna di molinatura.
Le pre-dispersioni prodotte non subisono ossidazione, irrancidimento o separazione.
Utilizzi
Skyline-F si utilizza per lo più in prodotti per make up (fondotinta, mascara, rossetti ecc) in prodotti solari e in prodotti skin care dove sia necessario diperdere grandi quantità di polveri insolubili come , ad esempio, l'ossido di zinco.
Skyline-F è anche utilizzabile per creare pre-dispersioni di colore da utilizzare in seguito.
Modalità d'impiego
Skyline-F viene utilizzato tra il 30 e il 60% come disperdente in cosmesi decorativa.
Esempi di dispersioni (raopporto polvere:Slyline-F):
- TiO2: Skyline-F= 1,5:1
- Ossido Giallo: Skyline-F= 1:1,25
- Ossido Rosso: Skyline-F= 2:1
- Ossido Nero: Skyline-F= 2:1
- Caolino: Syline-F= 1,25:1
- Pigmenti perlescenti: Skyline-F= 1:1,25
- ZnO: Skyline-F= 1:1
Avendo ben 8g di filler in B, ho inserito 10g di base disperdente, miscelato per bene fino ad ottenere una crema liscissima, aggiunti oli ed emulsionanti e messo a bagnomaria.
Ho proceduto con l'emulsione, inserendo, a raffreddamento, gli attivi scelti, dopo di che ho inserito una base predispersa di biossido di titanio e ossidi, la Base BB cream Creamy beige al 10%, per ottenere il colore e la copertura desiderati.
Credevo, dopo tutti questi accorgimenti (base disperdente per le polveri e base predispersa di pigmenti), di poter considerare questo spignatto al pari di una qualunque crema da giorno, senza avere problemi di sorta, e invece, dopo qualche minuto dalla fine dello spignatto, la crema ha iniziato ad assumere sembianze di ricotta, ma molto regolare, a puntini che si ingrandivano pian piano: credo fossero le particelle di polvere che si stavano riaggregando.
Ho risolto la situazione solo ricorrendo all'uso di caprylyl/capryl glucoside, che ha fluidificato di nuovo il tutto, fatto sparire magicamente i puntini e reso stabile l'emulsione.
Il PGE-10 laurate, inserito solo in una piccola parte di crema, non è riuscito nell'impresa
Per completezza di informazione, aggiungo che la formula contiene grassi all'11% e 2g di GC-derm + 1g di PGE-3 metilglucosio distearato + 0,6g abil care 85 + 0,4g di behenyl alcohol.
A questo punto vorrei capire dove ho sbagliato (per non incorrere nello stesso errore), e chiedo a chi ne sa più di me:
1° - la base disperdente in questione va usata prima o dopo aver "bagnato" i filler con gli oli?... o è indifferente, l'ordine di inserimento?
2° - gli oli riescono a "bagnare" i filler completamente (come facciamo per i pochi grammi che inseriamo nelle creme) o, oltre una certa soglia, è comunque necessario l'uso di un agente bagnante come quello usato o il PGE-10 laurato o il propylene glycol?
Nella mia ignoranza ( ) pensavo che gli agenti bagnanti e quelli disperdenti espletassero la stessa funzione, ma, cercando un po' in rete, ho capito che invece sono due classi di sostanze diverse. I primi sono preposti a ridurre la tensione superficiale tra le due interfacce; i secondi, invece, danno stabilità alle particelle solide disperse nel mezzo liquido, evitando che formino agglomerati e grumi.
(QUI un interessante articolo che spiega molto meglio di come l'abbia fatto io ... peccato sia in inglese, e tra il traduttore e le mie reminiscenze scolastiche perdo molti passaggi importanti )
Mi piacerebbe avere qualche approfondimento in più. Ho ri-letto un po' di topic, sul forum (questo, quello sui poliglicerili in generale e sul PGE-10 laurato in particolare), ma non ho trovato niente di quello che cercavo
Se ritenete che questo non sia il topic più adeguato, spostate pure, tenendo ferme le domande sull'ingrediente in questione. Grazie a chiunque saprà chiarirmi le idee