Se la prima volta, non conoscendo affatto il prodotto, l'ho comprato volentieri, beh, ora proprio non mi andava di farle spendere più di 20 euro per 50gr di un semplicissimo lipogel, in cui sono presenti giusto 5 ingredienti in croce ... perciò mi sono studiata un po' le materie prime e ho abbozzato una formula che cercasse di rispecchiare al meglio l'INCI originale, che è questo: Cyclopentasiloxane, Tocopheryl acetate, Hydrogenated castor oil, Ethylhexyl palmitate, Dimethiconol.
Per stabilire le percentuali dei vari ingredienti, il "paletto" da cui sono partita è stato l'olio di ricino idrogenato, che ho letto si usa dal 2 al 10%: io ho optato per il valore massimo.
Salendo, il tocoferile acetato, che Vernile da ad una percentuale massima del 4% e GC del 3%: io, essendo un prodotto "curativo", e tenendo presente le parole di Lola, e, soprattutto, il suo balsamo labbra, ho alzato di un bel po' la percentuale usata, tenendo conto, del resto, anche della sua posizione in INCI.
A scendere, l'ethylhexyl, nella sua forma stearata.
Infine, i due siliconi, che sono a noi noti come Abil OSW 5, in cui il Cyclopentasiloxane è all'87% e il Dimethiconol al 13%, che, proporzionati al resto della formula, li mettono precisamente nella prima e nell'ultima posizione dell'INCI (Cyclopentasiloxane 60,9 - Dimethiconol 9,1).
Ecco quindi la semplicissima formula:
Abil OSW 5 70
Tocoferile acetato 10,5
Olio di ricino idrogenato 10
Ethylhexyl stearate 9,5
Ammetto che, dopo aver letto il topic sui lipogel, Lola mi aveva un po' intimorita riguardo all'uso del ricino idrogenato, che giaceva da qualche anno abbandonato nell'armadietto, per cui mi sono accinta alla realizzazione già pronta ad un risultato mediocre. E invece, con mia grande sorpresa, non ho avuto nessunissimo problema: dopo il canonico quarto d'ora di bagnomaria, necessario per lo scioglimento totale delle scagliette, ho continuato per altri 5 minuti, rigirando continuamente con la spatolina, dopodichè ho tolto il becherino dal fuoco e ho continuato a rigirare per ulteriori 5 minuti a temperatura ambiente; poi l'ho messo in un bagno ancora a temperatura ambiente, sempre e solo spatolando, e in pochi minuti ho ottenuto un bellissimo lipogel di un bianco traslucido (tipo il vicks, per intenderci, o la vaselina).
L'aspetto finale, a raffreddamento completato, secondo il mio ricordo è proprio come l'originale: purtoppo non posso darne evidenza fotografica in quanto l'originale è ormai finito
Il lipogel, steso sulla pelle, non ha affatto una consistenza untuosa: si assorbe in un niente, lasciando la pelle morbida e asciutta
Da quanto ho capito nel topic specifico, il merito è da imputarsi proprio a questa forma di gelificazione degli oli, che ha, inoltre, il vantaggio di permettere al principio attivo (in questo caso la vitamina E) una migliore penetrazione nello strato corneo.
E proprio quest'ultima frase di Paracelso sui mezzi non polari, mi ha "acceso il neurone" ( ) e spinta a fare una nuova prova, usando, questa volta, invece dei siliconi (di cui, tra l'altro, me ne sono rimasti solo pochi grammi ), idrocarburi (apolari) ed eteri (poco polari), scelti fra quelli che ho a disposizione e tra i più adatti allo scopo (similsiliconici), e, già che c'ero, ho voluto provare a gelificare con il liposolid (anch'esso a piangere nell'armadietto ) alla sua massima percentuale d'uso (15%), arrivando così a questa nuova formulazione:Paracelso ha scritto:... il mezzo (olio in caso di lipogel), più è legato (microsfere) meno è fluido, quindi meno soggetto alla diffusione passiva, ma la struttura del lipogel permette una maggiore concentrazione per tempi più lunghi.
Concentrazione + tempo ed affinità con l'indice polare dello strato corneo, sono direttamente proporzionali al coefficente di penetrazione....................................
L'attivo penetra maggiormente se il gap con la polarità del tessuto target (lo strato corneo) è minore del gap con la polarità del mezzo.
Questo spiega il tipico espediente di formulare unguenti e/o lipogel per la veicolazione transdermica di farmaci o attivi cosmetici, utilizzando mezzi (oli) non polari: in questo caso la penetrazione del mezzo è minima e la penetrazione dell'attivo è massima.
Dodecane 25
Dicaprylyl ether 15
GC coco oil (Coconut Alkanes (and) Coco-Caprylate Caprate) 9
Dicaprylyl carbonate 7,5
Squalano sintetico (Hydrogenated Polyisobutene) 7
Olio di vaselina FU 2
Tocoferile acetato 10,5
Liposolid (Hydrogenated Vegetable Oil) 15
Gosulin IL (Isoamyl laurate, Isoamyl cocoate) 9
Devo dire che le difficoltà che non ho riscontrato con il ricino idrogenato, le ho invece trovate con il liposolid, nel senso che ci è voluto molto più tempo per la gelificazione, e, in più, non è bastato spatolare ma ho dovuto anche frullare per almeno 5 minuti con il Blendia affinchè si formasse il lipogel . Comunque, a parte questo inconveniente, l'aspetto di questo nuovo prodotto è simile all'altro (forse solo un tantinello più "morbido"), e il prodotto, se allo spalmaggio sembra leggermente più "unto", si assorbe, invece, nello stesso tempo che ci impiega l'altro, lasciando la pelle nutrita ma non untuosa... secondo me, si potrebbe provare a sostituire un 2% di liposolid con altrettanto Makigel, per dargli un aspetto più asciutto, ma giusto per l'aspetto
Comunque io, come consistenza finale, tra i due preferisco quello con il ricino idrogenato. Avendo il dubbio se il merito della sua consistenza sia dovuto al lipogelificante o ai siliconi presenti in formula (Paracelso: per gli effetti speciali, ci vogliono i siliconi), l'ho rifatto usando l'olio di ricino idrogenato e i grassi della 2^ ricetta (aumentando di 5g il dodecane per compensare la percentuale minore di lipogelificante usato ): confermo assolutamente la mia preferenza per l'olio di ricino idrogenato, che da decisamente un tocco più asciutto, senza per questo essere meno morbido e piacevole all'uso
Essendo in possesso di altri lipogelificanti (Makigel/Silice micronizzata), potrei anche fare altre prove con questi, però, essendo a base di Silica, non vorrei che risultassero troppo asciutti e polverosi (come lamentava qualcuno nel topic) rispetto ai lipogelificanti usati, che sono, comunque, grassi idrogenati, quindi più sebosimili, se così vogliamo dire . Per altri motivi non vorrei usare il polietilene (mi parrebbe quasi di spalmare della plastica ), anche se, a detta di Paracelso, "ha un "tocco" decisamente piu gradevole, rispetto agli aerosil"... vedremo se, più in là, mi convincerò a fare anche queste ulteriori prove
Recensione d'uso
Da più di una settimana mia madre sta usando i vari lipogel (ognuno su una parte diversa del corpo), con molto più piacere dell'originale ormai finito (visto anche che questi non le costano niente ) e riscontrando gli stessi benefici effetti dell'originale . Aveva un brutto arrossamento nella piega sotto il seno, e, da un po' di tempo, le si erano formate anche delle antiestetiche macchie scure piuttosto diffuse: non vorrei gridare al miracolo ma, già dopo 1 giorno, l'arrossamento era completamente sparito e, dopo 3-4 giorni, le macchie sono diminuite visibilmente di numero, e, quelle ancora rimaste, sono alquanto schiarite... avessi saputo l'effetto, avrei fatto una foto del prima e dopo
Trovo che a favore di questo tipo di prodotto c'è anche il fatto che, non essendoci acqua, non ci sono nemmeno conservanti, profumi e coloranti, portando al minimo il rischio di allergie e consentendone l'uso anche per le parti più delicate e per i più piccoli, e infatti lo farò usare anche alla nipotina, che ha la pelle che si screpola facilmente con il freddo, e, in più, come anti prurito nei casi di pelle irritata ... se serva anche per le punture di zanzara non lo so e tornerò a riferire... spero il più tardi possibile